La maga delle spezie

[Sapphire78]

Chitra Banerjee Divakaruni, La maga delle spezie,Einaudi Tascabili, € 9.30, ISBN 8806157590

La storia di una donna indiana prima bambina rifiutata, poi prodigio, poi regina dei pirati, poi maga, poi...

Le spezie della cucina indiana profumano la vita di Tilo e quella degli immigrati indiani in Amerika.

Una trama in cui si mescolano ricette magiche, le tragedie dell'immigrazione, l'Amore.

Forse troppo melenso a tratti, comunque una piacevole lettura, foss'anche solo per le ricette speziatissime!

[serenaC11]

"Cannella, bruna e calda quanto la pelle, per aiutartia trovare qualcuno che ti prenda per mano.
Seme di coriandolo, sferico come la terra, per farti vedere chiaro.
Trigonella contro la discordia.
Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no.
Cumino a forma di lacrima, per contrastare ciò che il fato ha scritto per te."

In cucina ho un armadietto dedicato alle spezie, alcune le so a malapena usare (ma sto imparando), ma adoro aprire l'anta e sentire i profumi che si mescolano... I libri che sanno di spezie (soprattutto indiane) mi affascinano. Appena in biblioteca hanno preso "La maga delle spezie", mi ci sono buttata a pesce. OK, non è un capolavoro, alcune parti sono un po' pesanti e trascinate, ma la sensazione che la storia mi ha lasciato, il suo profumo, per così dire, è buona, molto buona.
...Una visita nel negozio di Tilo la farei più che volentieri!!

Altre idee in tema
- "Il fiore del desiderio", sempre di Chitra Banerjee Divakaruni, l'ultimo uscito: molto meno bello, più psicologico e meno "magico". Stile sempre un po' pesante, anche se alcune parti sono proprio belle.
- Anita Nair "Lo scultore della sabbia", Neri Pozza (mi pare): raccolta di racconti, quasi tutti belli, alcuni (per me) superlativi; agli amanti delle speze consiglio "L'albero della foglia di curry"

Buonanotte!

[Sapphire78]

Grazie per i consigli, serena, io ricambio con Isabel Allende, Afrodita, e due film (tratti da due libri comunque!): Chocolat e come l'acqua per il cioccolato!

[invisigot]

ehm...posso candidarmi come assaggiatore?

[spacetave]

Ciao sapphire, invisigot ecc. ecc. ho letto che Anita Nair dovrebbe essere a Torino in qsti gg per un convegno dedicato alla scrittura indiana al femminile.
Aula Magna del Rettorato, Via Po 17 h10,30

magari ha già tenuto la conferenza stamattina ma l'ho letto solo ora

[LellaTs]

Chocolat l'ho letto recentemente (è stato il primo libro ritrovato da qualcuno fra quelli che ho rilasciato in the wild )
ma non mi è piaciuto.

però è piaciuto un po' di più a chi l'ha ritrovato

http://www.bookcrossing.com/journal/874439

Questione di feeling

ciaooo,
LellaTs.

[LuLù Lupetta]

"La maga delle spezie" non mi ha entusiasmato... secondo me la Chitra Banerjee Divakaruni si è persa per strada. Mi piacerebbe solo scoprire se le caratteristiche delle spezie che descrive abbiano un fondo di verità nella cultura indiana, questo si...

Della stessa autrice mi sento di consigliare "Sorella del mio cuore" si veramente un bel libro.

LuLù

P.s. Ai torinesi (tesò non rompe ) ricordo che avete la fortuna di avere in citta lo chef Kumalè che organizza entro l'anno dei corsi sulle spezie e le loro virtù fuori e dentro la cucina! (che poi mi sa che ci verrò a Torino solo per seguire questo corso! )

[Lilybert]

"La maga delle spezie" non mi ha entusiasmato... secondo me la Chitra Banerjee Divakaruni si è persa per strada.

E' la stessa cosa che avrei detto io. Alla fin fine resta un libro un po' inconcludente. Mi sembra proprio la versione indiana di "Chocolat", anche quello non granché. Selon moi!

Lily

[liberliber]

Chocolat a me è piaciuto un sacco...

[-gioRgio-]

non e' il libro della vita, questo e' sicuro, e per recensire un libro bisognerebbe anche riuscire a distaccarsi da cio' che tocca dentro di te nel momento in cui lo leggi. A me piacciono i libri con il fraseggiare nervoso, ritmato, e questo lo e'. Adesso mi piacciono i libri che impastano le mani nel dolore della gente, e questo lo fa.

Mi sarebbe piaciuto di piu' se non fosse stato indorato di bonta' da lieto fine, tutto puo' finir bene e quindi e' bene - ma come, vuoi affondare le mani nel dolore del mondo e pretendi di poterle ritirare senza che esse ne escano maciullate?

Pero' mi ha tenuto una domenica inchiodato a prender caldo in terrazzo, e quindi tanto male poi non e'.

Ma non mi piacciono i libri (o i film) in cui alla fine non paghi il conto come nella vita reale - oppure ti fanno lo sconto.

[2teepot]

Si narra la storia di Nayan Tara , nell’arte delle spezie nota col nome di Tilo . Alla fine del suo apprendistato magico viene mandata , nelle sembianze di una vecchietta , in una piccola bottega della California , ad esercitare i poteri acquisiti per aiutare la sua gente .
Il clima di questo libro è veramente meravigliosamente magico , mi ha ricordato molto le fiabe di Walt Disney - in particolare Cenerentola quando per l’appunto si innamorerà di un bianco yankee ( che poi tanto “bianco” non sarà , almeno sotto l’aspetto spirituale ) anche se non può far nulla per lui se non ripudiare i suoi poteri magici , e quindi non poter aiutare la gente del suo paese .
Si , si può dire che l'autrice , che vive in occidente , tenta di conciliare la sua spiritualità indiana con quello che è il suo nuovo habitat : ce ne se accorge proprio.

Ringrazio Keoma & Alfiere che ( presumo) mi regalarono questo libro intorno natale di 2 anni fa ; era fra quelli pescati . E’ veramente fantastico che sia caduto nelle mie mani , sicuramente Tilo direbbe avrebbe detto che è un dono del cielo . E di sicuro mi ha fatto tornare bambino , in quel mondo fiabesco che è reale per i piccini - e che poi si perde entrando via via nella maturità . Però questo è un libro destinato agli adulti , soprattutto a quelli che hanno perso quella verginità originale e che ora la potrebbero ritrovare in questo racconto induista .

E poi è scritto bene , ottimamente tradotto in italiano .

Da leggere !

E ... e poi … magia !

[Yucatan]

Incredibile! una recensione del 2003 che torna all'improvviso fra di noi!
ho letto quel libro per caso, ovvero perchè era un acquisto di mia sorella e ne sono stata presa profondamente, per come coniuga il sogno con la realtà e con la sofferenza.

Non credo che non faccia i conti con la realtà e la chiusa "positiva" è solo la conquista dopo la sofferenza e la rinuncia.
Ad ogni modo è stato un buon ponte verso la cultura indiana, che conosco poco.
Mi è molto viva l'immagine del Dio che rimane per sempre blu a causa di una spezia.
Di seguito, sulla scia, ho letto anche "sorella del mio cuore", che ha rafforzato il giudizio positivo sull'autrice.
e comprato tantissime spezie, che non so usare, ma uso come elmenti decorativi in cucina.

[2teepot]

Non so , ora che mi ricordo il finale di questo libro mi ha ricordato Blade Runner ...

Mah !

[ciucchino]

"La maga delle spezie" non mi ha entusiasmato... secondo me la Chitra Banerjee Divakaruni si è persa per strada.

anch'io ho avuto la sensazione che il finale non sia riuscito bene e il commento di gioRgio rispecchia in toto quello che ho pensato quando l'ho finito.

[mizzy]

mah... in tutto il periodo di lettura del libro sono stata coccolata (sia di giorno che nei sogni) dal potere e dalla magia delle spezie...
poi il finale è stato alquanto deprimente...

Tilo mi ha deluso parecchio nelle ultime pagine, le spezie pure... il finale è un grosso neo di questo libro, a mio avviso.

Però mi ha fatto piacere leggerlo, anche solo per la magia e l'aria di favola che si respira dall'inizio fino a poco prima della fine

Per quanto riguarda la traduzione e la metodologia di scrittura, beh, c'è indubbiamente di meglio: a tratti trascinato, a tratti patetico, a tratti invece mi è sembrato snervante.

[Roppa]

Al di là della storia narrata, che può piacere o meno, la cosa che mi ha "stregato" di questo libro è stata la bottega. Io ero lì, tra vecchi ripiani in legno sovraccarichi di contenitori pieni di spezie di ogni forma e colore, riuscivo a sentire al tatto i granelli, le polveri le foglie e, a volte anche i profumi. Tra sacchi di riso e prodotti esotici...