"Ritratto in seppia" - Isabel Allende

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Towandaaa
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"Ritratto in seppia" - Isabel Allende

Messaggio da Towandaaa »

Questo secondo capitolo della ideale trilogia che “Ritratto in seppia” concorre a costituire insieme a “La figlia della fortuna” e “La casa degli spiriti” mi è sembrato sensibilmente diverso dagli altri.
In comune hanno parte del contesto storico e ambientale, alcuni personaggi e, naturalmente, la grande maestria della narratrice, capace di tenere avvinto il lettore dalla prima all’ultima pagina. Ma mentre gli altri due romanzi si distinguevano per il tono corale del racconto, che abbraccia non solo le vicende dei protagonisti e dei numerosi personaggi di contorno ma anche fenomeni storici e sociali complessi, questo mi è sembrato più introspettivo, più concentrato sulla figura di Aurora.
Con ciò non intendo affatto dire che non mi sia piaciuto, anzi: ho molto apprezzato il lavoro di costruzione del personaggio, che si rivela poco per volta, che deve fare i conti con le proprie origini piuttosto confuse e complicate, che di fronte alle numerose avversità e prove che la vita pone sul suo cammino non si lascia abbattere e continua a comportarsi come ritiene giusto, a dispetto delle convenzioni e delle consuetudini imperanti intorno a lei. La ricerca che conduce instancabilmente per un chiarimento sulle proprie origini e sul proprio presente la porterà a scoprire una serie di segreti che hanno segnato la sua storia pregressa e la sua situazione attuale, grazie alle testimonianze delle numerose figure parentali che si alternano attorno a lei e grazie alla sua passione per la fotografia, che le consente di chiarire, a posteriori, intrecci e stati d’animo che non aveva percepito ad occhio nudo. E durante questo cammino arriva anche a darsi una spiegazione per l’insistente ed inquietante incubo che ha tormentato i suoi sonni in molti momenti della vita.
Il lettore si trova così ad essere partecipe dei progressi compiuti da Aurora sulla strada di questo chiarimento che coinvolge molteplici aspetti della sua esperienza personale, ed anche delle vicende che caratterizzano gli episodi salienti della vita della protagonista. E la lettura si dimostra davvero gratificante.
Un po’ invidio chi non ha ancora letto “La figlia della fortuna” e “La casa degli spiriti”, perché ha ancora tanto da scoprire su questi personaggi, sulla storia precedente e successiva di queste famiglie e sulla interessante civiltà cilena !
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