
Mi ricordo la prima volta che vennero i miei zii argentini in Italia nel
1990:
mio zio Cesare e mia zia Gladys. Lei parlava in spagnolo ma capivo
che , come lo è mio zio, era ed è una persona di una sensibilità
unica.

Ricordo il sogno di andare da loro mio, di mio fratello e
di mio padre ma mio zio poco tempo fa ci disse :"Non venite,
rischiereste la vita qui .

Mi ricordo la prima volta che dissi:"Ti amo" e amai veramente una
ragazza.

Mi ricordo il giugno di due anni fa quando venne dalla Bielorussia in
casa nostra per un mese un ragazzino paffutello di Cernobyl. Non
sapeva una parola di Italiano e io e i miei genitori, le prime volte,
continuamente a guardare il dizionario.

Mi ricordo il suo amore per il gelato e per la bicicletta: non
riuscivamo a tenerlo.

Mi ricordo quando l'interprete disse che Anatoly aveva detto
qualcosa di buffo su di me e io ad afferrarlo facendo per finta la
lotta.

Mi tirava certi cazzotti!

Ricordo che l'interprete ci
riferì che Anatoly, nella sua lingua, ci aveva detto : "Vi voglio bene"
e ricordo gli occhi lucidi dei miei genitori.

Mi ricordo che ormai io lo consideravo un fratellino e i miei genitori
un figlio e la commozione che ci colse tutti quanti quel giorno che
ripartì per casa.

Prima di spedire, contattatemi in bookcrossing.com. Grazie
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)