Ho ammazzato i tuoi figli per fartela pagare
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Ho ammazzato i tuoi figli per fartela pagare
ancora cronaca. ancora delitti. ancora una famiglia distrutta all'alba di un nuovo giorno. non in un paesino sperduto dell'Italia, ma a due passi da Milano...
e il padre che, dopo aver ammazzato a coltellate due dei suoi figli (il terzo si è salvato perché ha dormito da un amico), telefona alla moglie in germania dicendogli questa frase assurda, crudele e ingiustificabile, come il suo delitto.
rientrata in ufficio cerco la notizia appena sentita al TG di rai2 sul Corriere.
è diversa... ugualmente tragica, ugualmente crudele, ma diversa.
a questo punto ho due interrogativi.
il primo: un fatto di cronaca è un fatto di cronaca. non ha bisogno di letture e interpretazioni. riporti i fatti come sono avvenuti. fine. "poi" potrai cercarne le interpretazioni/motivazioni psico-sociali o di qualsiasi altra natura. è possibile che a distanza di cinque minuti la stessa notizia sia presentata in modo così diverso? come fa il corriere a conoscere il motivo dell'uccisione e la radio nazionale no? mancanza di aggiornamento da una parte o pure ipotesi dall'altra? o entrambe le cose?
il secondo: sono stata educata a credere fortemente nel vincolo familiare, soprattutto se "di sangue". l'amore tra un uomo e una donna può cambiare o finire, trasformarsi nel corso degli anni, diventare odio, disprezzo, indifferenza, stima, amicizia profonda, affetto... o restare amore per sempre! ma quello che lega una madre o un padre ai propri figli è qualcosa di indossolubile e indistruttibile, che resta anche quando sei "grande", quando te ne sei andato da casa per farti una tua vita, quando hai dei figli tuoi e capisci finalmente quanto fosse immenso l'amore che hai ricevuto dai tuoi genitori...
non voglio pensare che quello che mi hanno trasmesso i miei fosse un'utopia, ma forse... "erano altri tempi".
Cogne prima, Lecco il mese scorso, oggi a Busto Arsizio... cosa sta succedendo?
La società cambia, si evolve tanto da determinare una confusione di ruoli tra uomo e donna, ma paradossalmente perde uno dei valori fondamentali che l'hanno aiutata a crescere, come l'amore e il rispetto tra consanguinei?
Che la "famiglia" fosse in crisi si sapeva: separazioni, divorzi, unioni di fatto, single sono in costante aumento, le nascite calano in proporzione e senza "l'aiuto" degli immigrati saremmo il paese più vecchio d'Europa...
ma come tutto questo possa portare un genitore, per quanto pazzo e malato, ad ammazzare i suoi figli non riesco a capirlo.
soprattutto non l'accetto!
e il padre che, dopo aver ammazzato a coltellate due dei suoi figli (il terzo si è salvato perché ha dormito da un amico), telefona alla moglie in germania dicendogli questa frase assurda, crudele e ingiustificabile, come il suo delitto.
rientrata in ufficio cerco la notizia appena sentita al TG di rai2 sul Corriere.
è diversa... ugualmente tragica, ugualmente crudele, ma diversa.
a questo punto ho due interrogativi.
il primo: un fatto di cronaca è un fatto di cronaca. non ha bisogno di letture e interpretazioni. riporti i fatti come sono avvenuti. fine. "poi" potrai cercarne le interpretazioni/motivazioni psico-sociali o di qualsiasi altra natura. è possibile che a distanza di cinque minuti la stessa notizia sia presentata in modo così diverso? come fa il corriere a conoscere il motivo dell'uccisione e la radio nazionale no? mancanza di aggiornamento da una parte o pure ipotesi dall'altra? o entrambe le cose?
il secondo: sono stata educata a credere fortemente nel vincolo familiare, soprattutto se "di sangue". l'amore tra un uomo e una donna può cambiare o finire, trasformarsi nel corso degli anni, diventare odio, disprezzo, indifferenza, stima, amicizia profonda, affetto... o restare amore per sempre! ma quello che lega una madre o un padre ai propri figli è qualcosa di indossolubile e indistruttibile, che resta anche quando sei "grande", quando te ne sei andato da casa per farti una tua vita, quando hai dei figli tuoi e capisci finalmente quanto fosse immenso l'amore che hai ricevuto dai tuoi genitori...
non voglio pensare che quello che mi hanno trasmesso i miei fosse un'utopia, ma forse... "erano altri tempi".
Cogne prima, Lecco il mese scorso, oggi a Busto Arsizio... cosa sta succedendo?
La società cambia, si evolve tanto da determinare una confusione di ruoli tra uomo e donna, ma paradossalmente perde uno dei valori fondamentali che l'hanno aiutata a crescere, come l'amore e il rispetto tra consanguinei?
Che la "famiglia" fosse in crisi si sapeva: separazioni, divorzi, unioni di fatto, single sono in costante aumento, le nascite calano in proporzione e senza "l'aiuto" degli immigrati saremmo il paese più vecchio d'Europa...
ma come tutto questo possa portare un genitore, per quanto pazzo e malato, ad ammazzare i suoi figli non riesco a capirlo.
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- Iorek Byrnison
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Re: Ho ammazzato i tuoi figli per fartela pagare
Ciao Keoma, io non sono tanto d'accordo con la tua visione di famiglia. Mi spiego: penso che frasi come
Per di più non sono per niente d'accordo l'idea della famiglia tradizionale (un po') contro le famiglie moderne:
siano un pochino forzate. Secondo me, come in tutti i rapporti umani, anche nella famiglia si parla di individui: non penso assolutamente che il legame tra consanguinei sia sacro ed inattaccabile come mi pare di capire tu scriva. Le esperienze più drammatiche e agghiaccianti molto spesso si hanno tra le mura domestiche, secondo me.ma quello che lega una madre o un padre ai propri figli è qualcosa di indossolubile e indistruttibile, che resta anche quando sei "grande", quando te ne sei andato da casa per farti una tua vita, quando hai dei figli tuoi e capisci finalmente quanto fosse immenso l'amore che hai ricevuto dai tuoi genitori...
Per di più non sono per niente d'accordo l'idea della famiglia tradizionale (un po') contro le famiglie moderne:
Non credo che in passato le cose fossero meglio (in generale), nè tantomeno nel campo della relazione tra consanguinei. Tanto cose non venivano semplicemente fuori, tant'è che anche la legge sul divorzio non mi pare abbia avuto un cammino facile (correggetemi se sbaglio).Che la "famiglia" fosse in crisi si sapeva: separazioni, divorzi, unioni di fatto, single sono in costante aumento
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Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
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- keoma
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Caro Iorek, ammetto: ho scritto di getto, ancora schifata per quello che avevo letto e sentito (nell'ordine inverso) e potrei essermi lasciata "trasportare"... ma non erano espressioni "forzate": sono gli insegnamenti trasmessi dai miei genitori (anche se la realtà non è sempre stata così rosea...) e dei quali ancora oggi sono convinta. In fondo quella di ammazzare i propri cuccioli è una prerogativa di (alcuni) animali, che magari lo fanno a danno dei più deboli per favorire i più forti. Ok, anche l'uomo è un animale... ma lo differenzia dagli "altri" la ragione e la capacità di distinguere ciò che giusto da quello che non lo é. E ammazzare i propri figli non è giusto.
Può non essere inattaccabile, lo ammetto. In fondo siamo esseri umani, non macchine perfette. Nonostante gli insegnamenti ricevuti, io per prima ho fatto a botte coi miei fratelli, ho litigato anche pesantemente con i miei, mi chiudevo in silenzi carichi di rancore... ma non per questo ho smesso di amarli! Ogni tanto li "ridimensiono", mi accorgo delle loro imperfezioni così come loro restano delusi delle mie, ma riconoscere ognuno i limiti dell'altro non ti porta certo ad amarlo meno... diversamente, forse, ma meno no!
E' invece un legame sacro, almeno per me: e non solo perché i miei si sono sposati in chiesa. Perché "credo" che lo sia e come tale lo vivo e lo difendo, o almeno ci provo! Perché quando ho avuto bisogno dell'affetto, dell'aiuto e del calore di una famiglia li ho sempre trovati. Riconosco che "sono una ragazza fortunata perché non c'è niente che ho bisogno", ma la fortuna non può bastare a fare una famiglia. Ci deve essere "qualcosa" di più forte che la tiene unita, nel bene e nel male. Soprattutto nel male. Quel "qualcosa" per me è sacro.
Le esperienze drammatiche e agghiaccianti che avvengono "dentro" le mura domestiche sono le stesse che si verificano "fuori": un uomo accoltella due ragazzi, una donna soffoca un neonato. Quello che mi schifa e che rifiuto è che l'uomo fosse il padre dei due ragazzi, la donna la madre del neonato.
Siamo umani, siamo deboli, siamo malati... tutto quello che vuoi. Ma basta a farti dimenticare che quello che stai colpendo è tuo figlio? O chi ti ha messo al mondo?
i rapporti tra consanguinei erano vissuti con una paura dettata dall'eccessiva autorità, oppure con la stima e il rispetti ispirati dall'autorevolezza. ma tutto quest'odio e questa violenza non ricordo di averli mai letti o sentiti! o forse, come dici tu, non sono mai venuti fuori...
Pienamente d'accordo con te, ma solo a metàcome in tutti i rapporti umani, anche nella famiglia si parla di individui: non penso assolutamente che il legame tra consanguinei sia sacro ed inattaccabile come mi pare di capire tu scriva. Le esperienze più drammatiche e agghiaccianti molto spesso si hanno tra le mura domestiche, secondo me.

Può non essere inattaccabile, lo ammetto. In fondo siamo esseri umani, non macchine perfette. Nonostante gli insegnamenti ricevuti, io per prima ho fatto a botte coi miei fratelli, ho litigato anche pesantemente con i miei, mi chiudevo in silenzi carichi di rancore... ma non per questo ho smesso di amarli! Ogni tanto li "ridimensiono", mi accorgo delle loro imperfezioni così come loro restano delusi delle mie, ma riconoscere ognuno i limiti dell'altro non ti porta certo ad amarlo meno... diversamente, forse, ma meno no!
E' invece un legame sacro, almeno per me: e non solo perché i miei si sono sposati in chiesa. Perché "credo" che lo sia e come tale lo vivo e lo difendo, o almeno ci provo! Perché quando ho avuto bisogno dell'affetto, dell'aiuto e del calore di una famiglia li ho sempre trovati. Riconosco che "sono una ragazza fortunata perché non c'è niente che ho bisogno", ma la fortuna non può bastare a fare una famiglia. Ci deve essere "qualcosa" di più forte che la tiene unita, nel bene e nel male. Soprattutto nel male. Quel "qualcosa" per me è sacro.
Le esperienze drammatiche e agghiaccianti che avvengono "dentro" le mura domestiche sono le stesse che si verificano "fuori": un uomo accoltella due ragazzi, una donna soffoca un neonato. Quello che mi schifa e che rifiuto è che l'uomo fosse il padre dei due ragazzi, la donna la madre del neonato.
Siamo umani, siamo deboli, siamo malati... tutto quello che vuoi. Ma basta a farti dimenticare che quello che stai colpendo è tuo figlio? O chi ti ha messo al mondo?
Non erano "meglio" o "peggio"... erano "altri tempi": i miei nonni si davano del "voi", separati e divorziati erano segnati a dito, l'abbandono del tetto coniugale e l'adulterio era da sempre una colpa solo per la donna, per l'uomo lo divenne molto più tardi...Non credo che in passato le cose fossero meglio (in generale), nè tantomeno nel campo della relazione tra consanguinei.
i rapporti tra consanguinei erano vissuti con una paura dettata dall'eccessiva autorità, oppure con la stima e il rispetti ispirati dall'autorevolezza. ma tutto quest'odio e questa violenza non ricordo di averli mai letti o sentiti! o forse, come dici tu, non sono mai venuti fuori...
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- silviazza
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keoma ha scritto:un fatto di cronaca è un fatto di cronaca

(peccato che spesso ci si lanci nelle interpretazioni per fare più scalpore, tant'è vero che su queste cose solitamente i telegiornali marciano giorni se non mesi (vedi Cogne)
sono d'accordo, però cmq bisogna ammettere che la società di oggi è in crisi di valori..Iorek ha scritto:Non credo che in passato le cose fossero meglio (in generale), nè tantomeno nel campo della relazione tra consanguinei. Tanto cose non venivano semplicemente fuori
Keoma, neanch'io riesco a capire come un genitore possa uccidere un figlio (ho 2 colleghe incinte in lab ed ogni giorno questa cosa mi sembra un piccolo miracolo, e poi loro dicono che li sentono muoversi nella pancia... insomma dopo tutte queste sensazioni uno pensa che una madre non ucciderebbe mai un figlio, ed invece accade), però purtroppo succede, gli psicologi dicono che un coniuge uccide un figlio perché vi vede l'immagine dell'altro, però... no, non riesco a capire quanto male, quanto fuori di testa uno si possa sentire per arrivare a questo...
Cmq rimane il fatto che in famiglia succedono altre cose truci, vedi le molestie... è terrificante


- Frine
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Allora, istintivamente sarei daccordo con te su questo punto, però, pensandoci sopra, un omicidio è sempre un omicidio, c'è sempre una persona che perde la vita per il gesto violento di un' altra.Keoma ha scritto:Le esperienze drammatiche e agghiaccianti che avvengono "dentro" le mura domestiche sono le stesse che si verificano "fuori": un uomo accoltella due ragazzi, una donna soffoca un neonato. Quello che mi schifa e che rifiuto è che l'uomo fosse il padre dei due ragazzi, la donna la madre del neonato.
Siamo umani, siamo deboli, siamo malati... tutto quello che vuoi. Ma basta a farti dimenticare che quello che stai colpendo è tuo figlio? O chi ti ha messo al mondo?
Cioè, rovesciando il punto di vista non è quasi peggio quando tizio fa fuori sempronio che non ha mai visto e conosciuto, per nessun motivo..
Oddio, com'è difficile.. non è che adesso voglio fare l'apologia di uno che uccide un membro della sua famiglia (soprattuttto un bambino, che è sempre innocente), però ci potrebbe essere un motivo, malato, sbagliato, distorto finchè vuoi, che però porta al "fattaccio da prima pagina".
Fra due sconosciuti questo non può essere, no?
Una persona muore e non c'è un perchè..
Boh, forse quello che voglio dire è che non esiste un meglio e un peggio, in un omicidio..
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)
















- silviazza
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in effetti... la vita, in linea di principio, è l'unica cosa che abbiamo, l'unica nostra, e nessuno ha il diritto di toglierla, in nessun caso...Frine ha scritto:forse quello che voglio dire è che non esiste un meglio e un peggio, in un omicidio


- Marcello Basie
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Oddio, mi sa che questa frase e' stata ripetuta in ogni epoca e in ogni luogo da migliaia d'anni in qua...Silviazza ha scritto:sono d'accordo, però cmq bisogna ammettere che la società di oggi è in crisi di valori..
Non mi spingerei molto in la' nelle interpretazioni sociologiche quando si tratta di simili omicidi, essendo comunque fatti *isolati* e come tali non indicativi di nessuna tendenza. Si tratta spesso, a mio avviso, di casi di follia (momentanea o no) che si scatena contro le persone che sono vicine.
A+
Marcello
Ultima modifica di Marcello Basie il gio apr 08, 2004 4:57 pm, modificato 1 volta in totale.
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
- keoma
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Frine, è la stessa cosa che penso io... se non ho capito male
Un omicidio è un omicidio e come tale va condannato, come ogni altra forma di violenza verso il prossimo, chiunque esso sia.
Mi riferivo al fatto che Iorek dicesse:
Quello che le rende "più" drammatiche è il fatto che avvengano in un ambiente in cui dovresti sentirti naturalmente protetta e al sicuro... quindi sono ancora "più" agghiaccianti. "più" inaccettabili. Forse ci sono sempre state... forse ha ragione Iorek quando dice che non sono mai state portate alla luce... ma possibile che stiano venendo fuori tutte adesso?

Un omicidio è un omicidio e come tale va condannato, come ogni altra forma di violenza verso il prossimo, chiunque esso sia.
Mi riferivo al fatto che Iorek dicesse:
A bene vedere sono le stesse di sempre e ovunque: omicidi, stupri, violenze fisiche e/o psichiche nei confronti del più debole.Le esperienze più drammatiche e agghiaccianti molto spesso si hanno tra le mura domestiche
Quello che le rende "più" drammatiche è il fatto che avvengano in un ambiente in cui dovresti sentirti naturalmente protetta e al sicuro... quindi sono ancora "più" agghiaccianti. "più" inaccettabili. Forse ci sono sempre state... forse ha ragione Iorek quando dice che non sono mai state portate alla luce... ma possibile che stiano venendo fuori tutte adesso?

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- silviazza
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non mi riferivo alla crisi di valori come giustificazione (o spiegazione) per l'omicidio...Marcello ha scritto:Oddio, mi sa che questa frase e' stata ripetuta in ogni epoca e in ogni luogo da migliaia d'anni in qua...
Io credo in dei valori, in delle cose... lo so che non devono essere uguali per tutti (ma forse certe cose di base sì




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Mah, io appena sento la frase "una volta era diverso" (spesso un eufemismo per dire che si stava meglio) mi chiudo un po' a riccio (e ho discusso un'intera serata con vari colleghi a riguardo.), per cui la penso come Marcello...
Probabilmente hai ragione, ma a quel punto mi viene anche il dubbio che i media facciano la loro parte, come già detto, e torniamo al discorso del "far uscire le cose"...Quello che le rende "più" drammatiche è il fatto che avvengano in un ambiente in cui dovresti sentirti naturalmente protetta e al sicuro... quindi sono ancora "più" agghiaccianti. "più" inaccettabili.
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- silviazza
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i media vivono di queste cose, mi fanno andare in bestia quando vanno da gente che ha perso i suoi cari e li filma mentre piangono, e chiedono "ma tuo padre/madre/ecc com'era? un brav'uomo?"Iorek ha scritto: mi viene anche il dubbio che i media facciano la loro parte






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mi viene anche il dubbio che i media facciano la loro parte
Perché mi viene in mente Fede, l'unico a riprendere i funerali di Cogne, fregandosene di rispettare il dolore e le richieste della famiglia e invocando il diritto di informazione?i media vivono di queste cose... non hanno rispetto
Perché mi viene in mente Fede, l'unico a non mandare in onda le foto dei soldati americani trucidati, che critica i colleghi invocando il rispetto per il dolore delle famiglie e fregandosene del diritto di informazione?
Tutti morti. Tutti trucidati. Dolori uguali da rispettare.
Ma il diritto di informazione non è uguale per tutti... anche se un vero giornalista saprebbe come e quando applicarlo!
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- Syrius
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Purtroppo devo ammettere anch'io che i media (TG4 e TG3 su tutti), per i giornali non se ne salva uno, ci sguazzano e non aspettano altro per creare suspence nell'ascoltatore o nel lettore come se ci trovassimo davanti a un romanzo o ad un giallo a puntate. Non so che altro dire, mi rattristano molto tutte queste notizie, che poi vengono regolarmente dimenticate.
Per fortuna c'è il nostro forum per discuterne senza farne spettacolo.. 



Prima di spedire, contattatemi in bookcrossing.com. Grazie
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
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- silviazza
- Olandese Volante
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- Località: Trieste
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io non sono per "una volta era meglio" (in effetti i vecchi lo dicono, e forse quando sarò vecchia lo dirò anch'io, ma non avendo vissuto 50 anni fa non posso fare confronti, non ho delle basi sui cui appoggiare le mie valutazioni), però le cose come sono adesso non mi soddisfano granché, e sento di poter giudicare (almeno un po') per lo meno l'epoca in cui vivoIorek ha scritto:io appena sento la frase "una volta era diverso" (spesso un eufemismo per dire che si stava meglio) mi chiudo un po' a riccio



- vanya
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anch'io la penso come Iorek e Marcello. anche perchè quando sento parlare di "crisi di valori" mi si accappona un po' la pelle: esattamente cosa vuol dire? non di certo che amiamo meno i nostri figli, anzi se mai è possibile è esattamente il contrario: sono pochi e preziosi come null'altro nell'universo e ne siamo totalmente consapevoli. crisi della famiglia? mah se è così non lo vedo come fatto negativo: prima sposarsi e avere figli era una scelta scontata che non veniva messa in discussione, un passo pressocchè obbligato nella vita di quasi ogni individuo. adesso per fortuna non è più così, chi decide di sposarsi e/o avere figli lo fa perchè vuole farlo e non perchè sarebbe "sconveniente" prendere direzioni alternative.
io questo lo considero un passo avanti. la mia poi è un esempio lampante di un'"unione di fatto" e non mi considero affatto un elemento di crisi delle famiglie: viviamo insieme da quasi 16 anni e abbiamo due bambini, abbiamo semplicemente scelto di non sposarci, questo non ci rende meno "famiglia" di chi invece ha scelto di farlo
tornando invece alle violenze famigliari, sono ancora una volta d'accordo con Iorek. sono assolutamente convinta che nei famosi "altri tempi" fossero ancora di più, semplicemente venivano ben nascoste dentro le terrificanti mura domestiche. a questo proposito ricordo che la legge sulla violenza carnale daparte del marito nei confronti della moglie, è una conquista relativamente recente, 10-15 anni mi pare. prima d'allora semplicemente non era contemplato come reato. alla faccia dei bei tempi andati.
io questo lo considero un passo avanti. la mia poi è un esempio lampante di un'"unione di fatto" e non mi considero affatto un elemento di crisi delle famiglie: viviamo insieme da quasi 16 anni e abbiamo due bambini, abbiamo semplicemente scelto di non sposarci, questo non ci rende meno "famiglia" di chi invece ha scelto di farlo

tornando invece alle violenze famigliari, sono ancora una volta d'accordo con Iorek. sono assolutamente convinta che nei famosi "altri tempi" fossero ancora di più, semplicemente venivano ben nascoste dentro le terrificanti mura domestiche. a questo proposito ricordo che la legge sulla violenza carnale daparte del marito nei confronti della moglie, è una conquista relativamente recente, 10-15 anni mi pare. prima d'allora semplicemente non era contemplato come reato. alla faccia dei bei tempi andati.
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
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- silviazza
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una famiglia è una famiglia, non servono documenti per definirla tale, mi pare ovvio... ed è anche giusto dire chevanya ha scritto:abbiamo semplicemente scelto di non sposarci, questo non ci rende meno "famiglia" di chi invece ha scelto di farlo
ed è molto meglio dei vari matrimoni conbinati e tutte quelle cose che accadevano...chi decide di sposarsi e/o avere figli lo fa perchè vuole farlo e non perchè sarebbe "sconveniente" prendere direzioni alternative
In effetti il mio discorso verteva su un altro genere di valori, mettiamola così, sono andata un po' OT


- docTrigor
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scusate... sono solo disgustato dal fatto.... uccidere i figli per fare un "dispetto" alla moglie, come se fossero oggetti...




AL MOMENTO SONO PARECCHIO ASSENTE DAL FORUM. PER NECESSITA', TIRATE D'ORECCHIE, REMINDER, INSOMMA SE DOVETE CONTATTARMI SCRIVETEMI UN MP O UNA MAIL DA QUI O DA BC.COM.
GRAZIE
A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad)
Membro del Vero Toro Club
Ciao ne (cit.)
GRAZIE
A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad)
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Ciao ne (cit.)
io credo che l'idea del passato come assolutamente migliore (che in molti hanno) sia falsa e ingiusta. Come si fa ad affermare che il modello familiare di ieri era migliore del modello familiare di oggi? una prima premessa generale è questa: come si fa a dire che le persone di ieri sono migliori di quelle di oggi? Perchè negli ultimi trent' anni l'uomo a raggiunto uno stile di vita migliore, un'aspettativa di vita + elevata, ha debellato numerose malattie, ha raggiunto un livello di istruzione elevato, ha fatto conquiste che prima erano impensabili. Non si possono nn considerare questi aspetti. Sarebbe come negare la storia. E nn dimentichiamoci che una volta nn c'era l'informazione che abbiamo oggi. I nostri nonni probabilmente dicono che queste cose ai loro tempi nn accadevano probabilmente solo perchè nn ne erano a conoscenza. Per fare un esempio, quanti libri, ambientati nel passato, raccontano di abusi sessuali sui minori, di violenze, di uccisioni rimaste impunite? Non credo che siano solo frutto della fantasia degli autori.
E' sbagliato fare, in una critica legata a un problema emotivo che pone un caso di infanticidio, una generalizzazione relativa alla brutteza del mondo odierno.
E con ciò nn voglio dire che oggi abbiamo raggiunto il massimo. Sarebbe falso anke ciò, perchè significherebbe negare, tra le varie cose, che milioni di bambini su questa terra stanno morendo di sete, che migliaia di donne vengono bruciate vive solo perchè hanno ricevuto un complimento da un uomo al mercato, che milioni di persone muoiono ogni giorno per guerre dimenticate di cui nessuno si occupa.
E' sbagliato fare, in una critica legata a un problema emotivo che pone un caso di infanticidio, una generalizzazione relativa alla brutteza del mondo odierno.
E con ciò nn voglio dire che oggi abbiamo raggiunto il massimo. Sarebbe falso anke ciò, perchè significherebbe negare, tra le varie cose, che milioni di bambini su questa terra stanno morendo di sete, che migliaia di donne vengono bruciate vive solo perchè hanno ricevuto un complimento da un uomo al mercato, che milioni di persone muoiono ogni giorno per guerre dimenticate di cui nessuno si occupa.
Life is what you make of it...(Pessoa)
Vulgare amici nomen, sed rara est fides...(Fedro)
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare...(Schopenhauer)
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- Marcello Basie
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Ricordo anche che, in Italia, il cosiddetto "delitto d'onore", cioe' il marito che uccide la moglie fedifraga, era un reato distinto e molto meno grave dell'omicidio volontario; questo fino agli anni '60 (del 1900, nda)
Da un successivo controllo, la riduzione di pena di un terzo per "chiunque uccidesse la moglie, la figlia o la sorella per difendere l’onore suo o della famiglia" e' stata abolita solo nel 1981.
http://www.squilibrio.it/index.php?idcontainer=503
A+
Marcello

Da un successivo controllo, la riduzione di pena di un terzo per "chiunque uccidesse la moglie, la figlia o la sorella per difendere l’onore suo o della famiglia" e' stata abolita solo nel 1981.
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Ultima modifica di Marcello Basie il ven apr 09, 2004 11:23 am, modificato 2 volte in totale.
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)