facciamo tornare Darwin a scuola...
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L'APPELLO
"Un danno per la cultura scientifica"
http://www.repubblica.it/speciale/2004/ ... index.html
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"Un uomo deve leggere di tutto, un poco o quel che può, da lui non si pretenda più di tanto, vista la brevità delle vite e la prolissità del mondo."
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Firmato anch'io...e come no? Però vorrei sottolineare che secondo me l'eliminazione dell'insegnamento del darwinismo dalle scuole non è solo una riforma bigotta e stupida che toglie un fondamentale momento di passaggio tra la scuola del passato e quella del presente: la scomparsa di questo insegnamento introduce una GRAVISSIMA carenza nella struttura stessa del pensiero umano nella fase della sua prima formazione, perchè si ragiona in termini evoluzionistici non solo nella biologia, ma in molte altre branche del sapere...Come si farebbe, ad esempio, a studiare la storia delle lingue, senza l'evoluzionismo? Il darwinismo, secondo me, è un momento ancora fondamentale sotto molti aspetti e in molti ambiti: magari anche solo per superarlo e passare ad una visione più progredita. Forse non mi sono espresso bene e non si è capito tanto, mi succede spesso...
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(Tommaso da Kempis, Imitazione di Cristo)
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TUTTO SI EVOLVE. E non solo in ambito biologico. In qualsiasi ambito. Forse è una delle poche cose che ho imparato con sicurezza in quattro anni di università. Come si può eliminare la teoria evoluzionistica dai programmi delle medie?!? 
firmato, ovviamente

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Ultima modifica di Emily81 il gio apr 29, 2004 12:46 pm, modificato 1 volta in totale.
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La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare...(Schopenhauer)
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Incredibile.. comunque ho firmato e fatto firmare!
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Rileggo il mio post, e mi rendo conto che, siccome ho scritto nella foga, come sempre ho detto poco di quel che volevo dire, e perdipiù l'ho spiegato male. Ciò che intendevo dire è che: nell'appello di Repubblica si parla dell'evoluzionismo soprattutto come di un danno per la cultura scientifica; si definisce cioè la sua eliminazione dai programmi come "una limitazione culturale e una rinuncia a svilupparne la curiosità scientifica"; anche "l'apertura mentale", è vero, ma anche questo sembra riferito ad un ambito specificamente scientifico, tant'è che poi si conclude definendola "una dimenticanza dannosa per la cultura scientifica delle nuove generazioni". Insomma, se ne parla come di un contenuto la cui mancanza costituisce una grave lacuna per la formazione scientifica di un ragazzo, che così viene lasciato immerso nel comodo dogma della teoria creazionistica. Senz'altro vero, nulla da obiettare. Ma la teoria evoluzionistica non dà ai ragazzi solo questo.
Quello che intendevo dire, è che, a mio parere, la teoria evoluzionistica è fondamentale, ai fini della formazione, soprattutto come forma che come come contenuto, non solo per quello che sostiene relativamente all'origine delle specie etc., ma soprattutto per l'habitus mentale che costringe ad assumere di fronte ad una miriade di argomenti, che non ci si accontenta di considerare dei dati di fatto esistenti da sempre, ma bisognosi di un'analisi storica che spieghi come hanno fatto a diventare quello che attualmente sono (e che certo non sono destinati a rimanere per sempre). Io studio lettere, e mi rendo conto che la maggior parte di ciò che ho studiato e studio sarebbe inconcepibile senza un punto di vista evoluzionistico: non solo la storia della lingua (la derivazione delle lingue neolatine dal latino, di questo, del greco e del sanscrito dall'indoeuropeo; oppure anche lo sviluppo storico di una singola lingua, come può essere anche l'italiano) che citavo prima, ma anche la filologia (in parte), lo stesso studio etimologico, che a prima vista può sembrare un semplice giochino, mentre si basa sul principio fondamentale su cui si basa gran parte della nostra struttura di pensiero: "questo deriva da quello", il che ci permette di capire sia questo, sia quello. Per questo non è solo un salto indietro che fa la nostra scuola. Scusate se magari ho ripetuto cose che erano già state dette in un altro 3d (che io non ho letto), ma ci tenevo a scriverlo (magari anche a sproprosito!)
Quello che intendevo dire, è che, a mio parere, la teoria evoluzionistica è fondamentale, ai fini della formazione, soprattutto come forma che come come contenuto, non solo per quello che sostiene relativamente all'origine delle specie etc., ma soprattutto per l'habitus mentale che costringe ad assumere di fronte ad una miriade di argomenti, che non ci si accontenta di considerare dei dati di fatto esistenti da sempre, ma bisognosi di un'analisi storica che spieghi come hanno fatto a diventare quello che attualmente sono (e che certo non sono destinati a rimanere per sempre). Io studio lettere, e mi rendo conto che la maggior parte di ciò che ho studiato e studio sarebbe inconcepibile senza un punto di vista evoluzionistico: non solo la storia della lingua (la derivazione delle lingue neolatine dal latino, di questo, del greco e del sanscrito dall'indoeuropeo; oppure anche lo sviluppo storico di una singola lingua, come può essere anche l'italiano) che citavo prima, ma anche la filologia (in parte), lo stesso studio etimologico, che a prima vista può sembrare un semplice giochino, mentre si basa sul principio fondamentale su cui si basa gran parte della nostra struttura di pensiero: "questo deriva da quello", il che ci permette di capire sia questo, sia quello. Per questo non è solo un salto indietro che fa la nostra scuola. Scusate se magari ho ripetuto cose che erano già state dette in un altro 3d (che io non ho letto), ma ci tenevo a scriverlo (magari anche a sproprosito!)
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GuardianoCieco: TUTTO SI EVOLVE!!! Quello che dici tu è verissimo!!!
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- Syrius
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Grazie di cuore phacops! Ho firmato anch'io!
Ciao e grazie ancora per la preziosa informazione!
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Prima di spedire, contattatemi in bookcrossing.com. Grazie
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
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Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
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- matteo-anceschi
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Sono lieto di sapere che, sentendo le notizie di oggi, semra proprio che la teoria evoluzionistica rimanga nell'insegnamento.Emily81 ha scritto:TUTTO SI EVOLVE. E non solo in ambito biologico. In qualsiasi ambito.
Ci sono però alcuni distinguo da fare: sebbene credo sia giusto insegnarla ai bambini, in quanto è la teoria sull'origine delle specie che ci accompagna da più di un secolo, credo però che sia anche il caso di rimarcare alcune cose, parlando tra persone adulte.
1) come dice giustamente il nome stesso, la teoria evoluzionistica è una teoria. Ovvero, vale fino a prova contraria, e non è un dogma. Sinceramente ho molta paura di dei dogmatici nella scienza, perchè credo che quest'ultima debba proseguire anche ascoltando le teorie marginali e meno acceditate.
Vi ricordo che le leggi della meccanica di Newton sono rimaste valide per due secoli: PECCATO che fossero sbagliate, almeno stando a sentire la teoria della relatività (che è peraltro una TEORIA anch'essa). Piccolo particolare: sebbene tutti osanniamo la teoria della relatività, vi invito a ricordare che a scuola (ad esempio alle superiori) le leggi di Newton sono date per vere, punto e basta, ed epistemologicamente questo è grave (vorrei che si capisse che nonsto cercando di biasimare l'evoluzionismo, questo è un discorso di prinicipio).
2) Indubbiamente l' "evoluzione" delle lingue e di altre componenti sociologiche è molto importante, MA non c'entra con l'evoluzionismo darwiniano. Il problema è che l'evoluzionismo darwiniano non è "tutto si evolve", bensì dice quali sono i meccanismi che selezionano gli esseri viventi a livello biologico, la selezione naturale appunto.
Sebbene quindi credo sia indispensabile dare il concetto di "evoluzione di qualcosa in qualcos'altro", non credo che ciò debba implicare l'assunzione ipso facto del darwinismo, perchè il concetto di evoluzionismo può essere insegnato altrimenti.
3) Vi sono in giro pochi temerari che hanno letto l'"origine delle specie" (io solo un pezzo). Vorrei qui solo aggiungere che la moderna teoria evoluzionistica di cui tutti parliamo o a cui pensiamo (chiamata anche "neodarwinismo") NON è la teoria di Darwin.
Dalla seconda prefazione del libro, Darwin stesso aggiunse la sua forte preoccupazione, perchè non credeva che la selezione naturale fosse l'unico agente che influiva sull'evoluzione delle specie ( vi tralascio qui altri noiosi dettagli, spero sia chiaro il concetto).
4) Vi sono state, negli ultimi anni (facciamo 10-15 anni) un po' di persone che si sono accorte del punto 3 e, dato che i dati fossili non combaciavano bene con la teoria classica dell'evoluzione darwiniana, hanno deciso di proporre qualche variazione al neodarwinismo.
Non vi sto ad ammorbare oltre, ma Darwin ad esempio (e il neodarwinismo con lui) sosteneva che nuove specie nascessero per adattamento graduale, mentre molte teorie odierne sostengono (sulla base di un secolo di fossili che sembrano ormai portare dati abbastanza schiaccianti) che in realtà il meccanismo sia quello della speciazione; quest'ultimo era stato completamente ignorato da Darwin, poichè (come disse) "mi baso sulla teoria di Lucrezio, "natura non facit saltus" ".
Questo NON è ovviamente per dare contro al darwinismo come idea in sè nè per minimizzare il gesto compiuto con questa esclusione, anzi: sostengo che sia un delitto grave mantenere il popolo nell'ignoranza, e vedo in giro molti segnali preoccupanti. Questo è uno di questi, e sono contento che l'insegnamento del darwinismo sia stato reintrodotto.
Ho scritto solo perchè ci tengo che in una discussione fra persone adulte, neanche il neodarwinismo debba essere considerato un dogma: la scienza con i dogmi muore, anche se questi ultimi sono supportati da miliardi di prove.
Ciao,
Matteo
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"Di tutto ciò di cui non si può parlare, si deve tacere" (L. Wittgenstein)
"Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto, io sono orgoglioso di quelle che ho letto" (J.L.Borges)
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matteo quello che dici tu è giustissimo. Il mio "tutto si evolve" non era riferito alla teoria di darwin, ma al concetto fondamentale che emerge dalla teoria... l'insegnamento che dal suo studio si può ricavare è che non bisogna mai dare le cose per scontate perchè sono in continua trasformazione. E questo vale anche per le teorie: in quanto tali, non sono verità assolute (come giustamente hai fatto notare) e possono modificarsi, cadere in disuso e dare origine a nuove teorie.... PER FORTUNA!!!! 
ecco perchè, a mio avviso, non bosgna eliminare darwin dai programmi delle medie!!!

ecco perchè, a mio avviso, non bosgna eliminare darwin dai programmi delle medie!!!
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Sono pienamente d'accordo a metà con Matteo-
Togliamo pure "a metà" dai. Del resto
Hanno delle lacune e dei problemi e probabilmente degli errori di fondo. Non sono nemmeno accettate universalmente: mi pare ci siano numerose teorie che arrivano persino a contraddirla. Qualcuna anche piuttosto balzana, credo, ma altre assai serie.
Eliminare l'insegnamento scolastico di quella che viene più largamente accettata e presa come punto di riferimento o di partenza significherebbe stroncare la discussione, no?
Sarebbe importante affiancare all'insegnamento dell'evoluzionismo anche un accenno (quantomeno) al dibattito che ci sta attorno, come sarebbe importante spiegare che le leggi di Newton possono essere considerate corrette entro certi limiti, ma sono superate dalle teoria della relatività, che a sua volta è già stata superata.
Ciao
Fuocoblu

Togliamo pure "a metà" dai. Del resto
Il darwinismo e le teorie che ne sono conseguite sono alla base della concezione attualmente più accreditata della storia della nostra specie, come di tutte le altre speci viventi.il testo dell'appello ha scritto:E' senz'altro giusto spiegare che il Darwinismo e le teorie che ne sono conseguite hanno lacune da colmare e presentano problemi insoluti, ma non si può saltare completamente l'anello che lega passato e presente della nostra specie.
Hanno delle lacune e dei problemi e probabilmente degli errori di fondo. Non sono nemmeno accettate universalmente: mi pare ci siano numerose teorie che arrivano persino a contraddirla. Qualcuna anche piuttosto balzana, credo, ma altre assai serie.
Eliminare l'insegnamento scolastico di quella che viene più largamente accettata e presa come punto di riferimento o di partenza significherebbe stroncare la discussione, no?
Sarebbe importante affiancare all'insegnamento dell'evoluzionismo anche un accenno (quantomeno) al dibattito che ci sta attorno, come sarebbe importante spiegare che le leggi di Newton possono essere considerate corrette entro certi limiti, ma sono superate dalle teoria della relatività, che a sua volta è già stata superata.
Ciao
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-La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante. La popolazione è in costante aumento.-
-...d'andarsene in paesi lontani, dove nessuno lo conoscesse, neppur di nome; ma sentiva che lui, lui sarebbe sempre con sè. (Manzoni)-
-Strange world: people talk, sometimes I wonder why (Kè)-
-No brain, no pain-
- eat cheese now. ask me how. -
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Io non ho letto l'evoluzione della specie (o per lo meno non l'ho letta tutta
)...però ho letto Viaggio di un naturalista attorno al mondo, aiutata dal fatto che l'ho letto mentre ero in Patagonia
E' ben vero quello che dice Matteo, che anche le teorie di darwin sono state soggetto alla legge dell'evoluzione e quindi ciò che intendiamo oggi come darwinismo non è esattamente ciò che Darwin scrisse con i mezzi e le conoscenze di cui disponeva.
E' pur vero però che nelle pagine del suo diario, che narra del viaggio del Beagle e di una missione che stava a metà tra l'amore per la scienza e il puro esercizio di colonialismo, Darwin ci ha offerto una lezione indimenticabile. Perchè in quelle pagine ci ha raccontato di come non esista cultura o religione "superiore" che possa arrogarsi il diritto di prendere alcuni individui e piegarli ad una "legge" (cultura?) diversa da quella che loro abbiano maturato dentro sè stessi come risultato di una somma di fattori che genericamente e approssimativamente possiamo definire "ambiente".
E forse a spaventare, nell'era della globalizzazione, è proprio questa lezione
Ovviamente firmato, se non fosse per amore di Darwin almeno per la libertà di conoscere


E' ben vero quello che dice Matteo, che anche le teorie di darwin sono state soggetto alla legge dell'evoluzione e quindi ciò che intendiamo oggi come darwinismo non è esattamente ciò che Darwin scrisse con i mezzi e le conoscenze di cui disponeva.
E' pur vero però che nelle pagine del suo diario, che narra del viaggio del Beagle e di una missione che stava a metà tra l'amore per la scienza e il puro esercizio di colonialismo, Darwin ci ha offerto una lezione indimenticabile. Perchè in quelle pagine ci ha raccontato di come non esista cultura o religione "superiore" che possa arrogarsi il diritto di prendere alcuni individui e piegarli ad una "legge" (cultura?) diversa da quella che loro abbiano maturato dentro sè stessi come risultato di una somma di fattori che genericamente e approssimativamente possiamo definire "ambiente".
E forse a spaventare, nell'era della globalizzazione, è proprio questa lezione

Ovviamente firmato, se non fosse per amore di Darwin almeno per la libertà di conoscere
Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
Che le teorie di Darwin siano oggi oggetto di rivisitazioni da parte della scienza è non solo giusto ma auspicabile. Rispetto all'epoca in cui visse Darwin il progresso tecnologico, e la conoscenza che da questo ne deriva, ha fatto passi da gigante consentendo un approccio diverso.
Lamia volontà di "difendere" Darwin nasce da un presupposto puramente didattico. La conoscenza che noi andiamo ad accumulare durante la nostra formazione didattica presuppone un implementazione progressiva delle nozioni. Quando abbiamo fatto le elementari credevamo che l'unica matematica fosse quella delle quattro aperazioni e poi man mano ci siamo resi conto che non era così e che quello che si apriva dinanzi a noi era un mondo "infinito". Se non ci avessero spiegato le tabelline non credo saremmo mai stati in grado di capire la matematica irrazionale (io non l'ho capita ugualmente
).
Per cui spiegare Darwin, magari aggiungendo per correttezza scientifica e didattica che questa teoria è stata modificata da scoperte più complesse, e che vi sono altre teorie ugualmente accreditate è fondamentale. In più a quanto ho capito la volonta del nostro ministro è quella di dare spazio non alle nuove teorie ma a quelle che ormai sono ampiamente bocciate dalla comunità scientifica tutta e questo solo perchè in barba alle dichiarazioni di laicità del nostro stato (laicità sancita dalla costituzione) non si vuole scontentare il potere cattolico che vede nell'evoluzione un nemico.
Per Guardiano : hai mai provato a leggere i libri di cavalli-sforza sulla componente genetica dell'evoluzione della lingua?
Lamia volontà di "difendere" Darwin nasce da un presupposto puramente didattico. La conoscenza che noi andiamo ad accumulare durante la nostra formazione didattica presuppone un implementazione progressiva delle nozioni. Quando abbiamo fatto le elementari credevamo che l'unica matematica fosse quella delle quattro aperazioni e poi man mano ci siamo resi conto che non era così e che quello che si apriva dinanzi a noi era un mondo "infinito". Se non ci avessero spiegato le tabelline non credo saremmo mai stati in grado di capire la matematica irrazionale (io non l'ho capita ugualmente

Per cui spiegare Darwin, magari aggiungendo per correttezza scientifica e didattica che questa teoria è stata modificata da scoperte più complesse, e che vi sono altre teorie ugualmente accreditate è fondamentale. In più a quanto ho capito la volonta del nostro ministro è quella di dare spazio non alle nuove teorie ma a quelle che ormai sono ampiamente bocciate dalla comunità scientifica tutta e questo solo perchè in barba alle dichiarazioni di laicità del nostro stato (laicità sancita dalla costituzione) non si vuole scontentare il potere cattolico che vede nell'evoluzione un nemico.
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