Quoto la presentazione di questo libro che ho trovato su mentelocale.it:
È finita l'era dei libri-mattonazzo sul cinema, quelli che partono dai Lumiére e arrivano all'altro ieri, passando per Rossellini e Orson Welles. Intorno ai film da sala sono andate spese anche troppe parole, troppi concetti. È per questo che, per venire incontro a studiosi e cinefili di tutto il creato, Johnny Palomba ha deciso di scrivere Recinzioni.
Ma chi è Johnny? Si dice di lui che sia colombiano di nascita, che abbia militato nell'aviazione del Congo Belga e che - nel 1983 - fosse al fianco di Diego Garcia e il popolo dell'atollo a sabotare le basi britanniche. In seguito pare si sia messo a trafficare smeraldi e che l'abbiano arrestato. E pensare che il suo romanesco è perfetto...
La leggenda continua con la sua miracolosa evasione dal carcere di Providencia - sempre in Colombia - e col suo arrivo in Italia, all'inizio degli anni '90. È sopravissuto grazie a loschi traffici, trasporti di materiale tossico ed altro. E il cinema? Che c'entra? C'entra che Johnny è stato stunt in vari film di serie B girati ad Honk Kong. Lì si è appassionato all'industria cinematografica. Dice di essere riuscito a farsi pubblicare il libro con la Fandango Libri minacciando Domenico Procacci di rivelare verità scomode. Mah.
"Recinzioni" è un libro di recensioni cinematografiche. Fatto un po' a modo suo. A Johnny piace chiamarle "critiche perimetrali"; gli piace l'idea di rinchiudere i film in uno steccato di poche parole, senza cedere alla “logorroicità” dei critici di mestiere. E ci riesce, eccome se ci riesce. Ogni film è racchiuso in tre "capisardi": l'occhiello, che «è la cosa più difficile. È la frase a cui penso di più quando finisco la trama». La trama, appunto, scritta con la sensibilità e la sintassi di un bambino di cinque anni "romano de roma", e la morale - freddura finale - che conclude la parabola di Johnny come una virtuale palombella calcistica (vedi Palomba).
Quale esempio delle "recinzioni" di Johnny vi posto quella di un film celeberrimo dell'ultima stagione: The Passion di Mel Gibson...
Titolo: apassionedecristio
Occhiello: popo nummepiace stoporo cristo alla brace.
Svolgimento:
«che infatti apassionedecristio se chiama così perché erreggista ciaveva nagrande passione che infatti allora affatto stofirm eallora appreso umpiacione e iaddeto mò annamio ampaesetto sperduto daabasillicata e tegonfiamo debbotte che infatti allora cestaggesù che lo gonfiano ie meneno ie dicheno unzacco de parolacce chepperò nunsecapisce gnente perché infatti parlano in basillicatese allora infatti lo piiano accarci accazzotti corbastone caafrusta caafrusta modificata ie fanno etorture teribbili tipo oschiaffo dersordato allora poi che infatti cestava pure una tutta strana che mesà che era tipo nafotografa che infatti ciaveva imbraccio lomino daacodac allora poi stoporo cristo che pareva nabracioletta ie mettono nacroce e loripiiano accarci ie fanno sputa dieci litri desangue allora poi cuanno che sta incroce tutto bucherellato allora geùccristio dice elì eli' lama sabachtani? che in basillicatese vordì mio dio mio dio ma se pò fa unfirm così? ma che daverodavero? ma stamio arcinema o darmacellaro? vabbé che è pascua ma la griiata mista vattela affà arpaese tuo. poi lui mesà che tipo risorge ner mentre che erreggista tramonta».
Morale: «anamico mio lanno preso accarci e ianno menato ammorte ma dopo treggiorni ianno rimenato».
Luogo del misfatto: novapiledumileccuatto, Warner Moderno sala 4 16.15 con sottotitoli in inglese.
Io sono in delirio. Veramente, non ce la faccio più dal ridere. Penso che comprerò questo libro...