GRANDI USTIONATI, di Paolo Nori

[ai.amano]

non credo che paolo nori possa lasciare indifferenti.
il suo stile estremamente personale, il linguaggio colloquiale, le ripetizioni, gli argomenti che si accavallano in modo solo apparentemente caotico, fanno sì che la lettura di nori generi emozioni piuttosto nette.
lo si odia, ma lo si odia proprio: al punto da cominciare un suo libro, chiuderlo spazientiti a pagina 9, dopo un anno magari provarci con un altro, perseverare stringendo i denti fino a pagina 17, e poi chiuderlo definitivamente, spesso con contorno di smoccolamenti all'indirizzo dell' autore.
oppure lo si ama, svisceratamente, ci si affeziona come fosse un caro amico a questo omaccione bambino, capace di ingenuità incredibili e di saggezza disincantata da capo indiano.
io faccio parte del secondo gruppo, addirittura mi sono accorta che quando leggo un libro di nori per un po' tendo a parlare e a scrivere nel suo modo quasi sconclusionato, e solo quando chiudo il romanzo, e la magia a poco a poco finisce, anche io a poco a poco "guarisco".

premesso tutto questo, GRANDI USTIONATI in fondo è l'ennesima pagina di diario di learco ferrari, alter ego di paolo nori; il contesto stavolta è quello del reparto in cui learco è ricoverato a seguito di un grave incidente d'auto. da qui il via a pensieri in libertà, che nori ci ha abituato ad amare.

dimenticavo: edizioni einaudi stile libero, più azzeccato di così!

[johnnyfichte]

Ma sei vera ?
Non è che il 9 porti qualcosa che ci do una sfogliata ?

PS
Stasera sospiro, mi agito nel letto, fantastico e ho le caldane... Leishmaniosi, dottoressa ?

[ai.amano]

vedete? vedete che paolo nori è odiato?
addirittura adesso basta dire che lo ami e ti chiedono se sei vera...

devo in effetti procurarmi qualche copia da liberare, sìsì
però il 9 a milano non ci sarò...
tanto per cambiare sono reperibile,
non posso andare lontano! sigh.

ai