Come promesso
Al sopportico delle api il primo amore
Al sopportico delle api
affisse ai muri le nostre iniziali
col colore della paglia bruciata.
L'amore nostro crebbe qui
nella stalla vicina.
E io vederti sorgere tenera ombra,
misuravo le parole tue calde
cercandoti le labbra con le dita.
Ombre di noi che siamo in fuga
si allungano, scompaiono
quando la lucerna del mulattiere
mette fremito alle bestie per la biada.
Camminano sulle zampe dei gatti
Improvvisa la sera ci ha toccati
me, le mie carte, la pezza di luce
sui mattoni della stanza.
E' tanto imbrunito
che mi sento addosso paura.
Ha ripreso la vita
dei piccoli rumori.
Sono sui tetti le anime
dei morti del vicinato,
camminano sulle zampe dei gatti.
Ecco, che piace molto a me è proprio che, nonostante Scotellaro sia presentato solitamente come un poeta soprattutto politico (per via dell'interpretazione che del suo lavoro ha dato per primo Carlo Levi), ci sono questi bellissimi testi d'amore, e ogni tanto (spesso), l'inquitante presenza della magia, del mistero, della paura verso ciò che non si comprende..