SAM SAVAGE - Firmino
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
SAM SAVAGE - Firmino
Questo libro non è riuscito molto a coinvolgermi. Forse avevo aspettative eccessive (regola da ricordare: mai precipitarsi a comprare e leggere quelli che vengono definiti i casi letterari del momento).
La storia è carina, il personaggio simpatico. Ma sarà che non amo gli animali in genere, sarà che il genere fantasy (insomma, un topo che legge, suona il piano e filosofeggia sulla vita, secondo voi non appartiene al fantasy?) non ce la fa proprio a fare breccia nel granitico cuore di una fredda bergamasca, sarà che forse non era il momento adatto ma per quasi tutta la lettura mi ha accompagnata un'espressione un po' perplessa.
Ho apprezzato di più la seconda parte, da quando inizia la convivenza con Jerry. E alla fine, lo ammetto con una punta di imbarazzo, un po' ero riuscita ad affezionarmi a questo topino spelacchiato e curioso, anche aiutata dalle illustrazioni all'interno del libro e da quel suo ritratto, in copertina, che ogni volta che estraevo il libro dalla borsa, in metropolitana, mi sentivo un po' come Jerry che si portava Firmino al cinema nascosto nel taschino....
Credo che questa volta mi abbiano ingannato le definizioni in copertina: potere di redenzione della Letteratura? Topolino di Borges? il racconto di come con la letteratura possiamo inventare la nostra vita? ecco... io tutto questo non l'ho trovato o, perlomeno, non l'ho colto. Non direi che è una celebrazione dei libri, anche se di libri e di lettura si parla assai. Nelle intenzione può essere una via di mezzo tra Ratatouille e L'ombra del vento, mantenendosi comunque a buona distanza da entrambi.
Chissà... magari da giovane avrei apprezzato di più...
La storia è carina, il personaggio simpatico. Ma sarà che non amo gli animali in genere, sarà che il genere fantasy (insomma, un topo che legge, suona il piano e filosofeggia sulla vita, secondo voi non appartiene al fantasy?) non ce la fa proprio a fare breccia nel granitico cuore di una fredda bergamasca, sarà che forse non era il momento adatto ma per quasi tutta la lettura mi ha accompagnata un'espressione un po' perplessa.
Ho apprezzato di più la seconda parte, da quando inizia la convivenza con Jerry. E alla fine, lo ammetto con una punta di imbarazzo, un po' ero riuscita ad affezionarmi a questo topino spelacchiato e curioso, anche aiutata dalle illustrazioni all'interno del libro e da quel suo ritratto, in copertina, che ogni volta che estraevo il libro dalla borsa, in metropolitana, mi sentivo un po' come Jerry che si portava Firmino al cinema nascosto nel taschino....
Credo che questa volta mi abbiano ingannato le definizioni in copertina: potere di redenzione della Letteratura? Topolino di Borges? il racconto di come con la letteratura possiamo inventare la nostra vita? ecco... io tutto questo non l'ho trovato o, perlomeno, non l'ho colto. Non direi che è una celebrazione dei libri, anche se di libri e di lettura si parla assai. Nelle intenzione può essere una via di mezzo tra Ratatouille e L'ombra del vento, mantenendosi comunque a buona distanza da entrambi.
Chissà... magari da giovane avrei apprezzato di più...
- ciucchino
- Olandese Volante
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Firmino è un ratto che nasce e vive in una libreria. La sua passione per i libri è “divorante”: inizia effettivamente da piccolo quando li mangia ma poi scopre di saper leggere. Ci racconta così la sua vita: la sua famiglia, il rapporto con gli umani e con la realtà che lo circonda. E’ difficile per lui capire chi è veramente: con i suoi simili non ha nulla in comune, si innamora di donne, vuole disperatamente comunicare con gli uomini ma la natura glielo impedisce, lo specchio gli rimanda un’immagine in cui non riesce ad identificarsi, non può vivere come gli uomini anche se lo vorrebbe disperatamente.
La storia è interessante ma qualcosa non ingrana: nonostante la facile identificazione con un personaggio simpatico nella sua angosciante consapevolezza da parte di chi ama i libri e a volte si sente sperduto in questo mondo dove conta solo l’apparenza, il libro è noioso e ho fatto fatica a finirlo.
Anche se forse non è proprio del tutto vero: l’inizio mi ha rapito con questo personaggio delizioso e trovavo molto divertente anche le citazioni più o meno evidenti di altri libri. Ma dopo una cinquantina di pagine circa, mi è sembrato che la storia non decollasse e che fosse quasi un espediente per una dotta citazione di titoli e libri (non me ne voglia l’autore, ma possibile che non ci fosse tra i grandi neanche un autore italiano?). Firmino legge tutto, di tutto e si ricorda tutto quello che letto (che invidia!): di ogni cosa che succede nella realtà ha letto o sa dove andare a leggere. A quel punto mi è sembrato che la storia non si sbloccasse più e tutto il mio entusiasmo iniziale si man mano esaurito fino a che la lettura è diventata quasi un “dovere” per sapere se poi alla fine non ci fosse quel “quid” che ripagasse lo sforzo di una certa lentezza nel racconto.
Molto belli e teneri i disegni ma non è di certo un libro che mi ha entusiasmato.
La storia è interessante ma qualcosa non ingrana: nonostante la facile identificazione con un personaggio simpatico nella sua angosciante consapevolezza da parte di chi ama i libri e a volte si sente sperduto in questo mondo dove conta solo l’apparenza, il libro è noioso e ho fatto fatica a finirlo.
Anche se forse non è proprio del tutto vero: l’inizio mi ha rapito con questo personaggio delizioso e trovavo molto divertente anche le citazioni più o meno evidenti di altri libri. Ma dopo una cinquantina di pagine circa, mi è sembrato che la storia non decollasse e che fosse quasi un espediente per una dotta citazione di titoli e libri (non me ne voglia l’autore, ma possibile che non ci fosse tra i grandi neanche un autore italiano?). Firmino legge tutto, di tutto e si ricorda tutto quello che letto (che invidia!): di ogni cosa che succede nella realtà ha letto o sa dove andare a leggere. A quel punto mi è sembrato che la storia non si sbloccasse più e tutto il mio entusiasmo iniziale si man mano esaurito fino a che la lettura è diventata quasi un “dovere” per sapere se poi alla fine non ci fosse quel “quid” che ripagasse lo sforzo di una certa lentezza nel racconto.
Molto belli e teneri i disegni ma non è di certo un libro che mi ha entusiasmato.
- CuteBoy
- Olandese Volante
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- Iscritto il: dom nov 02, 2003 6:00 pm
- Località: SviTiCa
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secondo me è una mezza boiata molto commerciale...
allettanti i supercommenti positivi scritti in copertina,
ma se la grande letteratura del giorno d'oggi è questa siamo messi male!
prendete i vari:
"freddy vita avventurosa di un criceto" che è un libro per bambini di qualche anno fa che anticipa tante trovate presenti in firmino,
"gli scarafaggi non hanno re" libro in cui gli scarafaggi si nutrono di libri e delle loro storie assumendone le caratteristiche
"le avventure di meschino" dove un topino s'innamora di una principessa tanto da parlarle
e chissà quanti altri libri scopiazzati
e scoprirete il nostro meschino.
(devo ammettere che Firmino è scritto bene dal punto di vista stilistico e del linguaggio... è la storia che delude!)
allettanti i supercommenti positivi scritti in copertina,
ma se la grande letteratura del giorno d'oggi è questa siamo messi male!
prendete i vari:
"freddy vita avventurosa di un criceto" che è un libro per bambini di qualche anno fa che anticipa tante trovate presenti in firmino,
"gli scarafaggi non hanno re" libro in cui gli scarafaggi si nutrono di libri e delle loro storie assumendone le caratteristiche
"le avventure di meschino" dove un topino s'innamora di una principessa tanto da parlarle
e chissà quanti altri libri scopiazzati
e scoprirete il nostro meschino.
(devo ammettere che Firmino è scritto bene dal punto di vista stilistico e del linguaggio... è la storia che delude!)
Stavo leggendo 'La Repubblica' ieri in aereo, quando mi imbatto in questo articolo secondo cui il buon Sam Savage non ha avuto molta fantasia, ma è stato senz'altro capace di mettere a frutto la sua capacità di leggere l'italiano...
Da un punto di vista prettamente 'aziendale', invece, va riconosciuta all'agente di Savage la capacità di farlo arrivare là dove il povero Claudio Ciccarone non è mai arrivato...
Da un punto di vista prettamente 'aziendale', invece, va riconosciuta all'agente di Savage la capacità di farlo arrivare là dove il povero Claudio Ciccarone non è mai arrivato...
- shatzyshell
- Spugna
- Messaggi: 22
- Iscritto il: mer giu 25, 2008 10:57 pm
- Località: Cortemaggiore (PC)
FIRMINO di Sam Savage
Un topo...no...un ratto. Un ratto un po' rachitico e decisamente bruttino che si nutre di libri "metabolizzandoli", nel vero senso della parola. Sa leggere, riflette, filosofeggia, suona un piano giocattolo e via di questo passo.
Non dico altro perchè svelare troppo sarebbe un peccato.
E' ben scritto, non stanca mai e ti porta a guardare con occhi diversi i tuoi animali di casa (io ho sei gatti e quindi ora ho il mio da fare!!!)
All'inizio e alla fine Firmino dice che Joyce è un grande, anzi, il più Grande tra gli scrittori. Io no ho mai letto nulla di suo. Credo che a ciò debba porre rimedio.
Ve lo consiglio.
Non dico altro perchè svelare troppo sarebbe un peccato.
E' ben scritto, non stanca mai e ti porta a guardare con occhi diversi i tuoi animali di casa (io ho sei gatti e quindi ora ho il mio da fare!!!)
All'inizio e alla fine Firmino dice che Joyce è un grande, anzi, il più Grande tra gli scrittori. Io no ho mai letto nulla di suo. Credo che a ciò debba porre rimedio.

Ve lo consiglio.
"...lo turbò il sospetto tardivo che è la vita, più che la morte, a non avere limiti" (G.G. Marquez)
shatzyshell ho fuso il tuo thread con quello precedente
- Intervento di moderazione
Nel frattempo grazie a pedonebianco il libro l'ho letto anch'io e devo dire che mi ha sostanzialmente deluso. Non è scritto male, però la trama è un po' banale e prevedibile. Anche per me è stato pompato un po' troppo per il suo valore effettivo

Nel frattempo grazie a pedonebianco il libro l'ho letto anch'io e devo dire che mi ha sostanzialmente deluso. Non è scritto male, però la trama è un po' banale e prevedibile. Anche per me è stato pompato un po' troppo per il suo valore effettivo

So many books, so little time...










- Xenia
- Olandese Volante
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io alla fine ho ceduto e l'ho comprato lo stesso, sopraffatta dalla curiosità... appena finsco l'ultimo di licalzi mi ci metto (ma mi avete un po' smontata eh
)

Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
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Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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- shatzyshell
- Spugna
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Firmino up
Dai...non farti smontare!!! A me è piaciuto. 

"...lo turbò il sospetto tardivo che è la vita, più che la morte, a non avere limiti" (G.G. Marquez)
- mickymicky
- Olandese Volante
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Chi è che apre il ring?
Mi piacerebbe leggerlo, ma i vostri commenti mi stanno scoraggiando dall'acquisto...

Con me fanno lega i libri. Accorrono, si radunano, mi si attaccano addosso. (S. M. Ejzenstejn)
La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre. - Albert Einstein
http://www.officinadelleparole.info/
http://www.bookcrossing.com/mybookshelf/mickymicky
http://www.theliteracysite.com
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Lo sto leggendo ora. Ne farò io un ring! 

E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore,ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano - K. Gibran
http://www.bookcrossing.com/mybookshelf/Neptunea
Wishlist
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- alexyr
- Re del Mare
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- Iscritto il: sab set 27, 2003 7:53 pm
- Località: milano-sanremo..provate a prendermi....
povero firmino.
a me è piaciuto,il topo lamentoso. un povero piccolo roditore con la sensibilità del giovane Wherter,la verbosità del peggior D'Annunzio e la voglia di vivere di un poeta decadente.
piccolo povero creaturo che,per quanto forte di una cultura enciclopedica, non riesce a instaurare uno straccio di relazione
mi ha fatto ridere,il perfetto antieroe disneyano, sfigato e dotato di acume, controaltare divertente di quella pappamolla di Topolino.
a me è piaciuto,il topo lamentoso. un povero piccolo roditore con la sensibilità del giovane Wherter,la verbosità del peggior D'Annunzio e la voglia di vivere di un poeta decadente.
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**utcumque de me vulgo mortales lucuuntur**
www.enricogianfranchi.com (my favourite photo)
http://perasperaadastra.iobloggo.com perchè non appestare il web,se puoi?
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- alexyr
- Re del Mare
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gerardì,se smonti così un libro facci il piacere di spiegarci perchè...
ci piacciono sempre le opinioni ben argomentate

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- Marcello Basie
- moderatore
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- Iscritto il: lun nov 04, 2002 10:32 am
- Località: Massy
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Premettendo che il libro non l'ho letto né credo mai lo leggerò, e quindi il commento di Gerardina non mi tocca per nulla, chiedo a Gerardina, visto il suo lapidario giudizio, che cosa puoi pensare dei lettori che invece hanno apprezzato il libro? 

Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)