"Navi in bottiglia" - Gabriele Romagnoli

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Towandaaa
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"Navi in bottiglia" - Gabriele Romagnoli

Messaggio da Towandaaa »

Di solito le raccolte di racconti brevi mi lasciano con un certo senso di insoddisfazione, perché i finali arrivano sempre troppo presto, quando ancora vorrei saperne di più dei personaggi e della storia.
Questa volta invece è stato diverso.
Innanzitutto perché questi non sono racconti brevi, ma “microracconti”, che hanno la loro ragion d’essere proprio nella fulmineità con cui ti colpisce la storia e la sua conclusione. E penso proprio che occorra una grande maestria per poter condensare una storia che abbia un senso, per delineare con pochi tratti un personaggio, per creare livelli di tensione quasi palpabile, e per poter colpire il lettore a volte come un vero pugno allo stomaco, nello spazio di poche righe.
Alcuni delineano situazioni verosimili, con grande pessimismo e atmosfere noir; altri raccontano dinamiche che hanno del paranormale però senza ricorrere a oscure presenze o scenari impossibili, ma anzi incasellando queste strane esperienze in contesti di vita che potrebbero essere comuni a molti, e quindi rendendole simboliche, pur se paradossali, di malesseri dell’animo reali.
Quindi, la sensazione che ho provato alla fine di ciascuno non è stata di insoddisfazione, ma di ammirazione per la fantasia che sta alla base di ogni racconto, e per l’abilità con cui è costruito.
Inoltre, rimane anche un gusto amaro in bocca dopo queste letture, e una certa dose di inquietudine indotta (forse a causa della suggestione che una lettura così rapida e scorrevole riesce a creare) dalla consapevolezza che a volte la vita può presentarsi proprio così, come un fulmine a ciel sereno. E l’autore ha pensato anche a questo: con la laconicità che lo contraddistingue avverte fin dalla copertina “Questi sono racconti di trenta righe, ma se avete paura della vita fermatevi alla ventinovesima……..”
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