Iliade - Omero, tradotto da Vincenzo Monti

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etnagigante
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Iliade - Omero, tradotto da Vincenzo Monti

Messaggio da etnagigante »

“Cantami, o Diva, del Pelìde Achille / l'ira funesta che infiniti addusse / lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco generose tradusse alme d'eroi...”
Inizia così l'Iliade nella traduzione di Vincenzo Monti, in endecasillabi ottocenteschi. Appartengo a quella classe di lettori o di studenti, se volete, a cui l'hanno propinata così a scuola, ma a differenza di molti io ho amato questa versione dell'opera di Omero, tanto da decidere di leggerla interamente. Capisco che si possa trovare anacronistico leggere un poema epico ad inizio del millennio 2000, soprattutto quando la maggior parte dei docenti sono troppo impegnati a far seguire il programma per instillare negli studenti l'amore per la letteratura, la poesia o il poema, come in questo caso, ma io forse appartengo ad un'altra epoca.
Tornando al libro, penso che la storia in sé non abbia bisogno di molte spiegazioni, dal momento che tutti la conosciamo per averla studiata a scuola o per aver visto almeno qualche film. Assistiamo agli ultimi scontri del decennale assedio di Troia o Ilio da parte deigli Achei di Agamennone e Menelao, che hanno radunato gli eserciti dei numerosi re greci dell'epoca. Gli eroi sono tanti ed ognuno meriterebbe una citazione, ma su tutti vengono ricordati Achille per la sua forza e le sue abilità sovrannaturali e Ulisse per il suo ingegno; io aggiungo Aiace ed Ettore solo per non dilungarmi. Il linguaggio è ovviamente un po' datato, visto che si tratta di una traduzione dell'Ottocento che, a quanto dettomi da un'amica con studi classici, si discosterebbe “dall'originale” di Omero, che non aveva parole così ricercate ed altisonanti, sempre riferendoci all'epoca. Resta un'opera completa, avvincente e avventurosa.
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.
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Towandaaa
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Messaggio da Towandaaa »

io per la verità (e sono un po' più anzianotta di te !) l'ho letto a scuola nella traduzione di Rosa Calzecchi Onesti, che la mia insegnante (che pur si poteva definire una "purista") elogiava e preferiva rispetto a quella di Monti. Di quest'ultima ricordo alcune espressioni (piuttosto "stonate" se mi è consentito dirlo) tipo "palleggiò l'infante" che non credo possano far appassionare al poema.
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etnagigante
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Messaggio da etnagigante »

Mi è stato detto che le "migliori" traduzioni di Omero sono ad opera di Rosa Calzecchi Onesti. Infatti dopo aver letto l'Iliade nella versione di Monti mi sono fidato del consiglio e del parere di un'amica che ne sa più di me di classici greci e ho cambiato registro :D
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Inahole
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Re: Iliade - Omero, tradotto da Vincenzo Monti

Messaggio da Inahole »

Sarò pazza, forse, ma io ho i libri li ho letti così - tanto per leggere, senza emozione - da quando ho imparato fino al momento in cui ho letto l'Iliade a scuola. A quel punto mi si è aperto un mondo, o meglio mi è sbloccato qualcosa nel cervello: è stata la prima volta che ho provato qualcosa e mi sono commossa: entravo nella storia e affiancavo i personaggi nelle loro peripezie; potevo proprio vederli.

L'Iliade è una pietra miliare della mia vita, di lettrice e non, e mi vergogno immensamente di non averla ancora letta integralmente, a distanza di 15 anni. :oops:

In quanto alla traduzione letta a scuola, sarà stata quella della Calzecchi Onesti, presumo. :think:
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