Scritto nello stesso stile di Clotilde, appunto, non porta però a delle risate travolgenti, quanto a significativi sorrisi. La protagonista, Carlotta Wonder (ma penza un po'

Vi riporto uno stralcio da pag. 184, una specie di Carosello:
"Sorgeva l'alba. Era un mercoledì di novembre. Nel solaio sopra un dodicesimo piano si svegliò un gatto soriano. Sbadigliò, si stirò, si affacciò al finestrino e si buttò giù in strada.
-Ma no- gli disse un passero di passaggio.-son le foglie che devono cadere, d'autunno, non i gatti!
-Ah già!Confondevo-disse il gatto distratto e, interrotto il salto, risalì per l'aria e ritornò a dormire.
Una foglia d'ippocastano tentava di svincolarsi a forza dal suo ramo.
-Che fai?-gridò angosciata la foglia vicina di ramo.-Sei ancora tutta verde, puoi vivere ancora!
-Oh, la vita, che consunta illusione!-rise l'altra buttandosi giù.
Una foglia delusa, suicida. La triste foglia del bel tempo defunto. La povera foglia del fu."
...geniale
