
E’ la prima indagine di Petra Delicado e del suo vice Fermin Garzon: un violentatore seriale aggredisce le sue vittime, tutte simili per aspetto, e le marchia con un tatuaggio a forma di fiore.
I due investigatori sono un’accoppiata assolutamente improbabile e pur puro caso gli viene affidata l’indagine: lei, ex avvocato pluridivorziata, non ha mai svolto indagini operative e lui è appena arrivato a Barcellona.
Petra è appena reduce dal suo secondo divorzio e si presenta come cinica, arrogante e decisa a tutto per risolvere il caso (anche con metodi investigativi estremamente dubbi). Lui è un poliziotto tradizionalista, decisamente in crisi nel doversi rapportare con un capo donna (addirittura il linguaggio è frenato con lei). Ma nonostante tutte le rivendicazioni femministe di lei e i pregiudizi di lui, diventano “inseparabili” e riusciranno a risolvere il caso.
All’inizio il personaggio di Petra così arrogante non mi piaceva, ma man mano ho iniziato ad affezionarmi a questi 2 investigatori così improvvisati e soprattutto a Fermin, così”panciuto” e sentimentale.
Geniale l’idea della Sellerio (ma ho visto anche altri editori fare operazioni simili, ad es. i 4 libri di John Fante con protagonista Arturo Bandini) di uscire con tre romanzi con Petra e Fermin protagonisti in un unico volume dal titolo "Tre indagini di Petra Delicado": “Riti di morte”, “Giorno da cani” e “Messaggeri dell’oscurità”.
Adesso sto leggendo il secondo
