Enzo Baldoni - Cronache da Baghdad
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e che tutti più o meno ci siamo dati una risposta...
A
A
riassumo in me il peggio esistente in questo forum.
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
"sono a posto così, grazie" (s.)
"il pompino è un articolo mai in ribasso" (detto da donne serene)
"agevola sto cazzo" (a.)
non mandatemi ring senza avvisare, grazie.
i miei occhi - del.izio.sAuro
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
"sono a posto così, grazie" (s.)
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i miei occhi - del.izio.sAuro
Venerdì 8 e sabato 9 ottobre
Enzo Baldoni, una vittima designata?
Due giorni di iniziative in ricordo di Enzo Baldoni. «Sulla vicenda di Baldoni è stato detto tanto, e spesso a sproposito. Dichiarazioni pubbliche, private, istituzionali, a volte patetiche altre vergognose… Per questo abbiamo deciso di spegnere il televisore e accendere il cervello, per capire, per conoscere, per avvicinarci alla verità, mai come in quest’epoca tenuta distante da noi comuni mortali» (dal comunicato)
Venerdì 8 ottobre
H 21.00 Incontro pubblico con Giacomo Papi di Diario, Stefania Rumor di Linus, Maso Notarianni di Peacereporter/Emergency, Franco Castoldi di Un Ponte per…, Massimo Rebotti di Radio Popolare
Sabato 9 ottobre
H 19.00 «Faremo tutto ciò che Enzo amava trovare in cascina: bande musicali, giocoleria, teatro e sound system notturno. Fare festa per e con lui».
Cascina Torchiera senz'acqua, Piazza del Cimitero Maggiore
Enzo Baldoni, una vittima designata?
Due giorni di iniziative in ricordo di Enzo Baldoni. «Sulla vicenda di Baldoni è stato detto tanto, e spesso a sproposito. Dichiarazioni pubbliche, private, istituzionali, a volte patetiche altre vergognose… Per questo abbiamo deciso di spegnere il televisore e accendere il cervello, per capire, per conoscere, per avvicinarci alla verità, mai come in quest’epoca tenuta distante da noi comuni mortali» (dal comunicato)
Venerdì 8 ottobre
H 21.00 Incontro pubblico con Giacomo Papi di Diario, Stefania Rumor di Linus, Maso Notarianni di Peacereporter/Emergency, Franco Castoldi di Un Ponte per…, Massimo Rebotti di Radio Popolare
Sabato 9 ottobre
H 19.00 «Faremo tutto ciò che Enzo amava trovare in cascina: bande musicali, giocoleria, teatro e sound system notturno. Fare festa per e con lui».
Cascina Torchiera senz'acqua, Piazza del Cimitero Maggiore
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
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- Olandese Volante
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Due giorni di festa per ricordare Baldoni
A fine settimana musiche irlandesi e le canzoni di De André (come voleva lui) in onore del reporter ucciso dai terroristi in Iraq
[di Luigi Bolognini]
Voleva - e l'aveva scritto e detto, sia agli amici che ai familiari - un funerale in stile irlandese: musica, canti, balli, ricordi allegri della sua esistenza. Per il momento, in verità, Enzo Baldoni non riesce ad avere neppure un funerale cattolico: del suo corpo non ci sono notizie, è ancora nelle mani dell'Esercito islamico, il gruppo di guerriglieri iracheni che l'ha ucciso a fine agosto.
Ma a una cerimonia esattamente nello stile che il pubblicitario-giornalista aveva chiesto provvederà la Cascina autogestita Torchiera Senzacqua, nel prossimo fine settimana. È la prima iniziativa concreta che si attua nella città per ricordare Baldoni. E che sia un centro sociale a farla può suonare strano, però non è affatto casuale: "Enzo ci conosceva - dice Giovanni, uno dei responsabili - veniva anche qui ogni tanto. Non so se la pensavamo allo stesso modo, ma gli piaceva conoscere mondi alternativi, e questo ci univa". È il motivo per cui l´iniziativa è stata chiamata "Due giorni per Enzo, curioso cittadino del mondo".
Due giorni, perché si parte la sera di venerdì otto ottobre con un dibattito nel quale a raccontare la vita e la morte di Baldoni saranno giornalisti (Stefania Rumor di Linus, Giacomo Papi di Diario e Massimo Rebotti di Radio Popolare) e pacifisti (Franco Castoldi di "Un ponte per..." e Maso Notarianni di Emergency), a unire le due passioni che l'avevano portato in Medio Oriente: la voglia di raccontare una guerra e l'intento di fare del bene a chi soffriva.
Una tavola rotonda che si terrà esattamente il giorno in cui Baldoni avrebbe compiuto 56 anni, "una coincidenza, l´abbiamo saputo quando già stavamo organizzando il tutto. Ma ci fa davvero piacere".
E dopo il compleanno, il funerale, un funerale laico, epicureo e senza il corpo che va in scena la sera dopo, e curiosamente sul piazzale del Cimitero Maggiore dove ha sede la Cascina. Che a partire dalle 19 si illumina di festa e di suoni. Enzo Baldoni avrebbe voluto giocolieri, musicisti di strada, danzatori, fiumi di vino e tanto cibo. E l'avrà: "Faremo tutto ciò che amava trovare nelle sue sortite in cascina", dice Giovanni. Il programma è ancora da definire, "ma sarà una bellissima festa, visto che chiunque contattiamo ci dice di sì: bande, equilibristi, attori, tanta musica e una grande cena. Forse ci sarà anche il coro in cui canta la moglie di Enzo, Giusi. Di certo andremo avanti fino alla mattina di domenica". I funerali, quando li si può fare, è meglio farli per bene.
(da Repubblica, pagina I cronaca di Milano)
segnalo anche http://giuliozu.blogspot.com/
A fine settimana musiche irlandesi e le canzoni di De André (come voleva lui) in onore del reporter ucciso dai terroristi in Iraq
[di Luigi Bolognini]
Voleva - e l'aveva scritto e detto, sia agli amici che ai familiari - un funerale in stile irlandese: musica, canti, balli, ricordi allegri della sua esistenza. Per il momento, in verità, Enzo Baldoni non riesce ad avere neppure un funerale cattolico: del suo corpo non ci sono notizie, è ancora nelle mani dell'Esercito islamico, il gruppo di guerriglieri iracheni che l'ha ucciso a fine agosto.
Ma a una cerimonia esattamente nello stile che il pubblicitario-giornalista aveva chiesto provvederà la Cascina autogestita Torchiera Senzacqua, nel prossimo fine settimana. È la prima iniziativa concreta che si attua nella città per ricordare Baldoni. E che sia un centro sociale a farla può suonare strano, però non è affatto casuale: "Enzo ci conosceva - dice Giovanni, uno dei responsabili - veniva anche qui ogni tanto. Non so se la pensavamo allo stesso modo, ma gli piaceva conoscere mondi alternativi, e questo ci univa". È il motivo per cui l´iniziativa è stata chiamata "Due giorni per Enzo, curioso cittadino del mondo".
Due giorni, perché si parte la sera di venerdì otto ottobre con un dibattito nel quale a raccontare la vita e la morte di Baldoni saranno giornalisti (Stefania Rumor di Linus, Giacomo Papi di Diario e Massimo Rebotti di Radio Popolare) e pacifisti (Franco Castoldi di "Un ponte per..." e Maso Notarianni di Emergency), a unire le due passioni che l'avevano portato in Medio Oriente: la voglia di raccontare una guerra e l'intento di fare del bene a chi soffriva.
Una tavola rotonda che si terrà esattamente il giorno in cui Baldoni avrebbe compiuto 56 anni, "una coincidenza, l´abbiamo saputo quando già stavamo organizzando il tutto. Ma ci fa davvero piacere".
E dopo il compleanno, il funerale, un funerale laico, epicureo e senza il corpo che va in scena la sera dopo, e curiosamente sul piazzale del Cimitero Maggiore dove ha sede la Cascina. Che a partire dalle 19 si illumina di festa e di suoni. Enzo Baldoni avrebbe voluto giocolieri, musicisti di strada, danzatori, fiumi di vino e tanto cibo. E l'avrà: "Faremo tutto ciò che amava trovare nelle sue sortite in cascina", dice Giovanni. Il programma è ancora da definire, "ma sarà una bellissima festa, visto che chiunque contattiamo ci dice di sì: bande, equilibristi, attori, tanta musica e una grande cena. Forse ci sarà anche il coro in cui canta la moglie di Enzo, Giusi. Di certo andremo avanti fino alla mattina di domenica". I funerali, quando li si può fare, è meglio farli per bene.
(da Repubblica, pagina I cronaca di Milano)
segnalo anche http://giuliozu.blogspot.com/
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- Olandese Volante
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La promessa mantenuta
17/10 storie e reportage, IRAQ: Ecco Mohammed, il giovane iracheno cui Enzo
Baldoni aveva promesso aiuto. Emergency lo ha cercato per più di un mese e
finalmente lo ha trovato.
14 ottobre 2004 - Mohammed è un ragazzo iracheno di poco più di venti anni
che vive a Baghdad. Come molti della sua età si sposa giovane e aspetta il
suo primo figlio quando la guerra arriva a devastargli per sempre la vita.
Nel suo caso è un attacco statunitense a cambiare il corso delle cose, come
capita a tanti iracheni. Mohammed vede morire la moglie e il bimbo che lei
portava in grembo durante l'attacco e perde entrambe le gambe all'altezza
delle ginocchia.[...]
Il resto su:
http://www1.emergency.it/pr/storia.php?id=189
17/10 storie e reportage, IRAQ: Ecco Mohammed, il giovane iracheno cui Enzo
Baldoni aveva promesso aiuto. Emergency lo ha cercato per più di un mese e
finalmente lo ha trovato.
14 ottobre 2004 - Mohammed è un ragazzo iracheno di poco più di venti anni
che vive a Baghdad. Come molti della sua età si sposa giovane e aspetta il
suo primo figlio quando la guerra arriva a devastargli per sempre la vita.
Nel suo caso è un attacco statunitense a cambiare il corso delle cose, come
capita a tanti iracheni. Mohammed vede morire la moglie e il bimbo che lei
portava in grembo durante l'attacco e perde entrambe le gambe all'altezza
delle ginocchia.[...]
Il resto su:
http://www1.emergency.it/pr/storia.php?id=189
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Mio Dio....
non abbiamo alcuna idea di che cosa questo comporti...
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"Grazie signore, non è necessario. Credo che per come lavorerò io quello del calzolaio sarà un mestiere nuovo."
Alejandro Jodorowsky "Quando Teresa si arrabbiò con Dio"
"E cadde come corpo morto cade"
(ehm ehm... tanto si sa chi l'ha scritta)
Socia onolalia de "la-vera-verme-solitario-lobby"
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> Vi preghiamo di diffondere l'iniziativa a tutti gli amici interessati.
> Grazie.
>
> Un ponte per...
>
>
>
> Un ponte per..., in collaborazione con il settimanale Diario, organizza
> per
> venerdi 28 ottobre, presso il Teatro Ambra Jovinelli un concerto di
> musica
> iraniana del gruppo SARAWAN-tamburi d'Iran con la partecipazione di
> Behedad
> Babaeì.
> Un concerto per Enzo, a tre mesi dalla sua morte, un omaggio ad
> un amico straordinario, uno di noi. Per l'occasione la redazione
> di Diario allestirà nel foyer del teatro una mostra di fotografie ed
> articoli.
>
> Gli artisti
>
> SARAWAN è un ensemble che nasce intorno allo studio e alla pratica
> degli
>
> strumenti a percussione delle varie tradizioni popolari dell'area
> iranica
> per approdare poi alla pratica delle scuole 'classiche'.
> Il repertorio affonda le radici pienamente nella koiné popolare
> iraniana
> ma
> con reinterpretazioni originali derivanti dalla particolare attenzione
> agli
> strumenti a percussione, agli intrecci timbrico-ritmici arricchiti dai
> fraseggi rapidi e argentini di liuti e voce femminile. L'arte del
> Radif,
>
> radice della musica persiana, si sposa con la poesia di Hafez, uno di
> massimi poeti mistici persiani.
>
> Behedad Babaeì, nato nel 1974 a Dohe Ghatar negli Emirati Arabi Uniti,
> è
>
> uno dei più grandi interpreti della tradizione classica persiana nonché
> tra
> i massimi virtuosi di setâr, strumento della famiglia dei liuti lunghi.
> Ha collaborato con i più grandi interpreti della musica "d'arte"
> persiana
> come Bahari, Farhângfar, Kasai, e Musavi. Dal 1993 è membro stabile
> dell'ensemble Aref ed ha partecipato a numerosi festival e concerti in
> tutto il mondo.>
>
> "Guardando il cielo stellato ho pensato che magari morirò anch'io in
> Mesopotamia, e che non me ne importa un baffo, tutto fa parte di un
> gigantesco divertente minestrone cosmico, e tanto vale affidarsi al
> vento,
> a questa brezza fresca da occidente e al tepore della Terra che mi
> riscalda
> il culo. L'indispensabile culo che, finora, mi ha sempre accompagnato."
> Enzo Baldoni
>
> Sabato 24 luglio, Romagna
> Da: "La terra, il tepore, la morte"
> Grazie.
>
> Un ponte per...
>
>
>
> Un ponte per..., in collaborazione con il settimanale Diario, organizza
> per
> venerdi 28 ottobre, presso il Teatro Ambra Jovinelli un concerto di
> musica
> iraniana del gruppo SARAWAN-tamburi d'Iran con la partecipazione di
> Behedad
> Babaeì.
> Un concerto per Enzo, a tre mesi dalla sua morte, un omaggio ad
> un amico straordinario, uno di noi. Per l'occasione la redazione
> di Diario allestirà nel foyer del teatro una mostra di fotografie ed
> articoli.
>
> Gli artisti
>
> SARAWAN è un ensemble che nasce intorno allo studio e alla pratica
> degli
>
> strumenti a percussione delle varie tradizioni popolari dell'area
> iranica
> per approdare poi alla pratica delle scuole 'classiche'.
> Il repertorio affonda le radici pienamente nella koiné popolare
> iraniana
> ma
> con reinterpretazioni originali derivanti dalla particolare attenzione
> agli
> strumenti a percussione, agli intrecci timbrico-ritmici arricchiti dai
> fraseggi rapidi e argentini di liuti e voce femminile. L'arte del
> Radif,
>
> radice della musica persiana, si sposa con la poesia di Hafez, uno di
> massimi poeti mistici persiani.
>
> Behedad Babaeì, nato nel 1974 a Dohe Ghatar negli Emirati Arabi Uniti,
> è
>
> uno dei più grandi interpreti della tradizione classica persiana nonché
> tra
> i massimi virtuosi di setâr, strumento della famiglia dei liuti lunghi.
> Ha collaborato con i più grandi interpreti della musica "d'arte"
> persiana
> come Bahari, Farhângfar, Kasai, e Musavi. Dal 1993 è membro stabile
> dell'ensemble Aref ed ha partecipato a numerosi festival e concerti in
> tutto il mondo.>
>
> "Guardando il cielo stellato ho pensato che magari morirò anch'io in
> Mesopotamia, e che non me ne importa un baffo, tutto fa parte di un
> gigantesco divertente minestrone cosmico, e tanto vale affidarsi al
> vento,
> a questa brezza fresca da occidente e al tepore della Terra che mi
> riscalda
> il culo. L'indispensabile culo che, finora, mi ha sempre accompagnato."
> Enzo Baldoni
>
> Sabato 24 luglio, Romagna
> Da: "La terra, il tepore, la morte"
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LASCIO IL POST PER RAGIONI D'ARCHIVIO, MA LA RISPOSTA DI BLACKLILITH RISOLVE LA MIA ANSIA ELIMINANDONE IL MOTIVO ORIGINARIO... FIUU...
Adesso Enzo Baldoni è morto davvero. Sto cercando l'hamburger da Tils e non lo trovo. Ho l'impressione che i posts non ci siano tutti e non siano tutti gli stessi...
Per esempio "galleggiando nell'acqua fangosa inevitabilmente ti senti un po' stronzo" (vedi mio post in cima) dove è finito ?
Quello era Enzo, e questo di adesso non è più lui.
Mi dispiace. Non mi va giù che si ritocchino le cose di un morto...
Magari era inevitabile... magari l'aveva lasciato lui da fare... ma non mi piace lo stesso. Enzo, torna!
Adesso sì che mi manca! Mi tolgono il suo blog ???
Quello che era un fantastico uomo antiaristotelico, privo di essenza/gabbia, in cui l'accidente era altrettando importante del principio fondante... Che metteva le scorregge allo stesso livello degli alti gesti umanitari... Che anti-idealisticamente viveva fuorischema: fuori dalla "professione" (due o tre mestieri), fuori dalla "convenzione" (funerale ? vi voglio a ridere, a Baghdad ? a cercare figa, a Najaf ? ci vado e basta) disobbediente, casinaro, umano... Adesso il suo blog è una bara con braccia composte e conserte, non ci sono più scorregge nè altre cose "disdicevoli" e ...
... COME NELLA STORIELLA DEI CLASSICI... SE LA BARA E' TROPPO CORTA TAGLIAMO VIA UN PIEDE...
Ma perchè si deve per forza attribuire un'essenza alle persone e forzare gli accidenti finchè quell'essenza non "quadra" ?

Adesso Enzo Baldoni è morto davvero. Sto cercando l'hamburger da Tils e non lo trovo. Ho l'impressione che i posts non ci siano tutti e non siano tutti gli stessi...

Per esempio "galleggiando nell'acqua fangosa inevitabilmente ti senti un po' stronzo" (vedi mio post in cima) dove è finito ?

Quello era Enzo, e questo di adesso non è più lui.

Mi dispiace. Non mi va giù che si ritocchino le cose di un morto...

Magari era inevitabile... magari l'aveva lasciato lui da fare... ma non mi piace lo stesso. Enzo, torna!

Adesso sì che mi manca! Mi tolgono il suo blog ???

Quello che era un fantastico uomo antiaristotelico, privo di essenza/gabbia, in cui l'accidente era altrettando importante del principio fondante... Che metteva le scorregge allo stesso livello degli alti gesti umanitari... Che anti-idealisticamente viveva fuorischema: fuori dalla "professione" (due o tre mestieri), fuori dalla "convenzione" (funerale ? vi voglio a ridere, a Baghdad ? a cercare figa, a Najaf ? ci vado e basta) disobbediente, casinaro, umano... Adesso il suo blog è una bara con braccia composte e conserte, non ci sono più scorregge nè altre cose "disdicevoli" e ...
... COME NELLA STORIELLA DEI CLASSICI... SE LA BARA E' TROPPO CORTA TAGLIAMO VIA UN PIEDE...
Ma perchè si deve per forza attribuire un'essenza alle persone e forzare gli accidenti finchè quell'essenza non "quadra" ?


Ultima modifica di johnnyfichte il mar ott 26, 2004 4:41 pm, modificato 1 volta in totale.
Il maldicente non duri sulla terra,
il male spinga il violento alla rovina. Sal 140,12
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Wow! Che paura!
Aggiorno il link nel mio post precedente allora...
Non più http://bloghdad.splinder.com/node?from=15
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Non più http://bloghdad.splinder.com/node?from=15
Il maldicente non duri sulla terra,
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Calci in bocca alle persone che come Enzo Baldoni CI SONO STATI DAVVERO sul posto.
http://guerrillaradio.iobloggo.com/arch ... 80&eid=656
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per ricordarci sempre delle piccole e grandi questioni irrisolte
(chiamiamole così...)
http://pinoscaccia.splinder.com/post/7569935
facciamo un salto qua
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http://pinoscaccia.splinder.com/post/7569935
facciamo un salto qua
e ricordati che i lupi peggiori sono quelli con il pelo dentro (N.Jordan)
MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea)
Da piccola mi ero autoconvinta che i regali me li portava Coppi sulla sua bicicletta... non vi dico le mazzate con gli altri bambini (Campalla)


Punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. (P.Cananzi)
MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea)
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