Questa estate al compleanno di un mio parente a cui ero invitato c'era, amico di amici, un ragazzo di Amici (gioco di parole). Non saprei dire quale, perchè non lo seguo abbastanza (
non avendo la TV)...
Dopo insistenze collettive si è prestato a ballare, con le scarpe ginniche, sull'unico pavimento disponibile che era inclinato, e senza poter fare un riscaldamento adeguato.
Aveva un sorriso di una umiltà magnifica, e si è prestato senza fare storie.
Secondo me non conosciamo abbastanza bene questo tipo di ragazzi che studiano danza da quando erano bimbi (un po' come i campioni olimpici) e che possono sembrare ignoranti in alcuni casi, quando invece sono Sacerdoti di Kore, e come tali hanno da insegnare molto di più di quanto si possa scrivere nei libri... visto che trascorrono sin da bambini più ore con la Musa che con nel consesso civile...
Quando studiavo danza dedicavo anche 6-8 ore in una giornata all'esercizio fisico, praticamente muto e senza parole, solo musica.
Non esistono molti libri muti e senza parole, converrete... il che scusa i Sacerdoti di Kore, in parte. Tocca al pubblico stringersi attorno a propri sacerdoti, e parlare loro: dalle interazioni offstage col pubblico si forma l'anima "verbale" di un Sacedote di Kore... IMHO sono
i libri che perdono molto perchè non possono penetrare il mondo muto, musicale e danzante di questi Sacerdoti.
Anche quelli che non eccellono dedicano la propria vita, il proprio tempo e la propria infanzia... IMHO questa dedizione è fondamentale per interpretare questa gente. Un CLAP alla De Filippi per avere esposto questi individui invece dei "finti drammi familiari" Carramba-Style, perchè IMHO sono molto più interessanti e profondi.
