Mi piacciono i romanzi in cui la storia si articola su piani temporali distinti perchè creano una duplice attesa. Come in questo caso.
Si segue la vicenda attuale del non facile inserimento di queste tre intraprendenti sorelle iraniane in un paese dell'Irlanda e al contempo si scoprono poco a poco, attraverso i loro ricordi, i retroscena che le hanno portate a un cambiamento di vita così radicale.
Le tragiche situazioni in cui sono rimaste coinvolte prima e durante la rivoluzione khomeinista affiorano così un po' alla volta, filtrate dalla memoria che le rende immagini più lucide e consapevoli, ma certo non meno drammatiche e dure (bellissima e molto intensa, a questo proposito, la riflessione di Layla a pagina 76: lei stessa si stupisce di aver conservato nel ricordo, come prima percezione del chador, il fruscio e non l'immagine di questa veste, odiosa non in sè ma in quanto frutto di una imposizione).
E per mitigare un po' l'asprezza di questi ricordi: un tocco delicato di ironia, una accoglienza tutto sommato positiva da parte della maggioranza dei nuovi compaesani, un happy ending che lascia quasi tutti soddisfatti. In definitiva un messaggio di ottimismo su quanto l'integrazione possa essere possibile quando il buon senso, la voglia di fare e la generosità reciproci si dimostrino più forti dei pregiudizi.
La forza dei ricordi però, per le tre protagoniste, non si esprime solo in ciò che la loro storia ha lasciato scritto nella loro coscienza e nel loro carattere, ma si traduce anche nella passione con cui vengono presentate al lettore e proposte ai clienti del Caffè Babilonia le profumatissime e insolite pietanze della tradizione culinaria persiana, simbolo di una volontà che non è tesa affatto a rinnegare le proprie origini, ma anzi a coltivarle, tramandarle e condividerle. A questo proposito vi riporto una frase a mio giudizio molto bella, che ho letto in una intervista a Marsha Mehran rilasciata in occasione della Fiera Internazionale del Libro di Torino (edizione 2005): "Quando cucini per qualcuno che ami, non lo stai solo nutrendo, stai anche dandogli un senso di casa, di appartenenza".
"Caffè Babilonia" - Marsha Mehran
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S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)
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