
Hai presente la macchina del tempo? Ah no? Giusto, non l’hanno inventata ancora o forse sì… Il libro di cui ti voglio parlare è “Una giornata nell’antica Roma” e ti assicuro che è come fare un viaggio nel tempo in cui il protagonista del viaggio sei proprio tu!
Questo bel libro di Alberto Angela ha la capacità di portarti per un’intera giornata nella Roma del 115 d.C. iniziando dalle 6 del mattino e poi, come tutte le favole che si rispettino, tutto finirà alla mezzanotte.
Iniziarai entrando quasi furtivamente nella domus (la casa dei ricchi) spiando tutto ciò che succede fino al risveglio dei suoi abitanti, poi ti aggirerai per i vicoli della città, t’infilerai in un’insulae e scoprirai che già esistevano condomini alti fino a sette piani ed oltre, camminerai tra la miseria e la ricchezza, tra le botteghe e tra le prostitute, nel foro, alle terme; scoprirai infinite cose, alcune diversissime, qualcuna sconvolgente (l’urina per lavarsi i denti?), altre incredibilmente simili alle nostre abitudini.
Il tutto è descritto in modo molto piacevole, per niente stancante, ricco di suggestioni e spunti di riflessione, trecento pagine per scoprire o riscoprire ciò che accadeva più di milleottocento anni fa! Avrai risposte anche alle domande che nessun libro di storia ti ha mai fornito, ad esempio: i romani portavano le mutande? Com’erano i loro WC? Ed il sesso? Erano superstiziosi? Com’erano davvero le loro case? Come si curavano? Cosa mangiavano e come cucinavano? Ma anche di più.
Alberto Angela si rivela ancora una volta un ottimo divulgatore, senza forzati sensazionalismi che contagiano molte delle trasmissioni pseudo divulgative che troppo spesso vediamo alla televisione.
Ti consiglio davvero la lettura di questo libro, trascorrerai momenti molto interessanti a sprazzi perfino divertenti.
Titolo: Una giornata nell’antica Roma
Autore: Alberto Angela
Editore: Mondadori
Anno: 2007
Pagine: 336
Prezzo: € 17,00
ISBN: 8804560134
P.S.
Piero Angela, il padre di Alberto, dovrebbe passarmi una specie di pensione considerato che da quando ero nel box (ne è testimone mia madre) seguo Quark. All’epoca del box mi piaceva la sigla (Aria sulla quarta corda di Bach). L’ho seguito alle medie (andava in onda il pomeriggio presto subito dopo pranzo, mitici all’epoca i cartoni animati di Bruno Bozzetto, quindi la sera e poi i vari SuperQuark e stasera seguirò lo speciale su Mata Hari.
fonte: www.massimopetrucci.it