
Niente, più niente al mondo - Massimo Carlotto
edizioni e/o - assolo
E. 7,00
Questo libro di circa 70 pagine è un brevissimo spaccato di società moderna.
E' il monologo di una donna, madre e moglie in una famiglia piemontese come tante, onesta e lavoratrice. Una famiglia come tante altre in Italia, ma soprattutto una famiglia come moltissime altre a Torino.
Dove il marito è cassintegrato e poi licenziato dopo 20 anni di Fiat. Poi costretto ad accettare lavoro in nero come magazziniere.
Dove la moglie fa le pulizie in casa dei signori e sogna una vita che non ha mai avuto. Sogna che la figlia diventi una valletta, una velina (hai la terza di seno e un sedere che sembra disegnato) e non sia costretta alla stessa vita mediocre. E che si prenda cura di lei in futuro.
Una famiglia dove il dialogo è inesistente (per parlare si parla ma non di noi stessi o di quelle cose che stanno dentro e a volte vorresti tirare fuori perchè sono ficcate nella gola e ti sembra di scoppiare) e i giorni per la protagonista scorrono identici a se' stessi tra la De Filippi, la parrucchiera, il sabato a danzare il liscio e, inevitabilmente, una bottiglia di vermouth (siamo solo degli estranei che ballano insieme perchè è sabato e ci dobbiamo divertire per forza altrimenti saremmo tutti a casa a fissare il televisore).
Fino alla tragedia finale.