No...hai mai provato a leggere i libri di cavalli-sforza sulla componente genetica dell'evoluzione della lingua?


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No...hai mai provato a leggere i libri di cavalli-sforza sulla componente genetica dell'evoluzione della lingua?
matteo-anceschi ha scritto:Vi ricordo che le leggi della meccanica di Newton sono rimaste valide per due secoli: PECCATO che fossero sbagliate, almeno stando a sentire la teoria della relatività (che è peraltro una TEORIA anch'essa). Piccolo particolare: sebbene tutti osanniamo la teoria della relatività, vi invito a ricordare che a scuola (ad esempio alle superiori) le leggi di Newton sono date per vere,
Concordo pienamente! Personalmente però ne faccio una questione più ampia. Ho molta paura dei dogmatici e dei dogmi in qualsiasi ambito.matteo-anceschi ha scritto: Sinceramente ho molta paura di dei dogmatici nella scienza
Beh su questo sono ragionevolmente sicuro (mi verrebbbe da togliere ragionevolmente ma vabbè). Non voglio annoiare qui i presenti su un argomento che non è quello del thread, per cui magari se sei curioso (o se solo vuoi sentire come la penso) allora sentiamoci via PM o altro, però quello che ti posso dire è che rimango convinto di quello che ho scritto (poi ovviamente potrei sbagliarmi).phacops ha scritto:Non ne sono sicuro, ma non credo esista un solo scienziato disposto a dire che la fisica newtoniana è sbagliata! Le leggi della meccanica di Newton non sono spiegate solo nelle scuole superiori, quasi fosse un retaggio di una scuola polverosa e ottocentesca,ma costituisce un grosso blocco di insegnamento in tutte le facoltà scientifiche. La Relatività Generale ha "soltanto" inglobato la fisica classica, la quale ne costituisce un caso particolare (e cioè l'ambito delle bassissime velocità che è quello del mondo in cui viviamo). Insomma Einstein non ha ucciso Newton ma se lo è mangiato e nonostante la Relatività Generale le mele continua a cadere dall'alto verso il basso.
Vorrei fare qui un'osservazione su una precisazione sottile, che magari non verrà condivisa quasi da nessuno.phacops ha scritto: Semplice perché l'evoluzione in ambito scientifico non è messa minimamente in discussione (esattamente come l'esistenza della gravità). Esiste una base minima condivisa che unisce anche i più acerrimi nemici che si scannanno da decenni nell'ambito delle teorie evoluzionistiche e che si può grossolanamente sintetizzare così:
tutta la vita, compresa la vita umana, si è evoluta nel corso degli ultimi quattro miliardi di anni a partire da uno o da pochi antenati, questo processo è completamente naturale, nessuna mano divina ha messo lo zampino nel processo in un modo o in un altro. Il caso ha svolto un ruolo decisivo, la grande macchina dell?evoluzione non ha intento ne scopo.
Beh diciamo così: dato che la collaborazione nella scienza è la cosa migliore, allora uniamoci per capire meglio e fare capire a tutti.phacops ha scritto: La questione di Darwin a scuola non ha certo sullo sfondo le lotte tra Neodarwinisti, Ultradarwinisti, Sintesi Moderna o altro, bensì, come già ricordato più su da DNA75, questioni politico-religiose che nulla hanno a che vedere con il dibattito scientifico. Questa tra l?altro è una storia già vista, negli USA tra la fine degli anni sessanta e la metà degli ottanta (secolo scorso) in diversi stati "alcune sette protestanti hanno cercato di imporre per legge il divieto di insegnare nelle scuole la teoria di Darwin". A inaugurare questa battaglia è il processo Scopes nel 1925 in Tennessee.
Uhm... Sì. Da studente universitario sono d'accordo, ma mi chiedo: i ragazzi sono pronti ad affrontare uno studio critico della scienza? E a partire da quale classe?Matteo ha scritto:le leggi di Newton sono date per vere, punto e basta, ed epistemologicamente questo è grave
Verissimo, mi trovi d'accordo.Akela ha scritto:nevitabilmente in questa discussione stiamo parlando di teorie, della loro validità. Vorrei mettere di nuovo l'accento sull'importanza epistemologica del Darwinismo nell'italica didattica. Credo che a scuola non si debba puntare alla verità, ma alla storia della verità, una storia che ha delle radici e delle diramazioni secondarie, un suo ordine cronologico e delle priorità. Credo quindi che alle medie sia più importante insegnare Newton piuttosto che Einstein, partire da Aristotele per arrivare a Galilei.
Uhm beh a occhio e croce, data la mia orripilante conoscenza in materia pedagogica, direi che (come accennato sopra) fino alle superiori non credo sia granchè fattibile affrontare un minimo studio critico della scienza. Comunque, tra il tutto e il niente credo sia possibile una via di mezzo, ad esempio (come ho detto sopra, ma secondo me esistono anche un sacco di altri modi) insegnare una cosa e fare capire ai ragazzi che non è verità rivelata, anche solo con una frase..poi non c'è bisogno di mettersi lì e districare lo scibile umano, ovviamente. Essenzialmente quindi mi trovi concordeAkela ha scritto: Da studente universitario sono d'accordo, ma mi chiedo: i ragazzi sono pronti ad affrontare uno studio critico della scienza? E a partire da quale classe?
gli studenti tengono i cellulari accesi, si alzano per andare a parlare, praticamente i primi due anni di superiori sono spesi per tentate di "addomesticarli" almeno un po'
in classe di mio fratello (4° superiore) le ragazze hanno appeso i poster di David Beckham....