Amin Maaloof, Il periplo di Baldassarre

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PiKo
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Amin Maaloof, Il periplo di Baldassarre

Messaggio da PiKo »

Si può essere stranieri anke se i tuoi antenati hanno abitato, per secoli, nello stesso luogo nel quale sei nato. Anke se parli la stessa lingua (o meglio: le stesse lingue), i tuoi orizzonti sono differenti. Baldassarre Embriaco è l'ultimo, unico, discendente della famiglia genovese Embriaci. La sua stirpe di guerrieri e di mercanti non esiste più, ma lui è lì, in quello ke oggi si kiama Libano, con il suo negozio di libri rari redatti in mille alfabeti ed idiomi diversi. E lì, come in un gioco di cerki concentrici di identità fasulle (qualcuno avvezzo a filosofeggiare direbbe: sovrastrutturali?): cattolico (ma ha mai visto un prete, ha mai potuto mangiare porco, ha mai assistito ad una messa, è mai stato battezzato?), italiano (ma ha mai visto l'Italia, fatto gli interessi di qualke italiano, parlato a lungo con un italofono?), genovese (e così via, se non fosse ke bestemmia in quel dialetto), Baldassarre dovrà fare i conti, tuttavia, con il suo essere. Per chi vive in 'oriente' (come me) è molto facile identificarsi in Baldassarre, soprattutto xkè sono gli altri ke ti identificano. L'odiosa e abusata parola gavur (infedele) è un markio ke pesa perennemente su di te, nonostante tu possa essere, come Baldassarre, la persona più mite e corretta del mondo e infiskiartene altamente delle cavolate di razza, lingua e religione ke, purtroppo, la fanno da padrone da sempre nella testa degli ignoranti.
Ma qualcosa scuote il torpore dell'agiato, celibe e stanziale Baldassarre. Nell'aria vi sono strani segni. E c'è un libro, un libro che lo stesso ha sempre trascurato di leggere: 'Il Centesimo Nome'. Il Genovese non ha mai dato peso a queste corbellerie millenariste, abituato com'è a vivere in mezzo a vari tipi di invasati. Infatti, si dice (e quante cose si dicono!) ke ki potrà pronunciare il centesimo nome di Dio potrà far crollare il mondo, o dominarlo (il ke e' uguale). Baldassarre vende il libro e poi, per vari avvenimenti, sente il bisogno di leggerlo, prenderlo, custodirlo, distruggerlo.
Inizia così il suo viaggio, tra miserabili amministratori ottomani, profeti di sventura (il più noto tra questi è il Messia-cialtrone Sabbatai Zevi), accidiosi e cupi protestanti inglesi, inquisitori cattolici. E tutti vogliono rompergli le scatole in qualke maniera. Insomma, ce n'è per tutti.
Baldassarre ci ricorda ke siamo sempre stranieri, anke se non lo sappiamo. Anke se siamo al sicuro e al calduccio in quella ke crediamo sia casa nostra e dobbiamo fare i conti sempre, e comunque, con l'umana idiozia e le situazioni impreviste.
Come va a finire non lo dico. Accattatevi il libro, non 'Il centesimo nome' (e altre carte igienike), ma il 'Periplo di Baldassarre', ke di scemi ke credono alle baggianate sulla fine del mondo, all'Oriente misterioso, alle ere zodiacali, ce ne sono fin troppi e non ce n'è proprio bisogno di altri fissati ad impestare l'ambiente.


Ciao ciao

Piko

PS
Ringrazio Churra e JJF e gli altri Fantasmi Formaggini ke mi hanno fatto conoscere questo sito dove, purtroppo non riesco a chattare con facilità.

PPS
Scusate, data la cattiva trasformazione dei caratteri sono stato costretto ad omettere gli apostrofi e le "i" maiuscole!
Credo ke il nomadismo sia la forma xfetta di comunicazione x superare ogni sbarramento. Solo ki è straniero ovunque è di casa ovunque. O il contrario.
Insomma, abbiamo una vita sola (dr. Frankenstein permettendo), non sprekiamola nella staticità.
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liberliber
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Messaggio da liberliber »

mo' provo a sistemartelo io, è troppo bella la recensione ed è un peccato che ci siano questi codici in mezzo! Se sbaglio qualcosa mandami un mp. Ciao.
P.S. Ma 'Il centesimo nome' è un libro che esiste davvero o un pretesto da 'libro nel libro'?
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
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aidan
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Messaggio da aidan »

No, non penso che il libro esista.
In effetti è un bel libro, anche se secondo me non è il migliore di Maalouf.
Per chi ama questi racconti di viaggi in oriente consiglio vivemente, sempre da Maalouf: 'Léon l'africain' e 'Samarcanda'.
Samarcanda parla di un libro che si esiste, le Rubbayat di Omar Khayam.
Ho rilasciato i due libri (in francese pero') a altre due bookcorsare assidue frequentratrice di questo Forum !! :wink:
Vale. Salud y que el corazón palpite donde le toca de por sí, es decir, a la izquierda.
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PiKo
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Grazie dell'aggiustaggio!

Messaggio da PiKo »

Grazie Cesira, dell'aggiustamento. E' abbastanza frustrante far uscire numeri al posto delle lettere (Oddio! E se e' un messaggio cifrato come nel Centesimo nome? ....: ) :wink:

Un saluto

Piko
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PiKo
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Messaggio da PiKo »

Di libri ke hanno come titolo "Il Centesimo Nome" ne esistono a bizzefffe, in molte tradizioni monoteiste (essendo gli stessi monotematici ).
Uno o un altro non fa differenza. Si potrebbe dire ke ogni tasbih (ovvero il rosario ke hanno i musulmani, ispiratore del nostrano) e' un "Libro del Centesimo Nome".
La stessa cosa vale x gli alfabeti ebraico e arabo: non bisogna leggere i testi, ma interpretarne il valore numerico. Insomma una bella cavolata ke xo' da duemila e piu' anni fa scannare la gente x una addizione dizione in piu' o in meno.
Cmq, e' questo tipo di tradizione-pippa ke si studia in varie medrese (scuole coranike), nelle scuole rabbinike, nei circoli massonici e nel ki non li fulmina a tutti. E' come un terno a lotto (non x niente la kiamano Cabbala', a Napule). Ki fa uscire i numeri giusti, oltre ad uscire di testa, spacca la capoccia agli altri xke' hanno xso.
Questa strunzata di interpretare i numeri delle lettere si kiama "cronogramma" e molti documenti ufficiali hanno appunto la data "maskerata" ke annuncia la fine del mondo. Ogni volta ke ne trovo una mi sgrattugio di conseguenza e lancio una sana bestemmia catartica e propiziatoria all'indirizzo di ki, non avendo niente da fare, rompe l'anima al prossimo ingrigendo la propria con questi esercizi masturbatori.

PiKo

PS
Molto bello, dello stesso autore, e' anke "Le Crociate viste dagli arabi".
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Messaggio da LaVale »

aidan ha scritto:No, non penso che il libro esista.
In effetti è un bel libro, anche se secondo me non è il migliore di Maalouf.
Per chi ama questi racconti di viaggi in oriente consiglio vivemente, sempre da Maalouf: 'Léon l'africain' e 'Samarcanda'.
Samarcanda parla di un libro che si esiste, le Rubbayat di Omar Khayam.
Ho rilasciato i due libri (in francese pero') a altre due bookcorsare assidue frequentratrice di questo Forum !! :wink:
la bookcorsara (lentissima, mi vergogno un casino, non l'ho ancora finito, ma a leggere in francese sono leeenta!) di Samarcande sono io.
Confermo, é bellissimo!
Se vi interessa leggerlo dopo di me (tra un paio di secoli, visto i miei ritmi attuali), fatemi un fischio!

Vale

ps
mi sembra molto interessante anche "les croysades vues par les arabs"(sicuramente ho sbagliato qualcosa), peró l'ho cercato in libreria e non l'ho trovato né in italiano né in francese
:(
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liberliber
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Messaggio da liberliber »

PiKo ha scritto:(non x niente la kiamano Cabbala', a Napule).
Premetto che non mi intendo per niente di cultura araba. Ho però letto parecchi libri sul mondo ebraico, e la Kabalah (da cui il napuletano!) è una cosa ben diversa, che è stata mal interpretata e ha così dato origine all'idea superstiziosa che tu dici.
A parte questo, l'analisi numerica dei testi della Bibbia (senza arrivare all'esasperazione, cioè a trovarci un significato religioso e di fede che non c'è) può essere molto curiosa e interessante.
Consiglio moltissimo (anche se l'argomento viene citato en passant e solo a fini narrativi) 'Danny l'eletto' di Chaim Potok, uno dei miei scrittori preferiti.
Giuro che farò al più presto una recensione su questo autore (mmmm... sono già in debito di due recensioni... provvedo appena possibile).
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
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PiKo
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Messaggio da PiKo »

Hai ragione Cesira, ma io parlavo di una degenerazione del termine ke appunto viene applicata da maghi e santoni.

Mezel tov

Piko
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Rodolfo II
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Messaggio da Rodolfo II »

Ho terminato ieri di leggere questo libro e devo dire che mi è decisamente piaciuto. Concordo nel dire che forse non è il miglior libro di Maalouf (ma io ho letto solo questo e Samarcanda) ma comunque mi ha appassionato. La prima parte è forse un po' farraginosa ma da pagina 100 in poi l'ho letteralmente divorato.
Mi è sembrato un romanzo di ambientazione: la ricerca del Centesimo Nome è solo un pretesto per trascinare Baldassarre (che, al di là di quello che dichiara, forse sente davvero il desiderio di spingersi la dove non è mai stato) in lungo e in largo per l'europa del seicento. L'avventura pura viene molto spesso solo accennata, quel che risalta veramente sono i personaggi, tutti diversi e ben delineati, magari anche solo con brevi accenni alle loro caratteristiche fisiche o intellettuali.
Baldassarre, così sfortunato in amore fino al momento della sua partenza, prova finalmente la gioia di rapporti intensi e desiderati con la vedova e la locandiera inglese: ma è solo un piacere effimero, benchè destinato a durare per sempre nei suoi ricordi. Il ritorno a casa, la sua vera casa, lo porterà a contrarre un altro matrimonio che, sebbene questa volta accettato se non intimamente desiderato, non sembra distinguersi da quello un tempo impostogli dalla sua famiglia.
Credo che continuerò a leggere i romanzi di questo scrittore: il prossimo potrebbe essere Leone l'Africano.
E tu vuoi viaggiarle insieme, vuoi viaggiarle insieme ciecamente perché sai che le hai toccato il corpo, il suo corpo perfetto con la mente. (FdA)) - La cosa che più mi piace fare è niente. (WtP) - Ma conosco le coincidenze del 60 notturno, lo prendo sempre per venire da te (RG) Immagine La mia Wishlist
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