Una recensione di questo libro è presente anche su e potete leggerla qui [Intervento di moderazione di Therese]
Titolo: La quinta stagione
Autore: Piero Colaprico
Editore: Bur
codice ISBN-13: 9788817016278
Pag. 263
Colaprico è un maestro.
La quinta stagione di una Milano che cambia e di un vecchio maresciallo che non la riconosce più e si scontra con una malavita tutta diversa, nuova, non meno spietata delle precedenti, ma più incomprensibile perché straniera.
E la vecchiaia raccontata con straziante leggerezza.
La quinta stagione - Piero Colaprico
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
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La quinta stagione - Piero Colaprico
-La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante. La popolazione è in costante aumento.-
-...d'andarsene in paesi lontani, dove nessuno lo conoscesse, neppur di nome; ma sentiva che lui, lui sarebbe sempre con sè. (Manzoni)-
-Strange world: people talk, sometimes I wonder why (Kè)-
-No brain, no pain-
- eat cheese now. ask me how. -
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di solito Colaprico è una garanzia
e lo conferma anche questa volta. Un Binda più crepuscolare, una criminalità diversa da quella del passato ma descritta in maniera sempre molto vivida.
Colaprico scrive divinamente e la sua Milano è quella vera, dura anche al di fuori della criminalità.
e lo conferma anche questa volta. Un Binda più crepuscolare, una criminalità diversa da quella del passato ma descritta in maniera sempre molto vivida.
Colaprico scrive divinamente e la sua Milano è quella vera, dura anche al di fuori della criminalità.
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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- Towandaaa
- Olandese Volante
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Più che un thriller è, secondo me, un romanzo in cui l’intreccio poliziesco funge solo da pretesto per l’inserimento di ricordi e riflessioni.
Ricordi dei tempi della guerra e del periodo in cui il protagonista ha prestato servizio nell’Arma.
Riflessioni il cui tono varia: disincanto, ironia, pessimismo, incredulità, solitudine, nostalgia.
Alla quinta stagione della storia comune a tutti, quella che vede l’avvicendarsi di nuovi modelli di criminalità e di nuove abitudini di vita, corrisponde così anche la quinta stagione della storia personale di Binda, quella della vecchiaia, in cui è naturale essere portati a fare bilanci sulla propria esistenza.
Sebbene la componente di natura poliziesca presenti un buon ritmo, ho apprezzato molto di più la componente di natura riflessiva, anche perché non è necessario aspettare l’età della vecchiaia per porsi interrogativi importanti …… e Colaprico ne ha disseminati qua e là molti:
- “Quanto siamo esistiti e quanto abbiamo vissuto ?”
- “…questa guerra che ci ha obbligati a vivere nell’ansia di essere uccisi solo perché siamo vivi”
- “Il suo tempo era stato speso per gli altri e, adesso che gli altri non avevano più bisogno, faticava a riconoscere se stesso”
- “Da quanto tempo ripeteva a se stesso: “sono tranquillo” sapendo che quel “tranquillo” era solo il coperchio che impediva di guardare quali intrugli bollivano nella pentola della sua anima ?”
Ricordi dei tempi della guerra e del periodo in cui il protagonista ha prestato servizio nell’Arma.
Riflessioni il cui tono varia: disincanto, ironia, pessimismo, incredulità, solitudine, nostalgia.
Alla quinta stagione della storia comune a tutti, quella che vede l’avvicendarsi di nuovi modelli di criminalità e di nuove abitudini di vita, corrisponde così anche la quinta stagione della storia personale di Binda, quella della vecchiaia, in cui è naturale essere portati a fare bilanci sulla propria esistenza.
Sebbene la componente di natura poliziesca presenti un buon ritmo, ho apprezzato molto di più la componente di natura riflessiva, anche perché non è necessario aspettare l’età della vecchiaia per porsi interrogativi importanti …… e Colaprico ne ha disseminati qua e là molti:
- “Quanto siamo esistiti e quanto abbiamo vissuto ?”
- “…questa guerra che ci ha obbligati a vivere nell’ansia di essere uccisi solo perché siamo vivi”
- “Il suo tempo era stato speso per gli altri e, adesso che gli altri non avevano più bisogno, faticava a riconoscere se stesso”
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non è mai di seconda mano
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- Therese
- moderatrice
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- Iscritto il: mer feb 05, 2003 8:33 pm
- Località: Perugia
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Re: La quinta stagione - Piero Colaprico
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
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(T. Avoledo)
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