Facciamo un gioco, E. Carrere

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Ottilia
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Facciamo un gioco, E. Carrere

Messaggio da Ottilia »

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Facciamo un gioco di Emmanuel Carrère

Le cose migliori sono: la copertina, il titolo e il prologo. Troppo severa? Il fatto è che questo Carrère è antipatico e molto, troppo, supponente.
Il gioco che mette in scena per la sua donna, durante un viaggio in treno, potrebbe essere ad alto tasso di erotismo, ma si tratta di un erotismo annunciato e quindi inefficace e poi, mi chiedo, ma davvero costui pensa che basta dire ad una donna: " ecco ora sei bagnata..." perché questo avvenga sul serio? (Anche sul termine "bagnata" avrei le mie riserve ma in effetti non è facile trovare un sinonimo)
L'autore organizza il gioco in modo tale che la storia venga pubblicata su Le Monde proprio il 20 Luglio 2002, in quel giorno preciso, la sua donna salirà sul treno per raggiungerlo in villeggiatura e leggerà il racconto insieme ad altre persone sullo stesso treno.
I viaggiatori-lettori (soprattutto le lettrici) vengono coinvolti nel gioco che si svolge con cadenze precise lungo il percorso del viaggio e termina esattamente nella stazione di arrivo. Troppa precisione, troppa geometria, poca passione... :no!: :no!:

Nota finale che c'è di erotico nel passarsi sotto l'ascella (non rasata) sudaticcia, un dito e poi metterselo in bocca, su un treno caldo e affollato in un giorno d'estate? Forse che un uomo troverebbe eccitante se lo invitassimo a sfilarsi lentamente la comoda scarpa da ginnastica (questa sì bagnata) e a passarsi un dito tra due dita a scelta per poi leccarselo? Misteri dell'erotismo.... :eyes:
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