Titolo: Giordano Bruno davanti all'inquisizione
Autore: Jean Rocchi
Pagine: 100
Editore: Stampa Alternativa
Costo: 8,00 euro
Un romanzo storico e ottimamente documentato che racconta con dovizia di particolari la riflessione che Giordano Bruno fece della sua condizione. Il suo coraggio e l'orgoglio di essere un uomo fuori dal suo tempo, che si scontra con la violenza mentale e fisica dei suoi carcerieri. Al tempo in cui si svolgono i fatti (gli ultimi mesi di vita di Giordano) ci troviamo di fronte ad un uomo ormai sull'orlo dell'esaurimento delle forze, che si aggrappa alla memoria dei suoi scritti e dei suoi pensieri.
Un uomo che sa di avere in mano un brandello della Verità, che pure lo avvicina a ciò che per noi attualmente è cultura generale, ma che per l'epoca era sicuramente innovativo. Troppo.
In particolare, ciò che mi ha colpito è stata la concezione dell'anima e le intuizioni fisico-astronomiche.
Nessuna vita vale la pena di esser vissuta più di quella che si dedica ad uno scopo nobile. Come fu il tentativo di Giordano di disvelare alle persone il loro vero potenziale e la vera divinità che in essa alberga, e non negli stereotipi costruiti da una Chiesa dell'epoca. Una Chiesa troppo "stretta" tra le maglie di una controriforma che le impediva di accettare le innovazioni che il mondo sensibile le poneva di fronte. Ristrettezze di mentalità che, come ci garantisce il suo testamento (che avrà come destinatario il Papa in persona), verranno riconosciute e cestinate dai posteri.
La recensione completa (insieme ad alcune citazioni molto interessanti) la potete trovare sulla Journal Entry di questo libro
Jean Rocchi - Giordano Bruno davanti all'inquisizione
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