Palestina. Una nazione occupata

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Corso
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Palestina. Una nazione occupata

Messaggio da Corso »

dopo le celebrazioni dei giorni scorsi forse non e' male dimenticarsi dei molti crimini commessi da questi signori

Palestina. Una nazione occupata
Joe Sacco


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"Tra la fine del 1991 e l'inizio del 1992 Joe Sacco ha trascorso due mesi in Israele e nei Territori Occupati, viaggiando e prendendo appunti. Combinando la tecnica del reportage di prima mano con quella della narrazione a fumetti, ha saputo dare espressione a una realtà tanto complessa ed emotivamente coinvolgente come quella del Medio Oriente. Subito dopo aver pubblicato la prima parte di "Palestina", nel 1993, è diventato famoso ovunque e ha ricevuto grandi elogi per l'ampiezza dell'argomento trattato, per la sensibilità con cui affronta un soggetto così delicato, e per l'unicità del suo disegno, dinamico, raffinato e al contempo vigoroso. Completata la pubblicazione di "Palestina", Sacco ha ottenuto tutti i più importanti riconoscimenti, giungendo addirittura a vincere il prestigioso American Book Award nel 1996. Per la prima volta il fumetto si impone con forza come strumento per documentare un conflitto. Lettori e critici hanno subito definito "Palestina" l'erede diretto di "Maus" di Art Spiegelman. Joe Sacco parte pieno di curiosità alla scoperta dell'universo palestinese, dapprima in Cisgiordania e a Gerusalemme, e poi nella striscia di Gaza. Vive nei campi palestinesi accompagnato da diverse guide. Condivide la loro vita (o meglio, la loro sopravvivenza) in mezzo al fango, in baracche di lamiera arrugginita, tra coprifuoco e retate dell'esercito israeliano. Sacco svolge un meticoloso lavoro d'inchiesta intervistando numerosi palestinesi. Ogni pagina racconta in modo approfondito e chiaro i molti aspetti dell'occupazione: le uccisioni, i ferimenti, le torture, le detenzioni amministrative, le confische delle terre, la distruzione delle case e degli ulivi etc. "Palestina" non ha la pretesa di dare giudizi, di condannare o di assolvere nessuno, ma offre al lettore qualcosa di molto più utile: una testimonianza ricca, articolata e diretta delle reali condizioni del popolo palestinese. "
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EdoM
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Messaggio da EdoM »

l'ho comprato il mese scorso e lo sto leggendo con non poca difficoltà. Il disegno ed il lettering sono faticosissimi..
A tra poco una recensione critica...
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Comandante Lupo
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Messaggio da Comandante Lupo »

nn avreste intenzione di aprire un ring??
o più semplicemente passarmelo?? :mrgreen: :whistle:

ciaooooooooo!!!!!!
Orgoglioso membro del Vero Toro Club.

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My BookShelf
Librium
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Messaggio da Librium »

L'Onu chiede allo stato di Israele di distruggere la muraglia entro la quale Sharon sta rinchiudendo l'unica democrazia del Medio Oriente.
Questo muro ricorda altri muri che la storia ha poi fatto crollare. Il muro di Adriano, il muro di Berlino...
Perché l'uomo erige muri?
Un muro separa, un muro divide...
Spero che questo libro mi dia delle risposte.
I libri condussero alcuni alla speranza, altri alla pazzia (Francesco Petrarca, De rimediis utriusque fortunae)
johnnyfichte
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Messaggio da johnnyfichte »

LA DISTRUZIONE DEGLI ULIVI ??

BESTIE! MA COME FANNO A DISTRUGGERE GLI ULIVI ?

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Ma è come ammazzare a sangue freddo un vecchio di 400 anni con il cuore puro di un bambino...

:cry: :cry: :cry:

Che male può avere fatto un ulivo ? L'hanno visto tagliarsi via le radici ed entrare a Gerusalemme fasciato di dinamite ad attentare alla vita della popolazione ? Allah è grande, IHWH è grande, non gli sfugge niente.

Non si squarcia il velo del tempio mentre gli ulivi cadono ?

:cry: :cry: :cry:

http://www.sa.binghamton.edu/~msa/zilzaal.mp3
Il maldicente non duri sulla terra,
il male spinga il violento alla rovina.
Sal 140,12
Corso
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Messaggio da Corso »

da Repubblica.it

"Israele smantelli il muro"
Approvata con 150 nazioni favorevoli e 6 contrarie
una risoluzione sull'illegalità della barriera in Cisgiordania
Voto quasi unanime all'Onu

NEW YORK - L'Assemblea Generale dell'Onu a stragrande maggioranza ha chiesto lo smantellamento della barriera di sicurezza tra Israele e la Cisgiordania. Una risoluzione in proposito è stata approvata in serata a New York, con il voto favorevole dell'Ue. Centocinquanta i voti a favore, sei quelli contrari, tra cui Usa (che hanno giudicato il documento "sbilanciato") e Israele, e dieci astensioni. Un testo arrivato dopo una vera e propria maratona negoziale, con i negoziatori arabi e della Ue che sono rimasti impegnati per ore in serrati contatti per cercare di trovare l'accordo su un testo su cui gli europei potessero votare compatti.
La risoluzione, che non è vincolante contrariamente a quelle del Consiglio di Sicurezza, chiede ad Israele di fare proprio il parere, anch'esso non vincolante, espresso il 9 luglio dalla Corte Internazionale di Gustizia dell'Aja, secondo la quale la costruzione di una barriera di separazione all'interno e intorno alla Cisgiordania è illegale. La risoluzione, il cui varo ad ampia maggioranza è stato possibile dopo che sono stati accolti alcuni emendamenti dell'Unione europea, chiede anche ai paesi dell'Onu "di non riconoscere la situazione illegale scaturita dalla costruzione del muro nel territorio palestinese occupato, compreso all'interno e intorno a Gerusalemme", e di non accettare nè prestare assistenza "per mantenere la situazione creata da tale costruzione".
La risoluzione, presentata dalla Giordania, chiede inoltre al segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, di aprire un registro con tutti i danni causati dalla barriera di sicurezza.
Il documento approvato in serata chiede infine a israeliani e palestinesi di mettere immediatamente in cantiere i rispettivi obblighi definiti dalla Road Map (tra cui arginare il terrorismo da parte dell'Autorità Nazionale Palestinese), in vista della nascita di uno Stato palestinese accanto ad Israele.
Netta la critica degli Usa alla risoluzione: "E' sbilanciata - dice l'ambasciatore James Cunningham - e potrebbe minare l'obiettivo finale di avere due stati, Israele e Palestina, che vivono in pace l'uno al fianco dell'altro". Ancor più secco il commento dell'ambasciatore israeliano: "Per fortuna il destino di Israele non si decide in ques'aula". Di tutt'altro segno la reazione dell'osservatore palestinese all'Onu che ha definito il voto dell'aula "storico".
(21 luglio 2004)
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