John Barth - L'opera galleggiante

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minotauro
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John Barth - L'opera galleggiante

Messaggio da minotauro »

A tutti Voi: hasta la victoria!!!
Dopo mesi di letargo torno a tediarVi con le mie recensioni. Lo faccio, per giunta, trattando di un'opera di letteratura statunitense contemporanea; settore (come i più anziani di Voi ricorderanno) che non è il mio forte nè la mia passione. Tuttavia devo riconoscere che, leggendo questo romanzo, fui fulminato (come un più famoso Saulo prima di me) sulla via di Damasco.

Un romanzo geniale! Colpisce per la sua struttura, per l'umorismo, l'ironia un pò amara. John Barth (come pochi sanno in Italia... io ignoravo la sua esistenza sino a qualche mese fa) è il papà della scuola massimalista (per intenderci la corrente che annovera nomi come Foster Wallace, Eggers e il tropo lodato Palaniuk). Scrive questo romanzo nel 1956. Nel 1968 l'opera viene rivista dall'autore e ancora oggi viene considerata il capolavoro di Barth (l'autore negli Stati Uniti è oggetto di un vero e proprio culto da parte dei suoi fans).

Una mattina del giugno 1937 Todd Andrews, si sveglia, si alza dal letto, si guarda allo specchio e capisce quale deve essere la soluzione ad ogni suo problema. Quello sarà il giorno in cui porrà fine alla sua vita. La storia, narrata in prima persona dallo stesso Todd vent'anni dopo gli avvenimenti, è il geniale ed esilarante svolgersi della giornata dal mattino alla sera.

Romanzo sperimentale ma equilibrato; ricco di spunti che vanno al di là della semplice narrativa ma sempre avvincente. Il libro, secondo me, è la fonte di tanti tardi epigoni che, in realtà incapaci di raggiungere le vette del maestro, hanno trovato nel facile sensazionalismo il mezzo per giungere ad una immeritata fama.

Lo consiglio vivamente e attendo Vostre notizie.

Ciao!

Joh Barth
L'opera galleggiante
Edizioni Minimum fax
Collana "Minimum classics"
I edizione maggio 2003
euro 9,50
"Muchos anos después, frente al pelotòn de fusilamiento, el coronel Aureliano Buendìa, habìa de recordar aquella tarde remota en que su padre lo llevò a conocer el hielo"
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mafarka
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Messaggio da mafarka »

Ottimo libro. L'ho letto quest' estate e lo raccomando a chi ama la buona letteratura. Il romanzo è sperimentale ma non verboso o cervellottico ( grande, ad esempio, la stesura contemporanea in 2 colonne per pagina,tipo quotidiano, dei pensieri e delle azioni del protagonista ). Vengono esplorati anche molti tabù sociali senza sensazionalismi facili ( menage a trois o il suicidio ad esempio). Non maghetti o joe novembri: questa è vera arte letteraria.
Grande Minotauro, hai dei suntuosi gusti in materia di letteratura.
P.S. Per chi non lo ricordasse il massimalismo in letteratura è quell' atteggiamento compositivo in cui quando un tizio prende una medicina l' Autore ti descrive per intero il "bugiardino", ti spiega quali malattie cura il medicinale, per quale motivo il tizio prende la medicina, chi lo sta vedendo mentre l' assume, il tempo atmosferico e il contesto ambientale in cui la medicina viene presa. Detto così spaventa ma poi, nel caso specifico, l' Autore non abusa.
"Non mi immischio volentieri nelle mie vicende private" ( K. Kraus )
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