Eric Schlosser "Fast Food Nation"

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Frine
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Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da Frine »

Eric Schlosser, "Fast Food Nation. Il lato oscuro del cheesburger globale."
Ed. Net, euro 8,80.

Un saggio molto interessante, nato da un' inchiesta per "Rolling Stone",su tutto quello che "sta dietro" alle grandi catene di fast food americane, partendo dalla nascita e sviluppo di questo tipo di ristorazione, che ha modificato radicalmente buona parte della produzione alimentare americana, penalizzando la produzione indipendente (di carne bovina, di pollame, e di patate, ovviamente..), analizzando le condizioni di lavoro dei dipendenti (non solo dei fast food, ma anche delle industrie che forniscono i prodotti, agghiacciante il capitolo sui macelli..), per arrivare a chiedersi "che cosa c'è davvero nella carne?"(e non solo nella carne: in un certo senso è esilarante la lista - lunga 14 righe - di ingredienti chimici che formano il "gusto fragola"del milk shake): l'alto contenuto di grassi, e il conseguente rischio di obesità per chi frequenta abitualmente i fast food, passa in secondo piano, e sembra un aspetto secondario se si pensa alla presenza di batteri di Escherichia coli 0157:H7, legata alle scarse (inesistenti?) condizioni di igiene che accompagnano la trasformazione della carne; un batterio mutato che, ahimè, può uccidere.. mentre qualcuno rifiuta ancora l'applicazione dei protocolli HACCP, e la regolamentazione del ritiro di carne variamente contaminata lascia ai produttori e alle catene troppa libertà di insabbiare questi casi..
Dal tasso di violenza e criminalità che un fast food sembra "creare" intorno a sé (Lo sapevate? Ogni mese quattro o cinque lavoratori di fast food vengono uccisi nel corso di una rapina. Sapevatelo, su Rieducational Channel!), al processo McLibel, spia di un processo di espansione e colonizzazione che non riguarda solo l'Europa, ma che per fortuna non passa del tutto inosservato; si arriva alla riflessione finale:

"Spalancate la porta a vetri, sentite il soffio dell'aria condizionata, mettetevi in fila, guardate i ragazzini in cucina, i clienti seduti ai tavoli, le pubblicità dell'ultimo giocattolo, studiate le fotografie illuminate lassù, pensate da dove arriva il cibo, a come è stato fatto, pensateci. Poi ordinate. Oppure fate dietro front e uscite. Non è troppo tardi. Persino in questa nazione fast food, potete ancora fare come vi pare."
:?

(ah-ehm.. io sui dati scientifici -e sulla terminologia- non è che sia molto ferrata.. ho riportato quello che sta nel libro, spero senza scrivere troppe cagate.. :oops: )
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Messaggio da matteo-anceschi »

L'ho letto e comprato...concordo con Frine, leggetelo, credo faccia capire un po' di cose.

Ciao,
Matteo
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lilacwhisper
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lilacwhisper »

Che i fast-food e in generale le multinazionali non abbiano la coscienza pulita è un dato di fatto, ma qui - dati alla mano - si apre un vero e proprio museo degli orrori.
Questo libro analizza in modo minuzioso tutto quello che sta "dietro" alle multinazionali della ristorazione. E' agghiacciante scoprire le condizioni di precarietà in cui vivono i lavoratori di McDonald's, incentivati a mantener vivo il turnover per via dei sussidi statali (all'azienda, non al lavoratore disoccupato!), ma ancor più agghiaccianti sono i dati relativi agli atti di violenza da parte degli ex dipendenti contro il luogo di lavoro o addirittura contro i colleghi. Per non parlare delle condizioni aberranti di chi lavora nei macelli.
Ecco, se da un lato le multinazionali appaiono giustamente in cattiva luce, dall'altro mi chiedo: ma lo Stato, la grande America democratica tanto sbandierata, le leggi e i diritti dove diavolo stanno? Perché un aspetto interessante - e purtroppo spesso trascurato, per fortuna non dall'autore - è il fatto che certe porcate avvengano con il beneplacito dello Stato, della "Giustizia", del Congresso e dell'Istruzione (un caso tra tutti: la scuola obbligata a continuare a rifornirsi da un'azienda che forniva carne avariata), spesso grazie a fondi ingenti ricevuti dalle multinazionali. Allora forse il discorso è un po' più ampio: il fast-food non è IL MALE a prescindere, come dimostrano alcuni casi felici di ristoranti a conduzione familiare che usano solo carne bovina fresca e patate sbucciate quotidianamanente a mano. Occorre allargare un po' di più il discorso, scoprendo magari che dal punto di vista della legalità in America le cose non vanno molto meglio che in Italia (...anzi).
Molto interessante scoprire le strategie con cui si cerca di rendere il cliente "affezionato", a partire dall'infanzia ( purtroppo anche a scuola, cosa che in Italia per ora non accade), non solo con pubblicità e promozioni, ma anche con gusti e sapori creati artificialmente.
Credo che sia un libro fondamentale, non solo per capire "quel che c'è dietro" e giudicare se mangiarlo o meno, ma anche per riflettere sui livelli infimi che il mercato può raggiungere: forse questo avverrà in modo pessimistico, ma alla fine del libro c'è spazio per un po' di speranza, grazie alle proposte dell'autore. Chissà che prima o poi qualcosa non cambi (certo da oggi non guarderò più le Chicken McNuggets con gli stessi occhi...).
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MartinaViola
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da MartinaViola »

il libro è agghiacciante (mi mancano le ultime pagine...) ma la copertina con quella foto stupenda di patatine fritte succulente ti fa venir voglia di dimenticare tutto quello che hai appena scoperto e tornare a goderti le patatine al gusto manzo affumicato di mcdonald's... :roll: è assurdo quanto sia facile cedere all'istinto e mettere da parte la razionalità, anche nelle piccole grandi cose di ogni giorno, come il cibo.
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lup »

posso un piccolo ot?
martinaviola ha scritto:le patatine al gusto manzo affumicato di mcdonald's..
farti direttamente una bustina di coloranti ultrachimici no? :P
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lizzyblack »

Leggendo le vostre recensioni, mi è proprio venuta voglia di leggerlo. Magari approfitto del viaggio a Londra per comprarlo in lingua :think: Avevo letto tempo fa un libro che riguardava alcune condizioni di lavorazione e distribuzione del cibo nei supermercati inglesi (per chi fosse interessato, il libro è "Non c'è sull'etichetta"), così come mi aveva colpito molto la descrizione del "retro" dei ristoranti Newyorchesi in "Kitchen confidential". Credo che leggerli sia necessario per cercare di porre dei rimedi, anche poco per volta.

ps. cazziatone. Ultrachimici non vuol dire un tubo :P La contrapposizione errata tra un composto naturale e uno chimico si è ormai radicata nella società, ma vorrei sottolineare che qualunque sostanza è chimica, ma non necessariamente naturale (e che il termine sintetico non sempre indica qualcosa di dannoso :wink: )
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lup »

ok, ammetto l'errore :notworthy: e tengo presente per il futuro :) (e so bene che naturale non significa sempre "buono", fatevi una scorpacciata di spiedini di amanita falloide su rami di oleandro e ne riparliamo).

io sull'argomento ho letto Morgan Spurlock, Non mangiate questo libro, con l'autore che spinge all'estremo lo stile di vita statunitense (prima che mi cazziate sul termine americano :lol: ) consumando 3 pasti al giorno da mcdonald e ne racconta la vicenda.

detto questo ho visto che il libro c'è in biblioteca, metto in lista :D
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lizzyblack »

Bravo :P :lol:
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lizzyblack »

lup ha scritto:consumando 3 pasti al giorno da mcdonald e ne racconta la vicenda.
Mi sa che io avevo visto il documentario, nonsapevo esistesse anche il libro (mi ricordo questa cosa scioccante che dopo un tot di tempo, facendo gli esami del sangue, aveva gli stessi valori di un alcolizzato :? )
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lilacwhisper »

Se devo essere onesta, secondo me questo libro si basa molto, moltissimo sugli USA. Certe cose pesantissime (16enni immigrati schiavizzati nelle cucine, abusi vari di potere, sparatorie, ecc...) sono legate agli USA, e con questo non dico che sia un libro falso (anche perché mi è piaciuto e l'ho trovato davvero illuminante :yes!: ), né che l'Europa sia un'isola felice, ma a mio parere è un libro che documenta una situazione un po' diversa da quella europea. Certo, con la globalizzazione le multinazionali hanno diffuso le proprie politiche aziendali nel mondo, ma al di fuori dei loro Paesi ci sono normative (lavorative, igienico-sanitarie, ecc...) e condizioni politiche diverse. Quelle poche volte (1/2 l'anno) in cui mangio al Mc di Piacenza trovo le stesse persone a servirmi, quindi già questo mi fa supporre che il turn-over non sia così sfrenato come in America, dove le aziende vengono sovvenzionate in base alle nuove assunzioni: logico che licenzino quanta più gente possibile, per avere soldi! Ma allora ragioniamo: il problema sta alla radice, il problema è lo Stato che permette queste cose. Poi ovvio, la singola multinazionale sarà disonesta, ma perché c'è chi glielo permette e ne trae guadagno, e questo secondo me è davvero vergognoso.
Oltretutto, io bambini in crisi d'astinenza da fast-food non ne ho mai visti: se un bambino ci mangia più di due volte al mese ha un problema, ovvero i genitori che ce lo portano e non sanno cosa sia l'educazione alimentare :P

Detto questo, sarò ipocrita, ma non me la sento di boicottare per tutta la vita i fast-food, pur avendo letto il libro. Ci mangio una o due volte l'anno al massimo, come dicevo, perlopiù perché capita, magari sono di fretta e il fast-food è il posto più vicino e conveniente in zona. Ok, ora so qualcosa in più della provenienza del cibo, evito le bibite perché sono polverine diluite (ma anche in molti bar italiani offrono frullati che sono polverine diluite: perché la Coca del Mc sì e il frullato X no?* :roll: ). Ok, le multinazionali non hanno la coscienza pulita, ma allora perché non mangiare da Burger King, e poi, che so, indossare senza alcun problema scarpe da ginnastica costose cucite in Paesi in via di sviluppo? Non è la stessa cosa?

EDIT
*Giusto per fare un esempio italiano: http://www.eracleapoint.it/frapperia.aspx
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MartinaViola
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da MartinaViola »

giusto una precisazione sul mio intervento.
quello che volevo dire è che l'immagine di copertina è talmente succulenta che fa venire voglia di azzannarla. 8) la foto è stupenda, c'è poco da fare. :lol: :yes!:
per quanto mi riguarda, essendo celiaca, non mangio da mcdonald's nè in altri fast food da secoli e le "polverine" le tengo lontane perché non è mai chiaro cosa ci sia dentro esattamente.

La sezione del libro dedicata agli aromi è molto interessante. L'autore spiega che a volte la dicitura "aromi naturali/artificiali" non fa che aumentare la confusione del consumatore, dato che "naturale" non significa per forza sano e genuino.
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da silvietta75 »

lizzyblack ha scritto:Mi sa che io avevo visto il documentario, nonsapevo esistesse anche il libro (mi ricordo questa cosa scioccante che dopo un tot di tempo, facendo gli esami del sangue, aveva gli stessi valori di un alcolizzato :? )
Anch'io l'ho visto, è Super Size Me, che prende il titolo proprio da un tipo di panino del Mc in vendita in America.
E' stato shockante, sia perché questo tizio ha rischiato la vita mangiando x un mese solo cibi del McDonand distruggendosi la salute, sia x le abitudini alimentari americane denunciate nel documentario: è tutto in versione gigante, dalle bibite ai dolci, ai panini.. le persone non hanno il minimo scrupolo nell'ingurgitare un litro di coca o ingozzarsi con un panino da mezzo chilo.
Manca del tutto la cultura alimentare, e solo da pochi anni si cerca di introdurre nella dieta americana frutta e verdura (vedi Michelle Obama che cura l'orticello alla casa Bianca).. la maggior parte della popolazione si nutre di cibi pronti pieni zeppi di grassi.
La sensazione che si ha è che, come dice lilac, sia una realtà tutta americana e, nonostante una prevedibile "omogeneizzazione" negli stili di vita ed abitudini, x fortuna è abbastanza lontana dal nostro modo di concepire il cibo e, soprattutto, la salute... ricordo con orrore l'intervista ad un uomo finito in ospedale cieco e con un diabete alle stelle perché gli sembrava del tutto naturale bere 8 litri al giorno di bevande gassate :eyes:
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lilacwhisper »

MartinaViola ha scritto:per quanto mi riguarda, essendo celiaca, non mangio da mcdonald's nè in altri fast food da secoli e le "polverine" le tengo lontane perché non è mai chiaro cosa ci sia dentro esattamente.
Non so se questo chiarimento dipenda o meno dal mio post di prima: se sì, non stavo affatto parlando di te, ma a titolo personale. E' una riflessione che ho fatto sull'argomento, perché volevo chiarire il mio pensiero. Tutto qua (anche perché so della tua celiachia, hai un banner in firma e se n'è parlato altrove, tranquilla :wink: ).

EDIT
Mc e Burger King sono quasi delle mammolette in confronto a questo! E c'è gente che lo frequenta... sono davvero pazzi :shock:
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da MartinaViola »

lilacwhisper ha scritto:Non so se questo chiarimento dipenda o meno dal mio post di prima: se sì, non stavo affatto parlando di te, ma a titolo personale. E' una riflessione che ho fatto sull'argomento, perché volevo chiarire il mio pensiero. Tutto qua (anche perché so della tua celiachia, hai un banner in firma e se n'è parlato altrove, tranquilla :wink: ).

EDIT
Mc e Burger King sono quasi delle mammolette in confronto a questo! E c'è gente che lo frequenta... sono davvero pazzi :shock:
mi riferivo all'intervento di lup. :yes!:

fantastico il sito!!! ma esiste davvero? :shock:
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lizzyblack »

Son sconvolta :eyes: :eyes: :eyes:
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da MartinaViola »

dalla pagina di wikipedia... :shock:
http://en.wikipedia.org/wiki/Heart_Attack_Grill
The Quadruple Bypass Burger with 8,000 Calories (33,000 kJ) has been identified as one of the "world's worst junk foods".[10] It consists of four half-pound beef patties, eight slices of American cheese, a whole tomato and half an onion served in a bun coated with lard.
One of the restaurant's gimmicks is an unusual reward for customers who finish a Triple or Quadruple Bypass Burger, wherein they are placed on a wheelchair and wheeled out to their vehicle by their "personal nurse".
ho trovato anche la pubblicità! :eh?:
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da silvietta75 »

Ohssantocielo :eyes: ma che posto è? Se pesi più di 350 libbre mangi gratis? :eyes: su facebook hanno anche parecchi fans :shock:
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lup »

lilacwhisper ha scritto:Ok, le multinazionali non hanno la coscienza pulita, ma allora perché non mangiare da Burger King, e poi, che so, indossare senza alcun problema scarpe da ginnastica costose cucite in Paesi in via di sviluppo? Non è la stessa cosa?
personalmente, il mio rifiuto a mangiare nei fast food non deriva dal fatto che siano americane o bulgare o altro. rifiuto il concetto di fast food in genere, non vedo differenza tra il cacciarsi in gola velocemente un panino al bar, un kebab o un hamburger, e penso che in strada camminando si debba mangiare solo il gelato. (non è che l'avatar si sceglie a cazzo :mrgreen: :lol: ) forse potrò permettermelo dato che raramente sono veramente di corsa, ma il fatto di prendersi il tempo che occorre per mangiare credo sia una delle poche cose che ci possano invidiare in europa.
io poi sono estremamente diffidente, forse troppo, su certe cose, tipo il formaggio già grattuggiato in busta, dove possono infilare qualsiasi cosa, i wurstel (idem), i ravioli (idem) e sono convinto che se vedessimo in qualsiasi ristorante come viene preparato il cibo, in metà non ci torneremmo più. eh, troppo pessimista, lo so :D
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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lizzyblack »

Beh, però non tutti hanno la possibilità di farsi la pausa pranzo in trattoria :P Penso ci sia una bella differenza tra un hamburger del fast food di turno e un panino che ti fa il panettiere o che ti prepari tu a casa :wink: Per quanto anche io sia una patita del mangiar lento e con calma, i primi anni di università avevo mezz'ora di pausa pranzo, e poichè era impensabile per me saltare un pranzo (visto che oltretutto ero sveglia dalle 5.45 del mattino e rientravo alle 8 di sera), ho spesso pranzato con un panino. Per come la penso io, la moda dei fast food è decisamente legata all'età di una persona. Quando si entra in un fast food in Italia è evidente che la maggior parte delle persone che lo frequentano è compresa in una fascia di età da 15 ai 20 anni. Poi fortunatamente, perchè abbiamo una cultura basata sul piacere di mangiare, si cambiano abitudini (beh, non nel 100% dei casi, ma almeno l'80% sì :wink: ), tanto che non conosco nessun mio coetaneo che metta tra i primi posti un pranzo da un MacDonald's o un Burger King.
Poi, per quanto riguarda le cose già preparate, qui sfondi una porta aperta :P Risaputamente facciamo ancora i ravioli a mano con le verdure dell'orto :lol:
Liz

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Re: Eric Schlosser "Fast Food Nation"

Messaggio da lilacwhisper »

MartinaViola ha scritto: mi riferivo all'intervento di lup. :yes!:
Ricevuto :wink:

Sì sì, il fast-food da attacco cardiaco esiste davvero, ne ho sentito parlare su un altro forum... è davvero una cosa inquietante! Cioè, dico io, ma quanto poco devi volerti bene (e che problemi mentali devi avere) per mangiare roba così? :| Oltretutto è un bell'ambientino kitsch con cameriere travestite da infermiere, mentre fuori dal locale hanno messo un'ambulanza (che allegria mangiare in un posto che ricorda l'ospedale! A me farebbe passare la fame :P ).
lup ha scritto:(non è che l'avatar si sceglie a cazzo :mrgreen: :lol: )
Non l'ho mica capita, dal basso della mia ignoranza a me il tuo avatar sembra un trattore :P
Come dice la Liz, la vita da universitaria pendolare non ti permette di andare a casa a gustare i pranzetti della mamma, né in trattoria (l'universitario medio non ha le tasche gonfie di quattrini, né i buoni pasto :roll: ). Quando hai 15 minuti di pausa e nel frattempo devi andare dall'altra parte della città per assistere a una lezione in un'altra facoltà, non vedo cosa si possa mangiare al di fuori di un panino (dico panino ma può essere pizza al trancio, piadina, uno yogurt, comunque sia qualcosa di veloce). Idem quando lavoravo in negozio... in mezz'ora di pausa pranzo e lavorando a 20 km da casa, non avevo altra scelta che mangiare al bar o al massimo portarmi qualcosa da casa (anche se dopo una settimana di schiscetta fredda nei Tupperware ti viene la tristezza :P ). Ovvio che se un giorno voglio andare a mangiare fuori casa e ne ho la possibilità vado al ristorante, ma ci sono situazioni in cui manca materialmente il tempo e mangiare veloce è necessario. E dài, voglio credere che in autostrada non ti sei mai fermato in autogrill? :whistle:
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