"Il panettone non bastò" - Dino Buzzati

[Towandaaa]

E’ stato davvero un piacere leggere questa raccolta di scritti così eterogenei pur se accomunati dallo stesso tema. Pagine in cui il taglio giornalistico proprio degli opinionisti si alterna a poesie, vignette, racconti frutto di fantasia e cronache di eventi realmente accaduti (della storia comune a tutti noi o della storia personale dell’autore).
Ne emerge un quadro assai ben delineato (e spesso valido ancora oggi, sebbene siano passati molti anni) non del Natale in sé ma dell’impatto che esso può avere sulle abitudini e sul modo di essere e di pensare delle persone.
Ma con il pregio di aver presentato quelli che altrimenti avrebbero rischiato di essere semplici e vuoti luoghi comuni come pensieri che Buzzati ci offre, come un’occasione per esaminare (laicamente, s’intende) il nostro modo di vivere il Natale.
Mi ha dato la possibilità di ripercorrere alcuni ricordi della mia infanzia e i racconti che mi sono stati fatti da persone molto care che ora non ci sono più, ma anche di valutare il mio atteggiamento nei confronti di questa festa, soprattutto ora che sono mamma e zia.
E con il pregio di non aver mai assunto toni pedanti (così fastidiosi, secondo me, quando si percepisce che chi parla di esperienze che possono essere comuni a molti lo fa salendo in cattedra con la pretesa di rivelare paternalisticamente verità di cui si ritiene l’unico depositario) né toni dolciastri stucchevoli, perché quella componente di nostalgia che comunque si avverte, a mio parere è dovuta soprattutto al lasso di tempo che separa il lettore di oggi dall’autore che quando ha scritto queste pagine si è riferito all’attualità del tempo.
E mi ha divertita anche, con quell’umorismo arguto e un po’ burbero che emerge in alcuni brani (in particolare, la climax dedicata alle nuove frontiere della psicologia infantile !)