Houellebecq
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Houellebecq
Io non ho mai letto niente di lui.. e voi?..


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Tutti ricreiamo il mondo come lo vediamo, lo guardiamo. -A.S. Byatt -
Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
Io ho finito un paio di mesi fa Le particelle elementari. In molte parti è di una sconcezza quasi imbarazzante, però si legge bene ed è interessante il rapporto tra i due fratellastri protagonisti: uno è uno scienziato estremamente razionale, l'altro un prof di Lettere sessuomane. Il finale invece lascia molta inquietudine e ci porta fino quasi ala fine del XXI secolo.
Te lo consiglio.
Ciao Massimo
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GRAZIE
Un pò sconcio eh?... bah, l'importante è che sia scorrevole ... poi al resto so resistere

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Beh stiamo parlando della donna che ha lanciato un dibattino su Anais Nin..se non resiste lei..
°se cerchi TESTUGGINE sono io,era il mio vecchio nick° °b-shelf°°blog°°la chat di bc-italy°°ml bookcrossing_sardegna°
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Il mondo triste , ma soprattutto ...piccolo !
Le 17 septembre 2002, suite à une interview tronquée dans le magazine Lire, Michel Houellebecq est accusé par différentes associations musulmanes ainsi que par le recteur de la mosquée de Paris, d'injures et incitation à la haine raciale. Il sera relaxé, grâce à la mobilisation des intellectuels, de ses lecteurs et au talent de Me Pierrat son avocat; mais ce procès le marque au point qu'il décide de ne plus jamais répondre aux media et de quitter la France pour l'Espagne, où il vit en retrait.
Ed ecco cosa scrisse Houellebecq
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Extension du domaine de la lutte (Estensione del dominio della lotta ) c'e pure in edizione bilingue con annesso CD di poesie recitate dallo stesso ...
Autour de lui, les personnages luttent pour un peu d'amour, de plaisir sexuel ou d'argent. Il est technicien en informatique; il n'a plus d'ambition. Sa vie est une succession de déceptions banales; les repères sociaux s'effritent. Il va perdre son emploi, il ne trouvera pas de femme. L'enfance est finie: au-dessus de lui, il sent grandir l'aile sombre de la dépression. Un roman d'apprentissage: l'apprentissage du dégoût.
Citations:
"J'ai si peu vécu que j'ai tendance à m'imaginer que je ne vais pas mourir; il paraît invraisemblable qu'une vie humaine se réduise à si peu de chose; on s'imagine malgré soi que quelque chose va, tôt ou tard, advenir.Profonde erreur. Une vie peut fort bien être à la fois vide et brève."
Ed ecco cosa scrisse Houellebecq
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Extension du domaine de la lutte (Estensione del dominio della lotta ) c'e pure in edizione bilingue con annesso CD di poesie recitate dallo stesso ...
Autour de lui, les personnages luttent pour un peu d'amour, de plaisir sexuel ou d'argent. Il est technicien en informatique; il n'a plus d'ambition. Sa vie est une succession de déceptions banales; les repères sociaux s'effritent. Il va perdre son emploi, il ne trouvera pas de femme. L'enfance est finie: au-dessus de lui, il sent grandir l'aile sombre de la dépression. Un roman d'apprentissage: l'apprentissage du dégoût.
Citations:
"J'ai si peu vécu que j'ai tendance à m'imaginer que je ne vais pas mourir; il paraît invraisemblable qu'une vie humaine se réduise à si peu de chose; on s'imagine malgré soi que quelque chose va, tôt ou tard, advenir.Profonde erreur. Une vie peut fort bien être à la fois vide et brève."
Si abbraccia un'ombra e si ama un sogno. (Soderberg)
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- magenta82
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"Sul muro della stazione ho visto uno strano graffito: Dio ha voluto ineguaglianze, non ingiustizie, c'era scritto. Mi sono chiesto chi potesse essere quella persona così bene informata sulle intenzioni di Dio "(Houellebecq - Estensione del dominio della lotta).
Ripropongo il discorso "Houellebecq" perchè ho notato che nel forum non se ne parla molto, e non mi sembra essere uno degli autori favoriti dai bookcrossari.
Potrei tranquillamente scrivere i "101 motivi per i quali Houellebecq è il Dio della mia idolatria" ma non mi pare il caso
Quello che mi lascia più perplessa, davanti a chi legge questo autore e non lo ama, è la dotta argomentazione "Eh, ma vuoi mettere lui e Thomas Mann?" in quanto non ho mai capito lo snobismo stile "nessuno autore vivente merita di essere letto". Ho praticamente costretto un mio amico - di notevole intelligenza - a leggere "le particelle elementari". Reazioni? Disgusto, disprezzo e odio.
La perplessità non nasce tanto dal fatto che non gli sia piaciuto (non ho problemi a dispiacermi per quello che io - personalmente - considero cattivo gusto, e a consigliargli di ritornare ai suoi testi greci e medioevali) ma dalla virulenza dell'odio che questo autore suscita in alcuni (presunti) "lettori di un certo spessore culturale" sempre pronti a lanciare anatemi, deprecando colui che, secondo loro, è una specie di "Zarathustra for dummies". Voglio dire, se dovessi mettermi a scrivere dotte recensioni su autori che mi fanno schifo (Baricco - Coelho e compagnia bella) non la finirei più e soprattutto tra i tanti motivi per i quali i suddetti autori mi fanno orrore non segnalerei la mia indiscutibile (:lol:) superiorità dovuta al fatto che sono talmente evoluta (:lol:) da aver letto Borges e quindi tutto il resto fa - a prescindere - schifo.
Probabilmente sarò un modello di lettore deviato, visto che riesco a leggere (ovviamente con reazioni, piaceri e stati d'animo differenti) Houellebecq, Borges, Luttazzi, e anche libri senza la minima pretesa (secondo me "sai tenere un segreto" era gradevole e non mi è venuto in mente di scrivere una recensione sul perchè è necessario dare fuoco alla Kinsella).
tornando a Houellebecq.
Può non piacere. Eh, che novità. Non esistono libri che piacciono a tutti, anche i cosiddetti libri "intoccabili" (da viaggio al termine della notte in poi) possono tranquillamente annoiare o disgustare (solo che fanno tutti finta di niente, perchè se non ti piace Cèline sei - nel panorama dei lettori superiori - stupido ed ignorante).
Potrei dirvi che i suoi romanzi sono animati da una mirabolante serie di eventi sorprendenti, ma non è vero niente (o, in certi casi, non è comunque quello il "punto"). In particolare "estensione del dominio della lotta" è un testo pressochè immobile, dove non succede assolutamente nulla di vagamente interessante al protagonista: uno squallido trentenne, ingegnere di una software house, che viene spedito in provincia per tenere dei corsi di formazione su un sistema informatico di cui non frega niente a nessuno.
Il tema centrale del libro è proprio il titolo, cioè l'estensione del dominio della lotta come passaggio (in campo economico e sessuale) al liberalismo incontrollato: "Nella nostra società il sesso rappresenta un secondo sistema di differenziazione, del tutto indipendente dal denaro; e si comporta come un sistema di differenziazione altrettanto spietato, se non di più. (...) In un sistema economico dove il licenziamento sia proibito, tutti riescono più o meno a trovare un posto. In un sistema dove l'adulterio sia proibito, tutti riescono più o meno a trovare il proprio compagno di talamo. In una situazione economica perfettamente liberale, c'è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In una situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine".
Ehm, sì, sono stati riscontrati svariati casi di depressione e tentato suicidio alla fine della lettura di questo testo (così come per "le particelle elementari").
perchè Houellebecq parla di questo: di cinismo, di fallimento umano, di angoscia e di miserie di tutti i tipi (in "piattaforma" che a me non è piaciuto così tanto, si elogia il turismo sessuale e la prostituzione, per dire).
Infatti ha ricevuto accuse di vario tipo, per le idee espresse nei suoi romanzi: in "le particelle elementari" il punto centrale è che il '68 non è stato assolutamente un momento di liberazione e di crescita culturale, ma la scintilla che ha innescato l'inesorabile decadenza dell'occidente, il crollo dell'istituzione familiare, la scomparsa della figura paterna (in un passaggio uno dei due fratelli protagonisti afferma che ama moltissimo suo figlio, ma non riesce ad accettare la sua esistenza). Per non dire delle sue opinioni poco lusinghiere (specialmente in piattaforma) sulla religione islamica*, sfociate in generiche accuse di "razzismo" (in "le particelle elementari" uno dei due protagonisti scrive una poesia decisamente feroce nei confronti dei neri - che Houellebecq non fa alcuna fatica a chiamare sempre e comunque "negri").
*Una citazione (che vi riporto solo in francese perchè è un po', ehm):
L'islam ne pouvait naître que dans un désert stupide, au milieu de bédouins crasseux qui n'avaient rien d'autre à faire - pardonnez-moi - que d'enculer leurs chameaux.
Opinione ribadita (in maniera meno "colorita") in un'intervista nella quale dichiarava personalmente di considerare l'islam come la più stupida di tutte le religioni, cosa peraltro affermata anche recentemente su la7 in un'intervista con Gad Lerner e Ferrara.
Probabilmente il mio amore per lui ha raggiunto livelli imbarazzanti per questo scambio di battute:
Ferrara: "i raeliani* dicono cose ridicole".
Houellebecq: "non mi pare che gli alieni siano più ridicoli della gente che muore e torna in vita".
*per chi non conoscesse i raeliani http://www.cesnur.org/2002/mi_rael.htm
Non ho ancora letto lanzarote e la possibilità di un'isola quindi non mi esprimo, ma in generale, non faccio fatica a considerare Houellebecq uno degli autori contemporanei più originali e talentuosi che abbia letto recentemente.
Autore fortemente sconsigliato a: persone che amano la vita, che soffrono di depressione/sono infelici (non vi aiuterebbe, posso assicurarlo) che credono nell'amore, nella fondamentale bontà del genere umano, nell'uguaglianza razziale e che davanti a libri che non la pensano come loro hanno un attacco di colite
Ripropongo il discorso "Houellebecq" perchè ho notato che nel forum non se ne parla molto, e non mi sembra essere uno degli autori favoriti dai bookcrossari.
Potrei tranquillamente scrivere i "101 motivi per i quali Houellebecq è il Dio della mia idolatria" ma non mi pare il caso

Quello che mi lascia più perplessa, davanti a chi legge questo autore e non lo ama, è la dotta argomentazione "Eh, ma vuoi mettere lui e Thomas Mann?" in quanto non ho mai capito lo snobismo stile "nessuno autore vivente merita di essere letto". Ho praticamente costretto un mio amico - di notevole intelligenza - a leggere "le particelle elementari". Reazioni? Disgusto, disprezzo e odio.
La perplessità non nasce tanto dal fatto che non gli sia piaciuto (non ho problemi a dispiacermi per quello che io - personalmente - considero cattivo gusto, e a consigliargli di ritornare ai suoi testi greci e medioevali) ma dalla virulenza dell'odio che questo autore suscita in alcuni (presunti) "lettori di un certo spessore culturale" sempre pronti a lanciare anatemi, deprecando colui che, secondo loro, è una specie di "Zarathustra for dummies". Voglio dire, se dovessi mettermi a scrivere dotte recensioni su autori che mi fanno schifo (Baricco - Coelho e compagnia bella) non la finirei più e soprattutto tra i tanti motivi per i quali i suddetti autori mi fanno orrore non segnalerei la mia indiscutibile (:lol:) superiorità dovuta al fatto che sono talmente evoluta (:lol:) da aver letto Borges e quindi tutto il resto fa - a prescindere - schifo.
Probabilmente sarò un modello di lettore deviato, visto che riesco a leggere (ovviamente con reazioni, piaceri e stati d'animo differenti) Houellebecq, Borges, Luttazzi, e anche libri senza la minima pretesa (secondo me "sai tenere un segreto" era gradevole e non mi è venuto in mente di scrivere una recensione sul perchè è necessario dare fuoco alla Kinsella).
tornando a Houellebecq.
Può non piacere. Eh, che novità. Non esistono libri che piacciono a tutti, anche i cosiddetti libri "intoccabili" (da viaggio al termine della notte in poi) possono tranquillamente annoiare o disgustare (solo che fanno tutti finta di niente, perchè se non ti piace Cèline sei - nel panorama dei lettori superiori - stupido ed ignorante).
Potrei dirvi che i suoi romanzi sono animati da una mirabolante serie di eventi sorprendenti, ma non è vero niente (o, in certi casi, non è comunque quello il "punto"). In particolare "estensione del dominio della lotta" è un testo pressochè immobile, dove non succede assolutamente nulla di vagamente interessante al protagonista: uno squallido trentenne, ingegnere di una software house, che viene spedito in provincia per tenere dei corsi di formazione su un sistema informatico di cui non frega niente a nessuno.
Il tema centrale del libro è proprio il titolo, cioè l'estensione del dominio della lotta come passaggio (in campo economico e sessuale) al liberalismo incontrollato: "Nella nostra società il sesso rappresenta un secondo sistema di differenziazione, del tutto indipendente dal denaro; e si comporta come un sistema di differenziazione altrettanto spietato, se non di più. (...) In un sistema economico dove il licenziamento sia proibito, tutti riescono più o meno a trovare un posto. In un sistema dove l'adulterio sia proibito, tutti riescono più o meno a trovare il proprio compagno di talamo. In una situazione economica perfettamente liberale, c'è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In una situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine".
Ehm, sì, sono stati riscontrati svariati casi di depressione e tentato suicidio alla fine della lettura di questo testo (così come per "le particelle elementari").

Infatti ha ricevuto accuse di vario tipo, per le idee espresse nei suoi romanzi: in "le particelle elementari" il punto centrale è che il '68 non è stato assolutamente un momento di liberazione e di crescita culturale, ma la scintilla che ha innescato l'inesorabile decadenza dell'occidente, il crollo dell'istituzione familiare, la scomparsa della figura paterna (in un passaggio uno dei due fratelli protagonisti afferma che ama moltissimo suo figlio, ma non riesce ad accettare la sua esistenza). Per non dire delle sue opinioni poco lusinghiere (specialmente in piattaforma) sulla religione islamica*, sfociate in generiche accuse di "razzismo" (in "le particelle elementari" uno dei due protagonisti scrive una poesia decisamente feroce nei confronti dei neri - che Houellebecq non fa alcuna fatica a chiamare sempre e comunque "negri").
*Una citazione (che vi riporto solo in francese perchè è un po', ehm):
L'islam ne pouvait naître que dans un désert stupide, au milieu de bédouins crasseux qui n'avaient rien d'autre à faire - pardonnez-moi - que d'enculer leurs chameaux.
Opinione ribadita (in maniera meno "colorita") in un'intervista nella quale dichiarava personalmente di considerare l'islam come la più stupida di tutte le religioni, cosa peraltro affermata anche recentemente su la7 in un'intervista con Gad Lerner e Ferrara.
Probabilmente il mio amore per lui ha raggiunto livelli imbarazzanti per questo scambio di battute:
Ferrara: "i raeliani* dicono cose ridicole".
Houellebecq: "non mi pare che gli alieni siano più ridicoli della gente che muore e torna in vita".
*per chi non conoscesse i raeliani http://www.cesnur.org/2002/mi_rael.htm
Non ho ancora letto lanzarote e la possibilità di un'isola quindi non mi esprimo, ma in generale, non faccio fatica a considerare Houellebecq uno degli autori contemporanei più originali e talentuosi che abbia letto recentemente.
Autore fortemente sconsigliato a: persone che amano la vita, che soffrono di depressione/sono infelici (non vi aiuterebbe, posso assicurarlo) che credono nell'amore, nella fondamentale bontà del genere umano, nell'uguaglianza razziale e che davanti a libri che non la pensano come loro hanno un attacco di colite

- Xenia
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mar ott 22, 2002 10:57 am
- Località: Sotto la Madonnina...
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H. anche in francia è uno scrittore molto controverso, io l'ho letto per caso prima di venire a sapere tutta una serie di cose, e forse è stato un vene perché non mi sono lasciata troppo condizionare... non so se il suo modo di essere provocatorio sia davvero sentito o solo un'esigenza di facciata (un po' sì secondo me, a voote esagera davvero).
Ho letto Piattaforma e Estensione del dominio della lotta (che in Italiano è un titolo orrendo, peggio ancora che nell'originale). Li ho letti in Francese ma non credo che perdano molto nella traduzione. Piattaforma è secondo me uno di quei libri-sberla che ti fanno bene alla salute e ti mettono di fronte a molte verità della società di oggi. Lo stile è molto freddo, asciutto, non lascia spazio ai sentimentalismi (e nel finale ha pure anticipato gli eventi...). A me ha fatto molto riflettere sui rapprti uomo-donna, sul nostro modo un po' edonistico di affrontare la vita.
Estensione del dominio della lotta è un libro cattivissimo, senza peità. Per H. sembra che il grosso della forza vitale giri intorno al sesso (il che sotto sotto è abbastanza vero, non fosse altro che per il nostro semplice bisogno di preservare la specie...).
Da leggere cmq, ne vale la pena IMHO.
Ho letto Piattaforma e Estensione del dominio della lotta (che in Italiano è un titolo orrendo, peggio ancora che nell'originale). Li ho letti in Francese ma non credo che perdano molto nella traduzione. Piattaforma è secondo me uno di quei libri-sberla che ti fanno bene alla salute e ti mettono di fronte a molte verità della società di oggi. Lo stile è molto freddo, asciutto, non lascia spazio ai sentimentalismi (e nel finale ha pure anticipato gli eventi...). A me ha fatto molto riflettere sui rapprti uomo-donna, sul nostro modo un po' edonistico di affrontare la vita.
Estensione del dominio della lotta è un libro cattivissimo, senza peità. Per H. sembra che il grosso della forza vitale giri intorno al sesso (il che sotto sotto è abbastanza vero, non fosse altro che per il nostro semplice bisogno di preservare la specie...).
Da leggere cmq, ne vale la pena IMHO.
Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
Membro del Vero Toro Club
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Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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- GaliAnna
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- Iscritto il: gio ago 18, 2005 5:15 pm
- Località: Milano
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Anch'io ho letto Piattaforma e concordo con Xenia sul giudizio.
Mi è piaciuto davvero molto e mi ha anche aperto gli occhi su tutta una serie di argomenti e realtà.
MI consigliano vivamente anche Le Particelle Elementari e penso che coglierò l'invito.
Houellebecq per me al momento rimane uno scrittore interessante e credo che, dopo aver letto anche le vostre opinioni, ne approndirò la conoscenza!
Ciauz,
A.
Mi è piaciuto davvero molto e mi ha anche aperto gli occhi su tutta una serie di argomenti e realtà.
MI consigliano vivamente anche Le Particelle Elementari e penso che coglierò l'invito.
Houellebecq per me al momento rimane uno scrittore interessante e credo che, dopo aver letto anche le vostre opinioni, ne approndirò la conoscenza!

Ciauz,
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L'Amore è l'unica schiavitù che ci rende più liberi [RB]

- Lordpolo
- Re del Mare
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- Iscritto il: sab gen 17, 2004 4:14 pm
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Ho letto Le particelle elementari e... Non mi è piaciuto.
L'ho trovato verboso ed eccessivamente autocompiaciuto (devo ammettere che Baricco mi fa lo stesso effetto: lo vedo lì, in camicia bianca, che pensa "Ehi cretinetti, guarda che parolone schiaffo ora, vediamo se lo conosci"
), con delle digressioni a mo' di Piero Angela che mi hanno davvero irritato.
De gustibus...
L'ho trovato verboso ed eccessivamente autocompiaciuto (devo ammettere che Baricco mi fa lo stesso effetto: lo vedo lì, in camicia bianca, che pensa "Ehi cretinetti, guarda che parolone schiaffo ora, vediamo se lo conosci"

De gustibus...
