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Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
ooohhh miracolo, finalmente qualcuno che prende per il (__Y__) anche l'altra parte della politica bravo bravo
"Winners are willing to do what losers won't"
"Impara bambino a scuola impara uomo in carcere impara donna in cucina frequenta la scuola, senza tetto procurati sapere tu che hai freddo affamato, impugna il libro è come un'arma. Non temere di fare domande verifica le cose che leggi ciò che non sai di tua scienza in realtà non lo sai." (Bertold Brecht)
Fausto Carioti per Libero del 13.04.03 "Altro che manifesti con scritto "Arrivi a fine mese?", altro che pensionati al minimo e buste della spesa vuote. La sua vera partita politica la sinistra se la sta giocando qualche milione di euro più in alto. Tra poteri forti, Mercedes e stock option, riproponendo una promessa che già nel '96 si mostrò redditizia: la guida del Paese in cambio della pace sociale-garantita da un solido asse con la Cgil - e, all'occorrenza, dei soliti "aiutini" di Stato. Allora i prodiani riuscirono a vendersi bene, più che con i ceti medi deboli (che continuarono e forse insistono tuttora a preferire Berlusconi), con i piani alti del capitalismo, con chi controlla due o tre giornali, le quattro o cinque banche e le sei o sette industrie che contano in Italia. Ora ci riprovano. Ma per riuscirci devono avere l'avallo di Confindustria. Il primo ostacolo è stato rimosso: Antonio D'Amato, presidente dotato di un proprio credo liberista, talvolta un po' troppo spontaneo e guascone, ma senza dubbio sincero, ha esaurito il proprio mandato e passerà la mano il 26 maggio, quando si insedierà ufficialmente il suo successore, Luca Cordero di Montezemolo. Ma da qui a dire che il centrosinistra ha vinto la partita ce ne corre, anche perché Montezemolo, da abilissimo pierre di se stesso, ha e intende mantenere buoni rapporti con Silvio Berlusconi. A viale dell'Astronomia l'Ulivo può però contare su tre referenti di primissimo livello: gli ex presidenti Luigi Abete e Vittorio Merloni e l'ex direttore generale Innocenzo Cipolletta. Abete e Cipolletta, in particolare, sono dipinti indaffaratissimi dalle cronache confindustriali di questi giorni, impegnati a creare attorno a Montezemolo un nocciolo duro di uomini affini al centrosinistra. La presidenza di Confindustria, infatti, per quanto prestigiosa; non esaurisce certo l'intera strategia politica dell'associazione. Tre sono le altre poltrone che contano davvero: la direzione del Sole-24 Ore, il quotidiano degli industriali; la presidenza della società che controlla, oltre al giornale, Radio 24, il canale Ventiquattrore.tv e l'agenzia di notizie Radiocor; la direzione generale di Confindustria. Su tutte e tre, al momento, l'”Inner circle" ulivista ha messo la sua ipoteca. Al punto che, quando le indiscrezioni sui nomi in ballo hanno raggiunto Berlusconi, chi gli era vicino racconta di un premier decisamente furente. Oggi direttore generale di Confindustria è Stefano Parisi, scelto dallo stesso D'Amato, mentre la direzione del quotidiano è affidata a Guido Gentili. Due teste che la sinistra non vede l'ora di tagliare. Parisi stesso è intenzionato a lasciare, ma su Gentili è stata fatta promessa solenne al premier da parte di Montezemolo: «Su di lui», ha garantito a suo tempo, «non cederò». Al posto di Parisi, la lobby ulivista punta a mettere Riccardo Perissich, uomo della, scuderia Tronchetti. Il suo, nome e quello che meglio ha fatto capire a Berlusconi e ai suoi la brutta piega che sta prendendo la vicenda. Considerato vicinissimo a Romano Prodi, Perissich nel '96 fu scelto per guidare la squadra che si occupò del passaggio del sistema industriale italiano dalla lira all'euro; l’anno dopo, sempre su indicazione del governo entrò a fare parte del consiglio d'amministrazione dell’Enea. Il suo sbarco a viale dell'Astronomia non è comunque scontato: il manager, infatti, ora guadagna tre volte quello che prenderebbe come direttore generale di Confindustria. Anche il nome che circola come seconda scelta, però, fa venire l'orticaria al presidente del Consiglio: Pier Luigi Celli, direttore generale della Rai ulivista ai tempi di Roberto Zaccaria.
Quanto alla presidenza dell'editrice del Sole-240re, il nome in pole position appartiene allo stesso Cipolletta. Anche se il suo arrivo non comporterebbe un cambio automatico alla direzione, in Confindustria si dà per scontato che significherebbe ore contate per Gentili: una lieve flessione delle vendite, o un voto alle europee un po’ spostato a sinistra, taglierebbero il filo della spada posta sopra la testa del direttore. Al suo posto, nell'Ulivo si dà per certo il ritorno di Antonio Calabrò, assai più gradito. Anche tra i nomi dati per certi della futura "squadra" di Montezemolo, cioè del "governo" di Confindustria, più di uno è "organico". È il caso di Pasquale Pistorio, che sta per lasciare la guida della multinazionale STMicroelectronics, per il quale sono già pronte le deleghe per l'innovazione: nessuno ha scordato che Pistorio fece da "testimonial" per Francesco Rutelli durante una puntata di Porta a Porta.
E ha causato sconforto non solo nel governo, ma anche in Cisl e Uil, la notizia che si parli apertamente del vicepresidente per le relazioni industriali da mettere accanto a Montezemolo come di uno che dovrà essere innanzitutto «amico della Cgil». I possibili candidati sono parecchi e tra loro figura Massimo Bucci, presidente degli industriali dell'Emilia Romagna. A meno che Andrea Pininfarina, altro industriale ipercritico verso il governo Berlusconi, fautore del ritorno alla vecchia concertazione non accetti l'offerta che gli è già stata fatta. "
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GRAZIE
A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad) Membro del Vero Toro Club
Ciao ne (cit.)
Siete fortisimi ragazzi!!! questa "sfida" tra manifesti tarocchi è fenomenale!!!!
Life is what you make of it...(Pessoa)
Vulgare amici nomen, sed rara est fides...(Fedro)
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare...(Schopenhauer) La mia Bookshelf
Quelli su Occhetto e Di Pietro sono divertenti: mi sa tanto che li voto.
Che ne dite se cerchiamo di ridurre la risoluzione o le dimensioni dei tarocchi? Cerchiamo di non postare immagini superiori ai 30-40 kB altrimenti alle lumache a 56kbps (come il sottoscritto) servono 2 ore per visualizzare tutta la pagina.
Se leggero ti farai io sarò vento per darti il mio sostegno senza fingere e se distanza ti farai io sarò asfalto impronta sui tuoi passi senza stringere mai (Subsonica)
E sapeva che nessuna terra avrebbe nascosto in lei l'orma del mare (Baricco)
Bilbo che mi fa sempre schiattà dal ridere ha scritto:mi sa tanto che li voto
noto infatti una sottile (ah sì?) differenza:
la satira "sulla destra" prende di mira lo strapotere, l'arroganza, l'utilizzo della politica per il bisnìss;
quella "sulla sinistra" gioca solamente sul buffo, come fossero quattro sfigati simpaticoni che tanto non se li fila nessuno...
e io sto dalla parte dei perdenti per principio... mi sa che anche 'stavolta non cambio idea...
aridàtece Paperello!!!
e ricordati che i lupi peggiori sono quelli con il pelo dentro (N.Jordan) MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea) Da piccola mi ero autoconvinta che i regali me li portava Coppi sulla sua bicicletta... non vi dico le mazzate con gli altri bambini (Campalla) Punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. (P.Cananzi)