Sandor Marai - "Le braci"

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quisaz
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Sandor Marai - "Le braci"

Messaggio da quisaz »

Ho "incontrato" questa citazione...

Nella mia vita ho sperimentato di tutto, ho visto di tutto, ho visto la pace
e la guerra, ho visto cose miserabili e grandiose... ma chissa' che, in fondo,
il significato della nostra vita e di tutte le nostre azioni, non sia stato il
legame che ci univa a qualcuno, il legame o la passione, chiamali come vuoi.
Non credi anche tu che il significato della vita sia semplicemente la passione
che un giorno invade il nostro cuore, la nostra anima e il nostro corpo e che
qualunque cosa accada, continua a bruciare in eterno, fino alla morte? E non
credi che non saremo vissuti invano, poiche' abbiamo provato questa passione?
(S.Marai, Le braci)


... e sto meditando di prenderlo.
qualcuno lo ha gia' letto?
cosa ne pensa? gli e' piaciuto?
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talvolta e' una reazione appropriata alla realta'.
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liberliber
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Messaggio da liberliber »

a me è piaciuto da morire. E ne ho giusto una copia da liberare :D se vieni al prossimo meetup te la porto :wink:

(magari ricordamelo qualche giorno prima :P )
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
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-gioRgio-
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Re: Sandor Marai - "Le braci"

Messaggio da -gioRgio- »

A me tipicamente piacciono i libri con una trama di azione, dove capitano cose. Non piacciono molto i libri di speculazione, con dialoghi molto lunghi.
Questo libro ha fatto eccezione. Nonostante sia quasi un monologo, ha degli spunti veramente notevoli sul significato dell'amicizia, dell'amore, in ultima analisi della vita. Non banali. E analizzati con una capacita' di vederne le molteplici sfaccettature che non si incontra di frequente. L'ho letto rapidamente, cosa inconsueta per me con libri del genere. Secondo me vale la pena.
-gioRgio-

"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
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micoool
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Re: Sandor Marai - "Le braci"

Messaggio da micoool »

a me questo libro è piaciuto molto.. ma forse mi ha condizionato il fatto che me l'ha regalato un'amica con cui mi sentivo molto legata. E' una storia di amicizia, l'amicizia che finisce e non si sa perchè.. è una storia di rielaborazione del passato.. io quel libro non oso più prenderlo in mano.
(hai citato proprio la frase più bella :wink: ).

Ma ne vale la pena leggerlo :yes!:

Micol
Se leggero ti farai io sarò vento per darti il mio sostegno senza fingere e se distanza ti farai io sarò asfalto impronta sui tuoi passi senza stringere mai (Subsonica)

E sapeva che nessuna terra avrebbe nascosto in lei l'orma del mare (Baricco)

il mio blog: http://micoool.splinder.com
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quisaz
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Messaggio da quisaz »

grazie dei vostri consigli,
mi avete davvero invogliato a leggerlo!
(gia' ero sulla buona strada :wink: )
liberliber ha scritto:E ne ho giusto una copia da liberare se vieni al prossimo meetup te la porto
grazie! cerchero' di tenermi pronto.

Q
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Mi è molto piaciuto soprattutto per come Marai fa crescere l’attenzione gradatamente.
Il libro è profondo e scorrevole.
Impossibile sottrarsi all’incanto di queste pagine.
Mi sarebbe sfuggito se non avessi letto questa pagina di recensione.
GRAZIE !!!!

:D :D
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere

Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
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Iorek Byrnison
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Messaggio da Iorek Byrnison »

Recentemente mi è stato descritto in modo estremamente appassionato, e per alcuni versi mi è parso, per il modo di scrivere felpato, simile a McGrath. Penso proprio che lo rimetterò nella wishlist :yes!:
Ultima modifica di Iorek Byrnison il mar nov 02, 2004 5:23 pm, modificato 1 volta in totale.
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
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capola
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Messaggio da capola »

anche io come micol non ho mai più avuto il coraggio di prenderlo in mano...è stata una lettura molto veloce e appassionata, col caldo, l'estate del 2001, e purtroppo mi è tornato molto in mente quando la mia ultima storia d'amore è finita un pò...in vacca, ecco...
deserto vengo a te
coi tacchi a spillo ai piè...
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Barramundi
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Messaggio da Barramundi »

Un grande libro. Una storia particolare. Una lunga attesa durata quarantuno anni. Due grandi sentimenti (forse i più fulgidi) che, alle volte, tendono a confliggere e a entrare in competizione. Un ritmo appassionante che avvinghia il lettore e lo prende per mano in una gradevolissima visita dei più reconditi meandri dell'animo umano.

Un romanzo psicologico? Un saggio sull'amore e l'amicizia?
Niente di tutto questo: allo stesso tempo, un po' di tutto ciò, e, in ogni caso, molto più della somma dei sentimenti che del racconto rappresentano gli ingredienti essenziali.

Un racconto d'altri tempi: intimistico, lirico, sensuale, escatologico e sereno...la serenità della maturità.

Certo, il libro è un po' stagionato. Anno 1942. Inspiegabilmente riscoperto solo in quest'ultimo periodo. Valli a capire gli editori! Un romanzo dormiente che solo oggi si impone all'attenzione del grande pubblico: un appassionante e appassionato monologo (oltre la metà del romanzo) nel corso del quale, Henrik, l'anziano generale, ripercorre le tappe di un lungo ed intenso rapporto d'amicizia (più che fraterna) con l'altro protagonista del romanzo, Konrad.

Un'amicizia interrotta, negata, più che altro sospesa nell'aria, in attesa che giungesse il momento, un giorno, in cui meglio definirne i contorni e il contenuto. L'attesa paziente, struggente: una lunga meditazione su quanto accaduto quel giorno, nel corso di una battuta di caccia: una domanda che si impone e, dopo tantissimi anni d'attesa, esige una risposta.

Un'amicizia vissuta, due vite sospese in attesa che si compia il tempo per il chiarimento. Un rapporto a tre intenso (i due uomini e Krisztina, la moglie deceduta di Henrik) in cui si intrecciano il sentimento di profonda amicizia e la passione sensuale.
Here be spoilers
Fu per amore nei confronti di Krisztina, o solo per un vile e bieco sentimento di vendetta, che quel giorno, nel corso della battuta di caccia, Konrad, non visto, solo intuito da Henrik (un'intuizione più potente e reale di un'autentica visione) puntò il fucile verso l'"amico"?
Nessuno dubbio.
Sparare per uccidere.
Il motivo?
Amore o odio?
Un romanzo che enfatizza l'attesa. La lunga, struggente attesa che avvinghia i due protagonisti, entrambi asserviti ad un loro intimo fatale destino. L'attesa che si compia il destino, che ciascuno dei due porti a termine la propria particolare missione. E dopo?
Niente.
La morte.

Vivere fintatoché la missione che si ha compiere non sia ultimata. L'attesa, dunque, come forza vitale, inserita in un contesto ed in una visione quasi escatologica...un po' come il Godot di Becket.


L'attesa di una risposta vera, sincera ad una domanda, l'unica cui vale la pena di rispondere: Ti prego, dimmi, Krisztina sapeva che quella mattina, durante la caccia, avresti voluto uccidermi? Una domanda che ha atteso quarantuno anni per essere pronunciata, per ottenere una risposta, e, nel momento stesso in cui è formulata, perde importanza, si svuota di significato; tant'é che Konrad non risponde, ed Henrik, in un ultimo gesto, rivelatore del suo desiderio di ottenere pace e riposo, getta nel camino l'unico documento che avrebbe potuto fornirgli la risposta tanto attesa: il diario di Krisztina, conservato per anni, al quale lei consegnava tutti i più intimi pensieri.

Le braci del diario sono anche il fumo della verità, l'unica che valeva la pena di cercare, e anche il simbolo della vacuità dell'esistenza?
Per quanti non lo sapessero, Sandor Marai, scrittore ungherese, la cui grandezza può essere paragonata a quella di Kafka, vissuto per quasi novant'anni, morì suicida con un colpo di pistola nel 1989.

[inserito lo spoiler pe non rovinare la trama a chi deve leggere il libro, intervento di moderazione di Therese]
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zoe
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Re: Sandor Marai - "Le braci"

Messaggio da zoe »

Mannaggia a voi!
Adesso fa parte della mia pila....
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

Un bel libro, storia morbosa ma che prende fino alla fine.

La distanza temporale con l'impero austroungarico però l'ho sentita in alcuni passi, visto che i personaggi sembrano usciti dall'800..
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Theut
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Messaggio da Theut »

Il libro che mi ha fatta innamorare di Marai (e comunque anche tutti gli altri suoi libri sono molto belli).
E' impossibile interrompere la lettura de Le braci : cattura l'attenzione e si deve assolutamente sapere come va a finire. E il resoconto di avvenimenti di tanti anni prima è intrigantissimo.
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GaliAnna
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Messaggio da GaliAnna »

Ho letto questo libro grazie a un ring di Claudia1964 e mi ha lasciato davvero estasiata!

L'ho finito, ma avrei voglia di rileggerlo, per immeggermi di nuovo in questa atmosfera onirica dell'attesa, di una vita spesa nell'attesa di queste risposte che poi alla fine non sono poi così importanti...

Un libro sulle domande, più che sulle risposte, sulla necessità di esporre le proprie convinzioni e i propri dubbi che sovrasta il desiderio di ottenere risposte. Morire sapendo di aver chiarito le questioni in sospeso, per lo meno averle esposte al meglio.

Tante riflessioni interessanti, sull'amicizia in particolare. L'unica cosa che non mi è piaciuta è l'atteggiamento verso le donne, ma tant'è, alla fine la donna è l'unica che acquista dignità.

Non so perché ho aspettato tanto a leggerlo!
Un libro che ti entra dentro!
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ciucchino
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Messaggio da ciucchino »

che dire di più rispetto agli altri commenti se non che anche x me è un libro molto bello e a me non ha disturbato l'ambientazione un pò datata, anzi mi è sembrato che rendesse il romanzo "attuale"in ogni tempo e in ogni luogo.
Poi mi è stata imprestato da una mia carissima amica, che considero come una sorella, in un periodo non facile e pieno di dubbi per cui l'ho apprezzato ancora di più.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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Mademoiselle
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Messaggio da Mademoiselle »

C'è qualcuno che l'ha letto a cui posso chiedere in mp un chiarimento?
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liberliber
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Messaggio da liberliber »

nooooo fallo qui usando il tasto spoiler così chi non l'ha letto non scopre nulla ma i curiosi (tra cui non io, chiaramente... :roll: ) possono leggerlo :P
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Therese
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Re: Sandor Marai - "Le braci"

Messaggio da Therese »

non riesco ad avere un'opinione chiara su questo libro, mi è piaciuto moltissimo lo stile di scrittura di Marai (che non conoscevo), le riflessioni sulle relazioni umane, sul tempo che passa e su tante altre cose mi hanno colpita, il ritmo è trascinante e si legge d'un fiato.
Però.
Però non riesco ad aprezzare fino in fondo una storia con dei prsonaggi così assurdi, l'unico vagamente normale è Konrad.
Here be spoilers
Solo a me sembra da imbecilli chiudersi in un rapporto a tre intricato per anni, senza parlarsi e chiarire, ma soffrendo ognuno per conto suo? il comportamento di Kriztina potrà sembrare romantico, io l'avrei presa a schiaffi, ti chiudi nel mutismo otto anni e muori, ma che vita è? bò, sinceramente l'insistere su questa amicizia incancrenita che impedisce a tutti di andare avanti, di conoscere altre persone, mi ha irritata
concludendo, la vicenda in sè, se la raccontassimo in 10 parole, sarebbe banale ed esasperante, ma il tutto è raccontanto in modo magnifico, non riesco a capire qual è la mia visione di sintesi :think:
ci penso un altro poco.
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

cinefila integralista

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