Mattatoio n. 5 - Kurt Vonnegut

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-gioRgio-
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Mattatoio n. 5 - Kurt Vonnegut

Messaggio da -gioRgio- »

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titolo: Mattatoio n. 5
autore: Kurt Vonnegut
editore: Feltrinelli
prezzo: 14 euro (mica un prospero!)
scheda: qui

Ho comprato questo libro spinto dalla curiosita' suscitata verso questo autore qui sul forum ed in ambiti collegati. Forse questo non ha giovato. I salti temporali creano un tessuto di "vita" entro cui si incastona l'evento del bombardamento di Dresda, e certo questo aiuta a dare dei fatti storici e drammatici una visione "corale" all'interno della quale il destino dell'uomo e' nelle mani piu' del caso che dei flussi causali o di un qualche dio - come scandito dal mantra "cosi' va la vita".
Ma a parte questa visione, piu' o meno condivisibile, non trovo niente di particolarmente bello in un romanzo scritto in forma (volutamente?) piatta e con eventi anche originali che pero' - IMVHO - lasciano il tempo che trovano.
Avrei voluto proseguire la lettura di Vonnegut con "Ghiaccionove", ma soprassiedero' senz'altro.
-gioRgio-

"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
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Eric
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Messaggio da Eric »

Non concordo: a me era piaciuto.
Certo, io mi aspettavo un libro duro e difficile sugli orrori della guerra, ed invece è a metà tra Ed Wood e Douglas Adams... però mi ha divertito, e la teoria dell'ipertempo non è così piatta come la si vorrebbe far passare.
Non è un capolavoro, però per me resta un buon (non "ottimo") libro.

- No, non lo è. Però non abbiamo scelta. Tu puoi viaggiare nel futuro, John Constantine?
- Come chiunque altro capo, lo sai. Un minuto alla volta.

Neil Gaiman, Paul Johnson. The Books of Magic 0.

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Xantro
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Messaggio da Xantro »

Della serie "il forum è bello perché è vario" , esprimo parere opposto e rilancio Vonnegut come un genio e Mattatoio come il suo capolavoro.

L'autore.
Vonnegut non scrive piatto: scrive scorrevole, al limite del colloquiale, con humor nascosto fra le pieghe di un discorso dove solo apparentemente tutto è sullo stesso piano (piccoli episodi quotidiani, grandi domande della vita, amenità e colpi di genio) ma dove sta a noi accorgersi che "ohi! Ha appena detto una grandissima verità".
Questo stile è adatto allo scopo della sua scrittura, che parte dalla satira del nostro modo di vivere per arrivare alla satira sulla nostra stressa natura di esseri umani, il tutto col distacco e l' understatement che sono una delle parti migliori della cultura anglosassone.
Graham Greene, che cretino non è, l'ha definito "uno dei migliori autori viventi". Mi pare anche abbia vinto una cosa tipo Pulitzer, ma non ne sono certo. Sono solo certo che lo meriti.

Mattatoio n° 5.
Intanto è un'opera profondamente e serenamente (apro parentesi: quanto è credibile il pacifismo miltante-duro-senza-se-e-senza-ma? Non è un militarismo uguale e contrario? Chiusa parentesi) contro la guerra. Un'opera dove un americano denuncia l'orrore di uno dei più grandi crimini di guerra commesso dagli USA.
Ma al tempo stesso è un'opera che riflette in maniera originalissima sulla percezione del tempo e della memoria, sul significato (o sul non-significato) di un'esistenza spezzata in frammenti e ricomposta a caso dalla distorta percezione temporale di un vecchio un po' tocco e un po' sognatore.
Quello che mi affascina è questo: quando si riuscisse veramente a percepire la propria memoria come un continuo presente, a vivere il tempo passato in un'unica dimensione fatta di salti nel tempo, cosa saremmo riusciti a fare veramente?
Avremmo domato il tempo? Saremmo Dio? Saremmo Billy Pilgrim? Saremmo onnipotenti o solo un po' picchiati in testa? E... se fosse la stessa cosa?

Segnalo il film omonimo del 1970, se non sbaglio a ricordare il protagonista è Max Von Sidow, se no uno che gli somiglia.

Raccomando il libro caldamente, buona lettura.
Che le tartarughe siano grandi ammiratrici della velocità è cosa del tutto naturale.
Le speranze lo sanno, e se ne infischiano.
I famas lo sanno, e ne ridono.
I cronopios lo sanno e ogni volta che incontrano una tartaruga tirano fuori i gessetti colorati e sulla curva lavagna della tartaruga disegnano una rondine.
(J. Cortàzar, "Storie di cronopios e famas")


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2teepot
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Messaggio da 2teepot »

Seh ... , anche a me il Mattatoio non piacque . Ma non è mai stato il mio genere .
Invece Ghiaccionove sono riuscito a leggerlo con curiosità , almeno per lo stile personale che ha Vonnegut .

Capolavori ? Non saprei , magari ... :roll:

Ai tempi leggevo di Max Frisch - Homo Faber , e pure questo lo associavo come sensazione a Vonnegut , cioè letteratura buona per quei tempi . Non capivo come potesse essere considerato un ottimo autore . Un capolavoro deve rimanere nel tempo .
Si abbraccia un'ombra e si ama un sogno. (Soderberg)
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Messaggio da Iorek Byrnison »

ANche io ho avuto problemi con il Mattatoio. Penso sia più il libro che la storia.
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
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liberliber
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Messaggio da liberliber »

io l'avevo trovato semplicemente geniale (tanto che poi Galapagos mi aveva deluso da morire).
L'ho letto col ring di zazie e mi ha davvero fulminato.
questa la mia J.E.:
un capolavoro. Surreale da morire, riesce a rendere perfettamente la sensazione di irrealtà che deve provare chi vive un'esperienza del genere. Francamente... mai lette niente di così strano!!! :o) Ora mi metto a caccia degli altri.
Buona lettura!
io lo consiglio, se non si era capito... :roll: :P
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
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Miss Piggott
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Messaggio da Miss Piggott »

A proposito, ma quel ring è deceduto? :think:
Vabbè che ora non avrei più tempo di parteciparvi...

Cmq, non so Mattatoio, ma a me Cat's Cradle (Ghiaccionove in italiano) è piaciuto molto...
Non avevo mai letto niente di simile, e il giudizio di Graham Greene ha contato parecchio nella mia decisione di leggere Vonnegut. Prima o poi lo compro e me lo leggo :yes!:
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mimonni
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Messaggio da mimonni »

liber:
Galapagos mi aveva deluso da morire
o no! ... è nella pila di libri che ho sul comodino!

ho letto e recentemente riletto Mattatoio, dove la cosa che mi ha sempre colpito è la tragi-comicità delle situazioni ( che dire dell'entrata in Dresda degli americani prigionieri di guerra, per dirne una? :cry: :lol: )

Lo stesso vale per "il grande tiratore" dove il caso si tinge di tragico, ma mentre leggevo avevo anche un sorriso ( amaro ) stampato sulla faccia.

per me Vonnegut è un grande.
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