Patrick Suskind - ll profumo
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Patrick Suskind - ll profumo
Un romanzo che descrive uno dei sensi meno narrati al mondo: l'olfatto.
Ambientato nella Francia di metà diciottesimo secolo, narra la vita di un personaggio alquanto singolare e allucinante, Jean Baptiste Grenouille, un uomo senza odore, ma dotato di un olfatto straordinario.
Il lettore viene condotto attraverso la narrazione negli ambienti più disparati: dal mercato del pesce, alla bottega di un profumiere, dalle concerie lungo il fiume, alle asperità delle montagne.
La tecnica narrativa è semplice e diretta quel tanto da impedire di smettere di leggerlo. Chi si aspetta solo descrizioni di profumi deliziosi rimarrà deluso. Gli odori che si possono cogliere in questo romanzo sono crudi e crudeli come la vita dei personaggi di questa storia. Il profumo viene infatti qui inteso non nella sua accezion più comune di odore gradevole, ma in quanto essenza pregnante di ogni elemento concreto, spirito invisibile delle cose animate e inanimate, impronta inconfondibile di ogni essere e creatura, ad eccezione di Grenouille.
Già altri autori avevano in passato sottolineato la potenza evocativa degli odori, basti pensare a Proust ne "La ricerca del tempo perduto", ma in questo caso Suskind erge l'olfatto a esperienza trascendente, mistica, superiore per forza e connotazione a tutti gli altri sensi umani. La memoria olfattiva di Grenouille, la sua ossessiva mania di catalogare il mondo intero, la sua capacità di dominare, modellare a piacimento gli odori e i profumi viene interpretata nel romanzo come un potere assoluto sull'uomo e sulla natura stessa. Grenouille è paragonabile allo stesso Creatore, in quanto attraverso la sua arte, riesce a modificare la realtà a suo piacimento, in un drammatico crescendo di forze.
Grenouille, in virtù della sua straordinaria abilità, è come un dio, ma un dio cinico e maligno: egli non prova nessun sentimento umano, e non si fa scrupolo di uccidere creature viventi ed esseri umani indifesi per poterne estrarre l'essenza odorosa.
Grenouille non ha progetti né ambizioni, non prova né gioia né dolore, non ha bisogno né di amore né di comunicare con il prossimo, tutte cose irrinunciabili per qualsiasi essere umano. Grenouille non appartiene nemmeno al mondo in cui agisce - l'assenza di odore in un contesto in cui tutto ha odore ed è da questo univocamente definito - lo pone infatti completamente al di fuori della realtà stessa.
E questa è la sola ragione per cui non può essere considerato cattivo: chi non prova sentimenti, chi non capisce (e compatisce) le pulsioni naturali della vita, non può certo rispettarle, non per scelta consapevole, ma per mera ignoranza. E quando Grenouille si accorge di essere fuori dal mondo - quando la sua diversità e la sua irriconciliabile estraneità gli appaiono con drammmatica chiarezza - decide di terminare la sua esistenza accidentale in un mondo che potrebbe dominare, ma che non gli interessa. La morte gli appare come l'unica soluzione alla terribile contraddizione che caratterizza il suo essere: dominatore assoluto di qualcosa che non potrà mai avere.
Ambientato nella Francia di metà diciottesimo secolo, narra la vita di un personaggio alquanto singolare e allucinante, Jean Baptiste Grenouille, un uomo senza odore, ma dotato di un olfatto straordinario.
Il lettore viene condotto attraverso la narrazione negli ambienti più disparati: dal mercato del pesce, alla bottega di un profumiere, dalle concerie lungo il fiume, alle asperità delle montagne.
La tecnica narrativa è semplice e diretta quel tanto da impedire di smettere di leggerlo. Chi si aspetta solo descrizioni di profumi deliziosi rimarrà deluso. Gli odori che si possono cogliere in questo romanzo sono crudi e crudeli come la vita dei personaggi di questa storia. Il profumo viene infatti qui inteso non nella sua accezion più comune di odore gradevole, ma in quanto essenza pregnante di ogni elemento concreto, spirito invisibile delle cose animate e inanimate, impronta inconfondibile di ogni essere e creatura, ad eccezione di Grenouille.
Già altri autori avevano in passato sottolineato la potenza evocativa degli odori, basti pensare a Proust ne "La ricerca del tempo perduto", ma in questo caso Suskind erge l'olfatto a esperienza trascendente, mistica, superiore per forza e connotazione a tutti gli altri sensi umani. La memoria olfattiva di Grenouille, la sua ossessiva mania di catalogare il mondo intero, la sua capacità di dominare, modellare a piacimento gli odori e i profumi viene interpretata nel romanzo come un potere assoluto sull'uomo e sulla natura stessa. Grenouille è paragonabile allo stesso Creatore, in quanto attraverso la sua arte, riesce a modificare la realtà a suo piacimento, in un drammatico crescendo di forze.
Grenouille, in virtù della sua straordinaria abilità, è come un dio, ma un dio cinico e maligno: egli non prova nessun sentimento umano, e non si fa scrupolo di uccidere creature viventi ed esseri umani indifesi per poterne estrarre l'essenza odorosa.
Grenouille non ha progetti né ambizioni, non prova né gioia né dolore, non ha bisogno né di amore né di comunicare con il prossimo, tutte cose irrinunciabili per qualsiasi essere umano. Grenouille non appartiene nemmeno al mondo in cui agisce - l'assenza di odore in un contesto in cui tutto ha odore ed è da questo univocamente definito - lo pone infatti completamente al di fuori della realtà stessa.
E questa è la sola ragione per cui non può essere considerato cattivo: chi non prova sentimenti, chi non capisce (e compatisce) le pulsioni naturali della vita, non può certo rispettarle, non per scelta consapevole, ma per mera ignoranza. E quando Grenouille si accorge di essere fuori dal mondo - quando la sua diversità e la sua irriconciliabile estraneità gli appaiono con drammmatica chiarezza - decide di terminare la sua esistenza accidentale in un mondo che potrebbe dominare, ma che non gli interessa. La morte gli appare come l'unica soluzione alla terribile contraddizione che caratterizza il suo essere: dominatore assoluto di qualcosa che non potrà mai avere.
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- Babette
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A me è piaciuto tantissimo: l'ho trovato molto originale e per un po' di tempo mi sono impegnata a cercare di vedere il mondo attraverso gli odori. Le prime pagine mi hanno letteralmente inchiodata, così come la descrizione di Baldini (il profumiere) che secondo me è magistrale.
E complimenti per la recensione, è bellissima
E complimenti per la recensione, è bellissima

Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
- tostoini
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Una cosa su cui stavo ragionando é che in effetti fisiologicamente é proprio la parte del cervello legata al naso e all'olfatto quella che ci rende emotivi e capaci di provare sentimenti..in teoria la mancanza di odore del protagonista é un pò il simbolo la sua impossibilità di avere dei sentimenti..magari é una cosa assolutamente ovvia però ci ho pensato solo adesso..
°se cerchi TESTUGGINE sono io,era il mio vecchio nick° °b-shelf°°blog°°la chat di bc-italy°°ml bookcrossing_sardegna°
- vesna
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riguardo i profumi leggete prima qui
http://www.isognatori.com/vesnuccia/articolo.asp?id=282 e poi qui
http://www.isognatori.com/vesnuccia/articolo.asp?id=284
è una storia emozionante come il profumo della torta alla cannella!
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Pensieri sparsi
"Da un certo punto in avanti non c'e più modo di tornare indietro. È quello il punto al quale si deve arrivare."
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E' interessante come le più recenti scoperte scientifiche supportino questa visione: le terminazioni nervose che presiedono al senso dell'olfatto sono tra le più sensibili che abbiamo a disposizione e la loro eccitazione provoca reazioni elettrochimiche all'interno del nostro cervello in misura molto più rilevante e significativa rispetto a quelle generate dalla vista, dal tatto e dall'udito.
Quando ci innamoriamo lo facciamo con il naso prima che con il cuore. E riconosciamo le persone a noi care dall'odore, prima ancora che dalle loro fattezze. E quando siamo sessualmente eccitati, il nostro corpo emette una quantità incredibile di stimoli olfattivi, che sono alla base del corteggiamento, sia tra gli esseri umani che tra gli animali.
L'hanno già capito nei Caraibi dove consigliano: preparate un hamburger intriso del vostro sudore. Cuocetelo. Servitelo a chi volete sedurre. Non fallisce mai.

Quando ci innamoriamo lo facciamo con il naso prima che con il cuore. E riconosciamo le persone a noi care dall'odore, prima ancora che dalle loro fattezze. E quando siamo sessualmente eccitati, il nostro corpo emette una quantità incredibile di stimoli olfattivi, che sono alla base del corteggiamento, sia tra gli esseri umani che tra gli animali.
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- suorgi
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Suskind. Il Profumo
<<Colui che domina gli odori , domina il cuore degli uomini>>
Non a caso il primo senso che sviluppiamo quando siamo ancora allo stato fetale è proprio l'olfatto. E Suskind ha avuto il fiuto di creare un mostro da amare..un nemmeno tanto celato richiamo a Browning che con il suo "Porphiria's lover" divenne l'emblema dell'amore-morte..
Vi innamorerete di Grenouille , proverete perfino pietà per lui..
Non a caso il primo senso che sviluppiamo quando siamo ancora allo stato fetale è proprio l'olfatto. E Suskind ha avuto il fiuto di creare un mostro da amare..un nemmeno tanto celato richiamo a Browning che con il suo "Porphiria's lover" divenne l'emblema dell'amore-morte..
Vi innamorerete di Grenouille , proverete perfino pietà per lui..
Ultima modifica di suorgi il mar feb 21, 2006 9:51 am, modificato 1 volta in totale.
''A feeling is a moment recollected in tranquillity,, J. Joyce
" Indubbiamente ciascun essere ha, nell'universo dei libri, un'opera che lo trasforma in lettore, posto che il destino favorisca il loro incontro,, A. Nothomb
" Indubbiamente ciascun essere ha, nell'universo dei libri, un'opera che lo trasforma in lettore, posto che il destino favorisca il loro incontro,, A. Nothomb
- Mala_mente
- Spugna
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- Iscritto il: mer nov 09, 2005 12:11 pm
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Stranamente nel mio caso è stata una simpatica ottantenne, in bus, a consigliarmi due libri:
1) I pilastri della terra di Follet;
2) Il profumo di cui nn ricordava l'autore, mi chiesi il numero di telefono, mi chiamò e mi disse l'autore e l'edizione.
Curiosa come sono, ho iniziato dal secondo vista la pena che si era presa per consigliarmelo. L'ho trovato coinvolgente e molto bello. Segnalato e regalato a parecchi amici. Nessuno si è mai lamentato.
Anche il primo valeva la pena di essere letto, anche quello segnalato e regalato ma meno perché il volume incaute paura.
1) I pilastri della terra di Follet;
2) Il profumo di cui nn ricordava l'autore, mi chiesi il numero di telefono, mi chiamò e mi disse l'autore e l'edizione.
Curiosa come sono, ho iniziato dal secondo vista la pena che si era presa per consigliarmelo. L'ho trovato coinvolgente e molto bello. Segnalato e regalato a parecchi amici. Nessuno si è mai lamentato.
Anche il primo valeva la pena di essere letto, anche quello segnalato e regalato ma meno perché il volume incaute paura.
“…animata dalla presunzione di essere utile al mondo al fine di renderlo migliore...” (Christa Wolf)
- rainbow83
- Re del Mare
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- Iscritto il: gio feb 27, 2003 6:04 pm
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In che senso??
Positivo o negativo? La storia o come è scritto il libro?

Positivo o negativo? La storia o come è scritto il libro?
Levate l'ancora, dritta, avanti tutta. Questa è la rotta. Questa è la direzione. Questa è la decisione- La linea d'ombra. Jovanotti
"...and the darkness inside you / can make me feel so small / but I see your true colors / shining through / I see you true colors / and that's why I love you / so don't be afraid to let them show / your true colors / true colors / are beautiful like a rainbow "
My wishlist
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- zoe
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Come mai, Lavinia? cosa non ti è piaciuto?


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Tutti ricreiamo il mondo come lo vediamo, lo guardiamo. -A.S. Byatt -
Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
Beh, la storia è geniale (Genouille, non ricordo bene il nome, l'ho letto qualche anno fa, è un personaggio che ti lascia un pò così, ti fa ribrezzo ma è giusto che sia così altrimenti il libro non avrebbe suscitato tanto clamore) ma a volte è tedioso in quelle descrizioni minuziose dei profumi.
...La mente è un universo inesplorato e vagando senza meta rischiamo di smarrirci nei pensieri...
Hei, Lavinia, ma Il profumo è proprio un libro sul profumo: che in estrema sintesi è un equilibrio precario fra razionalità (i dosaggi, gli ingredienti, insomma le cose misurabili) e caos (le sensazioni, impossibili da misurare e che se ne sbattono altamente della razionalità): lo stesso contrasto che hai individuato fra il repellente Grenouille (che vuol dire ranocchio) e la sua creazione sublime. Adesso usa il grandangolo: potrai chiaramente notare la stessa (inspiegabile, per alcuni versi) dicotomia che vede da una parte l'uomo (finito, schifosetto, nato dal fango, destinato al fango, proprio come il nostro Ranocchio) e l'arte.
Capish?
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Capish?
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- Spugna
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