Non ho capito nulla della polemica visto che i messaggi sono stati modificati!
Comunque quanto segue (fonte Dagposia.com) e' per far capire che forse, piu' che ordini , c'erano delle orge

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SESSO & TORTURE- Siamo entrati nella seconda fase dello scandalo della prigione di Abu Ghraib. Dopo lo choc delle foto, adesso che le indagini e gli interrogatori entrano nel vivo, si passa alle indiscrezioni.
L’ultima, pubblicata dal New York Post, riguarda l’attività sessuale di quel gruppo di soldatini che a breve subiranno la Corte Marziale.
Secondo la testimonianza di Dave Bischel, parte della 870° unità della Polizia Militare, sesso e alcol erano frequenti passatempo. I soldati sarebbero addirittura arrivati ad organizzare stanze a lume di candela, con tanto di pubblico, per spettacoli vouyeristici e sesso di gruppo.
“Succedeva di tutto”, racconta Bischel, “Adulteri, alcolismo e chissà quante altre schifezze”. “Abbiamo trovato un letto, un materasso per terra. C’erano sedie tutto intorno e candele. Era ovvio che le sedie servivano per ospitare un pubblico…” Un altro militare, Terry Stowe conferma: "Una soldatessa ha molto probabilmente fatto sesso di gruppo”. A questo proposito si è parlato dell’ormai famosa Lynndie che, oltretutto, dopo le sue cavalcate nel carcere è anche rimasta in cinta.
E che ci siano dei video alla Paris Hilton che la riguardano, sembra essere un fatto accertato. L’unica cosa che il suo avvocato non conferma è che si tratti di sesso con più uomini. Si tratterebbe di nastri “personali” e fatti con il suo ragazzo. E qui arriva l’altra notizia. Chi sarebbe il ragazzo di Lynndie? Ma ovviamente Charles Graner, il militare accusato dal pentito Jeremy Sivitis di essere il regista di tutto l’orrore di Abu Ghraib
Ma la fonte che accusa Lynndie di aver fatto sesso con diversi soldati e addirittura di fronte ai prigionieri iracheni, è difficilmente smentibile, visto che si tratta di diversi membri del Congresso che hanno potuto visionare le immagini ancora non rese pubbliche"
Altro articolo sempre dalla stessa fonte
"DEPUTATI USA SENZA PAROLE TRA LE IMMAGINI SHOCK C’È LYNNDIE “GUINZAGLIO” ENGLAND CHE SI TROMBA MEZZO REGGIMENTO DAVANTI AI PRIGIONIERI IRACHENI
"Intervistata ieri dalla tv americana la soldatessa Lynndie England aveva voluto dare di sé un’immagine innocente: “Sono stata costretta, mi ordinavano di farlo, non mi piaceva”, ecc… Ma a quanto pare tra le immagini visionate oggi dai parlamentari americani ce ne sono alcune nelle quali i prigionieri iracheni sono solo spettatori. “Lynndie fa sesso con diversi partner, e sembra sempre consenziente”, dice un deputato. E tutto davanti ai prigionieri iracheni. Sembra davvero difficile che un qualunque ordine superiore possa aver costretto i militari ad accoppiarsi in gruppo davanti agli iracheni: “Sono quasi tutti nudi tutto il tempo”, dice un altro onorevole. “È davvero disgustoso, certo non quello che ti aspetti dalle truppe americane”, dice il senatore repubblicano Norm Coleman, “C’è un sacco di sesso, ma non degli iracheni, ma dei nostri soldati”. “È davvero incredibile che tutto questo succeda in una base militare, aggiunge la senatrice democratica Dianne Feinstein. Ma anche se le prestazioni sessuali della England hanno attratto l’attenzione, altre testimonianze delle torture sui prigionieri iracheni sono state messe agli atti. E molti politici hanno lasciato la sala disgustati, prima ancora che si arrivasse alle performance di Lynndie. C’è sesso anche negli abusi sui prigionieri: donne costrette a mostrare il seno, uomini che si masturbano, e una collezione di altre deviazioni che ha lasciato senza parole i deputati.
Il senatore democratico Charles Schumer ha dichiarato: “Di solito sto sempre dalla parte della trasparenza e della pubblicazione anche di materiale scabroso. Ma queste sono prove…”.
Ma soprattuto ecco la CONFESSIONE del pentito
"In esclusiva il Los Angeles Times pubblica i verbali degli interrogatori del primo soldato americano che subirà la Corte Marziale a Baghdad, Jeremy Sivitis. E c’è poco da stare allegri. Si comincia con il racconto di un prigioniero iracheno, già ferito con colpi d’arma da fuoco alle gambe, colpito con un manganello mentre si trovava ammanettato a letto.
E mentre il malcapitato gridava: “Signore, Signore, basta, per favore!”, l’agente di Polizia Militare Charles A. Graner, colpiva ancora.
Sivitis descrive un’atmosfera all’interno di Abu Ghraib, nella quale diversi membri della PM costantemente ridevano e si beffavano dei detenuti iracheni, mentre li spogliavano, li copivano e li costringevano a picchiarsi a vicenda. Finora sono sette gli uomini della PM ad essere finiti sotto inchiesta. Sivits, visto il suo atteggiamento collaborativo, andrà incontro ad una pena più leggera, e probabilmente si dichiarerà colpevole quando la prossima settimana si aprirà la Corte Marziale a Baghdad.
Dal suo racconto, chi ne esce veramente male è Graner, un’ex guardia carceraria della Pennsylvania, accusata di essere il vero leader dietro alla catena di abusi del carcere iracheno: “Durante le sevizie rideva sempre, scherzava, poi si arrabbiava, ma si capiva che gli piaceva. Come quella volta che simulando la voce di un bambino disse ad un prigioniero ferito: ‘Ah, ti fa male?’”, racconta Sivitis. Al contrario, Graner (e tutti gli altri indagati) nega tutto e come la porno-soldatessa Lynndie England, sostiene di aver obbedito ad ordini superiori, senza sapere che la sua condotta fosse illegale. Soprattutto ordini dell’intelligence militare, che voleva che i detenuti venissero “ammorbiditi per gli interrogatori”.
Ma Sivitis sostiene il contrario, Graner e gli altri avrebbero agito senza l’appoggio dei diretti superiori: “Il nostro comando ci avrebbe fatto a pezzi”, dice, “Loro volevano fare le cose per bene. Se avessero visto quello che succedeva, per noi sarebbero stati guai seri…”. Addirittura, Graner gli avrebbe detto di non farne parola a nessuno.
Sivits sostiene di essere venuto a conoscenza degli abusi e di averli fotografati, dall’ottobre del 2003, poi un’altra guardia denunciò i fatti agli investigatori il 13 gennaio e Sivitis fu interrogato per la prima volta il giorno dopo. Il suo interrogatorio, sarà uno degli elementi chiave dell’accusa, ma fin d’ora sembra che chi se la vedrà peggio saranno Graner e il sergente Ivan L. "Chip" Frederick II, individuati come i maggiori responsabili degli abusi. Ma il testimone ne ha anche per Lynndie England:
“rideva ogni volta che si inventavano qualcosa di diverso da fare ai detenuti”.