Marguerite Yourcenar - Memorie di Adriano

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Barramundi
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Marguerite Yourcenar - Memorie di Adriano

Messaggio da Barramundi »

E' il libro della vita, quello che se lo incontri al momento giusto, te la cambia. Per me è stato così: per le mie introspezioni, per i miei viaggi mentali, una vera medicina, quasi una consolatio.
L'imperatore Adriano racconta la sua biografia, le sue illusioni giovanili, le sue esperienze, la sua malattia, mettendo a nudo la sua anima, trasferendo sulla pagina sofferenza, dolore, amore, innamoramenti, logica politica, intrighi di potere, tradimenti, manovre istituzionali, campagne militari, poesia, filosofia, sentimenti filiali, speculazioni letterarie.
E' vero. Egli scrive al nipote Marco Aurelio, suo successore designato, ma in realtà scrive per me e per ognuno di noi, scrive per il mio animo, per il mio bisogno di tendere a qualcosa di grande, di superiore, di lontano, di inaccessibile, per quel desiderio di essere disperatamente, e nello stesso tempo, sé stessi, e qualcos'altro di incorporeo, di magico, di ineffabile, di leggero.
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Therese
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Messaggio da Therese »

E' un libro splendido, l'imperatore Adriano emerge in tutta la sua complessità di uomo e personaggio politico, nella fragilità di un grande amore, nel coraggio di grandi scelte, ho davvero adorato questo libro, un perfetto equilibrio tra ricostruzione di un grande personaggio e la sua attualizzazione.
Ultima modifica di Therese il mar mar 01, 2005 12:41 am, modificato 1 volta in totale.
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

cinefila integralista

Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
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Miss Piggott
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Messaggio da Miss Piggott »

Che dire? bello, bellissimo...
Mi colpì tantissimo, all'epoca (13-14 anni)
Forse andrebbe riletto con gli occhi di un adulto....
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ciucchino
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Messaggio da ciucchino »

concordo anch'io che è un libro molto bello che mi ha fatto scoprire un'autrice straodinaria. Anche i libri che ha scritto sulla sua famiglia sono molto belli (di tre non ricordo neanche un titolo in questo momento :oops: )
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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LaVale
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Messaggio da LaVale »

adoro Memorie di Adriano, ho impiegato quasi un anno a finirlo, leggendo e rileggendo ogni pagina.

Dopo averlo letto mi sono procurata la trilogia dei libri dove parla della sua famiglia, e ho iniziato a leggere con forse troppe aspettative.
Il titolo dovrebbe essere "il labirinto del mondo", e i singoli libri sono "Care memorie", "Archivi del Nord" e "Quoi? L'Eternité".
Mi sembra di aver iniziato con Care memorie, ma non ne sono sicura (era il libro in cui narra della sua nascita) ma non sono riuscita ad andare oltre pagina 20, o giú di lí, era troppo pesante e troppo triste per i miei gusti.

Poi ho cominciato "L'opera al nero" e anche lí non sono riuscita a finirlo.

Altre persone con cui ne ho parlato mi hanno detto di aver iniziato dai libri "famigliari" e di aver bollato la Yourcenar come "sola", giurando che non avrebbero mai piú letto niente di suo. Poi sono stati convinti a leggere Memorie di Adriano, e lo hanno trovato un libro eccezionale, ma mi dicono che gli altri libri non valgono assolutamente la pena.

io ho lí questi 3 libri che mi guardano da uno scaffale e ogni tanto penso che potrei riprovarci, ma fino ad ora non ho mai osato.

Invece mi incuriosiscono molto i suoi saggi.

Ciao

Vale
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
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Frine
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Messaggio da Frine »

io le memorie le ho incominciate mille volte, e pur piacendomi molto le trovo un po'.. ecco.. pesantine, mentre invece amo alla follia l'opera al nero, che ho letto, e riletto, e riletto, e riletto.. :wink:
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)

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Comandante Lupo
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Messaggio da Comandante Lupo »

l'opera al nero è un grandissimo romanzo!

mi sembra che ci abbiano tratto anche un film con il mai superato gian maria volonté!
Orgoglioso membro del Vero Toro Club.

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My BookShelf
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Memorie di Adriano è un libro che ti conquista.
Andando a rivedere, questa è la citazione che più mi ha fatto pensare:

“La parola scritta m'ha insegnato ad ascoltare la voce umana, press'a poco come gli atteggiamenti maestosi e immoti delle statue m'hanno insegnato ad apprezzare i gesti degli uomini. Viceversa, con l'andar del tempo, la vita m'ha chiarito i libri.”

:wave:
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
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-gioRgio-
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Messaggio da -gioRgio- »

LaVale ha scritto:Poi ho cominciato "L'opera al nero" e anche lí non sono riuscita a finirlo.
Pur non essendo un libro "facile", l'ho letto e ne e' valsa davvero la pena. A parte l'abilita' nel disegnare i contesti storici con molta efficacia, alcune considerazioni sono molto notevoli. Uno dei pochissimi libri di cui ho sottolineato le frasi.
-gioRgio-

"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
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LaVale
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Messaggio da LaVale »

Andando a rivedere, questa è la citazione che più mi ha fatto pensare:
invece mi ha colpito molto dove parla del greco.
Non mi ricordo esattamente, ma qualcosa del tipo

Tutto quel che gli uomini hanno detto di meglio è stato detto in greco

ovviamente la frase era piú bella, e piú lunga.

Ciao

Vale
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Rodolfo II
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Messaggio da Rodolfo II »

Barramundi ha scritto:E' il libro della vita, quello che se lo incontri al momento giusto, te la cambia.
Allora si vede che non era il momento giusto.

Ho inseguito a lungo questo libro, l'ho acquistato, ma poi non l'ho finito.

L'epoca storica, i luoghi, il personaggio mi hanno sempre affascinato tantissimo, ma ugualmente non ho finito il libro.

Però, siccome la mia vita non mi dispiace ma nemmeno mi dispiacerebbe qualche cambiamento, ho comunque intenzione di dargli un'altra possibilità, prima o poi.

L'opera al nero mi attira allo stesso modo, ma adesso ho un po' paura... :roll:
E tu vuoi viaggiarle insieme, vuoi viaggiarle insieme ciecamente perché sai che le hai toccato il corpo, il suo corpo perfetto con la mente. (FdA)) - La cosa che più mi piace fare è niente. (WtP) - Ma conosco le coincidenze del 60 notturno, lo prendo sempre per venire da te (RG) Immagine La mia Wishlist
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Babette
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Messaggio da Babette »

Io invece sono di quelle che l'ha incrociato al momento giusto e quindi lo ha amato molto. Letto più di una volta, ogni volta mi stupisce per la naturalezza con cui è scritto...solo quando arrivi in fondo ti accorgi di quanto lavoro c'è dietro: come ricerca storica, come scelta di ogni singolo termine, come equilibrio tra ciò che è provato e ciò che è immaginato.

La mia copia ha molte sottolineature, ogni tanto mi capita di citarne alcuni brani e se avessi uno scaffale dei libri speciali le Memorie sarebbero sicuramente lì :yes!:
Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
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Xantro
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Messaggio da Xantro »

Anche per me è arrivato al momento giusto.
E l'ho amato, mi ha commosso e mi è rimasto dentro.

Soprattutto ho apprezzato la capacità di rendere l'umanità -il concentrato di umanità- dell'uomo latino al volgere dela nascente epoca del cristianesimo e del regno del peccato e della fine della laicità. L'uomo nella sua espressione culturalmente e personalmente più libero, prima delle ideologie.
E poi la scrittura: profonda, curata, densa di intuizioni e ricca di espressione.
Si è intuito che è in assoluto il libro che amo di più?

Ora lo sto rileggendo, pagina per pagina, matita alla mano. Non c'è pagina che non mi emozioni.
Che le tartarughe siano grandi ammiratrici della velocità è cosa del tutto naturale.
Le speranze lo sanno, e se ne infischiano.
I famas lo sanno, e ne ridono.
I cronopios lo sanno e ogni volta che incontrano una tartaruga tirano fuori i gessetti colorati e sulla curva lavagna della tartaruga disegnano una rondine.
(J. Cortàzar, "Storie di cronopios e famas")


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-gioRgio-
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Messaggio da -gioRgio- »

L'ho finito da poco, in un momento che secondo me non era ne' particolarmente giusto ne' particolarmente sbagliato.
L'ho terminato con le stesse impressioni con cui ho terminato "L'opera al nero". La Yourcenar, come solo Calvino e' riuscito a fare, mi impressiona per la sua capacita' di esprimersi, la bellezza della sua scrittura. Una bellezza che mi appare oggettiva, in quanto riesce a farsi ammirare pur non essendo "il mio stile preferito". Le frasi sono sempre dense, le descrizioni mai fini a se' stesse per quanto lunghe siano, le ricostruzioni, anche le piu' originali, verosimili e motivate. Scrive un libro, e crea un uomo. Non un personaggio, un uomo. E rende reale tutto cio' che gli gira intorno, luoghi persone storia pensiero ideali.
Altrettanto belli i taccuini di appunti.
Sa appassionare non a se' come scrittrice, ma a cio' che scrive.
Alla resa dei conti non ho una venerazione per la Yourcenar, ma guarda caso l'unico libro che ho sottolineato e' "L'opera al nero", e l'unico libro da cui ho tratto una citazione e' "Memorie di Adriano" (la mia firma e' l'ultimo paragrafo dei "taccuini")
-gioRgio-

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valeh
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Messaggio da valeh »

è uno dei pochissimi libri imposto da un professore alle superiori che mi sia veramente piaciuto...ormai i ricordi sono molto confusi, ma so che l'ho amato molto, e forse come dice miss piggot meriterebbe rileggerlo a distanza di tanti anni, con occhi diversi...
“Sulla lavagna della cucina spicca una scritta scarabocchiata con il gesso: FUMA, BEVI E NON PENSARE MAI, un motto preso in prestito da Billie Holiday.”
I sublimi segreti delle Ya-Ya Sisters - R.Wells


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potbook
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Messaggio da potbook »

.....i libri a volte mentono, anche i piú sinceri. I meno abili, in mancanza di parole e di frasi nelle quali racchiuderla, colgono, della vita, un'immagine povera e piatta; altri, l'appesantiscono, l'ammantano di una dignitá che non possiede. Altri ancora, al contrario, l'allegeriscono, ne fanno una palla vuota e saltellante, che é facile prendere e lanciare in un universo senza peso.I poeti ci trasportano in un mondo piú vasto, o piú bello, piú ardente o piú dolce di quello che ci é dato; pressoché inabitabile.I filosofi sottopongono la realtá, per poterla studiare allo stadio puro, press'a poco alle stesse trasformazioni che subiscono i corpi sotto l'azione del fuoco e del macero: di un essere o di un avvenimento, quali li abbiamo conosciuti noi, pare non sussista nulla in quei cristalli o in quella cenere. Gli storici ci propongono una visione sistematica del passato, troppo completa, per aver mai potuto esere vera del tutto. I narratori, altro non fanno che appendere in mostra sul banco, a guisa di macellai, piccoli pezzi di carne graditi alle mosche. Mi troverei molto male in un mondo senza libri, ma non è lì che si trova la realtà, dato che non vi è per intero.
da Memorie di Adriano -M.Yourcenar
questo é uno dei tanti passaggi che adoro


mi trovo in accordo con gioRgio:Sa appassionare non a se' come scrittrice, ma a cio' che scrive.

e con Xantro:la capacità di rendere l'umanità -il concentrato di umanità- dell'uomo latino al volgere dela nascente epoca del cristianesimo e del regno del peccato e della fine della laicità. L'uomo nella sua espressione culturalmente e personalmente più libero, prima delle ideologie.
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