La scelta di affiancare in un unico libro queste due commedie mi sembra molto interessante. Solo apparentemente, infatti, appaiono molto diverse, soprattutto per il contesto sociale in cui si sviluppano le trame, ma sono accomunate da un tema analogo: quello del personaggio che comportandosi come “voce fuori dal coro” tende a mostrare quanto le convenzioni e gli ideali generalmente riconosciuti come validi e immutevoli talvolta possano e debbano essere sovvertiti.
- Liolà -
In una atmosfera quasi giocosa si muove il protagonista, un giovane spensierato più propenso a godere dei doni della giovinezza che a dar peso alle preoccupazioni più materiali dei suoi compaesani, che sembrano interessarsi solo alla terra, ai beni da trasmettere ai propri discendenti e ad un concetto ormai sorpassato (spero !) che lega indissolubilmente fertilità e virilità.
In questo contesto rurale, che richiama fortemente molti temi verghiani, Liolà si muove divertito come “elemento di disturbo”, infrangendo regole e convenzioni di una morigeratezza spesso solo apparente, e sarà proprio grazie al proprio stile di vita scanzonato che finirà per ripristinare, di fatto, un po’ di giustizia, dopo una serie di equivoci e inganni che in base a grette regole non scritte avevano collocato Mita, la protagonista femminile, in una posizione molto difficile.
- Così è (se vi pare) -
Nello spazio ristretto di un salotto borghese si conduce una strana indagine: quella volta ad accertare la verità che si cela dietro il comportamento incomprensibile e le dichiarazioni contraddittorie della signora Frola (la suocera) e del signor Ponza (il genero) che insieme alla moglie di quest'ultimo si sono da poco trasferiti nel paese.
Tutti prendono molto sul serio (anche se mossi solo dalla curiosità) la ricerca della verità, tranne il signor Laudisi (alias, Luigi Pirandello stesso), che con fare ironico e divertito non perde occasione per far notare che non esiste una verità univoca, ma tante possibili spiegazioni quanti sono coloro che si cimentano nel compito di individuarla e definirla.
Una delle opere teatrali in cui la poetica pirandelliana si esprime ai massimi livelli, enucleando quel sistema di concetti alla base di tante altre opere dello stesso autore, e sempre molto attuale, sebbene sia stata scritta quasi cento anni fa.
Perchè sono senza tempo il conflitto tra apparenza e realtà, e l'idea secondo cui ognuno indossa quotidianamente una maschera (che appare diversa a seconda di chi lo osserva) con la conseguenza che ciascuno può vedere crollare le proprie certezze anche quando hanno ad oggetto la propria persona.
Da leggere e da vedere a teatro, assolutamente, e senza i pregiudizi derivanti da quella (secondo me) odiosa accezione negativa di cui l'aggettivo "pirandelliano" è stato più volte ammantato. Potrà anche apparire ostico, ma ad un esame attento si scoprono pensieri e riflessioni secondo me condivisibili in ogni tempo.
Liolà - Così è (se vi pare) Luigi Pirandello
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- Towandaaa
- Olandese Volante
- Messaggi: 9299
- Iscritto il: mer nov 15, 2006 2:44 pm
- Località: Peccioli (Pisa)
Liolà - Così è (se vi pare) Luigi Pirandello
La mia libreria
La mia lista dei desideri
Towandaaa su aNobii
"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)
La mia lista dei desideri
Towandaaa su aNobii
"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)