Massimo Carlotto - Maestro di nodi
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
Massimo Carlotto - Maestro di nodi
Ho letto "Il maestro di nodi" di Massimo Carlotto (edizione e/o, 2002, € 13,00).
Ennesimo episodio della saga dell'Alligatore, se non sbaglio e' il quinto episodio.
In questo breve e veloce episodio (dal mio punto di vista - assolutamente personale - troppo breve, soprattutto visto il costo del libro) l'Alligatore e i suoi soci (Max e Beniamino) affrontano a viso aperto il lato più oscuro del sadomasochismo, scontrandosi con una realta' occulta e omertosa.
Omicidi e rapimenti sotto l'occhio indagatore delle videocamere.
Con scivoloni - nella maggior parte dei casi assai azzeccati - con la realta' di oggi: il carcere, la violenza costituita e gli scontri di Genova.
Massimo Carlotto, a lungo latitante e graziato per un omicidio mai commesso, ha scritto oltre ai gialli della saga dell'Alligatore, romanzi e racconti per bambini e due perle come "Il fuggiasco" e "Le irregolari", nei quali la reraltà autobiografica di un uomo perennemente in fuga (da tutti e dal passato, anche quello familiare) diventa la realta' del lettore. Con tratti e verità impossibili da dimenticare.
Auro
ps. se non si e' capito, io adoro Carlotto.
Ennesimo episodio della saga dell'Alligatore, se non sbaglio e' il quinto episodio.
In questo breve e veloce episodio (dal mio punto di vista - assolutamente personale - troppo breve, soprattutto visto il costo del libro) l'Alligatore e i suoi soci (Max e Beniamino) affrontano a viso aperto il lato più oscuro del sadomasochismo, scontrandosi con una realta' occulta e omertosa.
Omicidi e rapimenti sotto l'occhio indagatore delle videocamere.
Con scivoloni - nella maggior parte dei casi assai azzeccati - con la realta' di oggi: il carcere, la violenza costituita e gli scontri di Genova.
Massimo Carlotto, a lungo latitante e graziato per un omicidio mai commesso, ha scritto oltre ai gialli della saga dell'Alligatore, romanzi e racconti per bambini e due perle come "Il fuggiasco" e "Le irregolari", nei quali la reraltà autobiografica di un uomo perennemente in fuga (da tutti e dal passato, anche quello familiare) diventa la realta' del lettore. Con tratti e verità impossibili da dimenticare.
Auro
ps. se non si e' capito, io adoro Carlotto.
Carlotto
Anch'io adoro Carlotto! Della serie dell'Alligatore ho letto solo i primi due, am gli altri sono "in attesa di lettura". Mi piace molto questa sua caratteristica di mischiare personaggi e situazioni "inventate" e cruda realtà.
Nei suoi libri il noir diventa "impegnato", un mezzo insomma per fare una lucida critica alla società.
Mi sono piaciuti molto anche "Il fuggiasco" e "Le irregolari".
Nei suoi libri il noir diventa "impegnato", un mezzo insomma per fare una lucida critica alla società.
Mi sono piaciuti molto anche "Il fuggiasco" e "Le irregolari".
- Ale
- Corsaro Rosso
- Messaggi: 627
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 10:16 am
- Località: Reggio Emilia
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Re: Massimo Carlotto - Maestro di nodi
Auro, per te! www.fabula.it
che coincidenza
te lo dovevo dire
spero tu lo legga in tempo prima che cambino la pagina

ciao,
Ale
che coincidenza
te lo dovevo dire
spero tu lo legga in tempo prima che cambino la pagina

ciao,
Ale
Re: Massimo Carlotto - Maestro di nodi
grazie...Ale ha scritto:Auro, per te! www.fabula.it
che coincidenza
te lo dovevo dire
spero tu lo legga in tempo prima che cambino la pagina
ciao,
Ale

Auro
riassumo in me il peggio esistente in questo forum.
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
"sono a posto così, grazie" (s.)
"il pompino è un articolo mai in ribasso" (detto da donne serene)
"agevola sto cazzo" (a.)
non mandatemi ring senza avvisare, grazie.
i miei occhi - del.izio.sAuro
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
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e' diverso da lucarelli.annaspace ha scritto:Auro visto che è appurato che siamo gemelle...mi spieghi di questa saga dell'alligatore? qualche volta mi è capitato in mano qualcosa ma mai acquistato..dici che è bello come lucarelli? vale la pena?
tanto e' vero che collaborano a una trasmissione radiofonica (gialloradiodramma "radio bellablù" su radio3).
consigliatissimi i rpimi due e soprattutto il fuggiasco.
la scena della metropolitana entra dentro e non esce piu'.
(alemno per me)
vale molto la pena.
www.massimocarlotto.com
baci da gemella a gemella, Auro
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Io preferisco Carlotto a Lucarelli, probabilmente perchè fa un uso del genere noir più sociale, legato a fatti di cronaca reali, con riferimento ai tanti mali della nostra società. Il suo è un noir di denuncia.
Bellissimo il reportage sull'Argentina dei desaparecidos "Le irregolari", dal quale sono stati tratti diversi spettacoli teatrali.
Silvana
Bellissimo il reportage sull'Argentina dei desaparecidos "Le irregolari", dal quale sono stati tratti diversi spettacoli teatrali.
Silvana
d'accordissimo con te!silvana ha scritto:Io preferisco Carlotto a Lucarelli, probabilmente perchè fa un uso del genere noir più sociale, legato a fatti di cronaca reali, con riferimento ai tanti mali della nostra società. Il suo è un noir di denuncia.
Bellissimo il reportage sull'Argentina dei desaparecidos "Le irregolari", dal quale sono stati tratti diversi spettacoli teatrali.
Silvana
pero' lucarelli si occupa di MisteroBlu che e' una trasmissione che riprende i grandi misteri del nostro e del vecchio tempo e cerca con l'ottica e la dinamica dello scrittore noir di trovare delle ipotesi di verita' (che ne so... calvi, marta russo,...)
dalla trasmissione e' stato tratto un libro (che si intitola appunto Mistero Blu) e non e' niente male.

Auro
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- SeitanHero
- Spugna
- Messaggi: 5
- Iscritto il: mer nov 13, 2002 4:36 pm
- Località: Milano
Mmm... sinceramente gradisco molto tanto Carlotto quanto Lucarelli però penso che Lucarelli sia più "elegante" e in qualche modo "profondo".
Certo, non si risparmia quanto a particolari particolarmente truculenti ma secondo me Lucarelli riesce a fornire un'analisi più approfondita dei personaggi di cui narra... e parlo ad esempio di "Almost Blue", "Lupo Mannaro" e "Un Giorno dopo l'altro"... ritmi incalzanti che non perdono in eleganza anche se corrono veloci...
Di Carlotto apprezzo, come già detto da qualcuno, l'impronta "sociale" del suo noir... ad esempio i riferimenti al G8 o alla situazione delle carceri ne "Il Maestro dei Nodi".
Bon, questa è la mia opinione... interesserà a qualcuno?

Ciaoooooo
Certo, non si risparmia quanto a particolari particolarmente truculenti ma secondo me Lucarelli riesce a fornire un'analisi più approfondita dei personaggi di cui narra... e parlo ad esempio di "Almost Blue", "Lupo Mannaro" e "Un Giorno dopo l'altro"... ritmi incalzanti che non perdono in eleganza anche se corrono veloci...
Di Carlotto apprezzo, come già detto da qualcuno, l'impronta "sociale" del suo noir... ad esempio i riferimenti al G8 o alla situazione delle carceri ne "Il Maestro dei Nodi".
Bon, questa è la mia opinione... interesserà a qualcuno?

Ciaoooooo
"Quando nel mondo appare un vero genio, lo si riconosce dal fatto che tutti gli idioti fanno banda contro di lui."
John Kennedy Toole/ Una Banda di Idioti
John Kennedy Toole/ Una Banda di Idioti
a me interessa.SeitanHero ha scritto:Mmm... sinceramente gradisco molto tanto Carlotto quanto Lucarelli però penso che Lucarelli sia più "elegante" e in qualche modo "profondo".
Certo, non si risparmia quanto a particolari particolarmente truculenti ma secondo me Lucarelli riesce a fornire un'analisi più approfondita dei personaggi di cui narra... e parlo ad esempio di "Almost Blue", "Lupo Mannaro" e "Un Giorno dopo l'altro"... ritmi incalzanti che non perdono in eleganza anche se corrono veloci...
Di Carlotto apprezzo, come già detto da qualcuno, l'impronta "sociale" del suo noir... ad esempio i riferimenti al G8 o alla situazione delle carceri ne "Il Maestro dei Nodi".
Bon, questa è la mia opinione... interesserà a qualcuno?
Ciaoooooo

A
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- TierrayLibertad
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Io leggo sia Lucarelli che Carlotto. Per entrambi è difficile che il libro mi duri più di un giorno ma li affronto con spirito diverso. Di Carlotto ho letto quasi tutto (ma non "Il maestro di nodi"). Di Lucarelli invece ho letto molto ma ho anche più cose ancora da leggere (e, ahimè, da comprare). Se proprio devo dare una valutazione istintiva, preferisco Carlotto.
Schematizzando:
a) Lucarelli è più vario sia come ambientazioni (anche temporali) che come strutture narrative. Allo stesso tempo però ci sono libri che mi piacciono molto ed altri che trovo sinceramente abbastanza pesanti (sono quelli che mi durano più di un giorno).
b) Carlotto dimostra un maggiore impegno sociale e, credo, anche una maggiore consapevolezza. Ha poi questa peculiare qualità di individuare "i luoghi del marcio".
d) Di Lucarelli non amo il suo continuare a "riscrivere" libri già pubblicati.
c) Carlotto lo vedo come un autore in crescita. I suoi primi romanzi con l'alligatore descrivevano i personaggi in modo un po' macchiettistico mentre "Arrivederci amore ciao" è, nel suo genere tra le cose migliori pubblicate da autori italiani.
d) Per Lucarelli invece mi pare che sia in corso un procedimento in un certo senso opposto. Non certo dovuto al fatto che ha "disimparato" a scrivere ma al fatto che in una giornata ci sono 24 ore e non capisco come si possano scrivere 3-4 libri l'anno, fare trasmissioni televisive e tante altre cose senza che ne risenta la qualità. Certo Dostoevskij scriveva romanzi in poche settimane sotto il peso dei debiti. Balzac ha scritto una mole incredibile di libri, ecc. Ma Lucarelli non è Dostoevskij. Se dipendesse da me gli consiglierei di pubblicare meno.
Ciao
TyL
Schematizzando:
a) Lucarelli è più vario sia come ambientazioni (anche temporali) che come strutture narrative. Allo stesso tempo però ci sono libri che mi piacciono molto ed altri che trovo sinceramente abbastanza pesanti (sono quelli che mi durano più di un giorno).
b) Carlotto dimostra un maggiore impegno sociale e, credo, anche una maggiore consapevolezza. Ha poi questa peculiare qualità di individuare "i luoghi del marcio".
d) Di Lucarelli non amo il suo continuare a "riscrivere" libri già pubblicati.
c) Carlotto lo vedo come un autore in crescita. I suoi primi romanzi con l'alligatore descrivevano i personaggi in modo un po' macchiettistico mentre "Arrivederci amore ciao" è, nel suo genere tra le cose migliori pubblicate da autori italiani.
d) Per Lucarelli invece mi pare che sia in corso un procedimento in un certo senso opposto. Non certo dovuto al fatto che ha "disimparato" a scrivere ma al fatto che in una giornata ci sono 24 ore e non capisco come si possano scrivere 3-4 libri l'anno, fare trasmissioni televisive e tante altre cose senza che ne risenta la qualità. Certo Dostoevskij scriveva romanzi in poche settimane sotto il peso dei debiti. Balzac ha scritto una mole incredibile di libri, ecc. Ma Lucarelli non è Dostoevskij. Se dipendesse da me gli consiglierei di pubblicare meno.
Ciao
TyL
- liberliber
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Lucarelli: colpito e afffondato. Non credo si riprenderà mai dopo questo... 

Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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non lo so, sai.TierrayLibertad ha scritto:Io leggo sia Lucarelli che Carlotto. Per entrambi è difficile che il libro mi duri più di un giorno ma li affronto con spirito diverso. Di Carlotto ho letto quasi tutto (ma non "Il maestro di nodi"). Di Lucarelli invece ho letto molto ma ho anche più cose ancora da leggere (e, ahimè, da comprare). Se proprio devo dare una valutazione istintiva, preferisco Carlotto.
Schematizzando:
a) Lucarelli è più vario sia come ambientazioni (anche temporali) che come strutture narrative. Allo stesso tempo però ci sono libri che mi piacciono molto ed altri che trovo sinceramente abbastanza pesanti (sono quelli che mi durano più di un giorno).
b) Carlotto dimostra un maggiore impegno sociale e, credo, anche una maggiore consapevolezza. Ha poi questa peculiare qualità di individuare "i luoghi del marcio".
d) Di Lucarelli non amo il suo continuare a "riscrivere" libri già pubblicati.
c) Carlotto lo vedo come un autore in crescita. I suoi primi romanzi con l'alligatore descrivevano i personaggi in modo un po' macchiettistico mentre "Arrivederci amore ciao" è, nel suo genere tra le cose migliori pubblicate da autori italiani.
d) Per Lucarelli invece mi pare che sia in corso un procedimento in un certo senso opposto. Non certo dovuto al fatto che ha "disimparato" a scrivere ma al fatto che in una giornata ci sono 24 ore e non capisco come si possano scrivere 3-4 libri l'anno, fare trasmissioni televisive e tante altre cose senza che ne risenta la qualità. Certo Dostoevskij scriveva romanzi in poche settimane sotto il peso dei debiti. Balzac ha scritto una mole incredibile di libri, ecc. Ma Lucarelli non è Dostoevskij. Se dipendesse da me gli consiglierei di pubblicare meno.
Ciao
TyL
io sono lucarelliana dipendente. pero' ho sempre l'approccio nei suoi confronti di quello che ne sa, ma che non si metterebbe mai (intendo come scrittore, non come persona) al tavolo con me a mangiare pasta ai funghi. il mio preferito e' "un giorno dopo l'altro" forse anche perche' adoro quella canzone (anche nella versione LaCrus) e me lo sono tatuato a fuoco sul cuore. compro tutto (o quasi - sono rimasta indietro di uno) e amo tutto. non credo che debba smettere di pubblicare.
quando apro un libro di carlotto, ho sempre questa immagine di dire "sto leggendo un libro scritto da uno che e' come me". a differenza di lucarelli, carlotto entra nei suoi libri con piedi mani e faccia. e quello che trovo nei suoi libri sono cose che mi colpiscono e mi fanno in molti casi stare male. e mi viene voglia di chiedergli se vuole un'altra mestolata di pasta...
spero di essermi spiegata.
ovviamente e' il mio pdv.
buona serata a tutti.
Auro
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Ti sei spiegata benissimo e, anche se non lo avevo mai pensato in termini culinari, anche a me fa la stessa impressione (e sinceramente mi farei volentieri una bella chiacchierata con Carlotto davanti a un buon piatto di pasta e a qualche bicchiere di vino rosso).Auro ha scritto:spero di essermi spiegata.
Un giorno dopo l'altro (il libro) è di quelli che non mi entusiasmano ma neppure dei peggiori. Sinceramente preferisco i suoi libri con De Luca e quelli con Coliandro e Nikita.
Ah, dimenticavo: una chiacchierata con Carlotto l'hanno fatta Silvia Arzola e Fabio Zucchella sull'ultimo numero di "Pulp" (per chi non la conosce è una rivista bimestrale sui libri, decisamente ben fatta)
Ciao
TyL
- TierrayLibertad
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Un paio di giorni fa ho letto "Il maestro di nodi" appena uscito in edizione economica. Non è male ma non mi pare il miglior Carlotto anche se i temi che affronta sono sempre attuali e, per fortuna, c'è qualcuno che parla anche di questi "lati oscuri" della nostra società civilizzata.
Per il resto mi identifico sempre più con Max la memoria mentre l'Alligatore mi diventa sempre meno simpatico. MI devo preoccupare?
Ciao
TyL
Per il resto mi identifico sempre più con Max la memoria mentre l'Alligatore mi diventa sempre meno simpatico. MI devo preoccupare?

Ciao
TyL
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
(A. Machado)
Se parlassi le lingue degli uomini e quelle degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe.
Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente
(O. Wilde)
Vero Acquario

el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
(A. Machado)
Se parlassi le lingue degli uomini e quelle degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe.
Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente
(O. Wilde)
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- Iorek Byrnison
- Olandese Volante
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- Iscritto il: ven nov 21, 2003 6:05 pm
- Località: Graz, Austria. No, non ho perso una scommessa.
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Anch'io ho subito il fascino di Carlotto. Ho iniziato, un po' a caso (un regalo di compleanno) da "Nessuna cortesia all'uscita (4° capitolo della "saga"), per poi ripartire dall'inizio, ed arrivare quasi alla fine.
Sono stato male fisicamente con "Arrivederci amore ciao", più che con qualunque altro libro, anche di Carlotto.
Non ho molto da aggiungere a quanto già detto così bene da Auro e Tyl, se non che io vedo i due maestri (Lucarelli e Carlotto) un po' come Led Zeppelin-Lucarelli, ma assolutamente Pink Floyd-Carlotto.
Sono stato male fisicamente con "Arrivederci amore ciao", più che con qualunque altro libro, anche di Carlotto.
Non ho molto da aggiungere a quanto già detto così bene da Auro e Tyl, se non che io vedo i due maestri (Lucarelli e Carlotto) un po' come Led Zeppelin-Lucarelli, ma assolutamente Pink Floyd-Carlotto.
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)

Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)

- zoe
- Olandese Volante
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Alla feltrinelli c'è un'offerta su Carlotto. qui


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Tutti ricreiamo il mondo come lo vediamo, lo guardiamo. -A.S. Byatt -
Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -