Questo libro mi ha sempre incuriosito. Finalmente l'ho letto, anche in previsione della prossima visita al
Cenacolo di Leonardo.
Devo dire che mi è piaciuto, il ritmo veloce mi ha tenuto incollata alle pagine, anche se forse avrei preferito un altro tipo di finale, magari meno alla
Carramba che sorpresa 
… ma soprattutto ho trovato spunti di riflessione dovuti alle varie tesi e ipotesi sul Graal e tutto ciò che gli gira intorno.
Sono rimasta affascinata dall’interpretazione dell'opera vinciana e dalla tematica religiosa così come proposte nel romanzo.
E queste interpretazioni alternative mi hanno fatto riflettere sul fatto che normalmente si tende a prendere per buono, per oro colato, tutto quello che ci viene detto, specialmente a scuola. E a scuola non ci dicono mica tutto... I punti di vista diversi da quelli classici comunemente accettati vengono spesso taciuti per i più svariati motivi.
Ad esempio, la lettura del
Cenacolo che dà Brown, per quanto particolare, è comunque una visione alternativa dell'opera di un genio. Perché allora non si sente parlare anche di queste interpretazioni che vanno fuori dagli schemi classici, a meno di accurate ricerche specifiche?
Se qualcuno per qualsiasi motivo ha inteso il dipinto in un altro modo (e a ben guardare, non è che sia un'interpretazione del tutto campata in aria, IMHO) perché non ce lo dicono?
Io ho sempre letto questa opera dal punto di vista classico (che parla della simmetria della composizione con Cristo al centro e i vari Apostoli ammassati a gruppi di tre, della prospettiva perfetta che dà l'idea di sfondamento della parete con conseguente effetto di prolungamento del refettorio, ecc. ecc.), semplicemente perché nessuno mi ha mai detto che esistono altre chiavi di lettura, magari “stravaganti” (ma ricordiamoci che Leonardo era un genio), a cui io da sola non sarei potuta arrivare.
Inoltre mi ha dato da pensare anche il discorso sulla religione.
D'accordo che fa parte della fede, anzi ne è il fondamento, credere a quello che ci viene detto... ma non mi sta bene che mi vengano "nascoste" delle possibili verità su uno che è stato comunque un personaggio storico. Noi conosciamo Cristo dai Vangeli ufficiali... e chi mi assicura che quei Vangeli ufficiali siano anche veritieri dal punto di vista storico, e che non siano stati realmente "manipolati" dalla Chiesa a proprio favore (come ventilato anche nel romanzo, giusto per non andare troppo OT)?
Scusate se sono andata OT rispetto ai commenti sul libro, ma ho voluto condividere con voi le mie riflessioni. Se qualcuno fosse interessato a proseguire questa discussione, magari si può aprire un 3d apposito.