Bab, non credo si tratti solo di questione di libri piacevoli...
Io non l'ho letto, ho solo seguito il Montalbano televisivo.
La sensazione quando iniziava l'episodio era di uscire dalla TV italiana, dove tutto mi sembrava estraneo, turco-ottomano o dialetto stretto degli antipodi... e trovarmi dentro la TV. Persone, posti, espressioni, modi di fare, modi di pensare, scala di valori, scelte personali dei personaggi, gesti simbolici e relativo significato, aspettative, idee di normalità... del film ERANO I MIEI.
Per la prima volta in assoluto. I miei di adesso, quotidianamente e minuziosamente vivi. Non lo so spiegare meglio. Credo che Cam abbia fatto molto più lavoro di quello che richiede una "scrittura piacevole".
Devono essersene accorti tutti quelli che come me sentivano la familiarità profonda di ogni singolo microscopico dettaglio.

Che mi abbia suggestionato l'uso di edifici e luoghi che posso raggiungere in bicicletta e dove hanno vissuto i miei avi (linea diretta documentata) dal 1700 a oggi, non è da escludere... Ma Cam non è della provincia di Ragusa, e la sensazione che ho maturato non era tutta nelle immagini TV...
Io ci sentivo tutta una cultura, familiare ... ritratta con sguardo freschissimo e ispirato. Non era la solita retorica meridionalista, non era la solita tirata sui mille conquistatori dell'Isola, non erano che piccole cose quotidiane abbracciate con lo sguardo FRESCO che non ricorda niente a memoria, ma tutto guarda con attenzione... Arte, non romanzetto.
