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Emily81
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Messaggio da Emily81 »

"Una parola è morta quando viene detta, dicono alcuni. Io dico che comincia a vivere soltanto allora."
Emily Dickinson
Life is what you make of it...(Pessoa)
Vulgare amici nomen, sed rara est fides...(Fedro)
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare...(Schopenhauer)
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

La forma di una città cambia, ahimè,
più in fretta del cuore d’un mortale.

Charles Baudelaire

E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere

Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
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akela
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Messaggio da akela »

"Mio fratello si tirò indietro e fissò la sua faccia raggrinzita, le piccole gocce di pianto che luccicavano agli angoli degli occhi. Annuì con un espressione seria e lo baciò sulla guancia. Una cosa così divina che neppure in Cielo avrebbero potuto inventarla: un bambino che consolava un adulto."

Amabili resti, Alice Sebold
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orsomarso
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Messaggio da orsomarso »

Prese dalla tasca una moneta da venticinque centesimi. Anche qui, in caratteri chiari e netti, erano incisi gli stesi slogan. Sul rovescio, la testa del Grande Fratello, i cui occhi anche qui parevano seguirvi. E lo stesso valeva per i francobolli, le copertine dei libri, gli stendardi, i manifesti, i pacchetti di sigarette. Quegli occhi vi seguivano ovunque e ovunque vi avvolgeva la stessa voce. Nella veglia o nel sonno al lavoro o a tavola, in casa o fuori, al letto o in bagno, non c' era scampo. Nulla vi apparteneva, se non quei pochi centimetri cubi che avevate dentro il cranio.

1984 - George Orwell
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso.

Lezioni americane Italo Calvino
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Si sarebbe accontentata di quel che aveva, di suo marito e di suo figlio. Si sentì un po’ meno sola – forse, pensò, se si fosse chiusa meglio nel suo guscio, non sarebbe più stata sola. Era il sognare, che rendeva soli.


Questo indomito cuore Pearl S. Buck

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orsomarso
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Messaggio da orsomarso »

Winston pensò al teleschermo e al suo orecchio in perenne ascolto. Potevano spiarti giorno e notte, ma se restavi in te potevi ancora metterli nel sacco. Con tutta la loro abilità non erano riusciti a scoprire il segreto per sapere cosa stava pensando un altro essere umano. Forse non era più così una volta che si cadeva nelle loro grinfie. Nessuno sapeva cosa accadeva nel Ministero dell' Amore, ma lo si poteva immaginare: torture, droghe, strumenti sofisticati che registravano le reazioni nervose, un cedimento graduale indotto dalla mancanza di sonno e dagli interrogatori continui. I fatti, certamente, non si potevano tenere nascosti. Li si poteva ricostruire per mezzo degli interrogatori, li si poteva estorcere con la tortura. Se però l' obiettivo non era la sopravvivenza, ma conservazione della propria sostanza umana, che importanza aveva tutto ciò? Non potevano cambiare i sentimenti. Anzi, neppure voi potevate cambiarli, neanche volendo. Potevano portare allo scoperto, fino all' ultimo dettaglio, tutto ciò che avevate detto, fatto o pensato, ma ciò che giaceva in fondo al cuore e che seguiva percorsi sconosciuti anche a voi stessi, restava inespugnabile.

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orsomarso
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Messaggio da orsomarso »

Winston pensò al teleschermo e al suo orecchio in perenne ascolto. Potevano spiarti giorno e notte, ma se restavi in te potevi ancora metterli nel sacco. Con tutta la loro abilità non erano riusciti a scoprire il segreto per sapere cosa stava pensando un altro essere umano. Forse non era più così una volta che si cadeva nelle loro grinfie. Nessuno sapeva cosa accadeva nel Ministero dell' Amore, ma lo si poteva immaginare: torture, droghe, strumenti sofisticati che registravano le reazioni nervose, un cedimento graduale indotto dalla mancanza di sonno e dagli interrogatori continui. I fatti, certamente, non si potevano tenere nascosti. Li si poteva ricostruire per mezzo degli interrogatori, li si poteva estorcere con la tortura. Se però l' obiettivo non era la sopravvivenza, ma conservazione della propria sostanza umana, che importanza aveva tutto ciò? Non potevano cambiare i sentimenti. Anzi, neppure voi potevate cambiarli, neanche volendo. Potevano portare allo scoperto, fino all' ultimo dettaglio, tutto ciò che avevate detto, fatto o pensato, ma ciò che giaceva in fondo al cuore e che seguiva percorsi sconosciuti anche a voi stessi, restava inespugnabile.

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Ella era, doveva essere, come qualsiasi altra donna. Cucinava e cuciva, leggeva, suonava il pianoforte, porgeva orecchio ai discorsi di Marco. Curava amorosamente Giovanni, e presto cominciò a narrargli le prime fiabe, ascoltata dal piccino con ardente attenzione. E pazientemente lasciò che Giovanna, la domestica, le raccontasse della sua vita di ragazza a Londra, sguattera in una gran casa, il cui padrone, troppo vecchio per combattere, era emigrato al Canadà durante la guerra. S’era ammogliato molto tardi, non aveva figli maschi da offrire alla patria, e allora aveva deciso di emigrare con tutte le figliole e i domestici.
“Dodici domestici in tutto” disse Giovanna con cupa soddisfazione; “e per poco non gli venne un colpo, signora, perché era troppo vecchio per andare in guerra. Partimmo dall’Inghilterra con cavalli, carrozze e tutto…. Diceva che le automobili sono dannose alla salute dei piccoli…. Aveva le sue idee…. Poi perdette tutti i quattrini, e soffrì terribilmente…. I ricchi fanno compassione, signora, perché sono abituati bene, e allora soffrono quando non han più nulla…. Invece i poveri non han bisogno di nulla, e sono lieti di quel poco che possono ottenere….”
Susanna guardò l’onesta faccia di Giovanna e si vergognò d’aver troppo.


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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

“Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi”.
All’insegna di questa filosofia Hemingway trascorreva il suo tempo.

Dal Corriere della sera magazine del 13 maggio 2004
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silviazza
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Messaggio da silviazza »

Devi solo promettermi che conserverai gli orologi come una cosa importante e preziosa, non tradire né l'uno né l'altro. Quello della fatica quotidiana e quello dei mondi possibili, quello che conta i tuoi passi in terra e quello che misura i tuoi sogni. Quello che scorre e quello che gira. Quello che ti ruba le persone care e quello che te le riporta. Quello che uccide i tuoi nemici e quello che ti fa immaginare in quanti vari modi li uccideresti. Quello che ti fa amare e quello che ti fa amare, capisci la suggestiva ripetizione?

(Saltatempo - Stefano Benni)
** Il vero scrittore non mette mai tutto nel suo libro; il meglio del suo lavoro si compie nell'anima dei lettori. (Rondelet) **
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orsomarso
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Messaggio da orsomarso »

Rispetto a quanto accade oggi, perfino la Chiesa cattolica medievale si poteva considerare tollerante. A parziale spiegazione di questo fenomeno sta il fatto che in passato non vi era governo che potesse tenere i cittadini sotto un controllo continuo. L' invenzione della stampa, però, rese più semplice manipolare l' opinione pubblica, un processo al quale diedero ulteriore impulso il cinema e la televisione. Il perfezionamento tecnico della televisione, in particolare, consentendo di ricevere e trasmettere simultaneamente immagini attraverso il medesimo strumento, pose fine alla vita privata. Ogni cittadino - almeno ogni cittadino tanto importante da giustificare un simile impegno - poteva essere osservato dalla polizia fventiquattr' ore su ventiquattro, e immerso nel sonoro della propaganda ufficale, tenendo chiusi tutti gli altri canali di comunicazione. Per la prima volta diveniva possibile indurre nelle coscienze non solo la cieca obbedienza alla volontà dello Stato, ma anche una totale uniformità di opinioni.

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elitin
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Messaggio da elitin »

après moi, le déluge.
-sono in fase di riflessione, aspetto l'ispirazione-
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Dio dette al mare pericolo e abisso,
ma è nel mare che rispecchiò il cielo.

Fernando Pessoa
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orsomarso
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Messaggio da orsomarso »

Dopo la fase rivoluzionaria degli anni Cinquanta e Sessanta, la società si ricompattò, come al solito, nei gruppi degli Alti, dei Medi e dei Bassi. Stavolta, però, e adifferenza di quelli che li avevano precedutio, gli Alti sapevano perfettamente come agire per conservare le proprie posizioni e non fecero il benchè minimo affidamento sull' istinto. Si era ormai capito da tempo che solo il collettivismo poteva garantire all' oligarchia il suo potere. Il benessere e il privilegio si difendono meglio quando sono un bene comune. Con la cosiddetta "abolizione della proprietà privata", introdotta intorno agli anni cinquanta, si intendeva in realtà la concentrazione delle proprietà in mani molto meno numerose che in passato, con questa differenza: che i nuovi padroni non erano più una massa di individui, ma un gruppo ristretto. Preso individualmente, nessun membro del partito possedeva nulla, a esclusione di insignificanti effetti personali. Collettivamente,però, in Oceania il partito possiede tutto, perchè controlla ogni cosa, disponendo dei beni di produzione come meglio gli aggrada.

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Still
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Messaggio da Still »

Dalla mia piccola bicocca vedo il mare
Vedo isole, cieli stellati, nuvole basse
Il sorgere del sole, il calare della luna
Respiro salsedine, mi impregno di umido salato
Ascolto il pulsare delle onde
Sento le mura di casa tremare alla furia delle libecciate
Vedo l'isolotto della Meloria
La psichedelica intermittenza del suo faro ha illuminato le notti in cui, isolato da tutto e da tutti, ho composto - suonato - registrato le musiche che poi sarebbero diventate il cuore del mio primo disco solista
Anzi, "multisolista"
-primavera/estate 2002 - da solo ho principiato (come diciamo noi tuscani)
-strada facendo siamo diventati tanti
-ora, ormai prossimi alla fine del viaggio, tantissimi
43 anni. Quasi 25 anni dedicati a produrre e suonare "Musica di insieme"
2004... l'anno della mia "prima volta"
Ma solo in parte
Non sarò mai solo. Non ci riesco
Adoro la musica. Non riesco a prescindere dal piacere di condividerla con gli altri

Gianni Maroccolo
"T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove" (P.Neruda)
Love&Peace
"forse mia cara maestra non ha capito..è amore mio infinito.." Bugo&Viola
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »


La fantasia è una specie di macchina elettronica che tiene conto di tutte le combinazioni possibili e sceglie quelle che rispondono a un fine, o che semplicemente sono le più interessanti, piacevoli, divertenti.


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I censori tendono a fare quello che gli psicotici fanno: confondono la realtà con l'illusione.

David Cronenberg
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Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
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orsomarso
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Messaggio da orsomarso »

"LA prima cosa che devi capire è che qui non c'è posto per i martiri. Hai certamente letto delle persecuzioni religiose del passato. Nel Medeioevo vi era l' inquisizione. Un autentico falimento. Dichiarò di voler sradicare l'eresia e finì per renderla immoratale. Per ogni eretico bruciato sul rogo, ne sorgevano migliaia di altri. E questo perchè? Perchè l' inquisizione uccideva i suoi nemici in pubblico, per giunta senza che manifestassero alcun pentimento: in effetti li uccidevano proprio perchè non si pentivano. Gli uomini morivano perchè non intendevano tradire le proprie convinzioni. Naturalmente , tutta la gloria andava alla vittima, mentre la vergogna era dell' inquisitore che la mandava a morte. Più tardi nel XX secolo, vennero quelli che chiamavano totalitari: i nazisti in Germania e i comunisti in Russia. Nella lotta contro l' eresia, i russi furono anche più feroci dell' Inquisizione.. Ritennero di avere imparato dagli errori del passato: erano convinti, per esempio, che non si dovessero assolutamente creare dei martiri. Pertanto, prima di sottoporre le proprie vittime a un processo pubblico, impegnavano ogni mezzo per distruggerne la dignità. Ne fiaccavano la resistenza con la tortura e l'isolamento, finchè non si trasformavano in tanti esseri meschini e miserabili pronti a confessare qualsisasi cosa gli si mettesse in bocca, rivolgendo a sè stessi le offese più estreme, accusandosi reciprocamente, facendosi scudo l' uno dell'altro, implorando pietà. Malgrado ciò, appena qualche anno dopo si erano riprodotti gli stessi effetti del passato: i morti erano diventati martiri e i loro atti di degradazione erano caduti nell' oblio. Dobbiamo ancora una volta chiederci: perchè accadeva tutto questo? In primo luogo perchè le confessioni che essi avevano reso erano palesemnte storte e fasulle. Noi non commettiamo errori del genere. Con noi tutte le confessioni sono autentiche. Noi le rendiamo tali.

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Se ho incluso la Visibilità nel mio elenco di valori da salvare è per avvertire del pericolo che stiamo correndo di perdere una facoltà umana fondamentale: il potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di far scaturire colori e forme dall’allineamento di caratteri alfabetici neri su una pagina bianca, di pensare per immagini.

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