
Per fortuna non si accumula nel tempo come il mercurio... l'organismo umano sarebbe in grado di smaltilo naturalmente col naturale processo di invecchiamento, senza che si riformi...

La incredibile notizia:
http://www.wwf.it/news/19102004_1299.asp
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
LastUnicorn ha scritto:E' la dose che fa il veleno
Magari ho sbagliato pagina o link, oppure ho letto male l'intervento... comunque la tesi mi sembrava fosse: è vero che ci sono sostanze tossiche e potenzialmente nocive nel sangue? Il fatto che ci sia anche solo una persona in cui risulti vera questa affermazione mi sembra che confermi la tesi. Certo, se avessi preso due persone a caso e non avessi trovato nulla, la tesi risultava non dimostrata perché non c'era un numero di casi negativi significativi... ma in questo caso la tesi mi sembra più che provata...se testi il sangue di un paio di persone il risultato vale solo per quelle persone.
... o forse mi è sfuggito qualcosaPer avere una valenza veramente scientifica questo test dovrebbe essere fatto su livello nazionale, su un campione statisticamente rilevante
Il plutonio è mortale in quantità trascurabili.E' la dose che fa il veleno.
Appunto per questo è la dose che fa il veleno..Azimuth ha scritto:Il plutonio è mortale in quantità trascurabili
... quello che volevo dire era che quel non strettamente scientifico è giustificato dal numero di persone testate...
Appunto per questo è la dose che fa il veleno..
Numero di vittime che potrebbero essere provocate da mezzo chilo di plutonio ridotto in polvere e inalato: 42.000.000.000E la concentrazione delle sostanze trovarte E' importante. Ci sono concentrazioni nocive e ci sono concentrazioni non nocive.
Ti quoto in pieno-gioRgio- ha scritto:Perfino l'azione di moltissimi dei farmaci piu' comuni "non e' scientificamente dimostrata", per il semplice fatto che la nostra povera scienza e' ben lungi dall'avere la possibilita' di farlo.
Posso dire che esistono sostanze per le quali gli effetti dannosi non dipendono tanto dalla dose singola, quanto dal tempo di esposizione. Per esempio, tutti dicono che i pesticidi usati in agricoltura non fanno male perché sono in dosi piccolissime... ma provate a mangiare ogni giorno, per un anno, la frutta irrorata con lo stesso pesticida...lizzyblack ha scritto:semplicemente che, nelle dosi errate, tutto fa male...
Questo mi ricorda la difesa delle fabbriche di Minamata in Giappone, quando furono accusate di inquinare i fiumi e i corsi d'acqua con gli scarichi di mercurio...last-unicorn ha scritto:Nel sangue di quelle persone. Ripeto, non ho dubbi che sia un problema di tutta la popolazione, ma così come è stato fatto l'esame non ha un valore strettamente scientifico.
Il fatto che sia stata rilevata significa che ha superato i meccanismi fisiologici di barriera presenti nel nostro organismo, e vi sono concentrazioni significative. Significa che quelle sostanze stanno circolando in un organismo che, probabilmente, non è nato per averle in circolo. Direi che sarebbe meglio liberarsene. Non trovi?last-unicorn ha scritto:Il fatto che la sostanza sia stata rilevata da solo non significa che sia anche dannosa.
Evidentemente non vuoi capire quello che intendo.Questo mi ricorda la difesa delle fabbriche di Minamata in Giappone, quando furono accusate di inquinare i fiumi e i corsi d'acqua con gli scarichi di mercurio...
Per quelle sostanze esistono dei limiti di legge che tengono conto proprio di questo.che esistono sostanze per le quali gli effetti dannosi non dipendono tanto dalla dose singola, quanto dal tempo di esposizione
No, non significa per forza che abbia superato i meccanismi di difesa e no, non significa per forza che vi siano concentrazioni significative. Le concentrazione in quell'articolo non ci sono.Il fatto che sia stata rilevata significa che ha superato i meccanismi fisiologici di barriera presenti nel nostro organismo, e vi sono concentrazioni significative. Significa che quelle sostanze stanno circolando in un organismo che, probabilmente, non è nato per averle in circolo.
E dove avrei sostenuto il contrario?Direi che sarebbe meglio liberarsene. Non trovi?
Ok, sono d'accordo anche io, ma il discorso era cominciato dalla dose del plutonio, quindi io ti parlavo di dosi...Posso dire che esistono sostanze per le quali gli effetti dannosi non dipendono tanto dalla dose singola, quanto dal tempo di esposizione
beh, dalla dose non si puo' prescindere mai. E' corretto dire che gli effetti dipendono dalla dose E dai tempi di esposizione. Allora bisogna dire che gli effetti acuti (alte dosi per tempi brevi) sono solitamente piu' facili da rilevare rispetto agli effetti cronici (basse esposizioni per lungo tempo). Aggiungendo (importante!) la dovuta distinzione fra effetto (qualunque variazione nel sistema biologico) e danno. L'uno non implica necessariamente l'altro. E, nei casi in cui ambedue si manifestano, e' generalmente molto difficile dimostrare la loro relazione, quasi sempre indiretta, soprattutto nel caso di esposizioni croniche.Azimuth ha scritto:Posso dire che esistono sostanze per le quali gli effetti dannosi non dipendono tanto dalla dose singola, quanto dal tempo di esposizione.
Ti faccio un esempio. Sono molto studiati gli effetti dei campi elettromagnetici generati dai cellulari (tra l'altro sono usciti recentemente articoli sui giornali che citano studi del Karolinska Institut nei quali si riporta una maggior incidenza di alcuni tumori cerebrali). Ora, gli effetti acuti di tali radiazioni sui sistemi biologici (a partire dai meccanismi enzimatici a livello molecolare fino agli effetti psicofisici sull'uomo) sono un dato di fatto - sono "scientificamente provati". Le informazioni sugli effetti cronici sono piu' discutibili. Ma per quanto riguarda i danni non si ha ancora nulla di "scientificamente provato", almeno nei limiti delle normali condizioni d'uso dei cellulari. Stando a quanto dici, i cellulari dovremmo tenerli o dovremmo liberarcene?Azimuth ha scritto:Significa che quelle sostanze stanno circolando in un organismo che, probabilmente, non è nato per averle in circolo. Direi che sarebbe meglio liberarsene. Non trovi?
La comprensibilità è a carico del mittente.last-unicorn ha scritto:Evidentemente non vuoi capire quello che intendo.
Non sarei così definitiva.last-unicorn ha scritto:Per quelle sostanze esistono dei limiti di legge che tengono conto proprio di questo. Ed è più il fegato che deve occuparsi delle sostanze tossiche.
last-unicorn ha scritto:E dove avrei sostenuto il contrario?azimuth ha scritto:Direi che sarebbe meglio liberarsene. Non trovi?
Quindi non sei interessata a liberartene... solo a diminuirne la quantità fino a renderle ipoteticamente innocue se assunte a dose singola.last-unicorn ha scritto:Per quelle sostanze esistono dei limiti di legge che tengono conto proprio di questo.
Allora per quanto mi riguarda vale anche per te azimuth...azimuth ha scritto:La comprensibilità è a carico del mittente.
e' proprio di quello che vorrei parlare... dopo tutto il fumo che aspiro nei locali pubblici (ecc ecc) e l'inquinamento delle citta', mi dovrei preoccupare del plutonio? Non ha forse senso concentrarci su delle minacce numericamente piu' importanti (scusate il termine ma non mi viene in mente di meglio)?azimuth ha scritto:... così, tanto per non parlar di fumo...