Ieri ho letto un gran bel libro. La traduzione italiana del titolo è "Calendimaggio, una storia d'amore scritta e illustrata per la donna del cuore", ma quello vero in inglese è semplicemente "Mayday". L'edizione (fantastica) che mi ritrovo è di Red edizioni, una casa editrice alquanto sopra le righe, ma che in questo caso ha fatto un capolavoro. Ha fatto quello che doveva. Una bella premessa, il fax simile a colori del originale e una traduzione dignitosa. Si perche "Mayday" Faulkner l'ha scritto e illustrato a mano nel 1926. L'ha fatto per regalarlo alla donna che amava ma che ha rifiutato la sua proposta di matrimonio (era gia' la seconda che gli faceva sto scherzeto). Faulkner di solito li faceva i libretti a mano per regalarli, ma questa volta l'ho decoro con acqarelli che fortunatamente sono arrivati anche a noi.
La storia, come tutte le quasi storie di Faulkner è a doppia lettura. Quella realistica, che si manifesta come una leggenda su Sir Galwyn, e una allegorica. La storia è semplice e' medievaleggiante, Sir Galwyn sogna il volto di una fanciulla della qualle si inamora. Una volta sveglio decide di trovarla e si mette in viaggio, accompagnato da due figure fantastice, La Fame e La Soferenza. Durante il suo viaggio incontra fanciulle bellissime ma nessuna è come quella vista in sogno. La leggenda narra' che se durante la notte di 1° Maggio si guarda uno specchio d'acqua ci si puo' vedere il volto della donna/uomo della nostra vita. E Sir Galwyn lo guarda e la vede.
Comprato son molti altri libri al Ipercoop aprofitanto di libri a peso(mesi fa), se adesso lo volete comprare lo trovate qui.
Calendimaggio
William Faulkner
Red edizioni
isbn 88-7031-725-0
lire 18.000
il resto è la mia analisi e spoiler
Quello che ieri mi ha affascinato è la lettura simbolica che anticipa i grandi temi toccati nel "L'urlo e il furrore".
"L'urlo" è un romanzo corale, sono quattro parti dei qualli tre sono monologhi di tre fratelli che racontano la storia della loro famiglia. Una famiglia del Sud (Mississippi)che pero' non ha quasi nulla di comune con le famiglie di allora, non e' una famiglia tipica. Faulkner sotto una aparente racconto realistico (quanto un romanzo di Zola)"nasconde" un romanzo allegorico. Tre fratelli (Benjy, Quentin e Jason) come i tre viaggiatori (La Fame. Sir Galwyn e La Sofferenza)coprono bene i ruoli del Io (Id), Ego e Superego di Freud, e vista la connesione iscindibile dei monologhi lo fa deliberamente, come lo fa in "Mayday". Benjy lo possiamo collegare alla Fame (d'affeto della sorella Caddy), Quentin cone Sir Galwyn (quello che cerca e si strugge fino alla fine), e Jason come Sofferenza. E come nell'analizi Freudiana, chi sta in mezzo non puo' finire bene. Infatti il suo monologo cambia e assomiglia piu' a quello di Benjy (L'Io) o di Jason (Superego), finche non regge piu il confronto con se stesso.
Un'altra cosa che ho notato è il collegamento tra Eros e Thanatos. Ma perche' ogni volta che si assagiano le delizie del amore ricompare questa ombra della morte che ci perseguita... La morte del acqua, insomma non sembra il solito richiamo sheakespiriano (Machbeth). Quella visione del volto giovane e rosa non era altro che "piccola sorella Morte" e non la donna della sua vita, o è stata entrambe le cose.
Regalando il libretto a Helen (la donna amata) Faulkner gridava aiuto anche se in un linguagio da aviatori. Ma lei non se ne rese conto. Meno male che William era piu' forte di quanto pensasse!