JONATHAN COE - La famiglia Winshaw
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JONATHAN COE - La famiglia Winshaw
Ho letto questo libro, consigliatomi dal guru “Minotauro”, subito dopo essere tornato da una lunga permanenza in terra d’Albione e mi colpì a tal punto da considerarlo (a tutt’oggi) una delle cose più belle lette in vita mia.
Romanzo (ma non solo) perfetto. Ogni descrizione, ogni dettaglio, ogni singola parola non è mai lasciata al caso e verrà ritirata in ballo al momento opportuno.
Il protagonista del romanzo è Michael Owen, un giovane scrittore in profonda crisi personale, che cerca di portare a termine una biografia sugli Winshaw, una disgustosa famiglia inglese i cui membri sono dediti al potere in ogni settore che conta: industria, economia, politica, finanza, editoria.
La storia parte dal 1942, anno in cui l’aereo di un membro della famiglia Winshaw viene abbattuto dalla contraerea tedesca durante una missione, per spostarsi, tramite salti temporali, fino alla descrizione dell’ultima generazione della famiglia in piena età thatcheriana. Ne esce un agghiacciante affresco storico-politico dell’Inghilterra degli anni 90, che in alcuni casi si trasforma in vera e propria denuncia (vedi lo scandalo della mucca pazza, che di lì poco esploderà in Inghilterra, descritto tramite la storia di una componente della famiglia, Dorothy, che produce carni da animali alimentati con mangimi quanto meno discutibili, smerciandole poi nelle scuole frequentate dalle classi popolari).
L’abilità di Coe sta nel fondere in modo perfettamente armonico e con una struttura molto cinematografica, i più svariati generi narrativi passando dal thriller al romanzo sociale, dalla saga familiare al saggio politico.
Non fatevi intimorire dalle dimensioni (478 pagine nell’edizione economica Feltrinelli) e dalla prima parte (a volte un po’ lenta), leggetelo vi emozionerà!
Fatemi sapere…
Massimo.
Romanzo (ma non solo) perfetto. Ogni descrizione, ogni dettaglio, ogni singola parola non è mai lasciata al caso e verrà ritirata in ballo al momento opportuno.
Il protagonista del romanzo è Michael Owen, un giovane scrittore in profonda crisi personale, che cerca di portare a termine una biografia sugli Winshaw, una disgustosa famiglia inglese i cui membri sono dediti al potere in ogni settore che conta: industria, economia, politica, finanza, editoria.
La storia parte dal 1942, anno in cui l’aereo di un membro della famiglia Winshaw viene abbattuto dalla contraerea tedesca durante una missione, per spostarsi, tramite salti temporali, fino alla descrizione dell’ultima generazione della famiglia in piena età thatcheriana. Ne esce un agghiacciante affresco storico-politico dell’Inghilterra degli anni 90, che in alcuni casi si trasforma in vera e propria denuncia (vedi lo scandalo della mucca pazza, che di lì poco esploderà in Inghilterra, descritto tramite la storia di una componente della famiglia, Dorothy, che produce carni da animali alimentati con mangimi quanto meno discutibili, smerciandole poi nelle scuole frequentate dalle classi popolari).
L’abilità di Coe sta nel fondere in modo perfettamente armonico e con una struttura molto cinematografica, i più svariati generi narrativi passando dal thriller al romanzo sociale, dalla saga familiare al saggio politico.
Non fatevi intimorire dalle dimensioni (478 pagine nell’edizione economica Feltrinelli) e dalla prima parte (a volte un po’ lenta), leggetelo vi emozionerà!
Fatemi sapere…
Massimo.
- TierrayLibertad
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Concordo. Concordo. Concordo.
Sicuramente il migliore romanzo di Coe (almeno tra i quattro che ho letto) e uno dei libri più belli che ho letto negli ultimi anni.
Il libro, chi lo ha letto lo sa bene, risente di notevoli infuenze calviniane. Per questo vi racconto un episodio strano che mi è accaduto quando ho comparato la famiglia Winshaw.
Compro il libro e la sera, leggendolo, mi accorgo che ci sono alcune pagine bianche. Il giorno dopo torno in libreria e me lo faccio cambiare. Do una rapida sfogliata per evitare di prendere un'altra copia difettosa. Torno a casa e mi rendo conto che c'erano 32 pagine ripetute e che, soprattutto, ne mancavano 32. Torno il libreria una terza volta e, finalmente, questa volta è quella buona.
Dopo la prima copia difettosa mi è venuto in mente "Se una notte d'inverno un viaggiatore". Alla seconda copia ho temuto di essere finito nel libro di Calvino. Alla terza mi sono accorto di essere uscito dal romanzo di Calvino senza però aver conosciuto la Lettrice
Ciao
TyL
Sicuramente il migliore romanzo di Coe (almeno tra i quattro che ho letto) e uno dei libri più belli che ho letto negli ultimi anni.
Il libro, chi lo ha letto lo sa bene, risente di notevoli infuenze calviniane. Per questo vi racconto un episodio strano che mi è accaduto quando ho comparato la famiglia Winshaw.
Compro il libro e la sera, leggendolo, mi accorgo che ci sono alcune pagine bianche. Il giorno dopo torno in libreria e me lo faccio cambiare. Do una rapida sfogliata per evitare di prendere un'altra copia difettosa. Torno a casa e mi rendo conto che c'erano 32 pagine ripetute e che, soprattutto, ne mancavano 32. Torno il libreria una terza volta e, finalmente, questa volta è quella buona.
Dopo la prima copia difettosa mi è venuto in mente "Se una notte d'inverno un viaggiatore". Alla seconda copia ho temuto di essere finito nel libro di Calvino. Alla terza mi sono accorto di essere uscito dal romanzo di Calvino senza però aver conosciuto la Lettrice

Ciao
TyL
Anche io concordo con i vostri più entusiastici commenti...quando una forza sovrumana si impossessa delle mie braccine e non riesco ad abbassarle e a mollare la presa dalle pagine feltrinelliane un po' gialline ..allora vale voto 8 e anche 9..tiè!
Difficile non è leggere libri, ma applicare alla vita la verità che essi insegnano e più difficile ancora ricordarle (saggezza cinese)
- zazie
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coe
E grazie a Vesna che l'ha liberato l'ho letto anch'io. Mi è piaciuto molto e conto di rilasciarlo al prossimo meet up. Grazie x avermi fatto conoscere questo autore, credo che andrò in cerca degli altri librivesna ha scritto:la recensione azzecatissimssississima...
l'ho comprato solo perche sulla fascetta c'era scritto che era uno dei amici di pennac...e ho fatto bene a fidarmi(anche se solo una trovata publicitaria)
vesna
Zazie
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Re: coe
zazie ha scritto:E grazie a Vesna che l'ha liberato l'ho letto anch'io. Mi è piaciuto molto e conto di rilasciarlo al prossimo meet up. Grazie x avermi fatto conoscere questo autore, credo che andrò in cerca degli altri librivesna ha scritto:la recensione azzecatissimssississima...
l'ho comprato solo perche sulla fascetta c'era scritto che era uno dei amici di pennac...e ho fatto bene a fidarmi(anche se solo una trovata publicitaria)
vesna
Zazie
che bello aver contagiato una bimba...

bacin bacet
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Re: coe
Lo voglio io !!!!!! Ne ho sentito cosi` tanto parlare che non posso perderlo!zazie ha scritto: conto di rilasciarlo al prossimo meet up
"The blood jet is poetry,
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Re: coe
Inizia con l'ultimo "La banda dei brocchi". Anche "La casa del sonno" è un gran romanzo.zazie ha scritto:Grazie x avermi fatto conoscere questo autore, credo che andrò in cerca degli altri libri
Zazie
Salut.
M.
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L'ho avuto in regalo...e già pensavo fosse un bel libro, ma leggendo i vostri commenti sono ancora più curiosa!
Lo leggerò presto.....

Lo leggerò presto.....

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La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta
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Blog: ~ Il Tempo delle Farfalle ~
La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta
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Re: coe
e un signor gran romanzo. 35 nella mia lista hornby staila dei libri.Simpaticunazzo ha scritto:Anche "La casa del sonno" è un gran romanzo.
Salut.
M.
ciao, Auro
riassumo in me il peggio esistente in questo forum.
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
"sono a posto così, grazie" (s.)
"il pompino è un articolo mai in ribasso" (detto da donne serene)
"agevola sto cazzo" (a.)
non mandatemi ring senza avvisare, grazie.
i miei occhi - del.izio.sAuro
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
"sono a posto così, grazie" (s.)
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"agevola sto cazzo" (a.)
non mandatemi ring senza avvisare, grazie.
i miei occhi - del.izio.sAuro
Re: coe
Adesso però sono curiosa di conoscere il 32, il 33 e il 34!!Auro ha scritto:e un signor gran romanzo. 35 nella mia lista hornby staila dei libri.Simpaticunazzo ha scritto:Anche "La casa del sonno" è un gran romanzo.
Salut.
M.
ciao, Auro

Cmq è piaciuto molto anche a me!
- Miss Piggott
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mer nov 13, 2002 2:44 pm
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Lo sto leggendo in questo momento, in un'edizione Mass Market Paperback della Penguin che mi sta facendo perdere la vista residua (carattere corpo 8 su carta grigia
) e devo dire che faccio molta fatica a metterlo giù...
La costruzione è ammirevole; gli Winshaw sono ignobili, ma nonostante tutto Coe riesce ad evitare che il lettore disgustato sbatta via il libro...
L'analisi di quello che è stato il tatchearismo lucida ma non sentimentale, gli altri personaggi tratteggiati benissimo e nemmeno sullo stile si può dire nulla...
Direi che mi sta piacendo quasi quanto Le correzioni
Qualcun altro lo ha letto recentemente?

La costruzione è ammirevole; gli Winshaw sono ignobili, ma nonostante tutto Coe riesce ad evitare che il lettore disgustato sbatta via il libro...
L'analisi di quello che è stato il tatchearismo lucida ma non sentimentale, gli altri personaggi tratteggiati benissimo e nemmeno sullo stile si può dire nulla...
Direi che mi sta piacendo quasi quanto Le correzioni

Qualcun altro lo ha letto recentemente?





