L'uomo che ride di Hugo

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tunequaesieris
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L'uomo che ride di Hugo

Messaggio da tunequaesieris »

Un'amica me lo ha appioppato, e dico questo perchè dura circa 700 pagine. Ora, quando sento parole come "manica", "bretagna", quando penso al mare di inghilterra, come un ossesso immagino un naufragio, con un uomo che affonda, in piedi nella tempesta, tenendo sul braccio alzato una bottiglia. Immagino questo braccio che emerge con la bottiglia. Da brivido. Hugo scrive bene come pochissimi, ha la presunzione a ragione di poter parlare di tutto, è enciclopedico. Le sue storie hanno una forza sconosciuta ai giorni nostri: le cose impossibili succedono,e il lettore non può non trovarsi avvinto e desiderare che così sia. Mi vengono i brividi a pensarci, ma non vi dirò altro dei personaggi. Leggetelo!
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malesi_in_blu
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Gran libro

Messaggio da malesi_in_blu »

"L'uomo che ride" è un libro molto bello, del resto Hugo ha una straordinaria tempra di scrittore, è il narratore "autentico", quello che conosce tutti i trucchi e ha una bellissima scrittura. Anche se per me "I miserabili" resta il suo libro migliore, più denso.
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Silvermann
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Messaggio da Silvermann »

Se vuoi altre immagini forti sulla Manica e le isole Guernesey, se non lo hai già fatto, leggi "I lavoratori del mare" di Hugo.

Nonostante non si tratti di un libricino, l'ho letteralmente "bevuto" in tre giorni.
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Carmilla
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Messaggio da Carmilla »

Letti entrambi! Meravigliosi. Dei veri romanzi, di quelli grandiosi, nella storia e nello stile. I Miserabili invece ancora mi manca...
"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
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Silvermann
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Messaggio da Silvermann »

I Miserabili sono una vera "epopea".

Confesso che per leggerli mi ci sono dedicato d'estate. Ma non perchè sia un romanzo "corposo". Volevo avere la mente libera e una totale "dedizione" alla lettura.

(Tra l'altro la mia è una edizione abbastanza vecchiotta - Lugli, primi anni '50 - con delle illustrazioni molto belle; credo che dovrò provvedere ad una restaurazione da un buon rilegatore).

A proposito dei Miserabili, mi viene in mente la polemica degli anni'40 tra Vittorini e Togliatti (sulla vicenda del Politecnico) dove Vittorini sosteneva che in deteminate condizioni storico - sociali la capacità di restituire una visione profonda della società (per consentire quindi una sua comprensione) sia più alla portata di un letterato che non di uno storico o di un politico.

Non voglio pronunciarmi, ma la mia impressione è che davanti ai Miserabili (così come davanti a molti lavori di Balzac) l'idea di Vittorini sia corretta.

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Carmilla
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Messaggio da Carmilla »

mi hai fatto venire voglia di leggere al più presto "I Miserabili"!
Anche se ricordo che un mio caro amico (il cui nick era Jean Valjean!) mi parlava dei famosi capitoli sulle fogne di Parigi :D
ma mi ha consigliato di non saltare nemmeno una pagina!

Eliezer, non c'entra nulla, ma il tuo nuovo avatar è molto simpatico!
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fuocoblu
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Messaggio da fuocoblu »

Sono anche un romanzo corposo, e il (forse addirittura i?) capitolo sulle fogne di Parigi rimane impresso nella mente come un marchio a fuoco (blu o di qualsiasi colore).
Secondo, il capitolo sulla battaglia di waterloo.
Da leggere, assolutamente.
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-...d'andarsene in paesi lontani, dove nessuno lo conoscesse, neppur di nome; ma sentiva che lui, lui sarebbe sempre con sè. (Manzoni)-
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tunequaesieris
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Messaggio da tunequaesieris »

insomma, tutti mi consigliate di leggere i Miserabili. Ma io parlavo di un altro romanzo di Hugo, ditemi: trovate che i miserabili sia meglio?
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Silvermann
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Messaggio da Silvermann »

Tunequaesieris ('na vita per scriverlo!) obiett:
insomma, tutti mi consigliate di leggere i Miserabili. Ma io parlavo di un altro romanzo di Hugo, ditemi: trovate che i miserabili sia meglio?
Ma come? Pensavo che nel frattempo lo avessi già letto!!! :shock:
Indispensabile correre ai ripari...

A parte scherzi. Tutti quelli citati (e mettiamoci anche Notre Dame de Paris e Novantatrè) sono diversi e tutti stupendi.

Il tratto comune è la miseria/grandezza umana, ma i contesti sono straordinariamente diversi. Quindi (ma è una mia personalissima opinione) puoi attaccare dove ti pare.

Il mio ordine è stato:
- L'uomo che ride
- I lavoratori del mare
- Notre dame de Paris
- '93
- I miserabili
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fuocoblu
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Messaggio da fuocoblu »

tunequaesieris (un secondo con copiaeincoll :wink: ) ma c'hai ragione!

Ci siamo fatti trasportare dall'entusiasmo!
Mi spiace però non poter personalmente tornare in topic perché non ho letto l'uomo che ride.
Mi limito a ringraziarti per averne parlato: lo aggiungo nella mia Lista Dei Libri Da Leggere.

Ciao
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valeh
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Messaggio da valeh »

:!: :idea: :shock: ho terminato ieri di leggere la dalia nera di ellroy, in cui si parla proprio dell'uomo che ride...mi ha un pochetto angosciato (è l'ispirazione di un delitto che definire efferato è poco!), ma anche incuriosito! xciò anch'io lo aggiungerò alla lista di libri da leggere...insieme ai miserabili, che ho voglia di leggere dalle superiori, ma non l'ho ancora mai fatto...anche perchè notre dame l'ho trovato noiosissimo... :silenced: ... :think: ...mi consigliate ugualmente di provare con i miserabili??
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last-unicorn
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Messaggio da last-unicorn »

Proprio stamattina al mercatino delle pulci ho trovato "L'uomo che ride", ed ora mi avete incuriosito molto! (Sta letteralmente cadendo a pezzi, posso lo stesso destinarlo alla liberazione o non va bene? :oops: )
"I miserabili" lo conosco solo versione musical, ma mi piacerebbe molto leggerlo!
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LaVale
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Messaggio da LaVale »

a proposito di Hugo, qualcuno ha un librettino (era uscito qualche anno fa in edizione millelire ) che si chiama, piú o meno "guerra ai distruttori"?
nel caso, lo sto cercando disperatamente (metto il messaggio anche nell'area dei libri ricercati!)

ciao

vale
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EchoTango
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Messaggio da EchoTango »

Qualcuno ha letto Bug-Jargal?
Cercavo un altro libro di Hugo.. non c'era ma in compenso c'era questo e come prevedibile è uscito con me dal libraccio...
ho fatto male?
... about not equating death with stopping....
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Rodolfo II
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Messaggio da Rodolfo II »

Ho comprato oggi "L'uomo che ride" e non vedo l'ora di leggerlo!

Di Hugo ho letto solo "Notre Dame de Paris" un paio di anni fa e l'ho letteralmente divorato! I personaggi erano favolosi, estremi, impetuosi ma anche paradossalmente molto veri. L'affresco storico è incredibile e il ritmo della narrazione non ti molla un attimo: incredibile come Hugo riesca a intrecciare le vicende di un così gran numero di personaggi senza mai perdere il filo del racconto e appassionando in ogni singola pagina. Menzione speciale per Frollo e Gringoire... e i capitoli sulla storia di Parigi e della cattedrale sono fa-vo-lo-si! Per non parlare di quello sulla diffusione dei libri stampati e sulla morte dell'architettura gotica...

Per tornare in tema :roll: sono certo che anche "L'uomo che ride" non mi deluderà! :D
E tu vuoi viaggiarle insieme, vuoi viaggiarle insieme ciecamente perché sai che le hai toccato il corpo, il suo corpo perfetto con la mente. (FdA)) - La cosa che più mi piace fare è niente. (WtP) - Ma conosco le coincidenze del 60 notturno, lo prendo sempre per venire da te (RG) Immagine La mia Wishlist
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Carmilla
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Messaggio da Carmilla »

io invece ho finalmente iniziato Notre Dame e credo che sia il romanzo più brillante di Hugo (almeno tra quelli letti da me!). Davvero divertente, pieno di buffi personaggi e anche il narratore si rende davvero simpatico.
Anche le digressioni diventano godevolissime e molto «narrative», per nulla noiose.
Mi piace molto la scelta di un narratore che spiega il passato ai lettori, divertendoli e dicendo loro "immaginate che..." In realtà il narratore non era presente quando si svolgevano i fatti raccontati, ma il lettore se ne dimentica e si fida ciecamente. E fa bene! :wink:
Ops! Ma questa è la recensione de L'uomo che ride! :oops:
Volevo solo dire a Rodolfo che è un romanzo bellissimo ma di una tristezza che resta addosso per giorni e giorni, da come lo ricordo io l'atmosfera è piuttosto diversa da Notre Dame...
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Rodolfo II
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Messaggio da Rodolfo II »

carmilla ha scritto:Mi piace molto la scelta di un narratore che spiega il passato ai lettori, divertendoli e dicendo loro "immaginate che..." In realtà il narratore non era presente quando si svolgevano i fatti raccontati, ma il lettore se ne dimentica e si fida ciecamente. E fa bene!
Impersonare il narratore onnisciente dava evidentemente molte soddisfazioni a Hugo: gli permetteva di far sfoggio del suo famoso (o famigerato? :wink: ) enciclopedismo! :wink:

Ragazzi, Hugo avrà tutti i difetti di questo mondo, ma sa (sapeva) raccontare le storie in maniera eccezionale! E quante ne aveva in mente! :D
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