citAzioni letterarie...
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- zoe
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Amatissima - Toni Morrison
Per un uomo dal volto impassibile, era sorprendente la prontezza con cui sapeva sorridere, infiammarsi o dispiacersi per la persona che aveva di fronte a se. Come se bastasse solo ottenere la sua attenzione perchè in lui si producesse lo stesso stato d'animo dell'interlocutore. Meno di un batter di ciglia, ed ecco che il volto cambiava: pareva nascondere sempre qualche attività segreta.
Amatissima Toni Morrison
Amatissima Toni Morrison


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Tutti ricreiamo il mondo come lo vediamo, lo guardiamo. -A.S. Byatt -
Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -



It's no use trying to sum people up. One must
follow hints, not exactly what is said, nor yet
entirely what is done.
(V.Woolf, Jacob's Room)



Listless is the air in an empty room, just
swelling the curtain; the flowers in the jar
shift. One fibre in the wicker arm-chair
creaks, though no one sits there.
(V.Woolf, Jacob's Room)



Quello che allora non sapeva, era che impazzire
talvolta e' una reazione appropriata alla realta'.
(P.K.Dick, VALIS)
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- zoe
- Olandese Volante
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Nebbia e cenere -Eraldo Baldini
Come mi succedeva spesso con lei, non sapevo se inistere, se lasciar perdere, se aspettare che fosse lei a decidere. Prevalse la voglia di vederle adosso quel vestito , di comprarglierlo, di comprarle tutto ciò che le piaceva, una voglia quasi dolorosa che mi friggeva alle tempie e mi si muoveva alla bocca dello stomaco
Nebbia e cenere - Eraldo Baldini
Nebbia e cenere - Eraldo Baldini


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- zoe
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Diari - Sylvia Plath
Per desiderare ardentemente un appartenente al sesso opposto che ti comprenda e migliori i tuoi pensieri e istinti, per poi accorgerti che il maschio americano venera la donna in quanto macchina del sesso con i seni rotondi e una comoda apertura nella vagina, in quanto bambola dipinta senza altro pensiero nella graziosa testolina che non sia quello di cuocergli la bistecca per cena e di confortarlo a letto dopo la solita dutra giornata di lavoro dalle 9 alle 5.
Diari - Sylvia Plath
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- piccola ribelle
- Re del Mare
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Strana e felice giornata, quella dell’esordio; felice di una felicità inesplicabile per lei. Un tempo aveva creduto che l’artista apprezzasse l’opera propria soprattutto nel corso della creazione; e che, una volta finita, l’opera non avesse altro da dirgli. Ma così non era. Ripensandoci, vedeva ora che l’opera non poteva dirsi davvero compiuta fino a che l’artista non l’aveva licenziata perché altri la vedessero, perché fosse esaminata e compresa da altre creature. Era come la parola, insomma, che resta lettera morta finché non è pronunciata, e non crea una corrispondenza.
Questo indomito cuore Pearl S. Buck
Questo indomito cuore Pearl S. Buck
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
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- zoe
- Olandese Volante
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Wuthering Heights - Emily Bronte
- Questo non è il mio Heathcliff. Continuerò ad amare il mio, però; e me lo porterò con me: egli è la mia anima.
Wuthering Heights - Emily Bronte
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Sylvia Plath
Allungandomi sullo scoglio, il corpo teso, poi rilassato sull’altare, mi sentivo piacevolmente violentata dal sole, colma del calore proveniente dal gigantesco impersonale dio della natura. Caldo e perverso era il corpo del mio amore sotto di me la sensazione della sua carne scolpita era incomparabile: non morbida, non malleabile, non bagnata di sudore, ma arida, dura, liscia, pulita e incontaminata. Superba, bianca come un osso, ero stata detersa dal mare, mondata battezzata, purificata, lavata a secco e tonificata dal sole. Come un alga fragile, affilata odorossissima – come pietra, arrotondata, ricurva, ovale, nitida – come il vento, frizzante, salmastro – così era il corpo del mio amore. Un sacrificio orgiastico sull’altare di roccia e di sole, e io mi sono levata luminosa dopo secoli d’amore, tersa e appagata dal fuoco struggente del suo desiderio fortuito e senza tempo.
Diari – Sylvia Plath
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Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
Alza la testa, adesso. Guarda l'uomo con cui stai dividendo la vita. Guardalo mentre il sole di agosto non gli perdono niente. Ora è tutto a galla. E' al suo peggio. Guardalo per come è. Guardalo a nome di tutti e due.
Luciano Ligabue- La neve se ne frega
Luciano Ligabue- La neve se ne frega
"T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove" (P.Neruda)
Love&Peace
"forse mia cara maestra non ha capito..è amore mio infinito.." Bugo&Viola
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- piccola ribelle
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Uno per esempio legge in età matura un libro importante per lui, che gli fa dire: “Come potevo vivere senza averlo letto!” e anche: “Che peccato che non l’ho letto da giovane!” Ebbene, queste affermazioni non hanno molto senso, soprattutto la seconda, perché dal momento che lui ha letto quel libro, la sua vita diventa la vita di uno che ha letto quel libro, e poco importa che l’abbia letto presto o tardi, perché anche la vita precedente alla lettura ora assume una forma segnata da quella lettura.
Palomar Italo Calvino
Palomar Italo Calvino
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Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
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Gustave Flaubert
Per una frazione di secondo tra la perdita di tutto quel che sapevo prima e
l'acquisto di tutto quel che avrei saputo dopo, riuscii ad abbracciare in un
solo pensiero il mondo delle cose com'erano e quello delle cose come
avrebbero potuto essere, e m'accorsi che un solo sistema comprendeva tutto.
(I.Calvino, Ti con zero)
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(P.K.Dick, VALIS)
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- piccola ribelle
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Sentire come in te si agitano forze meravigliose, di volta in volta sfolgoranti e malinconiche, e sapere al tempo stesso che coloro a cui va ogni tuo desiderio, chiusi in serena inaccessibilità, saranno loro sempre irraggiungibili, com’è doloroso tutto questo.
Tonio Kroger Thomas Mann
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Jean de la Bruyere
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- piccola ribelle
- Re del Mare
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…..uno prima ancora di mettersi a osservare gli altri dovrebbe sapere bene chi è lui. La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso…..
Palomar Italo Calvino
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- piccola ribelle
- Re del Mare
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Non lavorava come chi lavora per vivere, ma come uno che nient’altro vuole se non lavorare perché non fa conto di sé come uomo vivo, ma desidera essere preso in considerazione solo come creatore e per il resto si aggira grigio e dimesso come un attore senza trucco che non è niente finché non ha niente da rappresentare.
Tonio Kroger Thomas Mann
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Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
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Gustave Flaubert

Lo sconosciuto ridacchio', ricordando la frase detta da un suo amico
moscovita: "L'intera umanita' e' divisa in tre categorie: quelli che
hanno letto 'I fratelli Karamazov', quelli che non l'hanno ancora
letto, e quelli che non lo leggeranno mai."
(Evgenij Evtusenko, il posto delle bacche)
meditate, gente! meditate!
Quello che allora non sapeva, era che impazzire
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- ops
- Corsaro Rosso
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trovo che sia una stupenda metafora per esprimere come dovrebbe essere un rapporto d'amore, senza costrizioni, rispettando la libertà dell'altro...
"C'era una volta un uccellino, con ali perfette e piume lucenti, colorate e meravigliose. Insomma un animale creato per volare in libertà nel cielo e ralegrare chiunque lo vedesse. Un giorno, una donna vide questo uccellino e se ne innamorò. Stupefatta, si fermò a osservarne il volo con il cuore che batteva all'impazzata, e gli occhi brillanti di emozione. Lo invitò a volare vicino a lei, e insieme vagarono attraverso i cieli e le terre in perfetta armonia. Lei ammirava, venerava, celebrava quell'uccelllino. Ma poi pensò: "E se volesse conoscere le montagne lontane?" Ebbe paura. Paura di non provare mai più quel sentimento con altri uccellini. E provò anche invidia: invidia per la sua capacità di volare. Si sentiva sola. E allora si disse:"Preparerò una trappola. La prossima volta che arriverà, non potrà più andare via!". L'uccellino, parimenti innamorato, tornò il giorno seguente, cadde nella trappola e fu imprigionato in una gabbia. Lei trascorreva ore a guardarlo, tutti i giorni. Era l'oggetto della sua passione e lo mostrava alle amiche, che dicevano:"Ma tu hai davvero tutto." Poi cominciò a verificarsi una strana trasformazione: visto che possedeva l'uccellino, e non aveva più bisogno di conquistarlo, lentamente perse interesse per lui. E l'uccellino, non potendo volare ed esprimere il senso della propria vita, a poco a poco deperì, la lucentezza delle sue piume svanì e divenne brutto. La donna non gli prestava più attenzione, se on per nutrirlo e pulirgli la gabbia. Un giorno, l'uccellino morì. Lei ne fu profondamente rattristata e iniziò a pensare sempre a lui. Tuttavia non si ricordava della gabbia, rammentava soltanto il giorno in cui lo aveva visto per la prima volta, mentre volava felice fra le nuvole. Se avesse osservato se stessa, avrebbe scoperto che ciò che l'aveva colpita in quell'uccellino era la libertà, l'energia delle sue ali in movimento, e non il suo corpo fisico. Senza l'uccellino, la sua vita perse di significato, e la Morte andò a bussarle alla porta. "Perchè sei venuta?" le domandò lei. "Per farti volare di nuovo insieme a lui nel cielo," rispose la Morte. "Se lo avessi lasciato partire e tornare, lo avresti amato e ammirato anche di più. Ora, invece, hai bisogno di me per poterlo rincontrare."(...)
Undici minuti, Paulo Coelho
"C'era una volta un uccellino, con ali perfette e piume lucenti, colorate e meravigliose. Insomma un animale creato per volare in libertà nel cielo e ralegrare chiunque lo vedesse. Un giorno, una donna vide questo uccellino e se ne innamorò. Stupefatta, si fermò a osservarne il volo con il cuore che batteva all'impazzata, e gli occhi brillanti di emozione. Lo invitò a volare vicino a lei, e insieme vagarono attraverso i cieli e le terre in perfetta armonia. Lei ammirava, venerava, celebrava quell'uccelllino. Ma poi pensò: "E se volesse conoscere le montagne lontane?" Ebbe paura. Paura di non provare mai più quel sentimento con altri uccellini. E provò anche invidia: invidia per la sua capacità di volare. Si sentiva sola. E allora si disse:"Preparerò una trappola. La prossima volta che arriverà, non potrà più andare via!". L'uccellino, parimenti innamorato, tornò il giorno seguente, cadde nella trappola e fu imprigionato in una gabbia. Lei trascorreva ore a guardarlo, tutti i giorni. Era l'oggetto della sua passione e lo mostrava alle amiche, che dicevano:"Ma tu hai davvero tutto." Poi cominciò a verificarsi una strana trasformazione: visto che possedeva l'uccellino, e non aveva più bisogno di conquistarlo, lentamente perse interesse per lui. E l'uccellino, non potendo volare ed esprimere il senso della propria vita, a poco a poco deperì, la lucentezza delle sue piume svanì e divenne brutto. La donna non gli prestava più attenzione, se on per nutrirlo e pulirgli la gabbia. Un giorno, l'uccellino morì. Lei ne fu profondamente rattristata e iniziò a pensare sempre a lui. Tuttavia non si ricordava della gabbia, rammentava soltanto il giorno in cui lo aveva visto per la prima volta, mentre volava felice fra le nuvole. Se avesse osservato se stessa, avrebbe scoperto che ciò che l'aveva colpita in quell'uccellino era la libertà, l'energia delle sue ali in movimento, e non il suo corpo fisico. Senza l'uccellino, la sua vita perse di significato, e la Morte andò a bussarle alla porta. "Perchè sei venuta?" le domandò lei. "Per farti volare di nuovo insieme a lui nel cielo," rispose la Morte. "Se lo avessi lasciato partire e tornare, lo avresti amato e ammirato anche di più. Ora, invece, hai bisogno di me per poterlo rincontrare."(...)
Undici minuti, Paulo Coelho
- piccola ribelle
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….Perché la felicità, così si diceva, non è essere amati; questo è solo un appagamento della vanità misto a noia. La felicità è amare, e carpire, a poco a poco, piccole illusorie vicinanze all’oggetto amato. Ed egli annotò questo pensiero dentro di sé, e lo esplorò fino in fondo, saggiandone col sentimento ogni radice.
Tonio Kroger Thomas Mann
Tonio Kroger Thomas Mann
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Jean de la Bruyere
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Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
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Era una giornata mozzafiato. La tempesta aveva lavato e asciugato il mondo. Il mare era una grande torta di mirtilli e il cielo era brillante come il manto della madonna. Si sentiva la fragranza dei pini e del salmastro, e riuscivo a vedere le isole di Santa Barbara a quaranta miglia di distanza, che cavalcavano l’orizzonte come un branco di balene azzurre. Era il tipo di giornata che tortura uno scrittore, così meravigliosa da strappargli l’ambizione e da soffocargli ogni idea nata nel suo cervello.
A ovest di Roma John Fante
Super questa descrizione!
Domenica ho assaggiato una buonissima torta di mirtilli , ma è la prima volta che trovo questo paragone…
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Jean de la Bruyere
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- ladyinblue
- Corsaro
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- Località: roma
Ho notato che quando qualcuno ti telefona, e non trovandoti lascia detto di richiamarlo perché è una cosa importante, la cosa di solito è più importante per lui che per te. Se si tratta di farti un regalo o un favore la gente per lo più riesce a contenere la sua impazienza entro limiti ragionevoli.
(Somerset Maugham : Lo scheletro nell'armadio)
(Somerset Maugham : Lo scheletro nell'armadio)
-
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mer mag 14, 2003 12:20 pm
- Località: 's-Gravenhage - Scheveningen
La prima nave di cui si trova testimonianza navigò su un oceano che, vendicativo come un portoghese, aveva sommerso il mondo intero senza lasciare nemmeno una vedova. Quello stesso oceano si gonfia ora, quello stesso oceano ha distrutto le navi che hanno fatto naufragio l'anno scorso. Sì, sciocchi mortali, le acque del diluvio di Noè non si sono ancora ritirate: ricoprono tuttora due terzi del nostro bel mondo.
Herman Melville "Moby Dick" - Capitolo LVIII "Il brit"
Il mare non è avverso solo all'uomo che gli è estraneo, ma è diabolico anche con i suoi figli: peggiore di quell'ospite persiano che uccise i suoi invitati, non risparmia le creature che ha generato. Come una tigre selvaggia che vagando nella giungla soffoca i suoi cuccioli, il mare sbatte anche le balene più possenti contro gli scogli e le lascia lì, fianco a fianco con i relitti spezzati delle navi. Né pietà né potere lo governano, tranne i suoi. Ansimante e sbuffante come un destriero da guerra impazzito che ha perduto il cavaliere, l'oceano senza padrone invade il globo.
Herman Melville "Moby Dick" - Capitolo LVIII "Il brit"
...come l'oceano pauroso circonda la terra verdeggiante, così nell'anima dell'uomo c'è un'isola di Tahiti, piena di pace e di gioia, ma circondata da tutti gli orrori della vita semisconosciuta. Che Dio ti protegga! Non ti allontanare da quell'isola, potresti non tornare mai più!
Herman Melville "Moby Dick" - Capitolo LVIII "Il brit"
Questo è il più bel capitolo del libro, finora!
OT
Complimenti a ladyinblue e alla solita mitica fantastica piccolaribelle! Ho i brividi e allo stesso tempo mi piego in due dal ridere! GRAZIE!

Herman Melville "Moby Dick" - Capitolo LVIII "Il brit"
Il mare non è avverso solo all'uomo che gli è estraneo, ma è diabolico anche con i suoi figli: peggiore di quell'ospite persiano che uccise i suoi invitati, non risparmia le creature che ha generato. Come una tigre selvaggia che vagando nella giungla soffoca i suoi cuccioli, il mare sbatte anche le balene più possenti contro gli scogli e le lascia lì, fianco a fianco con i relitti spezzati delle navi. Né pietà né potere lo governano, tranne i suoi. Ansimante e sbuffante come un destriero da guerra impazzito che ha perduto il cavaliere, l'oceano senza padrone invade il globo.
Herman Melville "Moby Dick" - Capitolo LVIII "Il brit"
...come l'oceano pauroso circonda la terra verdeggiante, così nell'anima dell'uomo c'è un'isola di Tahiti, piena di pace e di gioia, ma circondata da tutti gli orrori della vita semisconosciuta. Che Dio ti protegga! Non ti allontanare da quell'isola, potresti non tornare mai più!
Herman Melville "Moby Dick" - Capitolo LVIII "Il brit"
Questo è il più bel capitolo del libro, finora!
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Il maldicente non duri sulla terra,
il male spinga il violento alla rovina. Sal 140,12
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