I segni sulla pelle, Stefano Tassinari

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Auro
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I segni sulla pelle, Stefano Tassinari

Messaggio da Auro »

Immaginesi avvicina l'anniversario del g8, si avvicina (almeno per la sottoscritta) Genova, si avvicina...
estraggo dal cappello il coniglio bianco e vi propongo una lettura:
I segni sulla pelle, Stefano Tassinari, Marco Tropea Editore euro 10,00

[dagli archivi del mio blog]
e' difficile immaginare un libro su genova, inteso come g-otto, non come porto, carrugi e focaccia, che non abbia neanche una foto, e' difficile immaginare come sia possibile trarre da un fatto, da quel fatto, un romanzo. e' difficile pensarlo e e' difficile farlo. e' difficile anche dire che il romanzo in quanto tale non mi e' piaciuto, mannaggia!
i fatti, tutti quei fatti, sono ripresi l'uno dietro l'altro in rigoroso ordine cronologico, sembra di riveverlo. in alcuni punti ho sentito la stessa paura, la stessa rabbia, le stesse lacrime montare, lo stesso bisogno di urlare "io non appartengo a questo mondo"; in alcuni punti risuonano nelle orecchie le cronache di radiopop[che dovrebbe trovare posto in tutti gli scaffali e in tutte le wishlist], la voce di bosio interrotta, il silenzio che non era un buco radiofonico, ma l'etereo centrifugato di disillusione, paradossale confusione mentale, afasia e incredulita'.
a giovanna e a caterina (nonche' a alessandro, ovviamente) succedono veramente tutte. il tempo non corre in alcuni punti e viaggia nell'interspazio in altri. i discorsi sono impastati e la conclusione troppo frettolosa. in alcuni altri punti mancano dei pezzi e il libro, dal mio personalissimo punto di vista, non regge e arranca.
cio' non toglie che Tassinari abbia fatto un ottimo lavoro, e non e' ne' una leccata di culo, ne' una contrapposizione a cio' che ho appena scritto: il libro c'e' e deve esserci, e' giusto che sia cosi', perche' secondo me non c'e' molto modo di scrivere in maniera lucida e puntuale sul g-otto, di cui non e' possibile neanche fare una lucida e fedele cronaca.
ho pensato che, nella nostra societa' che vive di immagine, ci sono molti romanzi che parlano di crudelta' e di violenza, molti meno che riguardano fatti realmente accaduti. fra questi sono veramente pochi quelli scritti bene. non mi e' venuto in mente nessun romanzo, ad esempio, scritto sull'11 settembre (2001, intendo. non quello del 1973). ma magari mi sbaglio.
sul g-otto ho una quindicina di libri, cd di immagini e cronache, qualche vhs: ci aggiungo anche "I segni sulla pelle", in attesa che mio nipote e la nipote che sta arrivando siano abbastanza grandi. grandi per capire, per porsi domande. per reclamare il diritto di non appartenere a questo mondo e volerne uno, diverso e possibile.
riusciremo a dimenticare tutto questo senza dimenticare mai? - "I segni sulla pelle"

anche se un po' piu' alla lontana, ma genova è anche in Il maestro di nodi, Massimo Carlotto, e/o edizioni.
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silvana
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Messaggio da silvana »

Ciao Auro, è vero la conclusione del libro è frettolosa e sicuramente in molti punti poco sviluppata, ma quello che Tassinari ha voluto raccontare non è la trama di un romanzo, bensì un momento molto molto buio della nostra storia recente. Un pezzo di storia che sarebbe bene non dimenticare e cercare invece di capire. Tassinari tra l'altro è un bravissimo scrittore (L'ora del ritorno - Ed Tropea).

Buona giornata
Silvy
"Trovo la televisione davvero molto istruttiva. Ogni volta che qualcuno mette in funzione l'apparecchio, me ne vado nell'altra stanza a leggere un libro". (Groucho Marx)
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Auro
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Messaggio da Auro »

Ciao Auro, è vero la conclusione del libro è frettolosa e sicuramente in molti punti poco sviluppata, ma quello che Tassinari ha voluto raccontare non è la trama di un romanzo, bensì un momento molto molto buio della nostra storia recente. Un pezzo di storia che sarebbe bene non dimenticare e cercare invece di capire.
carissima silvana, quando ho postato la recensione ero parecchio indecisa se riportare o meno anche tutta la discussione ad essa successiva che c'è stata sul blog.
la discussione verteva proprio sull'aspetto di cui parli tu: questo mi fa pensare che proprio non sia riuscita a passare quello che voleva essere il centro del mio pensiero :roll: :roll: :roll: : scrivere un libro su genova e' difficile e doloroso, tassinari fa fatica a "tenere botta", ma scrive un libro importante e raccoglie una sfida che si potrebbe dire persa in partenza...
il libro c'e' e deve esserci, e' giusto che sia cosi', perche' secondo me non c'e' molto modo di scrivere in maniera lucida e puntuale sul g-otto, di cui non e' possibile neanche fare una lucida e fedele cronaca.
in definitiva, da un punto di vista strettamente "libro-romanzo", "i segni sulla pelle" non mi ha fatto impazzire, da un punto di vista "libro-testimonianza-memoria", "i segni sulla pelle" e' un tassello imprescindibile e fondamentale per chi (appunto) ha intenzione di ricordare (o non dimenticare) e ha la necessità di capire.
spero di essere stata più chiara... :? :? :?
baci, Auro
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silvana
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Messaggio da silvana »

Ma io avevo capito benissimo, ti sei spiegata bene e sono d'accordo con te... forse io non sono stata molto chiara... :(
Non voleva la mia essere una critica, ma piuttosto una conferma

Ciao
Silvy
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