Gli ingredienti classici delle fiabe ci sono tutti (animali parlanti, maghi e streghe, incantesimi e sortilegi, principi e principesse e altro ancora, oltre al “tutti vissero felici e contenti” finale) così come il tono e, direi (prendendo in prestito un termine del gergo musicale), il fraseggio, perché si incontrano frequentemente discorsi diretti rivolti al lettore che hanno un ruolo importante nell’intento di creare quella atmosfera coinvolgente delle favole per cui, anche se le stai leggendo, sembra che tu le stia ascoltando dalla viva voce di qualcuno che le sta raccontando proprio a te.
Questo libro costituisce, secondo me, il risultato di un interessante (e inconsueto) lavoro di ricerca volto a riprodurre e a riproporre la tradizione dei grandi maestri del genere, i cui temi riecheggiano fortemente in queste pagine (almeno per coloro che abbiano familiarità con queste letture o ne conservino il ricordo).
E’ stato un piacere leggerlo, anche perché vi ho ritrovato quello spirito che, secondo me, anima tutte le favole più belle: l’intento di aiutare a superare o almeno a esorcizzare le paure ataviche che fanno parte della natura umana, trasfigurandole in un mondo ovattato che offre comunque esempi emblematici.
Il linguaggio, proprio quello delle fiabe di altri tempi, è forbito, colto e un po’ arcaico, e a mio avviso costituisce al tempo stesso un pregio ma anche un limite in termini di fruibilità, perché, provando a calarmi nei panni di un lettore bambino, ho subito pensato che si sarebbe trattato di una lettura un po’ difficoltosa. Questa mia opinione è stata confermata da mia figlia (che ha poco più di 10 anni) alla quale ho proposto di leggere questo libro (senza però accennare alla mia opinione in proposito, per non influenzarla). Quelle che seguono sono le sue osservazioni (che riporto fedelmente proprio con le sue parole, per non snaturarle):
=== I tre corvi penso sia un libro bello ma difficile da capire per bambini della mia età: ci sono troppe parole difficili. Io non l’ho finito proprio perché non capivo molte parole e spesso dovevo chiedere spiegazioni. Secondo me è più adatto agli adulti, però gli argomenti delle storie sono più adatti ai bambini. In alcuni punti mi ha anche fatto un po’ di paura. Per quello che ho letto il mio voto sarebbe 7. ===
Ed ora, sulle note di una forse non troppo nota ma bellissima canzone di Edoardo Bennato, mi accingo a liberare questo libro in occasione di un meeting fra bookcorsari, perché “…ogni favola è un gioco che si fa con il tempo ed è vera soltanto a metà……ogni favola è un gioco, se ti fermi a giocare dopo un poco lasciala andare…”
Grazie al corsaro-autore per l'opportunità
