Un altro romanzo funambolico di Tom Robbins che racconta la vita di 3 aviatori americani abbattuti in volo durante la guerra in Vietnam e dati per dispersi. In realtà si sono rifatti una vita assolutamente strampalata nel Laos.
E racconta anche la vita di Lisa Ko che discende da un incrocio tra una donna e un tanuki.
Come sempre, è un romanzo divertente, ironico che schiaffeggia i valori della società moderna con il racconto della fuga in Oriente dei tre soldati.
Uno degli aspetti che mi ha più colpita è il problema dell’utilizzo delle droghe, come l’eroina, per calmare i dolori terribili dei malati di cancro. Robbins sottolinea l’assurdità del sistema americano che ne impedisce l’uso perché dà dipendenza. L’autore ipotizza che il vero motivo invece è di mantenerla illegale per tenerne alto il prezzo a vantaggio dei trafficanti. Anch’io, come Robbins, penso che la dignità dei malati debba essere garantita evitando dolori tremendi e inutili.
Strampalati i protagonisti: Dickie mantiene dopo 30 anni i suoi valori e i suoi ideali rinunciando ai facili guadagni del narcotraffico; Dern continua a cercare nella Bibbia le risposte; Stub continua a essere l’intelettuale snob e sopra le righe.
Bello!
Villa Incognito - Tom Robbins
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