il libro: la ritirata italiana dalla Russia durante la seconda guerra mondiale, Il punto di vista è quello dei soldati (anzi, dei morti, dice Bedeschi), spostati di qua e di la’ senza capirne il senso, abbandonati, sottoposti a prove tremende, forse neppure immaginabili, ma disperatamente e forsennatamente attaccati alla vita. La ritirata in poco tempo si trasformò in tragedia epica, ben presto senza scarpe, con piedi e mani congelati, con temperature che sfioravano i 50 gradi sottozero, costretti a camminare tra la neve alta, senza nulla da mangiare per giorni e giorni, con pochissime munizioni residue, continuamente braccati dai russi e costretti ad aprirsi la strada combattendo, solo un disperato istinto di conservazione e una grande forza morale li tenevano in vita. Nulla ci viene risparmiato: descrizioni minuziose di povere carni martoriate, mutilazioni, ferite orribili, gesti che non avevano più nulla di umano.
L'assurdità della guerra non impedisce i soldati di essere uomini, protagonisti loro malgrado di una guerra senza senso in cui svolgono il ruolo di carne da cannone. Le loro storie, le vicende più intime, le loro paure, la loro forza, il loro cuore traspaiono in ogni parola di questo libro, raccontate da chi ha vissuto con loro e con loro ha patito. Giusto per non dimenticare quanti nostri nonni sono morti soffrendo tutto quello che era possibile soffrire. Per ricordare sperando che non accada mai più.
Per le iscrizioni:
il tutto è
QUI
per iscriversi, lasciate un message qui sotto
buona lettura a tutti
Grazie
MAUROEMARA