il thread più lungo..
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- Syrius
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la sua colite
Prima di spedire, contattatemi in bookcrossing.com. Grazie
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
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- micoool
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anche io non capisco più niente..
Micol


Micol
Se leggero ti farai io sarò vento per darti il mio sostegno senza fingere e se distanza ti farai io sarò asfalto impronta sui tuoi passi senza stringere mai (Subsonica)
E sapeva che nessuna terra avrebbe nascosto in lei l'orma del mare (Baricco)
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- silviazza
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Propongo un bel basta al post +1,qualcuno metta un riassunto (io no perché sono pigra,e poi sono sul mac a cui devo imporre di inserire la firma sennò non la mette
,mettere le faccine manualmente e tante altre belle cose) e poi cerchiamo di dare un senso alla storia,perché a parlare di pirilloni e flatulenze non capisco più niente,si ride sul momento ma non é poi tanto divertente...
(ha parlato la regina del c@##eggio
)





- micoool
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va bene
il riassunto lo posso fare io.. datemi un attimo il tempo..
quindi per ora la storia è in STOP!
Micol

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- micoool
- Corsaro Nero
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) In una città piena di casoni, un mattino d'estate, il sole non era ancora sorto, e ancora non si faceva colazione, ma la gente rideva e una ragazza camminava. Pablo era sveglio e guardava fuori attraverso la grata, incazzato nero, ma vide la ragazza e la chiamò, urlando a squarciagola.
Lei si girò con serio cipiglio, (2) strabuzzò gli occhi e in silenzio continuò a camminare.
Pablo si chiese: "chi sarà mai?", ma non ebbe il coraggio di seguire la ragazza.
Chiudendo gli occhi sentì un profumo di mela selvatica che gli rammentò quel giorno di cui nessuno parlava, perché era successo che qualcuno aveva commesso un terribile colpo di stato (3) e Pablo era al bar sotterraneo dove stava bevendo una birra rossa corretta con assenzio e fu immediatamente arrestato da poliziotti armati di dolci sorrisi.
"Che state facendo?"
Essi dissero che la ragazza sarebbe stata disposta a darla via gratis in cambio di (4) biglie piccole coloratissime; nel mentre arrivò un vecchio e "Pablo scappa via!".
Una distrazione gli fece capire quello che per anni aveva creduto potesse essere la svolta: non era Pablo! Aveva ormai dimenticato suo fratello gemello morto anni prima, almeno così credeva (5) prima di vedere la sua immagine riflessa negli occhi di chi stava osservando in silenzio accanto a lui il suo sangue ed ebbe paura di morire.
Improvvisamente ebbe un'idea: diede un calcio ad una bottiglia di vodka russa che fece trasalire il barista greco. Egli scoprì allora il potere dello gnocco fritto nutellato, snutellando il barista che subito inveì (6) "Cosa stai facendo?" senza però riuscire a farlo smettere. I poliziotti allora rinunciarono e lo riempirono di mazzate. Allora la ragazza, presa dal panico, si mise a fare meditazione trascendentale, ma era troppo buio e non resistette. Si addormentò.
Sognò di essere un piccolo pettirosso appollaiato sul pericoloso cappello del poliziotto e iniziò a soffrire di sonnambulismo ma, senza sapere (7) che via prendere, camminò verso il suo sogno e capì di essere sulla strada giusta per Nutella City: una città sacra dove tutto era costruito con Nutella e gli abitanti erano delle meringhe, ma nere di un nero caffè.
Erano minacciati da un enorme cucchiaio che pendeva sopra la dolcissima città, rischiando di far incetta di Nutella e omini di (8) una crema pasticcera. Ma la salvezza arrivò all'improvviso perché il cucchiaio, un "fornuft" ikea, decise di andare a Cremecaramel City, ormai stanco della scorpacciata di Nutella.
La ragazza allora, dopo questo incubo, andò da Pablo, che nel frattempo era all'ospedale, portandogli in regalo un vasetto di Nutella formato gigante, ma Pablo rifiutò di riceverla perché (9) lo facevano digiunare.
La ragazza già aveva mal di pancia, ma voleva farsi notare da quel Pablo, che ormai si stava riprendendo. Avrebbe voluto essere coccolato dalla ragazza, una farfalla gigante, la dolce Elena, dagli occhi viola e dal sorriso bellissimo e intrigante sbaffato di Nutella, che Pablo avrebbe sempre voluti seguire se solo avesse di nuovo potuto (10) ricordarsi di lei.
Ma Elena non poteva certo immaginare che la notte sarebbe stata così buia e tempestosa, d'altra parte, riflettendoci più attentamente, si accorse che non tutto il male che aveva lasciato dietro di sé era visto (11) con occhi inflessibili da chi voleva invece guardare oltre la porta che si apriva su di un cuore che batteva forte per il Milan. Ma Pablo era interista da secoli e stoicamente sopportava tutta la sfortuna che, come Paperino, lo accompagnava da anni e anni, davvero troppi anni per considerare ciò frutto del caso e non degli (12) squallidi giochetti dei servizi segreti. Così decise che sarebbe stato meglio dare una nuova opportunità alla bella Elena che non vedeva l'ora di fare una crostata con la Nutella, mele e cannella. Pablo era allergico a questo tipo di crostate miste, allergico alle novità, per cui Elena allora cambiò ricetta (13) e così inventò una nuova torta semplice al gelato al gusto di maionese, Nutella, peperonata. "Ma che schifo", disse Pablo inorridito, "credo proprio che andrò al ristorante". Ma la scena non piacque a (14) Carmen, l'infermiera, che decise di somministrargli immediatamente un clistere allo zenzero provocandogli un immenso attacco di diarrea, lunghissimo turbinio intestinale che lo fece letteralmente andare su tutte le furie che sfogò sbrodolando la malefica infermiera soffocandola sotto un conato di vomito.
Pablo ripresosi disse "Dov'é Elena?"
Elena era altrove e stava pensando (15) ad un altro. Triste destino, Pablo - dopo tutto sei interista - si stava disperando e tristemente rimpiangendo i bei momenti; ad una nuova partita, pensò disperato, ma inspiegabilmente speranzoso disse: "Domenica vado a vedere la partita dell'Inter, potrebbe miracolosamente vincere, non sia mai; la speranza é sempre l'ultima a dover morire."
(16) Pablo invitò Elena a vedere la partita, ma lei si ricordò di avere deciso di fare la pasta pasticciata. "Ho fameeeeeee!!" gridò "datemi qualcosa da mangiare subito o ve ne pentirete! Mi prende una voglia di cioccolato indescrivibile, vorrei tanto un uovo di cioccolato fondente Lindt".
"Forse é meglio pensare ad altro, anche perché adesso é ora di darsi finalmente una (17) calmata" disse Pablo. Così prese la palla al balzo ma poi scivolò per terra e cadde sulla Nutella. Ploff! Tutto appiccicoso si avvicinò al lavandino e prese a lavarsi bene poi si asciugò o almeno voleva, ma l'asciugamano era sporco di peli di pantegana (18) che chissà perché erano finiti lì qualche secondo prima.
Pablo disse: "Mistero!", cantando come Ruggeri, "Elena, dimmelo dimmelo: sei mia o mi sto sbagliando?"
Elena rispose "Oh, caro Pablo dolce cucciolone interista, io tifo Milan, quindi te lo scordi".
Pablo rimase sbigottito: "Ma sei str#n*a!!! Dunque quella torta era molto allucinogena, ma la Nutella (19) ti ridarà senno, perso come Orlando furioso senza la Durlindana, mitica spada, altro che Excalibur, la cugina nordica".
Elena stizzita rispose: "Sfigato interista ma cosa cavolo dici? Se proprio uno stupido. (20) Non ti voglio amare perché tu sei interista! Vattene! E puzzi anche!" Pablo disperato cercò un posto dove buttarsi di sotto ma trovò solo un pezzo di marciapiede troppo basso. Andò alla stazione, saltò sul treno e comprò un (21) pezzo di focaccia. Ripensò alla Nutella e alla bella milanista che gli diede un duedipicche, cantò "Forza Milan!" e fu dannato a tifare sempre per la Roma e per questo provò un senso di colpa terribile.
(22) Ricordò l'infermiera che forse era sopravvissuta all'incidente anche se non ci credeva molto, era poco probabile, fosse un pensiero o un'impressione, non lo sapeva. Scese dal treno mentre pensava che in fondo tutti eran solo degli esseri privi di testa e palle.
Alla luce di queste tristi considerazioni (23) decise di ubriacarsi e giù vodkaredbull e tequila bum bum ma qualcosa si accese in lui, la certezza di trovare un giorno finalmente la libertà. Strappò la lettera scritta tempo addietro alla sua maestra di prima elementare per dirle grazie dell'immeritata promozione ottenuta nonostante avesse provato a dimostrare la relazione tra l'ineluttabile scorrere del tempo e la Nutella che (24) finisce troppo presto. Perché la strappò? Perché era ora di ricominciare daccapo, una vita dietetica salutare senza Nutella mangiando insalatine, brodini, yogurt magro, mueslì ecc. Ma era ora di muoversi perché altrimenti non dimagrirà mai e il colesterolo aumenterà. Fare sport, invece, ecco la soluzione, l'avrebbe aiutato a stare meglio.
(25) Ecco l'infarto! Lo fece tornare al punto di partenza: l'ospedale in cui aveva perduto Elena. Il lungo corridoio bianco che rifletteva le sue paure represse a causa di un'insolita mania di persecuzione che si portava dietro da anni, infatti dalla lontana infanzia non riusciva mai a capire perfettamente cosa gli facesse divorare 5 kg di strudel ogni mattina. (26) Una colazione che lo faceva sentire incredibilmente vicino al suo amico tirolese, conosciuto anni prima in un raveparty nei pressi di quella graziosa chiesetta che gli ricordava la nonna Ermengarda, una sessantottina fanatica procacciatrice di Nutella più volte arrestata per furto di Gianduiotti e Baci.
Perso nei ricordi, iniziò a canticchiare (27) una canzoncina allegra e decise di dare una svolta alla sua vita. La cintura stretta, per la Nutella, era ormai deformata e non reggeva allo sforzo,perciò ne comprò una lunga il doppio. Con un bypass riuscì a sopravvivere ma poi accadde un fatto strano: alzò gli occhi (28) e vide un enorme palloncino rosso che volava verso un affilato tetto. Colpa della maestra che non superava i suoi pregiudizi verso chi non mangiava la Nutella e che per questo veniva discriminato. Che brutta cosa! Tutti gli allievi ingurgitavano Nutella ma i loro diritti venivano comunque calpestati. (29) Ma Pablo lottava contro la morte che sembrava essere sul punto di afferrarlo con violenza. Ma poi conobbe una scout finlandese dalle prosperose forme di nome Haldo che lo persuase a non arrendersi e a tornare in cerca di quello che aveva sempre desiderato, cioè una donna ricoperta di cioccolata Lindt e Nutella sciolta.
La vecchia maestra (30) aveva finito col credere che lui la cercasse per capire come poteva diventare Nutella dipendente. E invece Pablo la cercava per ricordarle che prima lo rimproverava sempre perché non studiava la tabella delle calorie, così ingrassava sempre di più. Il senso di tutto ciò non gli era chiaro, specialmente visto che già da tempo si era perduto in se stesso. (31) Non riusciva a frequentare i luoghi della sua infanzia senza pensare a quel giorno maledetto in cui aveva scoperto la Nutella. Come un sortilegio che lo costringeva a rifugiarsi dentro quella piccola stanza dalle pareti imbottite e senza finestre, tranne una grata vecchia e arrugginita, color rosso porpora. A guardarla bene era molto simile alla retina elastica per i capelli (32) che sua nonna portava in testa tutti i giorni.
Intanto in ospedale lo psichiatra zoppo covava un odio malcelato e vivo per Carmen che era miracolosamente sopravvissuta ed era travestita per sfuggire al suo terribile cugino, direttore del reparto, (33) che dicevano avesse trucidato almeno un triste tifoso interista dopo la partita in trasferta con un calcio in basso ma, essendo fornito di conchiglia preservò la virilità sebbene qualcuno azzardasse delle critiche su quanto fosse uomo.
I suoi vicini pensavano frequentasse spesso gli eterosessuali stranieri invece era abituato agli ermafroditi greci (che amava molto) e perciò si (34) rovinava sul Rocci usando la Nutella per comprendere il per comprendere il mistero della vita.
A quel punto una scelta si impose: abbandonare quelle abitudini e finalmente decidere di trovare una degna sostituta a Elena. Quindi Pablo si recò da un potente mago per sapere come conciliare la sua passione per la torta di Nutella e per la ragazza dalle gambe profumate di cannella (35) ed i piedi saporiti al gorgonzola .
Ma un rimedio a base di fiori di loto profumati di taleggio macerati in salamoia attirò improvvisamente Elena allettata dagli armoniosi suoni dell'arpa le cui corde erano state fabbricate a norma di legge.
Frattanto Pasquale, il fratello di Elena, sapeva che lei era stata irretita da un arpista tibetano che (36) l'aveva condotta per mano sulla vetta dell'Himalaya per darla in sposa al suo stalliere siciliano.
Pasquale si chiedeva che cosa potesse fare per evitare ciò. Prese un manganello, falce e martello e incominciò a spalmarlo di benzina con l'intenzione di dimostrare a tutti cosa accadeva quando lui si adirava. Dalla vetta dell'Himalaya giungeva (37) uno strano animale somigliante a Pablo; era forse Pablo? Questo il dilemma.
Pasquale voleva risolverlo e allora cominciò ad avvicinarsi col manganello in mano per vedere se era veramente Pablo, o forse Elena.
L'istinto gli suggerì di non palesarsi subito all'animale che avanzava con passo incerto; giunse fin dove Pasquale poteva ben distinguere le differenze: (38) era uno yeti. La mano tremò, il manganello cadde; sotto la pelliccia che Pasquale indossava il corpo tremava per la paura.
Lo yeti indossava mutande di pelouche di colore rosso marcate Calvin Klein, come quelle che indossava Pablo quando incontrò Elena per una strada desolata che attraversava la Palude della Morte, noto luogo che pullulava di Nutella (39) e lo nauseava.
Pasquale dedusse che lo yeti aveva sofferto di diarrea per molto tempo prima di scoprire pane e Nutella. Allergico alla Nutella!
La terribile scoperta, uno shock che fece schiattare lo scienziato che credeva di aver risolto il problema della Nutella-dipendenza acuta (40) ed invece non aveva tenuto conto degli effetti collaterali dell'abuso di Nutella senza pane che possono causare subbugli intestinali imprevedibili, provocò immenso clamore nella comunità scientifica.
Questi eventi sconcertanti fecero riflettere Pablo, convincendolo ad abbandonare la vita consumistica e a trasferirsi in una comunità Amish.
Appena giunto si accorse che (41) il suo destino l'aveva condotto ad una nuova e affascinante realtà tutta da scoprire.
Allora cominciò a partecipare a degli incontri di preghiera che gli consentirono di capire il mistero che cisrcondava quella particolare comunità. Mancavano le cerniere, i bottoni e soprattutto la Nutella!
"Finalmente," esclamo Pablo. (42) "potrò disintossicarmi dai fagioli che, assieme alla Nutella, avevo trangugiato smodatamente fino ad oggi". Questo abbinamento terrificante gli provocava una rumorosa spaventosa aerofagia che allontanava tutti, persino le puzzole.
Cercando una soluzione, assunse del Gutalax con effetti devastanti per la comunità intera, ma qualcuno protestò animatamente perché arrecava disturbo a (43) chiunque volesse avvicinarsi.
Così non funzionava, allora Pablo dovette rimettersi a dieta rinunciando ai dolci e alla Nutella. Ma gli Amish lo costringevano ad abbuffarsi e tifare Milan, cosa che lo eccitava stranamente anche se era sconcertato da questo.
Questo era preoccupante, non voleva ammettere a se stesso di essere veramente sulla via della guarigione psico-interista (44) fagiolo-nutellosa.
Per guarire veramente, però, doveva ancora affrontare il terribile BCforum dal quale era ancor più dipendente.
I lettori Amish provavano a guarirlo attraverso l'astinenza, ma non riuscirono a distogliere Pablo dalla post-mania.
Non essendovi elettricità, doveva scrivere su vecchi fogli ingialliti e poi inoltrarli, tramite piccione viaggiatore, ai moderatori che erano ormai stanchi di dover copiare (45) decine di pagine per Pablo. Quindi
decisero di bannarlo traumatizzandolo per sempre. Ma forse era il caso di cominciare una nuova username e password per ingannare i malpensanti che avrebbero potuto facilmente concludere che si trattava di grave dipendenza. Il piccione viaggiatore si offese perché aveva firmato un contratto che prevedeva le ferie pagate ed invece ogni panino di Nutella (46) lo riduceva malissimo. Pablo gli concesse 3 giorni di ferie non pagate, cibo a base di semini vitaminizzati ovviamente gusto Nutella e gli proibì di mangiarsi biscotti non spezzettati. Ma il piccione viaggiatore lo fregò consegnando una missiva minacciosa contenente biscotti interi spalmati di Nutella e di fagioli. "Ma che schifo!" tentò di pensare allo strano intruglio come ad un (47) regalo, per non dimenticarsi di tutte quelle meraviglie che il piccione aveva ammirato in quel periodo di tempo in cui volava. Pablo capì che non si vive di soli piccioni né di sola Nutella, e quindi cambiò abitudini e giù col forum!!!
(48) Anselmo il decano, che era un noto estimatore dell'amministratore del forum, dell'insalata con Nutella e del panino con fagioli, odiava i piccioni ma amava queste squisitezze. Ma tuttavia continuava a mangiare troppo e a ripetere che il piccione gli aveva rubato il tanga leopardato (49) che usava spesso ed i fagioli con il Falqui. Tutto ciò era un modo per distogliere l'attenzione dallo psichiatra zoppo che diabolicamente stava lobotomizando un paziente amish, fuggito dalla comunità. L'intervento sarebbe stato forse rimandato se non avesse cessato di nevicare, ma non tutto era perduto! Spararono neve artificiale addosso allo psichiatra che prese freddo buscandosi un'influenza. (50) Lo ricoverarono all'ospedale di Casalpusterlengo dove lo scambiarono per l'amish che doveva essere lobotomizzato dallo psichiatra. Quella mattina era in corso un sopralluogo dell'ASL per accertare eventuali irregolarità dell'ospedale, e casualmente proprio possibili scambi di pazienti da operare. Lo sgomento fu enorme nel vedere nella cella frigorifera un barattolo di cervello asportato appartenente all'amministratore precedente (51) misteriosamente scomparso mesi addietro. Lo salvarono con un intervento di impianto del cervello dello psichiatra a cui intanto era stato iniettato perché sua suocera l'aveva morso durante un litigio.
A questo punto a Pablo sovviene il redivivo amministratore: ne era terrorizzato (52) ma non capiva come fare a risolvere il problema. Chiamò la suocera e le chiese di mordere l'anca della vicina la quale si era innamorata perdutamente dell'amministratore perché l'aveva abbandonata per un'altra. Questa passione complicata era resa ancora più difficile da (53) una passione segreta tra l'amministratore e lo yeti himalayano. Il loro rapporto ormai da tempo si era consolidato e quindi non sembrò normale che l'amministratore potesse considerare la vicina, la quale però non si arrese: continuò a provarci per pura stupidità ma senza successo. Purtroppo il morso del serpente ammaestrato, cioè della suocera, (54) la indebolì così ricorse al medico che aveva trapiantato il cervello dell'orribile psichiatra.
Pablo decise quindi di ricorrere all'andrologo per capire se i suoi problemi fossero dovuti a impotenza prensile congenita o fosse possibile che il deficit immunitario che lo affliggeva da tempo avesse generato quel tipo di comportamento. Infatti i linfociti erano paurosamente diminuiti e questo determinava (55) sicuramente un cambiamento nel modo di pensare di Pablo e non poteva rendersi conto che i globuli rossi lo stavano portando a perdere ossigeno in maniera preoccupante. Tutto ciò causava l'affanno mentre col cuore affranto pensava ad Elena e ai pericolosi pensieri e dubbi che aveva da quando era nato.
Elena decise di guarire la flatulenza di Pablo con (56) un decotto di stufato di lombrichi e lumache bavose che inoltre cura i globuli rossi sofferenti per una fastidiosa tosse causata dagli psicofarmaci per la depressione acuta presi senza Nutella. Il malessere era curato anche con un infuso di piccole e tonde perle di ribes. Dopo averlo bevuto tutto d'un fiato però cominciò (57) ad andare sui trampoli travestito da Orosaiwa! Chi poteva immaginare che l'aerofagia causasse tali conseguenze? Allora sua mamma stanca dei soliti rimedi medici classici decise che avrebbe contattato uno stregone originario del Malawi che viveva a Borca di Macugnaga. Lo stregone accettò il difficile caso: chiamò Pablo e iniziò il rituale che prevedeva un bacio propiziatorio con (58) lo yeti himalayano; inoltre anche un viaggio: sette anni nella steppa russa in compagnia di Elena e Anselmo disponibili all'esperienza. Pablo si rifiutò, in quanto attirato solo dallo yeti, di andare in un luogo così lontano. Così il prode Anselmo trucidò, facendolo a pezzi, (59) il povero Pablo.
Elena potè finalmente sentirsi libera, senza legami di alcun genere con nessuno di questa terra. "Vado su Marte!", urlò con gioia; fece la valigia, andò alla NASA sperando di imbarcarsi sul prossimo volo. Trovò un ufficiale che le confermò che sarebbe partita il giorno successivo. Felicissima, Elena chiamò (60) la sua mamma per farle sapere quando sarebbe partita l'astronave "Nutellaland".
Il maltempo aveva impedito la partenza della navetta ma, finalmente, tornava il sereno che avrebbe consentito ad Elena di potersi ingozzare fino a morire per la voglia di Nutella. Però la Nasa non voleva che portasse il caro barattolo di Nutella e così non partì.
Questo turbò molto (61) il suo intestino, mangiò prugne secche ed altri cibi. Ma era allergica ed assunse Guttalax per potersi depurare, corse in bagno dove si sfogò. "Mi sento meglio", disse la ragazza, ma si illudeva; infatti la peristalsi ricominciò con violenza a darle fastidio.
Accadde un miracolo: piovve Nutella sul cadavere di Pablo che restò cadavere. (62) Ed Elena pianse per lo spreco, mangiò il resto e divenne uomo con lunghi baffi ed alito pestilenziale. Cercò Anselmo per vendicare la morte. "HANNO AMMAZZATO PABLO!" "Pablo e' vivo" canta De Gregori ed il cantautore posta sul forum "una c@g@ta pazzesca!" titolo del suo album su Pablo.
Raggiunti i 4000 il mastro c@##eggione festeggiò pappandosi Nutella con i grissini. (63) Elena si iscrisse così al forum ispirata dal maestro. Postò e postò diventando dipendente, così dovette rivolgersi al gruppo "forumisti anonimi" perché non voleva che la dipendenza le facesse dimenticare il fu Pablo.
La vicina, che stava male per aver inghiottito lumache, non potendo postare, era invidiosa di Elena. Il morso della suocera aveva (64) causato un'infezione: si dovette amputare l'anca sinistra!!! Occorreva ora una protesi per sostituirla! La vicina andò da una biotecnologa e chiese di un'anca bionica. La biotecnologa allora cercò un biomateriale che fosse adatto allo scopo, cioè alla protesi bionica: un'anca Nutellosa!!! La golosa Elena la mangiò avidamente così la vicina restò di nuovo senza l'anca! (65) Esercitò arti marziali per allenarsi a picchiare Elena, per vendicarsi del gesto verso la protesi.
Intervenne il chirurgo che le impiantò un arto sbagliato: corna di cervo invece dell'anca. "Ed ora????" Pensò la disperata "Sono anche cornuta(o) ma almeno stylosa. Userò queste corna per farmi strada tra i grissini."
Il fornaio però, piccolo mugnaio bianco, (66) difese i grissini brandendo una baguette imbottita di Camembert che sapndeva profumo con effetti lacrimogeni e pure esilaranti. Le lacrime inzupparono tutti i grissini che si spappolarono sotto gli occhi di Clemetina. Così il piccolo mugnaio la consolò con i suoi Tegolini ricoperti di Nutella. Clementina ne fu molto sorpresa perché il mugnaio finalmente l'aveva soddisfatta.
L'infarto colpì (67) il mugnaio proprio nel momento più intenso della tegolinata, e ciò commosse Rio Mare che non aveva più contatti coi grissini. Rio mare decise di invitare Clementina in crociera per una vacanza romantica cacciando i tonni da inscatolare. Clementina ne rimase orripilata e decise perciò di non andare in crociera. Preferiva ingozzarsi di fagioli fino ad esplodere (68) Rio Mare quindi salì sulla nave da solo e buttandosi nel mare annegò. Clementina, pentita, si buttò anche lei sul cibo per dimenticare Rio. Elena accorse per salvare l'amica con grande virilità dal pericolo obesità. Clementina però non voleva cedere alle avances di Elena e la/o respinse. Clementina voleva solo suicidarsi ingozzandosi di (69) panini al salame e Nutella. Così vomitò l'anima che poi riinghiottì. Salvata l'anima, Clementina si sentì un po' meglio, più leggera e finalmente evacuò felice canticchiando fra sé "W i fagioli".
Rinunciò all'idea, preferendo quindi cantare (70) "W la pappa col peperoncino!" perché il pomodoro non le piaceva proprio.
Il fratello di Pablo, morto anni prima avendo fagocitato una porchetta intera, apparve come fantasma durante una festa piena di travestiti. Furono tutti terrorizzati perché erano gemelli, ma proprio identici, a parte un neo a forma di panino con la porchetta.
Il fantasma del fratello cominciò a cantare (71) a squarciagola "Che bella è la porchetta col peperoncino mangiata al mattino!"
Improvvisamente un gastroenterologo prese la parola contro il peperoncino e digerendo disse: "Basta mangiare peperoncino! Meglio disintossicarsi con una bella abbuffata di sana Nutella!"
Clementina ormai svuotata da ogni energia, accettò un passaggio dal fratello fantasma che la accompagnò al cimitero a conoscere Casper perbene. Il fantasmino, (72) facendo strani suoni, la invitò a un rito sacro cubano che prevedeva un girotondo intorno a un grosso albero contenente poteri afrodisiaci basati sulla Nutella e fagioli portentosi.
Intonarono una cantilena molto lagnosa che fece addormentare tutti in pochi minuti. A questo punto il fratello fantasma, lo yeti himalayano e pure Casper si misero a russare molto rumorosamente sognando lasagne verdi (73) con fagioli succulenti, quindi sogni puzzolenti.
Sconvolti dalla fame, i tre iniziarono a divorare sfrenatamente cheesecake a volontà e pesce crudo con tanto Alkaseltzer.
I simpatici amici portarono una bottiglia di ottimo Chianti con dello zenzero, abbinamento micidiale per i loro stomaci abitati da Aliens in formato ridotto.
Stancatosi di mangiare, lo yeti furibondo si arrabbiò con il povero fantasma (74): "Basta con questo prendermi in giro. Non sono interista e manco Babbo Natale! In realtà sono una pecora travestita da tuareg sahariano con ascelle pezzate, completamente sudato perché non si lavava quasi mai"
Allora il fantasma schifato, prese il deodorante, (75) se lo mise e andò da un'estetista per una ceretta ascellare. Sopportando dolori atroci per diventare bello, si fece fare un'epilazione completa e la consigliò anche alla vicina. Lei si rifiutò perché preferiva mantenere un aspetto naturale, allora l'estetista voleva depilare lo yeti che era innamorato di Elena e, per amore, si lasciò estirpare i peli più (76) delicati dalle orecchie e dalla lingua.
Persino dal sedere spuntavano ramoscelli di timo e rosmarino: ora ci voleva un rimedio estremo. Lanciatosi nella doccia insieme a Elena sentì strane durezze: aveva sbattuto contro... Urlò di dolore per la botta ma poi sorrise (77) perché era piacevole farsi del male. Soprattutto dopo aver ingurgitato tante schifezze, finalmente rimase soddisfatta e decise che era ora di darsi a qualcuno gratis e senza legami per guadagnare almeno una volta denaro senza faticare. Purtroppo però non trovò alcun cliente disposto a darle un Bacio Perugina o un tartufo.
Inaspettatamente arrivò un pastore sardo, vestito (78) con una gonna di lana scozzese a quadretti rosa che metteva in risalto le gambe, i piedi quadrati e la barba dai riflessi rossicci sporca di pecorino, ma Casper, ingolositosi, gli saltò alla gola, leccandolo tutto.
Rubò Il Piacere, preziosa copia autografata, ad Elena che la custodiva gelosamente ed era affamata. Elena gridò "Aiuto!" ma nessuno sentì il supplichevole lamento (79) della ex-fanciulla che venne perciò costretta, suo malgrado, a non leggere quel bellissimo libro.
Gabriele D'Annunzio non c'entrava col discorso ma, avendo scritto spesso delle boiate pazzesche ed avendo fama, più che fame, di grande amatore, era perfetto per mostrare a Elena le meraviglie dell’
Aurum, liquore portentoso, che provocava effetti collaterali disastrosi, quali: (80) perdita delle costole, un improvviso languore, caduta dei capelli, diminuzione della vista e tormenti intestinali. "Ancora aerofagia!" esclamò allora Elena, stanco/a mangiò trippa con paprika ungherese. Giulio, ex fidanzato di Elena, si stupì che quel porco fosse realmente Elena. Preso dalla collera impugnò il telecomando, accese la TV, guardò i Simpson e si divertì (81) come un matto tanto da non farcela più a respirare. Così, improvvisamente, venne colto da cefalea con aura, che lo lasciò come ipnotizzato. Quando finalmente si riprese vedeva strane luci, sentiva strani suoni e dei formicolii lungo il collo. Incontrò la vicina e le disse: "Ho mal di testa, ha qualcosa che non mi spacchi lo stomaco?". Lei gli diede (82) Nutella, ma lui voleva peperoni e coniglio arrosto. In cucina la vicina aveva una tazza piena di basilico e verze lesse preparata per il coniglio domestico Lotario. Guardò, quindi, E.R. per capire come sedurre un'anestesista e farsi curare la cefalea. Non riuscì a guarire ma imparò che per avere un'anestesista senza cefalea non doveva indurla al consumo smodato (83) di ipnoinducenti benzodiazepinici, ma di Nutella, noto analgesico e surrogato d'affetto. In questo modo avrebbe potuto recuperare l'amore della sorella di Pablo: l'amministratore del forum, amante dello yeti peloso depilato, aveva spesso cefalea . Per questo mandò a fan#ulo lo yeti senza pensarci troppo (non pensava mai!) e per gelosia (84) rapì la vicina dall'anca bionica consenziente. Nel frattempo lo yeti arrabbiatissimo andò da BlockBuster per noleggiare "Shining" da vedere con Bigfoot. Ispiratosi per l'omicidio dell' amato, noto, magnifico amministratore del forum, lo portò in una stanza buia: un cesso pubblico e lo costrinse (85) a sedersi senza carta igienica sulla ciambella, ascoltare Masini che canta "e chi se ne fregaaaaaaaaaaaaaaaaa" urlando sguaiatamente. (86) Sconcertato dalla canzone il povero amministratore si sentì male, ebbe una visione: vide Masini nudo e perciò morì. La vendetta dello yeti fu istantanea: con grossa soddisfazione rutto' "me fort!!!" con grande piacere. Ora il forum aveva bisogno urgente dei gradi personalizzati tipo "mamma c@##eggiona" o "Maestro Cazzeggione". Il nuovo amministratore si comportava peggio (87) del precedente, rischiando di venire licenziato e anche linciato dai forumdipendenti. A questo punto si fece un sondaggio sulla dipendenza da forum e Nutella: il risultato fu che era ora di ribellarsi alacremente a questo scandalo che rischiava di degenerare in Masinidipendenza e quindi decise che lo yeti doveva ascoltare "Ashram" e venirne folgorato! "Meglio di Masini!" disse lo yeti, (88) ma gli U2 erano ancora peggio. Era opportuno riesumare Gatto Pancieri, che piace ai felini ed alla Hack, testimonial pro pirillone, e Daniele Groff. Allora lo yeti, stanco di sentire tutta questa gentaccia, esasperato dalla musica spense lo stereo ed andò a comperare un biglietto per la partita dell'Inter. Infatti l'Inter giocava. Cadde in depressione (89) e rimise "Ashram". La suocera della sorella di Vieri, dopo l'intervento al ginocchio sinistro si sentiva scattante, piena di energie e pronta a poter perdere nuovamente la sanita' mentale giocando nell'Inter. Il presidente però trapiantò in Vieri un cervello nuovo, molto poco usato, di Luca Giurato, ma non sapeva quanto fosse capace di ballare con lo yeti himalayano (90) di origini caraibiche. Al ritmo di una samba melodica ebbe un ictus e cadde nella buca del suggeritore addosso al suggeritore. Costui fu ferito e immediatamente ricoverato all'ospedale che accoglieva tutti i disperati che avevano bisogno urgente di lifting facciale. Al suggeritore non restava altra soluzione: prendere (91) una potente medicina che gli potesse curare ogni livido provocato dalla caduta ma un crudele medico, sadico come uno molto noto: il marchese DESade. Lo psichiatra folle, tornato dall'oltretomba, gli provocò una sindrome diarroica acuta incrinandogli due costole. Lo sfortunato suggeritore, strafatto di morfina somministratagli dallo psichiatra, vide Masini nudo: rimase così sconvolto da cadere in delirium tremens. Allora (92) decise di chiamare l'esorcista cioè Masini di persona. "Masini esorcista NOOOOO!" strillava il suggeritore, completamente terrorizzato da un esorcista nudo con le sembianze del grande cantante. Svenne dalla paura, si riprese quando sentì cantare Mietta in growling voice (cosa abbastanza traumatica) (93) una canzone dei Ricchi e Poveri. Ancor più traumatizzato e sempre più alle prese con i suoi scheletri, stese Masinoi con una tremenda flatulenza provocata dall'uso di un potente elettrostimolatore acquistato da Margherita Hack. Lo yeti allora, amico della Hack, prese pure lui Stimuletor per aumentare le sue papille gustative. Stimuletor funzionò male: (94) il povero yeti diventò completamente calvo, senza papille gustative ma sempre pirillone !!! Allora aveva bisogno di un cioccolatino per consolarsi, ma aveva solo dei chewing-gum al limone ceci e lenticchie, meraviglioso accostamento!!! Eppure riteneva che il gusto peperonata, fragola, fegato fosse il non plus ultra. Uscì a comprare (95) qualcosa di ancora piu disgustoso ma, armata di trinciap@##e, arrivò la pericolosa suocera dello yeti, Vanessina AKA Ripley, che glielo impedì. Lei voleva vendetta per la figliola abbandonata dallo yeti sulla vetta dell'Himalaya, per colpa del dottore sadico che le tagliò l'unghia dell'alluce del piede puzzolente di escrementi consegnandola alla morte per fame. Però (96) il dottore invaghitosi già (da) qualche anno della suocera, la stupenda Ripley emiliana, stava meditando vendetta: stava programmando un esperimento che avrebbe trasformato immediatamente in un insetto coprofago Masini, poiché era un esorcista da quattro soldi. Però qualcosa andò storto e la suocera, purtroppo, diventò una megera grassa e con barba caprina. (97) Per rimediare prese il rasoio dello yeti e si fece la barba come il re del forum: "Voglio della Nutella subito!!" Ma non ne trovò. In preda a furia cieca iniziò a sbattere contro il monitor su cui apparve Masini con Mietta (per fortuna vestiti) "E' un incubo!!!!!!" disse la suocera scappando velocemente verso una scarpata, che in realtà era (98) un piano di faglia. Fu sconvolta da questo fatto : nona vrebbe immaginato che in fondo era in realtà era così tanto bello truccarsi con il letame come Brad Pitt. Ormai senza speranza girò l’angolo, prese una capocciata, contro uno stambecco che passava lì con la speranza di trovare una Sveva Casati Modignani per selezionarla abilmente e monitorare se gli amabili resti contenessero un cervello. Non era così. Contenevano abbondante segatura, un pesce rosso, e vermi verdi. Almeno così immaginava. Trovò invece una suocera in fuga che correva disperata sconvolta dal piano criminale pensato da Roger Rabbit, che insieme all’assatanata Margherita Hack stimuletorizzata avrebbe voluto strangolare un folle erotomane. Si trovò invece ad un meet up di corsari ubriachi nonché immediatamente Cazzeggioni con Fidel Castro che incredulo guardava gli gnocchi fritti chiedendone la ricetta. Nonna papera autrice del famoso manuale “gnocchi fritti in salsa rossa cubana”, oppositrice di Fidel, pagata dalla CIA, dettò una falsa ricetta che fece sbrodolare di cagarella anche chi non apparteneva al partito delle tigelle avariate dalla renna di Babbo Natale inalberato perché evirato da incazzatissimo yeti di nome Fidel, perché solo lui era rimasto senza sale e pepe e subì una rettoscopia perché aveva problemi a digerire quel piatto così pesante. Cisì si stese all’ombra di un muretto e siccome la vescica gli stava per scoppiare si acquattò silenzioso dietro il muretto proprio quando passava l’onnipresente yeti. Colpito in pieno dal potente getto, del tutto zuppo corse a lavarsi, nel laghetto vicino dove stava nuotando la vicina con l’anca bionicà; impuzzolentì l’acqua a tal punto da farla svenire e scivolare verso una roccia sporgente: mise in moto il ventilatore che riuscì ad evitare l’asfissia dell’acqua dello stagno profumata dagli escrementi del simpatico yeti voglioso di conoscere persone normali. Perciò la povera vicina si riprese e organizzò un appuntamento con lo yeti. Ma il pinguino si sentì offeso per il profumo rubatogli dallo yeti; era anche geloso della vicina che stava sfilando con Margherita Hack stimuletorizzata. LO Yeti però era talmente arrapato che decise di mangiare nutella, carciofi per sbollire gli ormoni. Stette male. Lesse la Sveva cosa che peggiorò la sua colite.
questa è la storia fin qui.. (perdonami silviazza, ho tolto le ultime tue parole
). Ora prendiamo una decisione comune : in qualche modo ad unc erto punto scrivendo e scrivendo si è perso il senso : non si capisce più chi è il protagonista e non c'è più una trama. Quindi.. facciamo tornare Pablo e lo teniamo come protagonista?
altre idee?
Micol
Lei si girò con serio cipiglio, (2) strabuzzò gli occhi e in silenzio continuò a camminare.
Pablo si chiese: "chi sarà mai?", ma non ebbe il coraggio di seguire la ragazza.
Chiudendo gli occhi sentì un profumo di mela selvatica che gli rammentò quel giorno di cui nessuno parlava, perché era successo che qualcuno aveva commesso un terribile colpo di stato (3) e Pablo era al bar sotterraneo dove stava bevendo una birra rossa corretta con assenzio e fu immediatamente arrestato da poliziotti armati di dolci sorrisi.
"Che state facendo?"
Essi dissero che la ragazza sarebbe stata disposta a darla via gratis in cambio di (4) biglie piccole coloratissime; nel mentre arrivò un vecchio e "Pablo scappa via!".
Una distrazione gli fece capire quello che per anni aveva creduto potesse essere la svolta: non era Pablo! Aveva ormai dimenticato suo fratello gemello morto anni prima, almeno così credeva (5) prima di vedere la sua immagine riflessa negli occhi di chi stava osservando in silenzio accanto a lui il suo sangue ed ebbe paura di morire.
Improvvisamente ebbe un'idea: diede un calcio ad una bottiglia di vodka russa che fece trasalire il barista greco. Egli scoprì allora il potere dello gnocco fritto nutellato, snutellando il barista che subito inveì (6) "Cosa stai facendo?" senza però riuscire a farlo smettere. I poliziotti allora rinunciarono e lo riempirono di mazzate. Allora la ragazza, presa dal panico, si mise a fare meditazione trascendentale, ma era troppo buio e non resistette. Si addormentò.
Sognò di essere un piccolo pettirosso appollaiato sul pericoloso cappello del poliziotto e iniziò a soffrire di sonnambulismo ma, senza sapere (7) che via prendere, camminò verso il suo sogno e capì di essere sulla strada giusta per Nutella City: una città sacra dove tutto era costruito con Nutella e gli abitanti erano delle meringhe, ma nere di un nero caffè.
Erano minacciati da un enorme cucchiaio che pendeva sopra la dolcissima città, rischiando di far incetta di Nutella e omini di (8) una crema pasticcera. Ma la salvezza arrivò all'improvviso perché il cucchiaio, un "fornuft" ikea, decise di andare a Cremecaramel City, ormai stanco della scorpacciata di Nutella.
La ragazza allora, dopo questo incubo, andò da Pablo, che nel frattempo era all'ospedale, portandogli in regalo un vasetto di Nutella formato gigante, ma Pablo rifiutò di riceverla perché (9) lo facevano digiunare.
La ragazza già aveva mal di pancia, ma voleva farsi notare da quel Pablo, che ormai si stava riprendendo. Avrebbe voluto essere coccolato dalla ragazza, una farfalla gigante, la dolce Elena, dagli occhi viola e dal sorriso bellissimo e intrigante sbaffato di Nutella, che Pablo avrebbe sempre voluti seguire se solo avesse di nuovo potuto (10) ricordarsi di lei.
Ma Elena non poteva certo immaginare che la notte sarebbe stata così buia e tempestosa, d'altra parte, riflettendoci più attentamente, si accorse che non tutto il male che aveva lasciato dietro di sé era visto (11) con occhi inflessibili da chi voleva invece guardare oltre la porta che si apriva su di un cuore che batteva forte per il Milan. Ma Pablo era interista da secoli e stoicamente sopportava tutta la sfortuna che, come Paperino, lo accompagnava da anni e anni, davvero troppi anni per considerare ciò frutto del caso e non degli (12) squallidi giochetti dei servizi segreti. Così decise che sarebbe stato meglio dare una nuova opportunità alla bella Elena che non vedeva l'ora di fare una crostata con la Nutella, mele e cannella. Pablo era allergico a questo tipo di crostate miste, allergico alle novità, per cui Elena allora cambiò ricetta (13) e così inventò una nuova torta semplice al gelato al gusto di maionese, Nutella, peperonata. "Ma che schifo", disse Pablo inorridito, "credo proprio che andrò al ristorante". Ma la scena non piacque a (14) Carmen, l'infermiera, che decise di somministrargli immediatamente un clistere allo zenzero provocandogli un immenso attacco di diarrea, lunghissimo turbinio intestinale che lo fece letteralmente andare su tutte le furie che sfogò sbrodolando la malefica infermiera soffocandola sotto un conato di vomito.
Pablo ripresosi disse "Dov'é Elena?"
Elena era altrove e stava pensando (15) ad un altro. Triste destino, Pablo - dopo tutto sei interista - si stava disperando e tristemente rimpiangendo i bei momenti; ad una nuova partita, pensò disperato, ma inspiegabilmente speranzoso disse: "Domenica vado a vedere la partita dell'Inter, potrebbe miracolosamente vincere, non sia mai; la speranza é sempre l'ultima a dover morire."
(16) Pablo invitò Elena a vedere la partita, ma lei si ricordò di avere deciso di fare la pasta pasticciata. "Ho fameeeeeee!!" gridò "datemi qualcosa da mangiare subito o ve ne pentirete! Mi prende una voglia di cioccolato indescrivibile, vorrei tanto un uovo di cioccolato fondente Lindt".
"Forse é meglio pensare ad altro, anche perché adesso é ora di darsi finalmente una (17) calmata" disse Pablo. Così prese la palla al balzo ma poi scivolò per terra e cadde sulla Nutella. Ploff! Tutto appiccicoso si avvicinò al lavandino e prese a lavarsi bene poi si asciugò o almeno voleva, ma l'asciugamano era sporco di peli di pantegana (18) che chissà perché erano finiti lì qualche secondo prima.
Pablo disse: "Mistero!", cantando come Ruggeri, "Elena, dimmelo dimmelo: sei mia o mi sto sbagliando?"
Elena rispose "Oh, caro Pablo dolce cucciolone interista, io tifo Milan, quindi te lo scordi".
Pablo rimase sbigottito: "Ma sei str#n*a!!! Dunque quella torta era molto allucinogena, ma la Nutella (19) ti ridarà senno, perso come Orlando furioso senza la Durlindana, mitica spada, altro che Excalibur, la cugina nordica".
Elena stizzita rispose: "Sfigato interista ma cosa cavolo dici? Se proprio uno stupido. (20) Non ti voglio amare perché tu sei interista! Vattene! E puzzi anche!" Pablo disperato cercò un posto dove buttarsi di sotto ma trovò solo un pezzo di marciapiede troppo basso. Andò alla stazione, saltò sul treno e comprò un (21) pezzo di focaccia. Ripensò alla Nutella e alla bella milanista che gli diede un duedipicche, cantò "Forza Milan!" e fu dannato a tifare sempre per la Roma e per questo provò un senso di colpa terribile.
(22) Ricordò l'infermiera che forse era sopravvissuta all'incidente anche se non ci credeva molto, era poco probabile, fosse un pensiero o un'impressione, non lo sapeva. Scese dal treno mentre pensava che in fondo tutti eran solo degli esseri privi di testa e palle.
Alla luce di queste tristi considerazioni (23) decise di ubriacarsi e giù vodkaredbull e tequila bum bum ma qualcosa si accese in lui, la certezza di trovare un giorno finalmente la libertà. Strappò la lettera scritta tempo addietro alla sua maestra di prima elementare per dirle grazie dell'immeritata promozione ottenuta nonostante avesse provato a dimostrare la relazione tra l'ineluttabile scorrere del tempo e la Nutella che (24) finisce troppo presto. Perché la strappò? Perché era ora di ricominciare daccapo, una vita dietetica salutare senza Nutella mangiando insalatine, brodini, yogurt magro, mueslì ecc. Ma era ora di muoversi perché altrimenti non dimagrirà mai e il colesterolo aumenterà. Fare sport, invece, ecco la soluzione, l'avrebbe aiutato a stare meglio.
(25) Ecco l'infarto! Lo fece tornare al punto di partenza: l'ospedale in cui aveva perduto Elena. Il lungo corridoio bianco che rifletteva le sue paure represse a causa di un'insolita mania di persecuzione che si portava dietro da anni, infatti dalla lontana infanzia non riusciva mai a capire perfettamente cosa gli facesse divorare 5 kg di strudel ogni mattina. (26) Una colazione che lo faceva sentire incredibilmente vicino al suo amico tirolese, conosciuto anni prima in un raveparty nei pressi di quella graziosa chiesetta che gli ricordava la nonna Ermengarda, una sessantottina fanatica procacciatrice di Nutella più volte arrestata per furto di Gianduiotti e Baci.
Perso nei ricordi, iniziò a canticchiare (27) una canzoncina allegra e decise di dare una svolta alla sua vita. La cintura stretta, per la Nutella, era ormai deformata e non reggeva allo sforzo,perciò ne comprò una lunga il doppio. Con un bypass riuscì a sopravvivere ma poi accadde un fatto strano: alzò gli occhi (28) e vide un enorme palloncino rosso che volava verso un affilato tetto. Colpa della maestra che non superava i suoi pregiudizi verso chi non mangiava la Nutella e che per questo veniva discriminato. Che brutta cosa! Tutti gli allievi ingurgitavano Nutella ma i loro diritti venivano comunque calpestati. (29) Ma Pablo lottava contro la morte che sembrava essere sul punto di afferrarlo con violenza. Ma poi conobbe una scout finlandese dalle prosperose forme di nome Haldo che lo persuase a non arrendersi e a tornare in cerca di quello che aveva sempre desiderato, cioè una donna ricoperta di cioccolata Lindt e Nutella sciolta.
La vecchia maestra (30) aveva finito col credere che lui la cercasse per capire come poteva diventare Nutella dipendente. E invece Pablo la cercava per ricordarle che prima lo rimproverava sempre perché non studiava la tabella delle calorie, così ingrassava sempre di più. Il senso di tutto ciò non gli era chiaro, specialmente visto che già da tempo si era perduto in se stesso. (31) Non riusciva a frequentare i luoghi della sua infanzia senza pensare a quel giorno maledetto in cui aveva scoperto la Nutella. Come un sortilegio che lo costringeva a rifugiarsi dentro quella piccola stanza dalle pareti imbottite e senza finestre, tranne una grata vecchia e arrugginita, color rosso porpora. A guardarla bene era molto simile alla retina elastica per i capelli (32) che sua nonna portava in testa tutti i giorni.
Intanto in ospedale lo psichiatra zoppo covava un odio malcelato e vivo per Carmen che era miracolosamente sopravvissuta ed era travestita per sfuggire al suo terribile cugino, direttore del reparto, (33) che dicevano avesse trucidato almeno un triste tifoso interista dopo la partita in trasferta con un calcio in basso ma, essendo fornito di conchiglia preservò la virilità sebbene qualcuno azzardasse delle critiche su quanto fosse uomo.
I suoi vicini pensavano frequentasse spesso gli eterosessuali stranieri invece era abituato agli ermafroditi greci (che amava molto) e perciò si (34) rovinava sul Rocci usando la Nutella per comprendere il per comprendere il mistero della vita.
A quel punto una scelta si impose: abbandonare quelle abitudini e finalmente decidere di trovare una degna sostituta a Elena. Quindi Pablo si recò da un potente mago per sapere come conciliare la sua passione per la torta di Nutella e per la ragazza dalle gambe profumate di cannella (35) ed i piedi saporiti al gorgonzola .
Ma un rimedio a base di fiori di loto profumati di taleggio macerati in salamoia attirò improvvisamente Elena allettata dagli armoniosi suoni dell'arpa le cui corde erano state fabbricate a norma di legge.
Frattanto Pasquale, il fratello di Elena, sapeva che lei era stata irretita da un arpista tibetano che (36) l'aveva condotta per mano sulla vetta dell'Himalaya per darla in sposa al suo stalliere siciliano.
Pasquale si chiedeva che cosa potesse fare per evitare ciò. Prese un manganello, falce e martello e incominciò a spalmarlo di benzina con l'intenzione di dimostrare a tutti cosa accadeva quando lui si adirava. Dalla vetta dell'Himalaya giungeva (37) uno strano animale somigliante a Pablo; era forse Pablo? Questo il dilemma.
Pasquale voleva risolverlo e allora cominciò ad avvicinarsi col manganello in mano per vedere se era veramente Pablo, o forse Elena.
L'istinto gli suggerì di non palesarsi subito all'animale che avanzava con passo incerto; giunse fin dove Pasquale poteva ben distinguere le differenze: (38) era uno yeti. La mano tremò, il manganello cadde; sotto la pelliccia che Pasquale indossava il corpo tremava per la paura.
Lo yeti indossava mutande di pelouche di colore rosso marcate Calvin Klein, come quelle che indossava Pablo quando incontrò Elena per una strada desolata che attraversava la Palude della Morte, noto luogo che pullulava di Nutella (39) e lo nauseava.
Pasquale dedusse che lo yeti aveva sofferto di diarrea per molto tempo prima di scoprire pane e Nutella. Allergico alla Nutella!
La terribile scoperta, uno shock che fece schiattare lo scienziato che credeva di aver risolto il problema della Nutella-dipendenza acuta (40) ed invece non aveva tenuto conto degli effetti collaterali dell'abuso di Nutella senza pane che possono causare subbugli intestinali imprevedibili, provocò immenso clamore nella comunità scientifica.
Questi eventi sconcertanti fecero riflettere Pablo, convincendolo ad abbandonare la vita consumistica e a trasferirsi in una comunità Amish.
Appena giunto si accorse che (41) il suo destino l'aveva condotto ad una nuova e affascinante realtà tutta da scoprire.
Allora cominciò a partecipare a degli incontri di preghiera che gli consentirono di capire il mistero che cisrcondava quella particolare comunità. Mancavano le cerniere, i bottoni e soprattutto la Nutella!
"Finalmente," esclamo Pablo. (42) "potrò disintossicarmi dai fagioli che, assieme alla Nutella, avevo trangugiato smodatamente fino ad oggi". Questo abbinamento terrificante gli provocava una rumorosa spaventosa aerofagia che allontanava tutti, persino le puzzole.
Cercando una soluzione, assunse del Gutalax con effetti devastanti per la comunità intera, ma qualcuno protestò animatamente perché arrecava disturbo a (43) chiunque volesse avvicinarsi.
Così non funzionava, allora Pablo dovette rimettersi a dieta rinunciando ai dolci e alla Nutella. Ma gli Amish lo costringevano ad abbuffarsi e tifare Milan, cosa che lo eccitava stranamente anche se era sconcertato da questo.
Questo era preoccupante, non voleva ammettere a se stesso di essere veramente sulla via della guarigione psico-interista (44) fagiolo-nutellosa.
Per guarire veramente, però, doveva ancora affrontare il terribile BCforum dal quale era ancor più dipendente.
I lettori Amish provavano a guarirlo attraverso l'astinenza, ma non riuscirono a distogliere Pablo dalla post-mania.
Non essendovi elettricità, doveva scrivere su vecchi fogli ingialliti e poi inoltrarli, tramite piccione viaggiatore, ai moderatori che erano ormai stanchi di dover copiare (45) decine di pagine per Pablo. Quindi
decisero di bannarlo traumatizzandolo per sempre. Ma forse era il caso di cominciare una nuova username e password per ingannare i malpensanti che avrebbero potuto facilmente concludere che si trattava di grave dipendenza. Il piccione viaggiatore si offese perché aveva firmato un contratto che prevedeva le ferie pagate ed invece ogni panino di Nutella (46) lo riduceva malissimo. Pablo gli concesse 3 giorni di ferie non pagate, cibo a base di semini vitaminizzati ovviamente gusto Nutella e gli proibì di mangiarsi biscotti non spezzettati. Ma il piccione viaggiatore lo fregò consegnando una missiva minacciosa contenente biscotti interi spalmati di Nutella e di fagioli. "Ma che schifo!" tentò di pensare allo strano intruglio come ad un (47) regalo, per non dimenticarsi di tutte quelle meraviglie che il piccione aveva ammirato in quel periodo di tempo in cui volava. Pablo capì che non si vive di soli piccioni né di sola Nutella, e quindi cambiò abitudini e giù col forum!!!
(48) Anselmo il decano, che era un noto estimatore dell'amministratore del forum, dell'insalata con Nutella e del panino con fagioli, odiava i piccioni ma amava queste squisitezze. Ma tuttavia continuava a mangiare troppo e a ripetere che il piccione gli aveva rubato il tanga leopardato (49) che usava spesso ed i fagioli con il Falqui. Tutto ciò era un modo per distogliere l'attenzione dallo psichiatra zoppo che diabolicamente stava lobotomizando un paziente amish, fuggito dalla comunità. L'intervento sarebbe stato forse rimandato se non avesse cessato di nevicare, ma non tutto era perduto! Spararono neve artificiale addosso allo psichiatra che prese freddo buscandosi un'influenza. (50) Lo ricoverarono all'ospedale di Casalpusterlengo dove lo scambiarono per l'amish che doveva essere lobotomizzato dallo psichiatra. Quella mattina era in corso un sopralluogo dell'ASL per accertare eventuali irregolarità dell'ospedale, e casualmente proprio possibili scambi di pazienti da operare. Lo sgomento fu enorme nel vedere nella cella frigorifera un barattolo di cervello asportato appartenente all'amministratore precedente (51) misteriosamente scomparso mesi addietro. Lo salvarono con un intervento di impianto del cervello dello psichiatra a cui intanto era stato iniettato perché sua suocera l'aveva morso durante un litigio.
A questo punto a Pablo sovviene il redivivo amministratore: ne era terrorizzato (52) ma non capiva come fare a risolvere il problema. Chiamò la suocera e le chiese di mordere l'anca della vicina la quale si era innamorata perdutamente dell'amministratore perché l'aveva abbandonata per un'altra. Questa passione complicata era resa ancora più difficile da (53) una passione segreta tra l'amministratore e lo yeti himalayano. Il loro rapporto ormai da tempo si era consolidato e quindi non sembrò normale che l'amministratore potesse considerare la vicina, la quale però non si arrese: continuò a provarci per pura stupidità ma senza successo. Purtroppo il morso del serpente ammaestrato, cioè della suocera, (54) la indebolì così ricorse al medico che aveva trapiantato il cervello dell'orribile psichiatra.
Pablo decise quindi di ricorrere all'andrologo per capire se i suoi problemi fossero dovuti a impotenza prensile congenita o fosse possibile che il deficit immunitario che lo affliggeva da tempo avesse generato quel tipo di comportamento. Infatti i linfociti erano paurosamente diminuiti e questo determinava (55) sicuramente un cambiamento nel modo di pensare di Pablo e non poteva rendersi conto che i globuli rossi lo stavano portando a perdere ossigeno in maniera preoccupante. Tutto ciò causava l'affanno mentre col cuore affranto pensava ad Elena e ai pericolosi pensieri e dubbi che aveva da quando era nato.
Elena decise di guarire la flatulenza di Pablo con (56) un decotto di stufato di lombrichi e lumache bavose che inoltre cura i globuli rossi sofferenti per una fastidiosa tosse causata dagli psicofarmaci per la depressione acuta presi senza Nutella. Il malessere era curato anche con un infuso di piccole e tonde perle di ribes. Dopo averlo bevuto tutto d'un fiato però cominciò (57) ad andare sui trampoli travestito da Orosaiwa! Chi poteva immaginare che l'aerofagia causasse tali conseguenze? Allora sua mamma stanca dei soliti rimedi medici classici decise che avrebbe contattato uno stregone originario del Malawi che viveva a Borca di Macugnaga. Lo stregone accettò il difficile caso: chiamò Pablo e iniziò il rituale che prevedeva un bacio propiziatorio con (58) lo yeti himalayano; inoltre anche un viaggio: sette anni nella steppa russa in compagnia di Elena e Anselmo disponibili all'esperienza. Pablo si rifiutò, in quanto attirato solo dallo yeti, di andare in un luogo così lontano. Così il prode Anselmo trucidò, facendolo a pezzi, (59) il povero Pablo.
Elena potè finalmente sentirsi libera, senza legami di alcun genere con nessuno di questa terra. "Vado su Marte!", urlò con gioia; fece la valigia, andò alla NASA sperando di imbarcarsi sul prossimo volo. Trovò un ufficiale che le confermò che sarebbe partita il giorno successivo. Felicissima, Elena chiamò (60) la sua mamma per farle sapere quando sarebbe partita l'astronave "Nutellaland".
Il maltempo aveva impedito la partenza della navetta ma, finalmente, tornava il sereno che avrebbe consentito ad Elena di potersi ingozzare fino a morire per la voglia di Nutella. Però la Nasa non voleva che portasse il caro barattolo di Nutella e così non partì.
Questo turbò molto (61) il suo intestino, mangiò prugne secche ed altri cibi. Ma era allergica ed assunse Guttalax per potersi depurare, corse in bagno dove si sfogò. "Mi sento meglio", disse la ragazza, ma si illudeva; infatti la peristalsi ricominciò con violenza a darle fastidio.
Accadde un miracolo: piovve Nutella sul cadavere di Pablo che restò cadavere. (62) Ed Elena pianse per lo spreco, mangiò il resto e divenne uomo con lunghi baffi ed alito pestilenziale. Cercò Anselmo per vendicare la morte. "HANNO AMMAZZATO PABLO!" "Pablo e' vivo" canta De Gregori ed il cantautore posta sul forum "una c@g@ta pazzesca!" titolo del suo album su Pablo.
Raggiunti i 4000 il mastro c@##eggione festeggiò pappandosi Nutella con i grissini. (63) Elena si iscrisse così al forum ispirata dal maestro. Postò e postò diventando dipendente, così dovette rivolgersi al gruppo "forumisti anonimi" perché non voleva che la dipendenza le facesse dimenticare il fu Pablo.
La vicina, che stava male per aver inghiottito lumache, non potendo postare, era invidiosa di Elena. Il morso della suocera aveva (64) causato un'infezione: si dovette amputare l'anca sinistra!!! Occorreva ora una protesi per sostituirla! La vicina andò da una biotecnologa e chiese di un'anca bionica. La biotecnologa allora cercò un biomateriale che fosse adatto allo scopo, cioè alla protesi bionica: un'anca Nutellosa!!! La golosa Elena la mangiò avidamente così la vicina restò di nuovo senza l'anca! (65) Esercitò arti marziali per allenarsi a picchiare Elena, per vendicarsi del gesto verso la protesi.
Intervenne il chirurgo che le impiantò un arto sbagliato: corna di cervo invece dell'anca. "Ed ora????" Pensò la disperata "Sono anche cornuta(o) ma almeno stylosa. Userò queste corna per farmi strada tra i grissini."
Il fornaio però, piccolo mugnaio bianco, (66) difese i grissini brandendo una baguette imbottita di Camembert che sapndeva profumo con effetti lacrimogeni e pure esilaranti. Le lacrime inzupparono tutti i grissini che si spappolarono sotto gli occhi di Clemetina. Così il piccolo mugnaio la consolò con i suoi Tegolini ricoperti di Nutella. Clementina ne fu molto sorpresa perché il mugnaio finalmente l'aveva soddisfatta.
L'infarto colpì (67) il mugnaio proprio nel momento più intenso della tegolinata, e ciò commosse Rio Mare che non aveva più contatti coi grissini. Rio mare decise di invitare Clementina in crociera per una vacanza romantica cacciando i tonni da inscatolare. Clementina ne rimase orripilata e decise perciò di non andare in crociera. Preferiva ingozzarsi di fagioli fino ad esplodere (68) Rio Mare quindi salì sulla nave da solo e buttandosi nel mare annegò. Clementina, pentita, si buttò anche lei sul cibo per dimenticare Rio. Elena accorse per salvare l'amica con grande virilità dal pericolo obesità. Clementina però non voleva cedere alle avances di Elena e la/o respinse. Clementina voleva solo suicidarsi ingozzandosi di (69) panini al salame e Nutella. Così vomitò l'anima che poi riinghiottì. Salvata l'anima, Clementina si sentì un po' meglio, più leggera e finalmente evacuò felice canticchiando fra sé "W i fagioli".
Rinunciò all'idea, preferendo quindi cantare (70) "W la pappa col peperoncino!" perché il pomodoro non le piaceva proprio.
Il fratello di Pablo, morto anni prima avendo fagocitato una porchetta intera, apparve come fantasma durante una festa piena di travestiti. Furono tutti terrorizzati perché erano gemelli, ma proprio identici, a parte un neo a forma di panino con la porchetta.
Il fantasma del fratello cominciò a cantare (71) a squarciagola "Che bella è la porchetta col peperoncino mangiata al mattino!"
Improvvisamente un gastroenterologo prese la parola contro il peperoncino e digerendo disse: "Basta mangiare peperoncino! Meglio disintossicarsi con una bella abbuffata di sana Nutella!"
Clementina ormai svuotata da ogni energia, accettò un passaggio dal fratello fantasma che la accompagnò al cimitero a conoscere Casper perbene. Il fantasmino, (72) facendo strani suoni, la invitò a un rito sacro cubano che prevedeva un girotondo intorno a un grosso albero contenente poteri afrodisiaci basati sulla Nutella e fagioli portentosi.
Intonarono una cantilena molto lagnosa che fece addormentare tutti in pochi minuti. A questo punto il fratello fantasma, lo yeti himalayano e pure Casper si misero a russare molto rumorosamente sognando lasagne verdi (73) con fagioli succulenti, quindi sogni puzzolenti.
Sconvolti dalla fame, i tre iniziarono a divorare sfrenatamente cheesecake a volontà e pesce crudo con tanto Alkaseltzer.
I simpatici amici portarono una bottiglia di ottimo Chianti con dello zenzero, abbinamento micidiale per i loro stomaci abitati da Aliens in formato ridotto.
Stancatosi di mangiare, lo yeti furibondo si arrabbiò con il povero fantasma (74): "Basta con questo prendermi in giro. Non sono interista e manco Babbo Natale! In realtà sono una pecora travestita da tuareg sahariano con ascelle pezzate, completamente sudato perché non si lavava quasi mai"
Allora il fantasma schifato, prese il deodorante, (75) se lo mise e andò da un'estetista per una ceretta ascellare. Sopportando dolori atroci per diventare bello, si fece fare un'epilazione completa e la consigliò anche alla vicina. Lei si rifiutò perché preferiva mantenere un aspetto naturale, allora l'estetista voleva depilare lo yeti che era innamorato di Elena e, per amore, si lasciò estirpare i peli più (76) delicati dalle orecchie e dalla lingua.
Persino dal sedere spuntavano ramoscelli di timo e rosmarino: ora ci voleva un rimedio estremo. Lanciatosi nella doccia insieme a Elena sentì strane durezze: aveva sbattuto contro... Urlò di dolore per la botta ma poi sorrise (77) perché era piacevole farsi del male. Soprattutto dopo aver ingurgitato tante schifezze, finalmente rimase soddisfatta e decise che era ora di darsi a qualcuno gratis e senza legami per guadagnare almeno una volta denaro senza faticare. Purtroppo però non trovò alcun cliente disposto a darle un Bacio Perugina o un tartufo.
Inaspettatamente arrivò un pastore sardo, vestito (78) con una gonna di lana scozzese a quadretti rosa che metteva in risalto le gambe, i piedi quadrati e la barba dai riflessi rossicci sporca di pecorino, ma Casper, ingolositosi, gli saltò alla gola, leccandolo tutto.
Rubò Il Piacere, preziosa copia autografata, ad Elena che la custodiva gelosamente ed era affamata. Elena gridò "Aiuto!" ma nessuno sentì il supplichevole lamento (79) della ex-fanciulla che venne perciò costretta, suo malgrado, a non leggere quel bellissimo libro.
Gabriele D'Annunzio non c'entrava col discorso ma, avendo scritto spesso delle boiate pazzesche ed avendo fama, più che fame, di grande amatore, era perfetto per mostrare a Elena le meraviglie dell’
Aurum, liquore portentoso, che provocava effetti collaterali disastrosi, quali: (80) perdita delle costole, un improvviso languore, caduta dei capelli, diminuzione della vista e tormenti intestinali. "Ancora aerofagia!" esclamò allora Elena, stanco/a mangiò trippa con paprika ungherese. Giulio, ex fidanzato di Elena, si stupì che quel porco fosse realmente Elena. Preso dalla collera impugnò il telecomando, accese la TV, guardò i Simpson e si divertì (81) come un matto tanto da non farcela più a respirare. Così, improvvisamente, venne colto da cefalea con aura, che lo lasciò come ipnotizzato. Quando finalmente si riprese vedeva strane luci, sentiva strani suoni e dei formicolii lungo il collo. Incontrò la vicina e le disse: "Ho mal di testa, ha qualcosa che non mi spacchi lo stomaco?". Lei gli diede (82) Nutella, ma lui voleva peperoni e coniglio arrosto. In cucina la vicina aveva una tazza piena di basilico e verze lesse preparata per il coniglio domestico Lotario. Guardò, quindi, E.R. per capire come sedurre un'anestesista e farsi curare la cefalea. Non riuscì a guarire ma imparò che per avere un'anestesista senza cefalea non doveva indurla al consumo smodato (83) di ipnoinducenti benzodiazepinici, ma di Nutella, noto analgesico e surrogato d'affetto. In questo modo avrebbe potuto recuperare l'amore della sorella di Pablo: l'amministratore del forum, amante dello yeti peloso depilato, aveva spesso cefalea . Per questo mandò a fan#ulo lo yeti senza pensarci troppo (non pensava mai!) e per gelosia (84) rapì la vicina dall'anca bionica consenziente. Nel frattempo lo yeti arrabbiatissimo andò da BlockBuster per noleggiare "Shining" da vedere con Bigfoot. Ispiratosi per l'omicidio dell' amato, noto, magnifico amministratore del forum, lo portò in una stanza buia: un cesso pubblico e lo costrinse (85) a sedersi senza carta igienica sulla ciambella, ascoltare Masini che canta "e chi se ne fregaaaaaaaaaaaaaaaaa" urlando sguaiatamente. (86) Sconcertato dalla canzone il povero amministratore si sentì male, ebbe una visione: vide Masini nudo e perciò morì. La vendetta dello yeti fu istantanea: con grossa soddisfazione rutto' "me fort!!!" con grande piacere. Ora il forum aveva bisogno urgente dei gradi personalizzati tipo "mamma c@##eggiona" o "Maestro Cazzeggione". Il nuovo amministratore si comportava peggio (87) del precedente, rischiando di venire licenziato e anche linciato dai forumdipendenti. A questo punto si fece un sondaggio sulla dipendenza da forum e Nutella: il risultato fu che era ora di ribellarsi alacremente a questo scandalo che rischiava di degenerare in Masinidipendenza e quindi decise che lo yeti doveva ascoltare "Ashram" e venirne folgorato! "Meglio di Masini!" disse lo yeti, (88) ma gli U2 erano ancora peggio. Era opportuno riesumare Gatto Pancieri, che piace ai felini ed alla Hack, testimonial pro pirillone, e Daniele Groff. Allora lo yeti, stanco di sentire tutta questa gentaccia, esasperato dalla musica spense lo stereo ed andò a comperare un biglietto per la partita dell'Inter. Infatti l'Inter giocava. Cadde in depressione (89) e rimise "Ashram". La suocera della sorella di Vieri, dopo l'intervento al ginocchio sinistro si sentiva scattante, piena di energie e pronta a poter perdere nuovamente la sanita' mentale giocando nell'Inter. Il presidente però trapiantò in Vieri un cervello nuovo, molto poco usato, di Luca Giurato, ma non sapeva quanto fosse capace di ballare con lo yeti himalayano (90) di origini caraibiche. Al ritmo di una samba melodica ebbe un ictus e cadde nella buca del suggeritore addosso al suggeritore. Costui fu ferito e immediatamente ricoverato all'ospedale che accoglieva tutti i disperati che avevano bisogno urgente di lifting facciale. Al suggeritore non restava altra soluzione: prendere (91) una potente medicina che gli potesse curare ogni livido provocato dalla caduta ma un crudele medico, sadico come uno molto noto: il marchese DESade. Lo psichiatra folle, tornato dall'oltretomba, gli provocò una sindrome diarroica acuta incrinandogli due costole. Lo sfortunato suggeritore, strafatto di morfina somministratagli dallo psichiatra, vide Masini nudo: rimase così sconvolto da cadere in delirium tremens. Allora (92) decise di chiamare l'esorcista cioè Masini di persona. "Masini esorcista NOOOOO!" strillava il suggeritore, completamente terrorizzato da un esorcista nudo con le sembianze del grande cantante. Svenne dalla paura, si riprese quando sentì cantare Mietta in growling voice (cosa abbastanza traumatica) (93) una canzone dei Ricchi e Poveri. Ancor più traumatizzato e sempre più alle prese con i suoi scheletri, stese Masinoi con una tremenda flatulenza provocata dall'uso di un potente elettrostimolatore acquistato da Margherita Hack. Lo yeti allora, amico della Hack, prese pure lui Stimuletor per aumentare le sue papille gustative. Stimuletor funzionò male: (94) il povero yeti diventò completamente calvo, senza papille gustative ma sempre pirillone !!! Allora aveva bisogno di un cioccolatino per consolarsi, ma aveva solo dei chewing-gum al limone ceci e lenticchie, meraviglioso accostamento!!! Eppure riteneva che il gusto peperonata, fragola, fegato fosse il non plus ultra. Uscì a comprare (95) qualcosa di ancora piu disgustoso ma, armata di trinciap@##e, arrivò la pericolosa suocera dello yeti, Vanessina AKA Ripley, che glielo impedì. Lei voleva vendetta per la figliola abbandonata dallo yeti sulla vetta dell'Himalaya, per colpa del dottore sadico che le tagliò l'unghia dell'alluce del piede puzzolente di escrementi consegnandola alla morte per fame. Però (96) il dottore invaghitosi già (da) qualche anno della suocera, la stupenda Ripley emiliana, stava meditando vendetta: stava programmando un esperimento che avrebbe trasformato immediatamente in un insetto coprofago Masini, poiché era un esorcista da quattro soldi. Però qualcosa andò storto e la suocera, purtroppo, diventò una megera grassa e con barba caprina. (97) Per rimediare prese il rasoio dello yeti e si fece la barba come il re del forum: "Voglio della Nutella subito!!" Ma non ne trovò. In preda a furia cieca iniziò a sbattere contro il monitor su cui apparve Masini con Mietta (per fortuna vestiti) "E' un incubo!!!!!!" disse la suocera scappando velocemente verso una scarpata, che in realtà era (98) un piano di faglia. Fu sconvolta da questo fatto : nona vrebbe immaginato che in fondo era in realtà era così tanto bello truccarsi con il letame come Brad Pitt. Ormai senza speranza girò l’angolo, prese una capocciata, contro uno stambecco che passava lì con la speranza di trovare una Sveva Casati Modignani per selezionarla abilmente e monitorare se gli amabili resti contenessero un cervello. Non era così. Contenevano abbondante segatura, un pesce rosso, e vermi verdi. Almeno così immaginava. Trovò invece una suocera in fuga che correva disperata sconvolta dal piano criminale pensato da Roger Rabbit, che insieme all’assatanata Margherita Hack stimuletorizzata avrebbe voluto strangolare un folle erotomane. Si trovò invece ad un meet up di corsari ubriachi nonché immediatamente Cazzeggioni con Fidel Castro che incredulo guardava gli gnocchi fritti chiedendone la ricetta. Nonna papera autrice del famoso manuale “gnocchi fritti in salsa rossa cubana”, oppositrice di Fidel, pagata dalla CIA, dettò una falsa ricetta che fece sbrodolare di cagarella anche chi non apparteneva al partito delle tigelle avariate dalla renna di Babbo Natale inalberato perché evirato da incazzatissimo yeti di nome Fidel, perché solo lui era rimasto senza sale e pepe e subì una rettoscopia perché aveva problemi a digerire quel piatto così pesante. Cisì si stese all’ombra di un muretto e siccome la vescica gli stava per scoppiare si acquattò silenzioso dietro il muretto proprio quando passava l’onnipresente yeti. Colpito in pieno dal potente getto, del tutto zuppo corse a lavarsi, nel laghetto vicino dove stava nuotando la vicina con l’anca bionicà; impuzzolentì l’acqua a tal punto da farla svenire e scivolare verso una roccia sporgente: mise in moto il ventilatore che riuscì ad evitare l’asfissia dell’acqua dello stagno profumata dagli escrementi del simpatico yeti voglioso di conoscere persone normali. Perciò la povera vicina si riprese e organizzò un appuntamento con lo yeti. Ma il pinguino si sentì offeso per il profumo rubatogli dallo yeti; era anche geloso della vicina che stava sfilando con Margherita Hack stimuletorizzata. LO Yeti però era talmente arrapato che decise di mangiare nutella, carciofi per sbollire gli ormoni. Stette male. Lesse la Sveva cosa che peggiorò la sua colite.
questa è la storia fin qui.. (perdonami silviazza, ho tolto le ultime tue parole

altre idee?
Micol
Se leggero ti farai io sarò vento per darti il mio sostegno senza fingere e se distanza ti farai io sarò asfalto impronta sui tuoi passi senza stringere mai (Subsonica)
E sapeva che nessuna terra avrebbe nascosto in lei l'orma del mare (Baricco)
il mio blog: http://micoool.splinder.com
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) In una città piena di casoni, un mattino d'estate, il sole non era ancora sorto, e ancora non si faceva colazione, ma la gente rideva e una ragazza camminava. Pablo era sveglio e guardava fuori attraverso la grata, incazzato nero, ma vide la ragazza e la chiamò, urlando a squarciagola.
Lei si girò con serio cipiglio, (2) strabuzzò gli occhi e in silenzio continuò a camminare.
Pablo si chiese: "chi sarà mai?", ma non ebbe il coraggio di seguire la ragazza.
Chiudendo gli occhi sentì un profumo di mela selvatica che gli rammentò quel giorno di cui nessuno parlava, perché era successo che qualcuno aveva commesso un terribile colpo di stato (3) e Pablo era al bar sotterraneo dove stava bevendo una birra rossa corretta con assenzio e fu immediatamente arrestato da poliziotti armati di dolci sorrisi.
"Che state facendo?"
Essi dissero che la ragazza sarebbe stata disposta a darla via gratis in cambio di (4) biglie piccole coloratissime; nel mentre arrivò un vecchio e "Pablo scappa via!".
Una distrazione gli fece capire quello che per anni aveva creduto potesse essere la svolta: non era Pablo! Aveva ormai dimenticato suo fratello gemello morto anni prima, almeno così credeva (5) prima di vedere la sua immagine riflessa negli occhi di chi stava osservando in silenzio accanto a lui il suo sangue ed ebbe paura di morire.
Improvvisamente ebbe un'idea: diede un calcio ad una bottiglia di vodka russa che fece trasalire il barista greco. Egli scoprì allora il potere dello gnocco fritto nutellato, snutellando il barista che subito inveì (6) "Cosa stai facendo?" senza però riuscire a farlo smettere. I poliziotti allora rinunciarono e lo riempirono di mazzate. Allora la ragazza, presa dal panico, si mise a fare meditazione trascendentale, ma era troppo buio e non resistette. Si addormentò.
Sognò di essere un piccolo pettirosso appollaiato sul pericoloso cappello del poliziotto e iniziò a soffrire di sonnambulismo ma, senza sapere (7) che via prendere, camminò verso il suo sogno e capì di essere sulla strada giusta per Nutella City: una città sacra dove tutto era costruito con Nutella e gli abitanti erano delle meringhe, ma nere di un nero caffè.
Erano minacciati da un enorme cucchiaio che pendeva sopra la dolcissima città, rischiando di far incetta di Nutella e omini di (8) una crema pasticcera. Ma la salvezza arrivò all'improvviso perché il cucchiaio, un "fornuft" ikea, decise di andare a Cremecaramel City, ormai stanco della scorpacciata di Nutella.
La ragazza allora, dopo questo incubo, andò da Pablo, che nel frattempo era all'ospedale, portandogli in regalo un vasetto di Nutella formato gigante, ma Pablo rifiutò di riceverla perché (9) lo facevano digiunare.
La ragazza già aveva mal di pancia, ma voleva farsi notare da quel Pablo, che ormai si stava riprendendo. Avrebbe voluto essere coccolato dalla ragazza, una farfalla gigante, la dolce Elena, dagli occhi viola e dal sorriso bellissimo e intrigante sbaffato di Nutella, che Pablo avrebbe sempre voluti seguire se solo avesse di nuovo potuto (10) ricordarsi di lei.
Ma Elena non poteva certo immaginare che la notte sarebbe stata così buia e tempestosa, d'altra parte, riflettendoci più attentamente, si accorse che non tutto il male che aveva lasciato dietro di sé era visto (11) con occhi inflessibili da chi voleva invece guardare oltre la porta che si apriva su di un cuore che batteva forte per il Milan. Ma Pablo era interista da secoli e stoicamente sopportava tutta la sfortuna che, come Paperino, lo accompagnava da anni e anni, davvero troppi anni per considerare ciò frutto del caso e non degli (12) squallidi giochetti dei servizi segreti. Così decise che sarebbe stato meglio dare una nuova opportunità alla bella Elena che non vedeva l'ora di fare una crostata con la Nutella, mele e cannella. Pablo era allergico a questo tipo di crostate miste, allergico alle novità, per cui Elena allora cambiò ricetta (13) e così inventò una nuova torta semplice al gelato al gusto di maionese, Nutella, peperonata. "Ma che schifo", disse Pablo inorridito, "credo proprio che andrò al ristorante". Ma la scena non piacque a (14) Carmen, l'infermiera, che decise di somministrargli immediatamente un clistere allo zenzero provocandogli un immenso attacco di diarrea, lunghissimo turbinio intestinale che lo fece letteralmente andare su tutte le furie che sfogò sbrodolando la malefica infermiera soffocandola sotto un conato di vomito.
Pablo ripresosi disse "Dov'é Elena?"
Elena era altrove e stava pensando (15) ad un altro. Triste destino, Pablo - dopo tutto sei interista - si stava disperando e tristemente rimpiangendo i bei momenti; ad una nuova partita, pensò disperato, ma inspiegabilmente speranzoso disse: "Domenica vado a vedere la partita dell'Inter, potrebbe miracolosamente vincere, non sia mai; la speranza é sempre l'ultima a dover morire."
(16) Pablo invitò Elena a vedere la partita, ma lei si ricordò di avere deciso di fare la pasta pasticciata. "Ho fameeeeeee!!" gridò "datemi qualcosa da mangiare subito o ve ne pentirete! Mi prende una voglia di cioccolato indescrivibile, vorrei tanto un uovo di cioccolato fondente Lindt".
"Forse é meglio pensare ad altro, anche perché adesso é ora di darsi finalmente una (17) calmata" disse Pablo. Così prese la palla al balzo ma poi scivolò per terra e cadde sulla Nutella. Ploff! Tutto appiccicoso si avvicinò al lavandino e prese a lavarsi bene poi si asciugò o almeno voleva, ma l'asciugamano era sporco di peli di pantegana (18) che chissà perché erano finiti lì qualche secondo prima.
Pablo disse: "Mistero!", cantando come Ruggeri, "Elena, dimmelo dimmelo: sei mia o mi sto sbagliando?"
Elena rispose "Oh, caro Pablo dolce cucciolone interista, io tifo Milan, quindi te lo scordi".
Pablo rimase sbigottito: "Ma sei str#n*a!!! Dunque quella torta era molto allucinogena, ma la Nutella (19) ti ridarà senno, perso come Orlando furioso senza la Durlindana, mitica spada, altro che Excalibur, la cugina nordica".
Elena stizzita rispose: "Sfigato interista ma cosa cavolo dici? Se proprio uno stupido. (20) Non ti voglio amare perché tu sei interista! Vattene! E puzzi anche!" Pablo disperato cercò un posto dove buttarsi di sotto ma trovò solo un pezzo di marciapiede troppo basso. Andò alla stazione, saltò sul treno e comprò un (21) pezzo di focaccia. Ripensò alla Nutella e alla bella milanista che gli diede un duedipicche, cantò "Forza Milan!" e fu dannato a tifare sempre per la Roma e per questo provò un senso di colpa terribile.
(22) Ricordò l'infermiera che forse era sopravvissuta all'incidente anche se non ci credeva molto, era poco probabile, fosse un pensiero o un'impressione, non lo sapeva. Scese dal treno mentre pensava che in fondo tutti eran solo degli esseri privi di testa e palle.
Alla luce di queste tristi considerazioni (23) decise di ubriacarsi e giù vodkaredbull e tequila bum bum ma qualcosa si accese in lui, la certezza di trovare un giorno finalmente la libertà. Strappò la lettera scritta tempo addietro alla sua maestra di prima elementare per dirle grazie dell'immeritata promozione ottenuta nonostante avesse provato a dimostrare la relazione tra l'ineluttabile scorrere del tempo e la Nutella che (24) finisce troppo presto. Perché la strappò? Perché era ora di ricominciare daccapo, una vita dietetica salutare senza Nutella mangiando insalatine, brodini, yogurt magro, mueslì ecc. Ma era ora di muoversi perché altrimenti non dimagrirà mai e il colesterolo aumenterà. Fare sport, invece, ecco la soluzione, l'avrebbe aiutato a stare meglio.
(25) Ecco l'infarto! Lo fece tornare al punto di partenza: l'ospedale in cui aveva perduto Elena. Il lungo corridoio bianco che rifletteva le sue paure represse a causa di un'insolita mania di persecuzione che si portava dietro da anni, infatti dalla lontana infanzia non riusciva mai a capire perfettamente cosa gli facesse divorare 5 kg di strudel ogni mattina. (26) Una colazione che lo faceva sentire incredibilmente vicino al suo amico tirolese, conosciuto anni prima in un raveparty nei pressi di quella graziosa chiesetta che gli ricordava la nonna Ermengarda, una sessantottina fanatica procacciatrice di Nutella più volte arrestata per furto di Gianduiotti e Baci.
Perso nei ricordi, iniziò a canticchiare (27) una canzoncina allegra e decise di dare una svolta alla sua vita. La cintura stretta, per la Nutella, era ormai deformata e non reggeva allo sforzo,perciò ne comprò una lunga il doppio. Con un bypass riuscì a sopravvivere ma poi accadde un fatto strano: alzò gli occhi (28) e vide un enorme palloncino rosso che volava verso un affilato tetto. Colpa della maestra che non superava i suoi pregiudizi verso chi non mangiava la Nutella e che per questo veniva discriminato. Che brutta cosa! Tutti gli allievi ingurgitavano Nutella ma i loro diritti venivano comunque calpestati. (29) Ma Pablo lottava contro la morte che sembrava essere sul punto di afferrarlo con violenza. Ma poi conobbe una scout finlandese dalle prosperose forme di nome Haldo che lo persuase a non arrendersi e a tornare in cerca di quello che aveva sempre desiderato, cioè una donna ricoperta di cioccolata Lindt e Nutella sciolta.
La vecchia maestra (30) aveva finito col credere che lui la cercasse per capire come poteva diventare Nutella dipendente. E invece Pablo la cercava per ricordarle che prima lo rimproverava sempre perché non studiava la tabella delle calorie, così ingrassava sempre di più. Il senso di tutto ciò non gli era chiaro, specialmente visto che già da tempo si era perduto in se stesso. (31) Non riusciva a frequentare i luoghi della sua infanzia senza pensare a quel giorno maledetto in cui aveva scoperto la Nutella. Come un sortilegio che lo costringeva a rifugiarsi dentro quella piccola stanza dalle pareti imbottite e senza finestre, tranne una grata vecchia e arrugginita, color rosso porpora. A guardarla bene era molto simile alla retina elastica per i capelli (32) che sua nonna portava in testa tutti i giorni.
Intanto in ospedale lo psichiatra zoppo covava un odio malcelato e vivo per Carmen che era miracolosamente sopravvissuta ed era travestita per sfuggire al suo terribile cugino, direttore del reparto, (33) che dicevano avesse trucidato almeno un triste tifoso interista dopo la partita in trasferta con un calcio in basso ma, essendo fornito di conchiglia preservò la virilità sebbene qualcuno azzardasse delle critiche su quanto fosse uomo.
I suoi vicini pensavano frequentasse spesso gli eterosessuali stranieri invece era abituato agli ermafroditi greci (che amava molto) e perciò si (34) rovinava sul Rocci usando la Nutella per comprendere il per comprendere il mistero della vita.
A quel punto una scelta si impose: abbandonare quelle abitudini e finalmente decidere di trovare una degna sostituta a Elena. Quindi Pablo si recò da un potente mago per sapere come conciliare la sua passione per la torta di Nutella e per la ragazza dalle gambe profumate di cannella (35) ed i piedi saporiti al gorgonzola .
Ma un rimedio a base di fiori di loto profumati di taleggio macerati in salamoia attirò improvvisamente Elena allettata dagli armoniosi suoni dell'arpa le cui corde erano state fabbricate a norma di legge.
Frattanto Pasquale, il fratello di Elena, sapeva che lei era stata irretita da un arpista tibetano che (36) l'aveva condotta per mano sulla vetta dell'Himalaya per darla in sposa al suo stalliere siciliano.
Pasquale si chiedeva che cosa potesse fare per evitare ciò. Prese un manganello, falce e martello e incominciò a spalmarlo di benzina con l'intenzione di dimostrare a tutti cosa accadeva quando lui si adirava. Dalla vetta dell'Himalaya giungeva (37) uno strano animale somigliante a Pablo; era forse Pablo? Questo il dilemma.
Pasquale voleva risolverlo e allora cominciò ad avvicinarsi col manganello in mano per vedere se era veramente Pablo, o forse Elena.
L'istinto gli suggerì di non palesarsi subito all'animale che avanzava con passo incerto; giunse fin dove Pasquale poteva ben distinguere le differenze: (38) era uno yeti. La mano tremò, il manganello cadde; sotto la pelliccia che Pasquale indossava il corpo tremava per la paura.
Lo yeti indossava mutande di pelouche di colore rosso marcate Calvin Klein, come quelle che indossava Pablo quando incontrò Elena per una strada desolata che attraversava la Palude della Morte, noto luogo che pullulava di Nutella (39) e lo nauseava.
Pasquale dedusse che lo yeti aveva sofferto di diarrea per molto tempo prima di scoprire pane e Nutella. Allergico alla Nutella!
La terribile scoperta, uno shock che fece schiattare lo scienziato che credeva di aver risolto il problema della Nutella-dipendenza acuta (40) ed invece non aveva tenuto conto degli effetti collaterali dell'abuso di Nutella senza pane che possono causare subbugli intestinali imprevedibili, provocò immenso clamore nella comunità scientifica.
Questi eventi sconcertanti fecero riflettere Pablo, convincendolo ad abbandonare la vita consumistica e a trasferirsi in una comunità Amish.
Appena giunto si accorse che (41) il suo destino l'aveva condotto ad una nuova e affascinante realtà tutta da scoprire.
Allora cominciò a partecipare a degli incontri di preghiera che gli consentirono di capire il mistero che cisrcondava quella particolare comunità. Mancavano le cerniere, i bottoni e soprattutto la Nutella!
"Finalmente," esclamo Pablo. (42) "potrò disintossicarmi dai fagioli che, assieme alla Nutella, avevo trangugiato smodatamente fino ad oggi". Questo abbinamento terrificante gli provocava una rumorosa spaventosa aerofagia che allontanava tutti, persino le puzzole.
Cercando una soluzione, assunse del Gutalax con effetti devastanti per la comunità intera, ma qualcuno protestò animatamente perché arrecava disturbo a (43) chiunque volesse avvicinarsi.
Così non funzionava, allora Pablo dovette rimettersi a dieta rinunciando ai dolci e alla Nutella. Ma gli Amish lo costringevano ad abbuffarsi e tifare Milan, cosa che lo eccitava stranamente anche se era sconcertato da questo.
Questo era preoccupante, non voleva ammettere a se stesso di essere veramente sulla via della guarigione psico-interista (44) fagiolo-nutellosa.
Per guarire veramente, però, doveva ancora affrontare il terribile BCforum dal quale era ancor più dipendente.
I lettori Amish provavano a guarirlo attraverso l'astinenza, ma non riuscirono a distogliere Pablo dalla post-mania.
Non essendovi elettricità, doveva scrivere su vecchi fogli ingialliti e poi inoltrarli, tramite piccione viaggiatore, ai moderatori che erano ormai stanchi di dover copiare (45) decine di pagine per Pablo. Quindi
decisero di bannarlo traumatizzandolo per sempre. Ma forse era il caso di cominciare una nuova username e password per ingannare i malpensanti che avrebbero potuto facilmente concludere che si trattava di grave dipendenza. Il piccione viaggiatore si offese perché aveva firmato un contratto che prevedeva le ferie pagate ed invece ogni panino di Nutella (46) lo riduceva malissimo. Pablo gli concesse 3 giorni di ferie non pagate, cibo a base di semini vitaminizzati ovviamente gusto Nutella e gli proibì di mangiarsi biscotti non spezzettati. Ma il piccione viaggiatore lo fregò consegnando una missiva minacciosa contenente biscotti interi spalmati di Nutella e di fagioli. "Ma che schifo!" tentò di pensare allo strano intruglio come ad un (47) regalo, per non dimenticarsi di tutte quelle meraviglie che il piccione aveva ammirato in quel periodo di tempo in cui volava. Pablo capì che non si vive di soli piccioni né di sola Nutella, e quindi cambiò abitudini e giù col forum!!!
(48) Anselmo il decano, che era un noto estimatore dell'amministratore del forum, dell'insalata con Nutella e del panino con fagioli, odiava i piccioni ma amava queste squisitezze. Ma tuttavia continuava a mangiare troppo e a ripetere che il piccione gli aveva rubato il tanga leopardato (49) che usava spesso ed i fagioli con il Falqui. Tutto ciò era un modo per distogliere l'attenzione dallo psichiatra zoppo che diabolicamente stava lobotomizando un paziente amish, fuggito dalla comunità. L'intervento sarebbe stato forse rimandato se non avesse cessato di nevicare, ma non tutto era perduto! Spararono neve artificiale addosso allo psichiatra che prese freddo buscandosi un'influenza. (50) Lo ricoverarono all'ospedale di Casalpusterlengo dove lo scambiarono per l'amish che doveva essere lobotomizzato dallo psichiatra. Quella mattina era in corso un sopralluogo dell'ASL per accertare eventuali irregolarità dell'ospedale, e casualmente proprio possibili scambi di pazienti da operare. Lo sgomento fu enorme nel vedere nella cella frigorifera un barattolo di cervello asportato appartenente all'amministratore precedente (51) misteriosamente scomparso mesi addietro. Lo salvarono con un intervento di impianto del cervello dello psichiatra a cui intanto era stato iniettato perché sua suocera l'aveva morso durante un litigio.
A questo punto a Pablo sovviene il redivivo amministratore: ne era terrorizzato (52) ma non capiva come fare a risolvere il problema. Chiamò la suocera e le chiese di mordere l'anca della vicina la quale si era innamorata perdutamente dell'amministratore perché l'aveva abbandonata per un'altra. Questa passione complicata era resa ancora più difficile da (53) una passione segreta tra l'amministratore e lo yeti himalayano. Il loro rapporto ormai da tempo si era consolidato e quindi non sembrò normale che l'amministratore potesse considerare la vicina, la quale però non si arrese: continuò a provarci per pura stupidità ma senza successo. Purtroppo il morso del serpente ammaestrato, cioè della suocera, (54) la indebolì così ricorse al medico che aveva trapiantato il cervello dell'orribile psichiatra.
Pablo decise quindi di ricorrere all'andrologo per capire se i suoi problemi fossero dovuti a impotenza prensile congenita o fosse possibile che il deficit immunitario che lo affliggeva da tempo avesse generato quel tipo di comportamento. Infatti i linfociti erano paurosamente diminuiti e questo determinava (55) sicuramente un cambiamento nel modo di pensare di Pablo e non poteva rendersi conto che i globuli rossi lo stavano portando a perdere ossigeno in maniera preoccupante. Tutto ciò causava l'affanno mentre col cuore affranto pensava ad Elena e ai pericolosi pensieri e dubbi che aveva da quando era nato.
Elena decise di guarire la flatulenza di Pablo con (56) un decotto di stufato di lombrichi e lumache bavose che inoltre cura i globuli rossi sofferenti per una fastidiosa tosse causata dagli psicofarmaci per la depressione acuta presi senza Nutella. Il malessere era curato anche con un infuso di piccole e tonde perle di ribes. Dopo averlo bevuto tutto d'un fiato però cominciò (57) ad andare sui trampoli travestito da Orosaiwa! Chi poteva immaginare che l'aerofagia causasse tali conseguenze? Allora sua mamma stanca dei soliti rimedi medici classici decise che avrebbe contattato uno stregone originario del Malawi che viveva a Borca di Macugnaga. Lo stregone accettò il difficile caso: chiamò Pablo e iniziò il rituale che prevedeva un bacio propiziatorio con (58) lo yeti himalayano; inoltre anche un viaggio: sette anni nella steppa russa in compagnia di Elena e Anselmo disponibili all'esperienza. Pablo si rifiutò, in quanto attirato solo dallo yeti, di andare in un luogo così lontano. Così il prode Anselmo trucidò, facendolo a pezzi, (59) il povero Pablo.
Elena potè finalmente sentirsi libera, senza legami di alcun genere con nessuno di questa terra. "Vado su Marte!", urlò con gioia; fece la valigia, andò alla NASA sperando di imbarcarsi sul prossimo volo. Trovò un ufficiale che le confermò che sarebbe partita il giorno successivo. Felicissima, Elena chiamò (60) la sua mamma per farle sapere quando sarebbe partita l'astronave "Nutellaland".
Il maltempo aveva impedito la partenza della navetta ma, finalmente, tornava il sereno che avrebbe consentito ad Elena di potersi ingozzare fino a morire per la voglia di Nutella. Però la Nasa non voleva che portasse il caro barattolo di Nutella e così non partì.
Questo turbò molto (61) il suo intestino, mangiò prugne secche ed altri cibi. Ma era allergica ed assunse Guttalax per potersi depurare, corse in bagno dove si sfogò. "Mi sento meglio", disse la ragazza, ma si illudeva; infatti la peristalsi ricominciò con violenza a darle fastidio.
Accadde un miracolo: piovve Nutella sul cadavere di Pablo che restò cadavere. (62) Ed Elena pianse per lo spreco, mangiò il resto e divenne uomo con lunghi baffi ed alito pestilenziale. Cercò Anselmo per vendicare la morte. "HANNO AMMAZZATO PABLO!" "Pablo e' vivo" canta De Gregori ed il cantautore posta sul forum "una c@g@ta pazzesca!" titolo del suo album su Pablo.
Raggiunti i 4000 il mastro c@##eggione festeggiò pappandosi Nutella con i grissini. (63) Elena si iscrisse così al forum ispirata dal maestro. Postò e postò diventando dipendente, così dovette rivolgersi al gruppo "forumisti anonimi" perché non voleva che la dipendenza le facesse dimenticare il fu Pablo.
La vicina, che stava male per aver inghiottito lumache, non potendo postare, era invidiosa di Elena. Il morso della suocera aveva (64) causato un'infezione: si dovette amputare l'anca sinistra!!! Occorreva ora una protesi per sostituirla! La vicina andò da una biotecnologa e chiese di un'anca bionica. La biotecnologa allora cercò un biomateriale che fosse adatto allo scopo, cioè alla protesi bionica: un'anca Nutellosa!!! La golosa Elena la mangiò avidamente così la vicina restò di nuovo senza l'anca! (65) Esercitò arti marziali per allenarsi a picchiare Elena, per vendicarsi del gesto verso la protesi.
Intervenne il chirurgo che le impiantò un arto sbagliato: corna di cervo invece dell'anca. "Ed ora????" Pensò la disperata "Sono anche cornuta(o) ma almeno stylosa. Userò queste corna per farmi strada tra i grissini."
Il fornaio però, piccolo mugnaio bianco, (66) difese i grissini brandendo una baguette imbottita di Camembert che sapndeva profumo con effetti lacrimogeni e pure esilaranti. Le lacrime inzupparono tutti i grissini che si spappolarono sotto gli occhi di Clemetina. Così il piccolo mugnaio la consolò con i suoi Tegolini ricoperti di Nutella. Clementina ne fu molto sorpresa perché il mugnaio finalmente l'aveva soddisfatta.
L'infarto colpì (67) il mugnaio proprio nel momento più intenso della tegolinata, e ciò commosse Rio Mare che non aveva più contatti coi grissini. Rio mare decise di invitare Clementina in crociera per una vacanza romantica cacciando i tonni da inscatolare. Clementina ne rimase orripilata e decise perciò di non andare in crociera. Preferiva ingozzarsi di fagioli fino ad esplodere (68) Rio Mare quindi salì sulla nave da solo e buttandosi nel mare annegò. Clementina, pentita, si buttò anche lei sul cibo per dimenticare Rio. Elena accorse per salvare l'amica con grande virilità dal pericolo obesità. Clementina però non voleva cedere alle avances di Elena e la/o respinse. Clementina voleva solo suicidarsi ingozzandosi di (69) panini al salame e Nutella. Così vomitò l'anima che poi riinghiottì. Salvata l'anima, Clementina si sentì un po' meglio, più leggera e finalmente evacuò felice canticchiando fra sé "W i fagioli".
Rinunciò all'idea, preferendo quindi cantare (70) "W la pappa col peperoncino!" perché il pomodoro non le piaceva proprio.
Il fratello di Pablo, morto anni prima avendo fagocitato una porchetta intera, apparve come fantasma durante una festa piena di travestiti. Furono tutti terrorizzati perché erano gemelli, ma proprio identici, a parte un neo a forma di panino con la porchetta.
Il fantasma del fratello cominciò a cantare (71) a squarciagola "Che bella è la porchetta col peperoncino mangiata al mattino!"
Improvvisamente un gastroenterologo prese la parola contro il peperoncino e digerendo disse: "Basta mangiare peperoncino! Meglio disintossicarsi con una bella abbuffata di sana Nutella!"
Clementina ormai svuotata da ogni energia, accettò un passaggio dal fratello fantasma che la accompagnò al cimitero a conoscere Casper perbene. Il fantasmino, (72) facendo strani suoni, la invitò a un rito sacro cubano che prevedeva un girotondo intorno a un grosso albero contenente poteri afrodisiaci basati sulla Nutella e fagioli portentosi.
Intonarono una cantilena molto lagnosa che fece addormentare tutti in pochi minuti. A questo punto il fratello fantasma, lo yeti himalayano e pure Casper si misero a russare molto rumorosamente sognando lasagne verdi (73) con fagioli succulenti, quindi sogni puzzolenti.
Sconvolti dalla fame, i tre iniziarono a divorare sfrenatamente cheesecake a volontà e pesce crudo con tanto Alkaseltzer.
I simpatici amici portarono una bottiglia di ottimo Chianti con dello zenzero, abbinamento micidiale per i loro stomaci abitati da Aliens in formato ridotto.
Stancatosi di mangiare, lo yeti furibondo si arrabbiò con il povero fantasma (74): "Basta con questo prendermi in giro. Non sono interista e manco Babbo Natale! In realtà sono una pecora travestita da tuareg sahariano con ascelle pezzate, completamente sudato perché non si lavava quasi mai"
Allora il fantasma schifato, prese il deodorante, (75) se lo mise e andò da un'estetista per una ceretta ascellare. Sopportando dolori atroci per diventare bello, si fece fare un'epilazione completa e la consigliò anche alla vicina. Lei si rifiutò perché preferiva mantenere un aspetto naturale, allora l'estetista voleva depilare lo yeti che era innamorato di Elena e, per amore, si lasciò estirpare i peli più (76) delicati dalle orecchie e dalla lingua.
Persino dal sedere spuntavano ramoscelli di timo e rosmarino: ora ci voleva un rimedio estremo. Lanciatosi nella doccia insieme a Elena sentì strane durezze: aveva sbattuto contro... Urlò di dolore per la botta ma poi sorrise (77) perché era piacevole farsi del male. Soprattutto dopo aver ingurgitato tante schifezze, finalmente rimase soddisfatta e decise che era ora di darsi a qualcuno gratis e senza legami per guadagnare almeno una volta denaro senza faticare. Purtroppo però non trovò alcun cliente disposto a darle un Bacio Perugina o un tartufo.
Inaspettatamente arrivò un pastore sardo, vestito (78) con una gonna di lana scozzese a quadretti rosa che metteva in risalto le gambe, i piedi quadrati e la barba dai riflessi rossicci sporca di pecorino, ma Casper, ingolositosi, gli saltò alla gola, leccandolo tutto.
Rubò Il Piacere, preziosa copia autografata, ad Elena che la custodiva gelosamente ed era affamata. Elena gridò "Aiuto!" ma nessuno sentì il supplichevole lamento (79) della ex-fanciulla che venne perciò costretta, suo malgrado, a non leggere quel bellissimo libro.
Gabriele D'Annunzio non c'entrava col discorso ma, avendo scritto spesso delle boiate pazzesche ed avendo fama, più che fame, di grande amatore, era perfetto per mostrare a Elena le meraviglie dell’
Aurum, liquore portentoso, che provocava effetti collaterali disastrosi, quali: (80) perdita delle costole, un improvviso languore, caduta dei capelli, diminuzione della vista e tormenti intestinali. "Ancora aerofagia!" esclamò allora Elena, stanco/a mangiò trippa con paprika ungherese. Giulio, ex fidanzato di Elena, si stupì che quel porco fosse realmente Elena. Preso dalla collera impugnò il telecomando, accese la TV, guardò i Simpson e si divertì (81) come un matto tanto da non farcela più a respirare. Così, improvvisamente, venne colto da cefalea con aura, che lo lasciò come ipnotizzato. Quando finalmente si riprese vedeva strane luci, sentiva strani suoni e dei formicolii lungo il collo. Incontrò la vicina e le disse: "Ho mal di testa, ha qualcosa che non mi spacchi lo stomaco?". Lei gli diede (82) Nutella, ma lui voleva peperoni e coniglio arrosto. In cucina la vicina aveva una tazza piena di basilico e verze lesse preparata per il coniglio domestico Lotario. Guardò, quindi, E.R. per capire come sedurre un'anestesista e farsi curare la cefalea. Non riuscì a guarire ma imparò che per avere un'anestesista senza cefalea non doveva indurla al consumo smodato (83) di ipnoinducenti benzodiazepinici, ma di Nutella, noto analgesico e surrogato d'affetto. In questo modo avrebbe potuto recuperare l'amore della sorella di Pablo: l'amministratore del forum, amante dello yeti peloso depilato, aveva spesso cefalea . Per questo mandò a fan#ulo lo yeti senza pensarci troppo (non pensava mai!) e per gelosia (84) rapì la vicina dall'anca bionica consenziente. Nel frattempo lo yeti arrabbiatissimo andò da BlockBuster per noleggiare "Shining" da vedere con Bigfoot. Ispiratosi per l'omicidio dell' amato, noto, magnifico amministratore del forum, lo portò in una stanza buia: un cesso pubblico e lo costrinse (85) a sedersi senza carta igienica sulla ciambella, ascoltare Masini che canta "e chi se ne fregaaaaaaaaaaaaaaaaa" urlando sguaiatamente. (86) Sconcertato dalla canzone il povero amministratore si sentì male, ebbe una visione: vide Masini nudo e perciò morì. La vendetta dello yeti fu istantanea: con grossa soddisfazione rutto' "me fort!!!" con grande piacere. Ora il forum aveva bisogno urgente dei gradi personalizzati tipo "mamma c@##eggiona" o "Maestro Cazzeggione". Il nuovo amministratore si comportava peggio (87) del precedente, rischiando di venire licenziato e anche linciato dai forumdipendenti. A questo punto si fece un sondaggio sulla dipendenza da forum e Nutella: il risultato fu che era ora di ribellarsi alacremente a questo scandalo che rischiava di degenerare in Masinidipendenza e quindi decise che lo yeti doveva ascoltare "Ashram" e venirne folgorato! "Meglio di Masini!" disse lo yeti, (88) ma gli U2 erano ancora peggio. Era opportuno riesumare Gatto Pancieri, che piace ai felini ed alla Hack, testimonial pro pirillone, e Daniele Groff. Allora lo yeti, stanco di sentire tutta questa gentaccia, esasperato dalla musica spense lo stereo ed andò a comperare un biglietto per la partita dell'Inter. Infatti l'Inter giocava. Cadde in depressione (89) e rimise "Ashram". La suocera della sorella di Vieri, dopo l'intervento al ginocchio sinistro si sentiva scattante, piena di energie e pronta a poter perdere nuovamente la sanita' mentale giocando nell'Inter. Il presidente però trapiantò in Vieri un cervello nuovo, molto poco usato, di Luca Giurato, ma non sapeva quanto fosse capace di ballare con lo yeti himalayano (90) di origini caraibiche. Al ritmo di una samba melodica ebbe un ictus e cadde nella buca del suggeritore addosso al suggeritore. Costui fu ferito e immediatamente ricoverato all'ospedale che accoglieva tutti i disperati che avevano bisogno urgente di lifting facciale. Al suggeritore non restava altra soluzione: prendere (91) una potente medicina che gli potesse curare ogni livido provocato dalla caduta ma un crudele medico, sadico come uno molto noto: il marchese DESade. Lo psichiatra folle, tornato dall'oltretomba, gli provocò una sindrome diarroica acuta incrinandogli due costole. Lo sfortunato suggeritore, strafatto di morfina somministratagli dallo psichiatra, vide Masini nudo: rimase così sconvolto da cadere in delirium tremens. Allora (92) decise di chiamare l'esorcista cioè Masini di persona. "Masini esorcista NOOOOO!" strillava il suggeritore, completamente terrorizzato da un esorcista nudo con le sembianze del grande cantante. Svenne dalla paura, si riprese quando sentì cantare Mietta in growling voice (cosa abbastanza traumatica) (93) una canzone dei Ricchi e Poveri. Ancor più traumatizzato e sempre più alle prese con i suoi scheletri, stese Masinoi con una tremenda flatulenza provocata dall'uso di un potente elettrostimolatore acquistato da Margherita Hack. Lo yeti allora, amico della Hack, prese pure lui Stimuletor per aumentare le sue papille gustative. Stimuletor funzionò male: (94) il povero yeti diventò completamente calvo, senza papille gustative ma sempre pirillone !!! Allora aveva bisogno di un cioccolatino per consolarsi, ma aveva solo dei chewing-gum al limone ceci e lenticchie, meraviglioso accostamento!!! Eppure riteneva che il gusto peperonata, fragola, fegato fosse il non plus ultra. Uscì a comprare (95) qualcosa di ancora piu disgustoso ma, armata di trinciap@##e, arrivò la pericolosa suocera dello yeti, Vanessina AKA Ripley, che glielo impedì. Lei voleva vendetta per la figliola abbandonata dallo yeti sulla vetta dell'Himalaya, per colpa del dottore sadico che le tagliò l'unghia dell'alluce del piede puzzolente di escrementi consegnandola alla morte per fame. Però (96) il dottore invaghitosi già (da) qualche anno della suocera, la stupenda Ripley emiliana, stava meditando vendetta: stava programmando un esperimento che avrebbe trasformato immediatamente in un insetto coprofago Masini, poiché era un esorcista da quattro soldi. Però qualcosa andò storto e la suocera, purtroppo, diventò una megera grassa e con barba caprina. (97) Per rimediare prese il rasoio dello yeti e si fece la barba come il re del forum: "Voglio della Nutella subito!!" Ma non ne trovò. In preda a furia cieca iniziò a sbattere contro il monitor su cui apparve Masini con Mietta (per fortuna vestiti) "E' un incubo!!!!!!" disse la suocera scappando velocemente verso una scarpata, che in realtà era (98) un piano di faglia. Fu sconvolta da questo fatto : nona vrebbe immaginato che in fondo era in realtà era così tanto bello truccarsi con il letame come Brad Pitt. Ormai senza speranza girò l’angolo, prese una capocciata, contro uno stambecco che passava lì con la speranza di trovare una Sveva Casati Modignani per selezionarla abilmente e monitorare se gli amabili resti contenessero un cervello. Non era così. Contenevano abbondante segatura, un pesce rosso, e vermi verdi. Almeno così immaginava. Trovò invece una suocera in fuga che correva disperata sconvolta dal piano criminale pensato da Roger Rabbit, che insieme all’assatanata Margherita Hack stimuletorizzata avrebbe voluto strangolare un folle erotomane. Si trovò invece ad un meet up di corsari ubriachi nonché immediatamente Cazzeggioni con Fidel Castro che incredulo guardava gli gnocchi fritti chiedendone la ricetta. Nonna papera autrice del famoso manuale “gnocchi fritti in salsa rossa cubana”, oppositrice di Fidel, pagata dalla CIA, dettò una falsa ricetta che fece sbrodolare di cagarella anche chi non apparteneva al partito delle tigelle avariate dalla renna di Babbo Natale inalberato perché evirato da incazzatissimo yeti di nome Fidel, perché solo lui era rimasto senza sale e pepe e subì una rettoscopia perché aveva problemi a digerire quel piatto così pesante. Cisì si stese all’ombra di un muretto e siccome la vescica gli stava per scoppiare si acquattò silenzioso dietro il muretto proprio quando passava l’onnipresente yeti. Colpito in pieno dal potente getto, del tutto zuppo corse a lavarsi, nel laghetto vicino dove stava nuotando la vicina con l’anca bionicà; impuzzolentì l’acqua a tal punto da farla svenire e scivolare verso una roccia sporgente: mise in moto il ventilatore che riuscì ad evitare l’asfissia dell’acqua dello stagno profumata dagli escrementi del simpatico yeti voglioso di conoscere persone normali. Perciò la povera vicina si riprese e organizzò un appuntamento con lo yeti. Ma il pinguino si sentì offeso per il profumo rubatogli dallo yeti; era anche geloso della vicina che stava sfilando con Margherita Hack stimuletorizzata. LO Yeti però era talmente arrapato che decise di mangiare nutella, carciofi per sbollire gli ormoni. Stette male. Lesse la Sveva cosa che peggiorò la sua colite.
questa è la storia fin qui.. (perdonami silviazza, ho tolto le ultime tue parole
). Ora prendiamo una decisione comune : in qualche modo ad unc erto punto scrivendo e scrivendo si è perso il senso : non si capisce più chi è il protagonista e non c'è più una trama. Quindi.. facciamo tornare Pablo e lo teniamo come protagonista?
altre idee?
Micol
Lei si girò con serio cipiglio, (2) strabuzzò gli occhi e in silenzio continuò a camminare.
Pablo si chiese: "chi sarà mai?", ma non ebbe il coraggio di seguire la ragazza.
Chiudendo gli occhi sentì un profumo di mela selvatica che gli rammentò quel giorno di cui nessuno parlava, perché era successo che qualcuno aveva commesso un terribile colpo di stato (3) e Pablo era al bar sotterraneo dove stava bevendo una birra rossa corretta con assenzio e fu immediatamente arrestato da poliziotti armati di dolci sorrisi.
"Che state facendo?"
Essi dissero che la ragazza sarebbe stata disposta a darla via gratis in cambio di (4) biglie piccole coloratissime; nel mentre arrivò un vecchio e "Pablo scappa via!".
Una distrazione gli fece capire quello che per anni aveva creduto potesse essere la svolta: non era Pablo! Aveva ormai dimenticato suo fratello gemello morto anni prima, almeno così credeva (5) prima di vedere la sua immagine riflessa negli occhi di chi stava osservando in silenzio accanto a lui il suo sangue ed ebbe paura di morire.
Improvvisamente ebbe un'idea: diede un calcio ad una bottiglia di vodka russa che fece trasalire il barista greco. Egli scoprì allora il potere dello gnocco fritto nutellato, snutellando il barista che subito inveì (6) "Cosa stai facendo?" senza però riuscire a farlo smettere. I poliziotti allora rinunciarono e lo riempirono di mazzate. Allora la ragazza, presa dal panico, si mise a fare meditazione trascendentale, ma era troppo buio e non resistette. Si addormentò.
Sognò di essere un piccolo pettirosso appollaiato sul pericoloso cappello del poliziotto e iniziò a soffrire di sonnambulismo ma, senza sapere (7) che via prendere, camminò verso il suo sogno e capì di essere sulla strada giusta per Nutella City: una città sacra dove tutto era costruito con Nutella e gli abitanti erano delle meringhe, ma nere di un nero caffè.
Erano minacciati da un enorme cucchiaio che pendeva sopra la dolcissima città, rischiando di far incetta di Nutella e omini di (8) una crema pasticcera. Ma la salvezza arrivò all'improvviso perché il cucchiaio, un "fornuft" ikea, decise di andare a Cremecaramel City, ormai stanco della scorpacciata di Nutella.
La ragazza allora, dopo questo incubo, andò da Pablo, che nel frattempo era all'ospedale, portandogli in regalo un vasetto di Nutella formato gigante, ma Pablo rifiutò di riceverla perché (9) lo facevano digiunare.
La ragazza già aveva mal di pancia, ma voleva farsi notare da quel Pablo, che ormai si stava riprendendo. Avrebbe voluto essere coccolato dalla ragazza, una farfalla gigante, la dolce Elena, dagli occhi viola e dal sorriso bellissimo e intrigante sbaffato di Nutella, che Pablo avrebbe sempre voluti seguire se solo avesse di nuovo potuto (10) ricordarsi di lei.
Ma Elena non poteva certo immaginare che la notte sarebbe stata così buia e tempestosa, d'altra parte, riflettendoci più attentamente, si accorse che non tutto il male che aveva lasciato dietro di sé era visto (11) con occhi inflessibili da chi voleva invece guardare oltre la porta che si apriva su di un cuore che batteva forte per il Milan. Ma Pablo era interista da secoli e stoicamente sopportava tutta la sfortuna che, come Paperino, lo accompagnava da anni e anni, davvero troppi anni per considerare ciò frutto del caso e non degli (12) squallidi giochetti dei servizi segreti. Così decise che sarebbe stato meglio dare una nuova opportunità alla bella Elena che non vedeva l'ora di fare una crostata con la Nutella, mele e cannella. Pablo era allergico a questo tipo di crostate miste, allergico alle novità, per cui Elena allora cambiò ricetta (13) e così inventò una nuova torta semplice al gelato al gusto di maionese, Nutella, peperonata. "Ma che schifo", disse Pablo inorridito, "credo proprio che andrò al ristorante". Ma la scena non piacque a (14) Carmen, l'infermiera, che decise di somministrargli immediatamente un clistere allo zenzero provocandogli un immenso attacco di diarrea, lunghissimo turbinio intestinale che lo fece letteralmente andare su tutte le furie che sfogò sbrodolando la malefica infermiera soffocandola sotto un conato di vomito.
Pablo ripresosi disse "Dov'é Elena?"
Elena era altrove e stava pensando (15) ad un altro. Triste destino, Pablo - dopo tutto sei interista - si stava disperando e tristemente rimpiangendo i bei momenti; ad una nuova partita, pensò disperato, ma inspiegabilmente speranzoso disse: "Domenica vado a vedere la partita dell'Inter, potrebbe miracolosamente vincere, non sia mai; la speranza é sempre l'ultima a dover morire."
(16) Pablo invitò Elena a vedere la partita, ma lei si ricordò di avere deciso di fare la pasta pasticciata. "Ho fameeeeeee!!" gridò "datemi qualcosa da mangiare subito o ve ne pentirete! Mi prende una voglia di cioccolato indescrivibile, vorrei tanto un uovo di cioccolato fondente Lindt".
"Forse é meglio pensare ad altro, anche perché adesso é ora di darsi finalmente una (17) calmata" disse Pablo. Così prese la palla al balzo ma poi scivolò per terra e cadde sulla Nutella. Ploff! Tutto appiccicoso si avvicinò al lavandino e prese a lavarsi bene poi si asciugò o almeno voleva, ma l'asciugamano era sporco di peli di pantegana (18) che chissà perché erano finiti lì qualche secondo prima.
Pablo disse: "Mistero!", cantando come Ruggeri, "Elena, dimmelo dimmelo: sei mia o mi sto sbagliando?"
Elena rispose "Oh, caro Pablo dolce cucciolone interista, io tifo Milan, quindi te lo scordi".
Pablo rimase sbigottito: "Ma sei str#n*a!!! Dunque quella torta era molto allucinogena, ma la Nutella (19) ti ridarà senno, perso come Orlando furioso senza la Durlindana, mitica spada, altro che Excalibur, la cugina nordica".
Elena stizzita rispose: "Sfigato interista ma cosa cavolo dici? Se proprio uno stupido. (20) Non ti voglio amare perché tu sei interista! Vattene! E puzzi anche!" Pablo disperato cercò un posto dove buttarsi di sotto ma trovò solo un pezzo di marciapiede troppo basso. Andò alla stazione, saltò sul treno e comprò un (21) pezzo di focaccia. Ripensò alla Nutella e alla bella milanista che gli diede un duedipicche, cantò "Forza Milan!" e fu dannato a tifare sempre per la Roma e per questo provò un senso di colpa terribile.
(22) Ricordò l'infermiera che forse era sopravvissuta all'incidente anche se non ci credeva molto, era poco probabile, fosse un pensiero o un'impressione, non lo sapeva. Scese dal treno mentre pensava che in fondo tutti eran solo degli esseri privi di testa e palle.
Alla luce di queste tristi considerazioni (23) decise di ubriacarsi e giù vodkaredbull e tequila bum bum ma qualcosa si accese in lui, la certezza di trovare un giorno finalmente la libertà. Strappò la lettera scritta tempo addietro alla sua maestra di prima elementare per dirle grazie dell'immeritata promozione ottenuta nonostante avesse provato a dimostrare la relazione tra l'ineluttabile scorrere del tempo e la Nutella che (24) finisce troppo presto. Perché la strappò? Perché era ora di ricominciare daccapo, una vita dietetica salutare senza Nutella mangiando insalatine, brodini, yogurt magro, mueslì ecc. Ma era ora di muoversi perché altrimenti non dimagrirà mai e il colesterolo aumenterà. Fare sport, invece, ecco la soluzione, l'avrebbe aiutato a stare meglio.
(25) Ecco l'infarto! Lo fece tornare al punto di partenza: l'ospedale in cui aveva perduto Elena. Il lungo corridoio bianco che rifletteva le sue paure represse a causa di un'insolita mania di persecuzione che si portava dietro da anni, infatti dalla lontana infanzia non riusciva mai a capire perfettamente cosa gli facesse divorare 5 kg di strudel ogni mattina. (26) Una colazione che lo faceva sentire incredibilmente vicino al suo amico tirolese, conosciuto anni prima in un raveparty nei pressi di quella graziosa chiesetta che gli ricordava la nonna Ermengarda, una sessantottina fanatica procacciatrice di Nutella più volte arrestata per furto di Gianduiotti e Baci.
Perso nei ricordi, iniziò a canticchiare (27) una canzoncina allegra e decise di dare una svolta alla sua vita. La cintura stretta, per la Nutella, era ormai deformata e non reggeva allo sforzo,perciò ne comprò una lunga il doppio. Con un bypass riuscì a sopravvivere ma poi accadde un fatto strano: alzò gli occhi (28) e vide un enorme palloncino rosso che volava verso un affilato tetto. Colpa della maestra che non superava i suoi pregiudizi verso chi non mangiava la Nutella e che per questo veniva discriminato. Che brutta cosa! Tutti gli allievi ingurgitavano Nutella ma i loro diritti venivano comunque calpestati. (29) Ma Pablo lottava contro la morte che sembrava essere sul punto di afferrarlo con violenza. Ma poi conobbe una scout finlandese dalle prosperose forme di nome Haldo che lo persuase a non arrendersi e a tornare in cerca di quello che aveva sempre desiderato, cioè una donna ricoperta di cioccolata Lindt e Nutella sciolta.
La vecchia maestra (30) aveva finito col credere che lui la cercasse per capire come poteva diventare Nutella dipendente. E invece Pablo la cercava per ricordarle che prima lo rimproverava sempre perché non studiava la tabella delle calorie, così ingrassava sempre di più. Il senso di tutto ciò non gli era chiaro, specialmente visto che già da tempo si era perduto in se stesso. (31) Non riusciva a frequentare i luoghi della sua infanzia senza pensare a quel giorno maledetto in cui aveva scoperto la Nutella. Come un sortilegio che lo costringeva a rifugiarsi dentro quella piccola stanza dalle pareti imbottite e senza finestre, tranne una grata vecchia e arrugginita, color rosso porpora. A guardarla bene era molto simile alla retina elastica per i capelli (32) che sua nonna portava in testa tutti i giorni.
Intanto in ospedale lo psichiatra zoppo covava un odio malcelato e vivo per Carmen che era miracolosamente sopravvissuta ed era travestita per sfuggire al suo terribile cugino, direttore del reparto, (33) che dicevano avesse trucidato almeno un triste tifoso interista dopo la partita in trasferta con un calcio in basso ma, essendo fornito di conchiglia preservò la virilità sebbene qualcuno azzardasse delle critiche su quanto fosse uomo.
I suoi vicini pensavano frequentasse spesso gli eterosessuali stranieri invece era abituato agli ermafroditi greci (che amava molto) e perciò si (34) rovinava sul Rocci usando la Nutella per comprendere il per comprendere il mistero della vita.
A quel punto una scelta si impose: abbandonare quelle abitudini e finalmente decidere di trovare una degna sostituta a Elena. Quindi Pablo si recò da un potente mago per sapere come conciliare la sua passione per la torta di Nutella e per la ragazza dalle gambe profumate di cannella (35) ed i piedi saporiti al gorgonzola .
Ma un rimedio a base di fiori di loto profumati di taleggio macerati in salamoia attirò improvvisamente Elena allettata dagli armoniosi suoni dell'arpa le cui corde erano state fabbricate a norma di legge.
Frattanto Pasquale, il fratello di Elena, sapeva che lei era stata irretita da un arpista tibetano che (36) l'aveva condotta per mano sulla vetta dell'Himalaya per darla in sposa al suo stalliere siciliano.
Pasquale si chiedeva che cosa potesse fare per evitare ciò. Prese un manganello, falce e martello e incominciò a spalmarlo di benzina con l'intenzione di dimostrare a tutti cosa accadeva quando lui si adirava. Dalla vetta dell'Himalaya giungeva (37) uno strano animale somigliante a Pablo; era forse Pablo? Questo il dilemma.
Pasquale voleva risolverlo e allora cominciò ad avvicinarsi col manganello in mano per vedere se era veramente Pablo, o forse Elena.
L'istinto gli suggerì di non palesarsi subito all'animale che avanzava con passo incerto; giunse fin dove Pasquale poteva ben distinguere le differenze: (38) era uno yeti. La mano tremò, il manganello cadde; sotto la pelliccia che Pasquale indossava il corpo tremava per la paura.
Lo yeti indossava mutande di pelouche di colore rosso marcate Calvin Klein, come quelle che indossava Pablo quando incontrò Elena per una strada desolata che attraversava la Palude della Morte, noto luogo che pullulava di Nutella (39) e lo nauseava.
Pasquale dedusse che lo yeti aveva sofferto di diarrea per molto tempo prima di scoprire pane e Nutella. Allergico alla Nutella!
La terribile scoperta, uno shock che fece schiattare lo scienziato che credeva di aver risolto il problema della Nutella-dipendenza acuta (40) ed invece non aveva tenuto conto degli effetti collaterali dell'abuso di Nutella senza pane che possono causare subbugli intestinali imprevedibili, provocò immenso clamore nella comunità scientifica.
Questi eventi sconcertanti fecero riflettere Pablo, convincendolo ad abbandonare la vita consumistica e a trasferirsi in una comunità Amish.
Appena giunto si accorse che (41) il suo destino l'aveva condotto ad una nuova e affascinante realtà tutta da scoprire.
Allora cominciò a partecipare a degli incontri di preghiera che gli consentirono di capire il mistero che cisrcondava quella particolare comunità. Mancavano le cerniere, i bottoni e soprattutto la Nutella!
"Finalmente," esclamo Pablo. (42) "potrò disintossicarmi dai fagioli che, assieme alla Nutella, avevo trangugiato smodatamente fino ad oggi". Questo abbinamento terrificante gli provocava una rumorosa spaventosa aerofagia che allontanava tutti, persino le puzzole.
Cercando una soluzione, assunse del Gutalax con effetti devastanti per la comunità intera, ma qualcuno protestò animatamente perché arrecava disturbo a (43) chiunque volesse avvicinarsi.
Così non funzionava, allora Pablo dovette rimettersi a dieta rinunciando ai dolci e alla Nutella. Ma gli Amish lo costringevano ad abbuffarsi e tifare Milan, cosa che lo eccitava stranamente anche se era sconcertato da questo.
Questo era preoccupante, non voleva ammettere a se stesso di essere veramente sulla via della guarigione psico-interista (44) fagiolo-nutellosa.
Per guarire veramente, però, doveva ancora affrontare il terribile BCforum dal quale era ancor più dipendente.
I lettori Amish provavano a guarirlo attraverso l'astinenza, ma non riuscirono a distogliere Pablo dalla post-mania.
Non essendovi elettricità, doveva scrivere su vecchi fogli ingialliti e poi inoltrarli, tramite piccione viaggiatore, ai moderatori che erano ormai stanchi di dover copiare (45) decine di pagine per Pablo. Quindi
decisero di bannarlo traumatizzandolo per sempre. Ma forse era il caso di cominciare una nuova username e password per ingannare i malpensanti che avrebbero potuto facilmente concludere che si trattava di grave dipendenza. Il piccione viaggiatore si offese perché aveva firmato un contratto che prevedeva le ferie pagate ed invece ogni panino di Nutella (46) lo riduceva malissimo. Pablo gli concesse 3 giorni di ferie non pagate, cibo a base di semini vitaminizzati ovviamente gusto Nutella e gli proibì di mangiarsi biscotti non spezzettati. Ma il piccione viaggiatore lo fregò consegnando una missiva minacciosa contenente biscotti interi spalmati di Nutella e di fagioli. "Ma che schifo!" tentò di pensare allo strano intruglio come ad un (47) regalo, per non dimenticarsi di tutte quelle meraviglie che il piccione aveva ammirato in quel periodo di tempo in cui volava. Pablo capì che non si vive di soli piccioni né di sola Nutella, e quindi cambiò abitudini e giù col forum!!!
(48) Anselmo il decano, che era un noto estimatore dell'amministratore del forum, dell'insalata con Nutella e del panino con fagioli, odiava i piccioni ma amava queste squisitezze. Ma tuttavia continuava a mangiare troppo e a ripetere che il piccione gli aveva rubato il tanga leopardato (49) che usava spesso ed i fagioli con il Falqui. Tutto ciò era un modo per distogliere l'attenzione dallo psichiatra zoppo che diabolicamente stava lobotomizando un paziente amish, fuggito dalla comunità. L'intervento sarebbe stato forse rimandato se non avesse cessato di nevicare, ma non tutto era perduto! Spararono neve artificiale addosso allo psichiatra che prese freddo buscandosi un'influenza. (50) Lo ricoverarono all'ospedale di Casalpusterlengo dove lo scambiarono per l'amish che doveva essere lobotomizzato dallo psichiatra. Quella mattina era in corso un sopralluogo dell'ASL per accertare eventuali irregolarità dell'ospedale, e casualmente proprio possibili scambi di pazienti da operare. Lo sgomento fu enorme nel vedere nella cella frigorifera un barattolo di cervello asportato appartenente all'amministratore precedente (51) misteriosamente scomparso mesi addietro. Lo salvarono con un intervento di impianto del cervello dello psichiatra a cui intanto era stato iniettato perché sua suocera l'aveva morso durante un litigio.
A questo punto a Pablo sovviene il redivivo amministratore: ne era terrorizzato (52) ma non capiva come fare a risolvere il problema. Chiamò la suocera e le chiese di mordere l'anca della vicina la quale si era innamorata perdutamente dell'amministratore perché l'aveva abbandonata per un'altra. Questa passione complicata era resa ancora più difficile da (53) una passione segreta tra l'amministratore e lo yeti himalayano. Il loro rapporto ormai da tempo si era consolidato e quindi non sembrò normale che l'amministratore potesse considerare la vicina, la quale però non si arrese: continuò a provarci per pura stupidità ma senza successo. Purtroppo il morso del serpente ammaestrato, cioè della suocera, (54) la indebolì così ricorse al medico che aveva trapiantato il cervello dell'orribile psichiatra.
Pablo decise quindi di ricorrere all'andrologo per capire se i suoi problemi fossero dovuti a impotenza prensile congenita o fosse possibile che il deficit immunitario che lo affliggeva da tempo avesse generato quel tipo di comportamento. Infatti i linfociti erano paurosamente diminuiti e questo determinava (55) sicuramente un cambiamento nel modo di pensare di Pablo e non poteva rendersi conto che i globuli rossi lo stavano portando a perdere ossigeno in maniera preoccupante. Tutto ciò causava l'affanno mentre col cuore affranto pensava ad Elena e ai pericolosi pensieri e dubbi che aveva da quando era nato.
Elena decise di guarire la flatulenza di Pablo con (56) un decotto di stufato di lombrichi e lumache bavose che inoltre cura i globuli rossi sofferenti per una fastidiosa tosse causata dagli psicofarmaci per la depressione acuta presi senza Nutella. Il malessere era curato anche con un infuso di piccole e tonde perle di ribes. Dopo averlo bevuto tutto d'un fiato però cominciò (57) ad andare sui trampoli travestito da Orosaiwa! Chi poteva immaginare che l'aerofagia causasse tali conseguenze? Allora sua mamma stanca dei soliti rimedi medici classici decise che avrebbe contattato uno stregone originario del Malawi che viveva a Borca di Macugnaga. Lo stregone accettò il difficile caso: chiamò Pablo e iniziò il rituale che prevedeva un bacio propiziatorio con (58) lo yeti himalayano; inoltre anche un viaggio: sette anni nella steppa russa in compagnia di Elena e Anselmo disponibili all'esperienza. Pablo si rifiutò, in quanto attirato solo dallo yeti, di andare in un luogo così lontano. Così il prode Anselmo trucidò, facendolo a pezzi, (59) il povero Pablo.
Elena potè finalmente sentirsi libera, senza legami di alcun genere con nessuno di questa terra. "Vado su Marte!", urlò con gioia; fece la valigia, andò alla NASA sperando di imbarcarsi sul prossimo volo. Trovò un ufficiale che le confermò che sarebbe partita il giorno successivo. Felicissima, Elena chiamò (60) la sua mamma per farle sapere quando sarebbe partita l'astronave "Nutellaland".
Il maltempo aveva impedito la partenza della navetta ma, finalmente, tornava il sereno che avrebbe consentito ad Elena di potersi ingozzare fino a morire per la voglia di Nutella. Però la Nasa non voleva che portasse il caro barattolo di Nutella e così non partì.
Questo turbò molto (61) il suo intestino, mangiò prugne secche ed altri cibi. Ma era allergica ed assunse Guttalax per potersi depurare, corse in bagno dove si sfogò. "Mi sento meglio", disse la ragazza, ma si illudeva; infatti la peristalsi ricominciò con violenza a darle fastidio.
Accadde un miracolo: piovve Nutella sul cadavere di Pablo che restò cadavere. (62) Ed Elena pianse per lo spreco, mangiò il resto e divenne uomo con lunghi baffi ed alito pestilenziale. Cercò Anselmo per vendicare la morte. "HANNO AMMAZZATO PABLO!" "Pablo e' vivo" canta De Gregori ed il cantautore posta sul forum "una c@g@ta pazzesca!" titolo del suo album su Pablo.
Raggiunti i 4000 il mastro c@##eggione festeggiò pappandosi Nutella con i grissini. (63) Elena si iscrisse così al forum ispirata dal maestro. Postò e postò diventando dipendente, così dovette rivolgersi al gruppo "forumisti anonimi" perché non voleva che la dipendenza le facesse dimenticare il fu Pablo.
La vicina, che stava male per aver inghiottito lumache, non potendo postare, era invidiosa di Elena. Il morso della suocera aveva (64) causato un'infezione: si dovette amputare l'anca sinistra!!! Occorreva ora una protesi per sostituirla! La vicina andò da una biotecnologa e chiese di un'anca bionica. La biotecnologa allora cercò un biomateriale che fosse adatto allo scopo, cioè alla protesi bionica: un'anca Nutellosa!!! La golosa Elena la mangiò avidamente così la vicina restò di nuovo senza l'anca! (65) Esercitò arti marziali per allenarsi a picchiare Elena, per vendicarsi del gesto verso la protesi.
Intervenne il chirurgo che le impiantò un arto sbagliato: corna di cervo invece dell'anca. "Ed ora????" Pensò la disperata "Sono anche cornuta(o) ma almeno stylosa. Userò queste corna per farmi strada tra i grissini."
Il fornaio però, piccolo mugnaio bianco, (66) difese i grissini brandendo una baguette imbottita di Camembert che sapndeva profumo con effetti lacrimogeni e pure esilaranti. Le lacrime inzupparono tutti i grissini che si spappolarono sotto gli occhi di Clemetina. Così il piccolo mugnaio la consolò con i suoi Tegolini ricoperti di Nutella. Clementina ne fu molto sorpresa perché il mugnaio finalmente l'aveva soddisfatta.
L'infarto colpì (67) il mugnaio proprio nel momento più intenso della tegolinata, e ciò commosse Rio Mare che non aveva più contatti coi grissini. Rio mare decise di invitare Clementina in crociera per una vacanza romantica cacciando i tonni da inscatolare. Clementina ne rimase orripilata e decise perciò di non andare in crociera. Preferiva ingozzarsi di fagioli fino ad esplodere (68) Rio Mare quindi salì sulla nave da solo e buttandosi nel mare annegò. Clementina, pentita, si buttò anche lei sul cibo per dimenticare Rio. Elena accorse per salvare l'amica con grande virilità dal pericolo obesità. Clementina però non voleva cedere alle avances di Elena e la/o respinse. Clementina voleva solo suicidarsi ingozzandosi di (69) panini al salame e Nutella. Così vomitò l'anima che poi riinghiottì. Salvata l'anima, Clementina si sentì un po' meglio, più leggera e finalmente evacuò felice canticchiando fra sé "W i fagioli".
Rinunciò all'idea, preferendo quindi cantare (70) "W la pappa col peperoncino!" perché il pomodoro non le piaceva proprio.
Il fratello di Pablo, morto anni prima avendo fagocitato una porchetta intera, apparve come fantasma durante una festa piena di travestiti. Furono tutti terrorizzati perché erano gemelli, ma proprio identici, a parte un neo a forma di panino con la porchetta.
Il fantasma del fratello cominciò a cantare (71) a squarciagola "Che bella è la porchetta col peperoncino mangiata al mattino!"
Improvvisamente un gastroenterologo prese la parola contro il peperoncino e digerendo disse: "Basta mangiare peperoncino! Meglio disintossicarsi con una bella abbuffata di sana Nutella!"
Clementina ormai svuotata da ogni energia, accettò un passaggio dal fratello fantasma che la accompagnò al cimitero a conoscere Casper perbene. Il fantasmino, (72) facendo strani suoni, la invitò a un rito sacro cubano che prevedeva un girotondo intorno a un grosso albero contenente poteri afrodisiaci basati sulla Nutella e fagioli portentosi.
Intonarono una cantilena molto lagnosa che fece addormentare tutti in pochi minuti. A questo punto il fratello fantasma, lo yeti himalayano e pure Casper si misero a russare molto rumorosamente sognando lasagne verdi (73) con fagioli succulenti, quindi sogni puzzolenti.
Sconvolti dalla fame, i tre iniziarono a divorare sfrenatamente cheesecake a volontà e pesce crudo con tanto Alkaseltzer.
I simpatici amici portarono una bottiglia di ottimo Chianti con dello zenzero, abbinamento micidiale per i loro stomaci abitati da Aliens in formato ridotto.
Stancatosi di mangiare, lo yeti furibondo si arrabbiò con il povero fantasma (74): "Basta con questo prendermi in giro. Non sono interista e manco Babbo Natale! In realtà sono una pecora travestita da tuareg sahariano con ascelle pezzate, completamente sudato perché non si lavava quasi mai"
Allora il fantasma schifato, prese il deodorante, (75) se lo mise e andò da un'estetista per una ceretta ascellare. Sopportando dolori atroci per diventare bello, si fece fare un'epilazione completa e la consigliò anche alla vicina. Lei si rifiutò perché preferiva mantenere un aspetto naturale, allora l'estetista voleva depilare lo yeti che era innamorato di Elena e, per amore, si lasciò estirpare i peli più (76) delicati dalle orecchie e dalla lingua.
Persino dal sedere spuntavano ramoscelli di timo e rosmarino: ora ci voleva un rimedio estremo. Lanciatosi nella doccia insieme a Elena sentì strane durezze: aveva sbattuto contro... Urlò di dolore per la botta ma poi sorrise (77) perché era piacevole farsi del male. Soprattutto dopo aver ingurgitato tante schifezze, finalmente rimase soddisfatta e decise che era ora di darsi a qualcuno gratis e senza legami per guadagnare almeno una volta denaro senza faticare. Purtroppo però non trovò alcun cliente disposto a darle un Bacio Perugina o un tartufo.
Inaspettatamente arrivò un pastore sardo, vestito (78) con una gonna di lana scozzese a quadretti rosa che metteva in risalto le gambe, i piedi quadrati e la barba dai riflessi rossicci sporca di pecorino, ma Casper, ingolositosi, gli saltò alla gola, leccandolo tutto.
Rubò Il Piacere, preziosa copia autografata, ad Elena che la custodiva gelosamente ed era affamata. Elena gridò "Aiuto!" ma nessuno sentì il supplichevole lamento (79) della ex-fanciulla che venne perciò costretta, suo malgrado, a non leggere quel bellissimo libro.
Gabriele D'Annunzio non c'entrava col discorso ma, avendo scritto spesso delle boiate pazzesche ed avendo fama, più che fame, di grande amatore, era perfetto per mostrare a Elena le meraviglie dell’
Aurum, liquore portentoso, che provocava effetti collaterali disastrosi, quali: (80) perdita delle costole, un improvviso languore, caduta dei capelli, diminuzione della vista e tormenti intestinali. "Ancora aerofagia!" esclamò allora Elena, stanco/a mangiò trippa con paprika ungherese. Giulio, ex fidanzato di Elena, si stupì che quel porco fosse realmente Elena. Preso dalla collera impugnò il telecomando, accese la TV, guardò i Simpson e si divertì (81) come un matto tanto da non farcela più a respirare. Così, improvvisamente, venne colto da cefalea con aura, che lo lasciò come ipnotizzato. Quando finalmente si riprese vedeva strane luci, sentiva strani suoni e dei formicolii lungo il collo. Incontrò la vicina e le disse: "Ho mal di testa, ha qualcosa che non mi spacchi lo stomaco?". Lei gli diede (82) Nutella, ma lui voleva peperoni e coniglio arrosto. In cucina la vicina aveva una tazza piena di basilico e verze lesse preparata per il coniglio domestico Lotario. Guardò, quindi, E.R. per capire come sedurre un'anestesista e farsi curare la cefalea. Non riuscì a guarire ma imparò che per avere un'anestesista senza cefalea non doveva indurla al consumo smodato (83) di ipnoinducenti benzodiazepinici, ma di Nutella, noto analgesico e surrogato d'affetto. In questo modo avrebbe potuto recuperare l'amore della sorella di Pablo: l'amministratore del forum, amante dello yeti peloso depilato, aveva spesso cefalea . Per questo mandò a fan#ulo lo yeti senza pensarci troppo (non pensava mai!) e per gelosia (84) rapì la vicina dall'anca bionica consenziente. Nel frattempo lo yeti arrabbiatissimo andò da BlockBuster per noleggiare "Shining" da vedere con Bigfoot. Ispiratosi per l'omicidio dell' amato, noto, magnifico amministratore del forum, lo portò in una stanza buia: un cesso pubblico e lo costrinse (85) a sedersi senza carta igienica sulla ciambella, ascoltare Masini che canta "e chi se ne fregaaaaaaaaaaaaaaaaa" urlando sguaiatamente. (86) Sconcertato dalla canzone il povero amministratore si sentì male, ebbe una visione: vide Masini nudo e perciò morì. La vendetta dello yeti fu istantanea: con grossa soddisfazione rutto' "me fort!!!" con grande piacere. Ora il forum aveva bisogno urgente dei gradi personalizzati tipo "mamma c@##eggiona" o "Maestro Cazzeggione". Il nuovo amministratore si comportava peggio (87) del precedente, rischiando di venire licenziato e anche linciato dai forumdipendenti. A questo punto si fece un sondaggio sulla dipendenza da forum e Nutella: il risultato fu che era ora di ribellarsi alacremente a questo scandalo che rischiava di degenerare in Masinidipendenza e quindi decise che lo yeti doveva ascoltare "Ashram" e venirne folgorato! "Meglio di Masini!" disse lo yeti, (88) ma gli U2 erano ancora peggio. Era opportuno riesumare Gatto Pancieri, che piace ai felini ed alla Hack, testimonial pro pirillone, e Daniele Groff. Allora lo yeti, stanco di sentire tutta questa gentaccia, esasperato dalla musica spense lo stereo ed andò a comperare un biglietto per la partita dell'Inter. Infatti l'Inter giocava. Cadde in depressione (89) e rimise "Ashram". La suocera della sorella di Vieri, dopo l'intervento al ginocchio sinistro si sentiva scattante, piena di energie e pronta a poter perdere nuovamente la sanita' mentale giocando nell'Inter. Il presidente però trapiantò in Vieri un cervello nuovo, molto poco usato, di Luca Giurato, ma non sapeva quanto fosse capace di ballare con lo yeti himalayano (90) di origini caraibiche. Al ritmo di una samba melodica ebbe un ictus e cadde nella buca del suggeritore addosso al suggeritore. Costui fu ferito e immediatamente ricoverato all'ospedale che accoglieva tutti i disperati che avevano bisogno urgente di lifting facciale. Al suggeritore non restava altra soluzione: prendere (91) una potente medicina che gli potesse curare ogni livido provocato dalla caduta ma un crudele medico, sadico come uno molto noto: il marchese DESade. Lo psichiatra folle, tornato dall'oltretomba, gli provocò una sindrome diarroica acuta incrinandogli due costole. Lo sfortunato suggeritore, strafatto di morfina somministratagli dallo psichiatra, vide Masini nudo: rimase così sconvolto da cadere in delirium tremens. Allora (92) decise di chiamare l'esorcista cioè Masini di persona. "Masini esorcista NOOOOO!" strillava il suggeritore, completamente terrorizzato da un esorcista nudo con le sembianze del grande cantante. Svenne dalla paura, si riprese quando sentì cantare Mietta in growling voice (cosa abbastanza traumatica) (93) una canzone dei Ricchi e Poveri. Ancor più traumatizzato e sempre più alle prese con i suoi scheletri, stese Masinoi con una tremenda flatulenza provocata dall'uso di un potente elettrostimolatore acquistato da Margherita Hack. Lo yeti allora, amico della Hack, prese pure lui Stimuletor per aumentare le sue papille gustative. Stimuletor funzionò male: (94) il povero yeti diventò completamente calvo, senza papille gustative ma sempre pirillone !!! Allora aveva bisogno di un cioccolatino per consolarsi, ma aveva solo dei chewing-gum al limone ceci e lenticchie, meraviglioso accostamento!!! Eppure riteneva che il gusto peperonata, fragola, fegato fosse il non plus ultra. Uscì a comprare (95) qualcosa di ancora piu disgustoso ma, armata di trinciap@##e, arrivò la pericolosa suocera dello yeti, Vanessina AKA Ripley, che glielo impedì. Lei voleva vendetta per la figliola abbandonata dallo yeti sulla vetta dell'Himalaya, per colpa del dottore sadico che le tagliò l'unghia dell'alluce del piede puzzolente di escrementi consegnandola alla morte per fame. Però (96) il dottore invaghitosi già (da) qualche anno della suocera, la stupenda Ripley emiliana, stava meditando vendetta: stava programmando un esperimento che avrebbe trasformato immediatamente in un insetto coprofago Masini, poiché era un esorcista da quattro soldi. Però qualcosa andò storto e la suocera, purtroppo, diventò una megera grassa e con barba caprina. (97) Per rimediare prese il rasoio dello yeti e si fece la barba come il re del forum: "Voglio della Nutella subito!!" Ma non ne trovò. In preda a furia cieca iniziò a sbattere contro il monitor su cui apparve Masini con Mietta (per fortuna vestiti) "E' un incubo!!!!!!" disse la suocera scappando velocemente verso una scarpata, che in realtà era (98) un piano di faglia. Fu sconvolta da questo fatto : nona vrebbe immaginato che in fondo era in realtà era così tanto bello truccarsi con il letame come Brad Pitt. Ormai senza speranza girò l’angolo, prese una capocciata, contro uno stambecco che passava lì con la speranza di trovare una Sveva Casati Modignani per selezionarla abilmente e monitorare se gli amabili resti contenessero un cervello. Non era così. Contenevano abbondante segatura, un pesce rosso, e vermi verdi. Almeno così immaginava. Trovò invece una suocera in fuga che correva disperata sconvolta dal piano criminale pensato da Roger Rabbit, che insieme all’assatanata Margherita Hack stimuletorizzata avrebbe voluto strangolare un folle erotomane. Si trovò invece ad un meet up di corsari ubriachi nonché immediatamente Cazzeggioni con Fidel Castro che incredulo guardava gli gnocchi fritti chiedendone la ricetta. Nonna papera autrice del famoso manuale “gnocchi fritti in salsa rossa cubana”, oppositrice di Fidel, pagata dalla CIA, dettò una falsa ricetta che fece sbrodolare di cagarella anche chi non apparteneva al partito delle tigelle avariate dalla renna di Babbo Natale inalberato perché evirato da incazzatissimo yeti di nome Fidel, perché solo lui era rimasto senza sale e pepe e subì una rettoscopia perché aveva problemi a digerire quel piatto così pesante. Cisì si stese all’ombra di un muretto e siccome la vescica gli stava per scoppiare si acquattò silenzioso dietro il muretto proprio quando passava l’onnipresente yeti. Colpito in pieno dal potente getto, del tutto zuppo corse a lavarsi, nel laghetto vicino dove stava nuotando la vicina con l’anca bionicà; impuzzolentì l’acqua a tal punto da farla svenire e scivolare verso una roccia sporgente: mise in moto il ventilatore che riuscì ad evitare l’asfissia dell’acqua dello stagno profumata dagli escrementi del simpatico yeti voglioso di conoscere persone normali. Perciò la povera vicina si riprese e organizzò un appuntamento con lo yeti. Ma il pinguino si sentì offeso per il profumo rubatogli dallo yeti; era anche geloso della vicina che stava sfilando con Margherita Hack stimuletorizzata. LO Yeti però era talmente arrapato che decise di mangiare nutella, carciofi per sbollire gli ormoni. Stette male. Lesse la Sveva cosa che peggiorò la sua colite.
questa è la storia fin qui.. (perdonami silviazza, ho tolto le ultime tue parole

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Micol
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E sapeva che nessuna terra avrebbe nascosto in lei l'orma del mare (Baricco)
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Beh Pablo é morto,Elena é un uomo,e fino a là ci siamo,quindi non li recupererei. Se si umanizzasse lo yeti (mi sa che é calvo e depilato,no?) e lo si facesse intrallazzare con la vicina dall'anca bionica,avremmo due nuovi protagonisti. Che non dovrebbero mangiare né Nutella né fagioli,vi prego 
Questo é quello che la mia mente bacata ha prodotto nell'attesa che io la porti via dal lab

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Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
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Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
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Questa idea della storia è fenomenale...faccio i miei complimenti a chi l'ha proposta! Io l'ho notata soltanto oggi, curiosando per il forum. Fino a ieri ero fossilizzata solo su alcuni argomenti, e nn mi ero accorta che ce ne sono altri anche molto divertenti, come questo!
Se decidete di proseguire o di crearne una nuova, questa volta ci sono anke io! 


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io approvo l'idea di fare una storia nuova.. così tanto per cambaire l'ambientazione e tutto il resto.
anzi la inizio subito.. chi mi dà corda? (l'altra storia in qualche modo resusciterà prima o poi
)
Tanto tempo fa

anzi la inizio subito.. chi mi dà corda? (l'altra storia in qualche modo resusciterà prima o poi

Tanto tempo fa
Se leggero ti farai io sarò vento per darti il mio sostegno senza fingere e se distanza ti farai io sarò asfalto impronta sui tuoi passi senza stringere mai (Subsonica)
E sapeva che nessuna terra avrebbe nascosto in lei l'orma del mare (Baricco)
il mio blog: http://micoool.splinder.com
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che in un
(L'inizio mi sembra da favola!
)
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Ultima modifica di last-unicorn il mar mar 30, 2004 5:27 pm, modificato 1 volta in totale.
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