Douglas Coupland - Fidanzata in coma.

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massiprof
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Douglas Coupland - Fidanzata in coma.

Messaggio da massiprof »

Avvertenza: leggetevi questo libro se siete single, perché se avete una ragazza al vostro fianco potrebbe pensare male, magari credendo che le vogliate portare sfiga... :think:

Comunque torniamo seri. Siamo alla fine degli anni Settanta, nella canadese Vancouver. Wendy, Pam, Karen, Hamilton, Richard e Linus sono un gruppo di amici all'ultimo anno di liceo e passano la loro gioventù, come tutti i coetanei, tra feste varie e senza molt chiarezza sul loro futuro. Sul gruppo grava il ricordo dell'amico Jared, scomparso alcuni mesi per una leucemia.

Una sera, durante una festa, Karen (fidanzata con Richard e dal quale è stata appena messa incosapevolmente incinta) si sente male ed entra in coma. Intanto gli anni passano, Karen partorisce Megan, la bimba sua e di Richard, e il gruppo di amici attraversa gli schifosi Ottanta e buona parte dei Novanta con alterni risultati: Wendy è una dottoressa stakanovista, Linus una sorta di ingegnere ascetico, Hamilton e Pam (che ha vissuto un decennio da affermata fotomodella) sono ormai tossicomani e Richard, coivolto nel crollo di Wall Street del 1987 e in altre pessime esperienze lavorative, si dedica all'alcool.

All'improvviso, nell'autunno 1997, Karen si risveglia dal coma e trova un mondo profondamente cambiato e ipertecnologizzato, ma per molti aspetti uguale a quello da lei lasciato nel 1979. Tormentata da strane visioni, Karen predice la fine della razza umana. La cosa puntualmente si verifica: tutto il genere umano, tranne i protagonisti e Megan (con la figlioletta Jane) muoiono per una strana forma di narcolessia improvvisa nel giro di pochi giorni. Gli aerei cadono uno dopo l'altro, il traffico impazzisce e le fabbriche esplodono, perché ormai l'uomo non ne ha più alcun controllo. Il gruppo sopravvive per un anno in uno scenario irreale e vagamente postatomico, finché il fantasma di Jared torna a farsi vedere e concede loro un'ultima possibilità.

Inquietante quanto basta, questo avvincente romanzo del canadese Douglas Coupland rappresenta una chiara voce polemica nei confronti della società dell'edonismo egoista, del mondo finto e ipocrita culminato nel decennio degli Ottanta. Un mondo modificato a tal punto dall'uomo, che un'eventuale fine della razza umana sarebbe una catastrofe planetaria enorme: ad un certo punto uno dei protagonisti dice giustamente che se ciò fosse successo anche solo centocinquant'anni fa, la Terra non ne avrebbe minimamente risentito, ma oggi come oggi sarebbe tremendo.

Nel finale però emerge un senso di speranza e un messaggio importante: la razza umana deve cominciare a porsi delle domande e a capire di essere arrivata ad un certo limite, altrimenti non si potrà più tornare indietro. Un libro simile dovrebbe essere letto con estrema attenzione e magari adottato in qualche scuola.
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Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

L'ho letto parecchi anni fa, prendendolo in prestito da una delle mie sorelle...non ricordo esattamente i dettagli, però ricordo che mi piacque fin quasi alla fine. Purtroppo a un certo punto Coupland secondo me si fa prendere troppo la mano, e alla fine si perde dietro divagazioni pseudo-moral-ambientaliste-sociologiche ecc...insomma, mi pare che sul finale calchi troppo sulla "morale" del racconto, ponendosi-fastidiosamente- al di sopra dei propri lettori, ai quali sembra voler dare una lezione.
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Theut
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Messaggio da Theut »

Letto poche settimane fa... anche a me è piaciuto fin quasi alla fine, l'ho trovato originale. Però
Sapphire ha scritto:Purtroppo a un certo punto Coupland secondo me si fa prendere troppo la mano, e alla fine si perde dietro divagazioni pseudo-moral-ambientaliste-sociologiche ecc
Mi trovo completamente d'accordo, il finale mi è sembrato c'entrasse poco con la storia, non ho apprezzato molto la sterzata "new age". Però l'impressione è rimasta quella di una bella storia.
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